Skip to content
Cerca per:
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
“Il lavoro interinale come sistema” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
“La Calabria in bianco e nero” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
“Metalmeccanici fiorentini del dopoguerra” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
“Lavoro e nuove regole” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
Sort by
Name
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
Regionalizzazione e mercato del lavoro
Details
Regionalizzazione e politiche per la non autosufficienza
Details
Regionalizzazione e politiche socio-assistenziali
Details
Regolazione sociale, concezioni della solidarietà e della produzione del benessere nel Mezzogiorno
Details
Regole di bilancio e investimento pubblico: per una politica industriale europea
Il presente articolo lega la drastica e diffusa diminuzione dell’investimento pubblico al «nuovo consenso» che in economia si è imposto a partire dagli anni ottanta, centrato sull’efficienza dei mercati e su un ruolo limitato della politica economica. Il consenso ha influito in particolare sulle politiche condotte in Europa, dove ha anche plasmato le istituzioni per la governance economica. La crisi del consenso consente di riflettere su riforme che permettano alla politica economica di riprendere il ruolo di motore dello sviluppo di lungo periodo che aveva nel secondo dopoguerra. Si propone una «regola d’oro aumentata» di bilancio che consenta ai governi e alle istituzioni europee di coordinarsi su investimenti (materiali e immateriali) forieri di sviluppo economico a lungo termine. Tale regola consentirebbe di recuperare una «politica industriale» europea, troppo a lungo assente, e di riaffermare la democraticità del processo decisionale.
Details
Regole europee, cuneo fiscale e trappola della produttività
La Legge di stabilità 2014-2016 elaborata dal governo italiano e approvata dal Parlamento è volta al rispetto dei vincoli previsti dai trattati europei, e non alla crescita del reddito e dell’occupazione. Ciò nonostante, la Commissione europea non ha ritenuto di dare «semaforo verde», in quanto il rientro dal debito non è garantito nel breve e nel medio periodo. La proposta governativa non viene giudicata soddisfacente dai tecnocrati europei perché non coerente con le politiche di rigore e di austerità espansiva, ma neppure soddisfa le parti sociali, che chiedono interventi non simbolici per la riduzione del cuneo fiscale, quindi per la crescita e l’occupazione. Ma siamo certi che impegnare tutte le risorse disponibili per la riduzione del cuneo sia la politica più adatta per far uscire il paese dalla crisi, in presenza di una trappola della produttività che caratterizza il nostro paese da venti anni?
Details
Regole fiscali e democrazia europea: un tornante cruciale nello sviluppo dell’Unione
Il testo approfondisce quattro temi: Quale è la caratteristica tecnica generale della governance fiscale europea? Quale è il ruolo della visione tedesca in questa governance? Quali è la natura e quali i limiti di una regola fiscale, esterna (al processo democratico) e di natura numerica? Come si presenta in questo momento il focus della costruzione europea? In conclusione, l’autore ripropone i punti cruciali sui quali, a suo avviso, far leva per costruire un nuovo focus idoneo a ridare prospettiva e respiro al progetto europeo: la banca centrale europea deve essere pronta ad agire come prestatore di ultima istanza, quando il panico degli investitori mette a rischio il funzionamento dei mercati finanziari; il Fiscal compact deve essere modificato, compattando le politiche di bilancio su una nuova linea che tenga fuori dall’equilibrio di bilancio le spese di investimento, cofinanziate e comunitariamente certificate, e le nettizzi dal calcolo del pareggio strutturale (Mto).
Details
Regole sul conflitto nei servizi pubblici e mutamenti del quadro sociale
Il contributo propone una riflessione su alcuni recenti importanti mutamenti del quadro economico-sociale e sulla loro incidenza sul sistema di regole, introdotto dalla normativa sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. In particolare, l’esigenza di regole certe in materia di rappresentatività sindacale per un efficace governo del conflitto, a opera dell’autonomia collettiva, in relazione al recente Testo Unico sulla rappresentanza, siglato lo scorso gennaio; nonché le prospettive di concertazione e composizione del conflitto, con la mediazione dell’Autorità di garanzia, alla luce delle attuali maggiori cause di insorgenza. Viene riproposta, altresì, una riflessione sulla possibile regolamentazione dello sciopero nei servizi in ambito trans-nazionale.
Details
Relativa soddisfazione e nuove disuguaglianze. Il caso abruzzese
Il campione calcolato sulla sola regione Abruzzo si compone di 476 casi: il 62,4 per cento di uomini e il 37,6 di donne (secondo una distribuzione per genere del tutto simile alla Rilevazione sulle forse di lavoro dell’Istat). La distribuzione per classi di età segue quella tipica dell’occupazione dipendente in Italia (con una quota maggiore di persone nelle classi di età centrali). Il 6,2 per cento dei lavoratori intervistati è occupato nel settore agricolo, il 39,8 nell’industria e il 54 nei servizi. ...
Details
Relazioni industriali
14.00
€
Il volume si basa sui risultati della ricerca internazionale Decoba condotta in cinque paesi europei: Italia, Spagna, Francia, Germania e Belgio. A partire dalla ricerca Decoba, l’opera approfondisce il caso italiano esaminando i rapidi e crescenti cambiamenti che nel corso dell’ultimo decennio hanno in te ressato il commercio. Lo studio ricostruisce le sfide affrontate in Italia negli ultimi dieci anni dalle organizzazioni di rappresentanza sindacale e datoriale nel settore del commercio met tendone in evidenza processi decisiona li, azioni collettive intraprese ed esiti ottenuti. Emerge un quadro nel quale, se da una parte il commercio conferma le proprie specificità settoriali, dall’altra si presenta come un settore in cui le trasformazioni in atto, anche per effetto di dinamiche sovranazionali, pongono agli attori collettivi (inclusi i governi) ulteriori sfide, più dif ficilmente gestibili a livello nazionale.
Aggiungi al carrello
Details
Relazioni industriali al lavoro per il futuro. La transizione digitale e i nuovi bisogni
Details
Previous
1
2
3
…
278
279
280
281
282
283
284
…
348
349
350
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA