Skip to content
Cerca per:
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Sort by
Name
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
Lavorare nel secolo del Wcm. Condizioni di lavoro e partecipazione in Fca-Cnh
Il presente contributo presenta alcuni risultati di un’ampia ricerca promossa dalla Fiom Cgil che ha esplorato la percezione dei lavoratori rispetto all’impatto sulle condizioni di lavoro e sugli spazi di partecipazione dell’introduzione del modello World Class Manufacturing (Wcm) negli stabilimenti del gruppo Fca-Cnh. Si mostra come, nel modello di produzione snella implementato da Fca-Cnh, le logiche di intensificazione del lavoro tendano a predominare sull’attenzione per i miglioramenti ergonomici e della sicurezza, sulle logiche di empowerment dei lavoratori e sulle pratiche di partecipazione. Questa tendenza non è tanto il risultato di una scorretta o distorta applicazione del modello Wcm, quanto piuttosto il frutto di una tensione intrinseca ai modelli lean, che origina dagli imperativi organizzativi tra loro contrastanti, e del modo in cui queste tensioni vengono accomodate dal management in ogni specifico contesto aziendale.
Details
Lavorare nelle «nuove» banche: condizioni di lavoro e orientamento dei lavoratori. Uno studio sul territorio toscano
I cambiamenti nella struttura e negli obiettivi che hanno caratterizzato il settore bancario hanno importanti ricadute sulle condizioni di lavoro, i livelli di soddisfazione e le aspettative dei lavoratori del comparto. A partire dalla discussione dei risultati di una indagine condotta su 400 lavoratori della regione Toscana, il paper evidenzia il progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro e un abbassamento dei livelli generali di soddisfazione con importanti differenze legate soprattutto all’anzianità di servizio.
Details
Lavorare per il diritto alla salute
Details
Lavorare per la salute. Sfida od opportunità?
Il settore della salute, già sotto pressione, ha visto amplificarsi le sue criticità con la pandemia. Sono emerse fragilità sistemiche come la carenza di personale, l’assenza di investimenti tecnologici e la desertificazione dei servizi territoriali. Tuttavia, è stato il lavoro degli operatori sanitari a garantire la tenuta del sistema. Oggi si evidenziano disuguaglianze di genere nei ruoli dirigenziali e retributivi, oltre a un’inadeguatezza del sistema contrattuale, che penalizza l’evoluzione professionale e la multidisciplinarità. La frammentazione tra pubblico e privato, con salari e condizioni diseguali, amplifica il problema. È urgente ripensare il modello sanitario: non più basato sulla prestazione ma sugli esiti di salute, con un approccio integrato che valorizzi il lavoro come pilastro del sistema. Occorrono investimenti in formazione e aggiornamento, una contrattazione più equa e regole che pongano il lavoro al centro del progetto di salute per la comunità.
Details
Lavorare tutti?
13.00
€
Lo Stato come datore di lavoro di ultima istanza torna come ipotesi nel dibattito politico e accademico. Negli Stati Uniti le proposte di Lavoro garantito pubblico e il Green New Deal, che prevede lavoro garantito pubblico, hanno suscitato grande interesse. Di cosa parliamo? Della possibilità e necessità di intervenire, creando lavoro, in ambiti quali l’adattamento e la lotta al cambiamento climatico e il lavoro di cura in società avanzate e complesse come quelle occidentali. Si tratta di ipotesi sensate? Ce ne sarebbe bisogno negli Stati Uniti? E nell’Italia del «Reddito di cittadinanza»? Forse, se è vero che in tutto l’Oc cidente aumentano le diseguaglianze e il lavoro viene pagato sempre meno. Lavorare tutti? ricostruisce le proposte americane di lavoro ga ran tito e il dibattito accademico e politico che hanno suscitato, ricorda le esperienze precedenti dal New Deal in poi, offre una fotografia della società americana, delle sue diseguaglianze, dei suoi ritardi, dei milioni rimasti indietro. Divisioni e diseguaglianze spiegano tanto la vittoria di Trump quanto la popolarità di figure come Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez. Spostando poi il fuoco sulla situazione italiana, il volume, arricchito da una introduzione teorica di Laura Pennacchi, prova a fare alcune ipotesi su un’idea di lavoro garantito a partire da un quadro del mercato del lavoro e dei bisogni insoddisfatti del nostro paese.
