Francesca Gargallo Celentani

Biografia

«Scrittrice, camminante, madre di Helena, partecipe di reti di amiche e amici», così si autodefinisce Francesca Gargallo Celen-tani (1956-2022), scrittrice, filosofa, teorica del femminismo e femminista autonoma, attivista, nel suo blog «La calle es de quien la camina, las fronteras son asesinas». Siciliana di nascita e messicana per decisione, dopo la laurea in Filosofia a La Sapienza di Roma, si è trasferita in Messico nel 1979. Qui ha conseguito un dottorato in Studi latinoamericani ed è stata docente di Filosofia dell’Università di Città del Messico, dove ha collaborato alla fondazione della facoltà di Storia delle idee. All’attività accademica ha affiancato il lavoro sul campo sul tema dei diritti umani in ottica femminista insieme a donne di diverse provenienze sociali, a partire dalle «defensoras populares». Ha collaborato con l’Accademia messicana per i Diritti umani. Si è occupata di studi afroamericani in prospettiva femminista. Ha fatto parte del gruppo fondatore dell’Associazione iberoamericana di Filosofia e Politica ed è stata Direttrice di ricerca del Centro Studi Centroamericani per le Relazioni Internazionali. Ha condotto seminari di Teoria critica del diritto e della democrazia in Iberoamerica dedicandosi al diritto in prospettiva femminista latinoamericana presso l’Università Internazionale dell’Andalusia. Narratrice, saggista, poeta, ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali. Si è occupata a lungo di estetica e critica d’arte ricevendo il «Premio Bellas Artes de Crítica de Artes Plásticas Luis Cardoza y Aragón» per il suo volume «Siete pintores de una generación sin nombre». Tra i suoi romanzi ricordiamo «Estar en el mundo» (1994); «La decisión del capitán» (1997); «Marcha seca» (1999); «Verano con lluvia» (2003). Fra i saggi spiccano gli studi dedicati ai movimenti femministi latinoamericani contenuti in «Ideas feministas latinoamericanas» (2004, con un’edizione ampliata e rivista nel 2007), tradotto e curato nel-la versione italiana da Giovanna Minardi (Idee femministe latinoamericane, Arcoiris, 2016) e «Feminismos desde Abya Yala: Ideas y proposiciones de las mujeres de 607 pueblos en Nuestra América» (2012) pubblicato in Italia da Aracne editrice («Femminismo da Abya Yala», 2017) e curato da Valeria Manca alla quale si devono anche la traduzione della raccolta poetica «Se posso partecipo» (Aracne editrice, 2020) e la raccolta di testi «La strada è di chi la cammina» (Kairos editore, 2022).

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