CONVEGNO
12-06-2013
Corte di Appello di Roma, Aula Europa
Appalti, codatorialità, somministrazione: alla ricerca del datore di lavoro
Mercoledì 12 giugno 2013, dalle ore 14.30, presso l’Aula Europa della Corte di Appello, Via Romeo Romei n. 2, a Roma, si è svolta la tavola rotonda su “Appalto, codatorialità, somministrazione: alla ricerca del datore di lavoro”.
Il seminario è stato anche l’occasione per presentare al pubblico il fascicolo 1/2013 della Rivista Giuridica del Lavoro e della Previdenza Sociale dedicato al tema “Codatorialità e gruppi di imprese”.
La tavola rotonda – promossa dalla RGL, da Magistratura democratica e da Avvocati Giuslavoristi Italiani (sezione Lazio) – è la terza di una serie di iniziative, a cadenza semestrale, volte a favorire un confronto aperto su "casi” o “temi” difficili e di grande impatto sociale, che ancora non abbiano trovato una soluzione consolidata nella giurisprudenza di merito e della Corte di Cassazione.
Gli argomenti oggetto della tavola rotonda sono stati prescelti per le ragioni che seguono.
Il tema degli appalti, prima e dopo la legge cd. “Fornero”, ha svariati aspetti problematici: la rilevanza delle “macchine e apparecchiature” per distinguere gli appalti genuini da quelli fittizi, anche nel settore dei servizi; la densità delle direttive del committente rilevanti per lo stesso fine distintivo; i problemi della solidarietà e quelli del litisconsorzio.
Anche il tema della codotorialità appare meritevole di una rivisitazione: la tradizionale giurisprudenza di Cassazione sulla promiscuità della prestazione di lavoro ovvero sull’unicità del centro direzionale (e/o delle strutture, delle macchine, ecc.) non appare all’altezza dei cambiamenti nelle modalità di funzionamento dei gruppi societari, ove l’integrazione dei cicli produttivi trova un risvolto nei bilanci conglomerati, nei centri unici di imputazione fiscale e amministrativa, nelle strategie unitarie di impresa, ma non anche nella gestione minuscola dei singoli rapporti di lavoro. Si tratta dunque di realizzare punti di collegamento tra la dimensione macro e quella micro, utilizzando al meglio la legislazione societaria, fiscale e dell’Unione europea.
Infine il tema della somministrazione di lavoro presenta tre nodi problematici principali: la genericità della causale del contratto di somministrazione, la temporaneità delle ragioni poste a giustificazione e la questione del risarcimento del danno. Questa ultima problematica è diventata "bollente" in quanto alcuni giudici hanno subito aderito all'orientamento della Cassazione del 17 gennaio 2013 (che, peraltro, riguarda il lavoro temporaneo e non la somministrazione). Gli orientamenti sono molto contrastanti: alcuni giudici di primo e secondo grado ritengono di non applicare al lavoro interinale l'indennizzo dell'art. 32 della legge n. 183/2010 (cd. Collegato lavoro), in quanto fattispecie tipica prevista solo per il contratto a termine; altri, invece, applicano detto indennizzo, qualificando anche la somministrazione come rapporto a termine.
L’attualità dei temi suggeriva un approfondimento, teorico e pratico, tenuto conto della rilevanza sociale degli stessi e del massiccio contenzioso giudiziario che affolla le aule di merito.
La tavola rotonda – presieduta dal Consigliere della Corte d’Appello di Roma, Giovanni Cannella – è stata aperta da una breve presentazione del curatore del Tema del fascicolo 1/2013 della RGL Valerio Speziale (docente nell'Università di Chieti-Pescara) cui sono seguite le relazioni, rispettivamente, di Franco Scarpelli (docente nell'Università di Milano Bicocca), Tiziana Orrù (Consigliere della Corte di Appello di Roma) e Arturo Maresca (docente della “Sapienza” Università di Roma).
Si è poi data la parola ai partecipanti alla tavola rotonda: Luisa Corazza (docente nell'Università del Molise), Bruno Cossu (Avvocato in Roma), Gisella De Simone (docente nell'Università di Genova), Margherita Leone (Presidente di Sezione del Tribunale di Roma), Gerardo Vesci (Avv. in Roma).
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