Aggiungi al carrello
Details
Lavoratori digitali, unitevi! Spunti di un rinnovamento sindacale
Già in Labor in the Global Digital Economy del 2014, Ursula Huws descriveva gli effetti della globalizzazione e della standardizzazione del lavoro e della conoscenza come un processo di trasformazione spaziale e temporale: «Lo spostamento di posti di lavoro verso le persone, e di persone verso i posti di lavoro». La rapida diffusione delle piattaforme digitali realizza una ulteriore e urgente accelerazione di quel processo e la mutazione di un lavoro mai così informale e precario. Nel perdurante vuoto regolativo la sostenibilità del lavoro digitale può trovare risposta solo nel vecchio adagio del contropotere collettivo, che l'Autore analizza attraverso le strategie organizzative innovative messe in atto da nuovi fenomeni sindacali così come dal sindacato tradizionale.
Details
Lavoratori e Rls garanti della sicurezza anticoronavirus
In un mondo del lavoro funestato dal coronavirus, è abituale concentrare l’attenzione su obblighi e responsabilità delle imprese. Eppure, più che mai, è oggi indispensabile porre in luce anche la posizione di garanzia dei lavoratori così come degli Rls. Non v’è adempimento, tra gli obblighi previsti dall’art. 20 d.lgs. n. 81/2008 a carico dei lavoratori, che non assuma rilievo nella prevenzione anticoronavirus: dall’utilizzo in modo appropriato dei dispositivi di protezione messi a loro disposizione all’immediata segnalazione di qualsiasi eventuale condizione di pericolo. Ma la responsabilità può gravare non necessariamente sul datore di lavoro, bensì anche o soltanto su altri garanti della sicurezza quali un dirigente, l’Rspp, il medico competente, e non escluso lo stesso lavoratore inadempiente agli obblighi contemplati dall’articolo.
Details
Lavoratori immigrati a Torino: fattori di vulnerabilità e processi di impoverimento
Details
Lavori in corso. Il laboratorio di Milano
La testimonianza di un dirigente sindacale rispetto all'esperienza del mutamento organizzativo in una realtà importante come la Camera del lavoro di Milano. Fra le proposte una maggiore verifica della rappresentatività, un processo che definisca più chiaramente le regole dei rapporti fra oo.ss., una ridefinizione del quadro dirigente che sappia valorizzare le nuove generazioni e la loro capacità di innovazione.
Details
Lavori minorili e percorsi a rischio di esclusione sociale
11.00
€
Il volume illustra la nuova indagine dell’Ires sul lavoro minorile, per la quale sono state realizzate più di 2.000 interviste a ragazzi tra gli 11 e i 17 anni in nove grandi città italiane. Obiettivo principale dello studio è stato di approfondire sia i profili attuali del lavoro precoce, sia i suoi legami con i corsi di vita e le eredità sociali. Si è in tal modo puntato a fornire una ricostruzione dei differenti stadi di sviluppo del lavoro minorile e delle sue condizioni socio-ambientali. Famiglie, stili di vita, percorsi scolastici a rischio di dispersione sono stati tra i temi affrontati per rintracciare motivazioni, presupposti ed effetti delle esperienze di lavoro precoce. Al di là di semplicistiche stigmatizzazioni, i lavori minorili sono apparsi come tasselli di corsi di vita condizionati da specifiche eredità familiari e sociali e quindi difficilmente reversibili: culture familiari e territoriali di riferimento, marcate da condizioni di arretratezza economico-sociale oppure regolate da sistemi valoriali non reinterpretati alla luce delle nuove complessità post-moderne, orientano i minori lungo percorsi che possono con maggiori probabilità condurre a marginalità ed esclusione sociale.
