• La legge delega n. 421/1993 sulla "contrattualizzazione del lavoro pubblico": un bilancio vent'anni dopo. Un excursus fra gli antefatti, il progetto, l'applicazione, gli ostacoli, l'attualità. "La sensazione oggi - scrive l'A. - è che ci troviamo di fronte a un passaggio assai difficile, tra l'eredità che quelle scelte e quelle vicende ci hanno consegnato e la necessità di individuare strade e soluzioni nuove, e che cominciare a riflettere, sia pure brevemente, sul tracciato percorso, possa aiutare a dipanare l'intricata matassa che abbiamo davanti".
  • Il commento di Sebastiano Fadda sul Nuovo Piano del Lavoro proposto dalla Cgil che per tutelare gli interessi dei lavoratori si interessa delle politiche economiche destinate a incidere sulle variabili economiche da cui il livello di occupazione dipende.
  • Il testo offre uno schema di riferimento basato sia sulle tendenze puramente demografiche sia sull’evoluzione dei comportamenti, nei confronti della partecipazione al mercato del lavoro, delle principali categorie della popolazione in età lavorativa in modo da poter mettere analizzare in questa cornice alcuni dei contenuti del Piano della Cgil
  • Il commento di Giorgio Benvenuto alla luce di un’articolazione dell’azione sindacale che non può essere solo la tutela dell’esistente, ma deve essere capace di immaginare quel che non esiste ancora, ma che esisterà: le riforme.
  • Un contributo alla riflessione su una ripresa del sviluppo economico e sociale intensa e duratura in cui la collaborazione cognitiva alla gestione delle aziende e la stabilità occupazionale a essa conseguente possono aprire la strada a una nuova fase di progresso economico e sociale.
  • Il commento di Mazzanti e Pini si concentra su una questione di carattere generale ovvero su come si colloca un piano per il lavoro in questa Europa o nell’Europa che vogliamo e, nello specifico, sul ruolo della green economy e sulla questione del salario e della contrattazione sul salario.
  • Per un Nuovo Piano del Lavoro, testo integrale.
  • Una concisa antologia che racchiude alcuni esempi della riflessione collettiva sulla quota di ricchezza devoluta ai salari, specie per ciò che concerne l’applicabilità del salario minimo europeo e l’idea, particolarmente discussa nell’area vicina al Labour britannico, della pre-distribution.
  • Una riflessione comparata tra l’odierno Piano del Lavoro e quello presentato da Giuseppe Di Vittorio nel 1949 in occasione del secondo Congresso della Cgil, una proposta di politica economica nazionale volta a guidare la modernizzazione del paese coniugando regole democratiche e sviluppo.
  • Il saggio analizza alcune possibili soluzioni alla crisi con un ruolo della finanza al servizio delle esigenze dell’economia reale, in una corretta relazione con il lavoro, la produzione e il risparmio.
  • La politica economica, e più in particolare la politica industriale, diventano necessarie non solo per determinare una crescita del reddito soddisfacente, ma anche per migliorare le condizioni del lavoro e uno degli interrogativi chiave da porsi riguarda quali siano le politiche economiche adeguate per conseguire gli aumenti di reddito nelle economie a minore contenuto tecnologico, senza subire questo vincolo.
  • Se per un certo periodo il tema delle politiche di attivazione ha guardato principalmente all’integrazione con i servizi sociali, con la cura e conciliazione, con la formazione continua e professionale, oggi occorre allargare lo sguardo anche a quelle politiche che sono in grado di incidere sulla creazione diretta di occupazione per creare il giusto mix per il welfare di domani