CONVEGNO
12-12-2013
Roma, Corte di Cassazione, Aula Magna
Rappresentatità, diritti sindacali e processo negoziale
Un incontro per riflettere su un tema di grande attualità: la rappresentatività e le condizioni di esercizio dei diritti sindacali dopo la “storica” sentenza della Corte costituzionale nella causa Fiom-CGIL contro Fiat (sent. n. 231/2013), che ha concesso anche ai sindacati partecipanti alle trattative contrattuali i diritti di attività sindacale previsti dal Titolo III dello Statuto dei lavoratori. La sentenza ha previsto inoltre che i diritti di attività sindacale siano garantiti anche se i sindacati partecipanti, alla fine delle trattative, si siano dissociati dagli esiti e non abbiano firmato il contratto collettivo. Il tema è di grande attualità perché, al di là dei noti risvolti sindacali (ormai ben oltre il caso Fiat), la risposta della Corte costituzionale è interlocutoria, rimandando al legislatore, all’ordinamento intersindacale, e in ultimo alla repressione della condotta antisindacale, i casi di arbitraria esclusione dal tavolo negoziale e, ancor prima, dal godimento dei diritti di attività sindacale. In questo triangolo – legge, contratto, giurisprudenza – si dibatte la dottrina. La tavola rotonda - promossa dalla Rivista Giuridica del Lavoro, da Magistratura democratica e da Avvocati Giuslavoristi Italiani (sezione Lazio) - è presieduta dal Presidente titolare della Sezione lavoro della Corte di Cassazione, Fabrizio Miani Canevari ed aperta da tre relazioni: Lucia Tria (Consigliere della Corte di Cassazione) si concentra sul quadro della rappresentatività sindacale dopo la sentenza della Corte costituzionale; Fausta Guarriello (Università di Pescara) discute dei profili comunitari e comparati del processo negoziale; Raffaele De Luca Tamajo (Università di Napoli “Federico II”) affronta il tema delle condizioni di esercizio dei diritti sindacali. La parola è poi passata agli altri partecipanti: Anna Alaimo (Università di Catania), Piergiovanni Alleva (già Università Politecnica delle Marche) Vittorio Angiolini (Università di Milano), Vincenzo Bavaro (Università di Bari), Arturo Maresca (La Sapienza Università di Roma), Elena Poli (Avvocato), Guido Vidiri (Presidente della Sezione lavoro della Corte di Cassazione).
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