Aggiungi al carrello
Details
Lavori minorili in Italia
11.00
€
Il lavoro minorile, se non adeguatamente contrastato, è un fenomeno destinato a crescere anche nel nostro paese. Questioni di natura economica (il bisogno) si intrecciano a situazioni di degrado culturale: l’aumento del livello di povertà in molte zone d’Italia, che comporta l’esplosione di un’offerta di lavoro precoce rivolto al sostegno materiale delle famiglie più deboli; le regolarizzazioni degli immigrati extracomunitari, che, così come normate dalla Bossi-Fini, non garantiscono il riconoscimento di cittadinanza all’intera famiglia del lavoratore immigrato, presupposto essenziale di tutela del figlio minore; l’aumento dell’abbandono scolastico, destinato a incrementare l’attività lavorativa di bambini e adolescenti. Il volume fornisce un’analisi mirata delle varie tipologie di lavoro minorile in tre aree metropolitane: Milano, Roma e Napoli. A Milano l’indagine si è incentrata sulla relazione tra lavoro precoce e dispersione scolastica individuando i ragazzini e le ragazzine che, fino alla scuola dell’obbligo, lavorano e vanno a scuola, per poi abbandonare il percorso formativo superiore, rischiando di restare incastrati in circuiti di esclusione sociale. A Roma si è studiato il lavoro precoce tra i minori immigrati: le storie di bambine e bambini cinesi o provenienti dall’Europa dell’Est hanno permesso di indagare le esperienze di lavoro minorile in diverse culture etniche. A Napoli, infine, l’analisi si è concentrata sul lavoro dei minori in relazione alle situazioni di povertà familiare e territoriale. I risultati qui presentati configurano un importante approfondimento delle diverse culture territoriali che determinano condizioni favorevoli allo sviluppo del lavoro minorile, portatrici talvolta di destini difficilmente reversibili.
Aggiungi al carrello
Details
LAVORO – Il rotocalco della CGIL
Il settimanale «Lavoro» rappresenta un caso editoriale unico e irripetibile della storia sindacale, un rotocalco "popolare" dal taglio moderno ed elegante, perfettamente in grado di competere, per la raffinatezza delle illustrazioni e la qualità della veste grafica, con le riviste di attualità più in voga nell’Italia degli anni cinquanta. Fondato nel 1948, prodotto esemplare della visione "nazionalpopolare" di Giuseppe Di Vittorio, in pochi anni - con l’arrivo alla direzione di Gianni Toti, straordinaria figura di giornalista e poeta, e grazie a una redazione di giovani giornalisti, alcuni dei quali con un grande futuro - «Lavoro» compirà una piccola rivoluzione nella stampa sindacale, segnalandosi per la modernità dell’iconografia e dei linguaggi e per l’ampiezza dei temi affrontati: non solo sindacato ma anche letteratura, cinema, fotografia, tempo libero. In questo volume riproponiamo tre numeri originali di «Lavoro», ristampati in copia anastatica e rappresentativi dell’evoluzione del giornale (1951, 1955 e 1956), accompagnati da alcune singole pagine scelte tra le sue copertine più significative, gli esclusivi fotoreportage, le più brillanti inchieste giornalistiche e le centinaia di immagini che sono ormai parte della storia del movimento sindacale.
Details
Previous
1
2
3
…
187
188
189
190
191
192
193
…
347
348
349
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA
Futura S.r.l.
Corso d’Italia, 27
00198 Roma
Tel.: 0644870325 - 06 44870283
Uff. Abbonamenti 06 44888229
E-mail:
futura-editrice@futura.cgil.it
Condizioni di vendita
Privacy Policy
•
Cookie Policy
•
Accessibilità