• L'analisi di un documento che segnerà in modo significativo la nuova mappa delle culture e delle politiche manageriali in seno al padronato italiano. il Rapporto Pirelli, del marzo 1970, pur introducendo importanti elementi di novità e di rottura nella struttura organizzativa e nelle politiche della Confindustria, non arriva - secondo i due autori - a sganciare il sistema delle imprese italiane dalla necessità di agire sulle classiche leve dell’inflazione, della svalutazione e del contenimento del costo del lavoro per “aggirare” gli oneri dell’autunno.
  • Rinaldo Rigola

    10.00 
    Artigiano ebanista, deputato, operatore sindacale, fondatore e segretario per 12 anni della CGdL, Rinaldo Rigola fu un personaggio complesso e controverso che, nonostante la precoce cecità, svolse un ruolo di eccezionale rilievo nell’organizzazione e nella politica del movimento proletario. Questo libro ne ripercorre la lunga vita, dalle giovanili esperienze a Biella al vertice della Confederazione, dal Biennio Rosso allo spinoso tema dei rapporti col fascismo. Ne emerge un quadro frastagliato, di un uomo complesso che compì scelte difficili, come difficile fu l’epoca in cui visse.
  • Rione Sanità

    10.00 
    Si può cambiare un destino e sconfiggere un ponte, quel lo del rione Sanità? Si può fare con il lavoro, la bellezza, la cultura? Si può in un quartiere che non solo per un dato di realtà, ma anche per disinformazione e luoghi comuni, è diventato sinonimo di illegalità, degrado, isolamento, ignoranza? Si può fare oggi, in questa Napoli declinante, nuda come le sue élite senza qualità, classi dirigenti rapaci invece che capaci? Le risposte in Rione Sanità, nelle storie di donne e uomini che nel cuore di Napoli, di più, nella sua pancia, il coraggio che serve per sperare e per cambiare hanno deciso di darselo ogni giorno. Scommettendo sulla loro voglia di farcela. Assieme. Chiedendo al destino di ridargli indietro le loro vite. Sì, qui o l’umanesimo che si cerca e talvolta si trova nei libri, nei discorsi, diventa umanità, si trasferisce nelle vie e nelle piazze, o non c’è niente da fare. Sì, al rione Sanità si vince con la cultura e con il lavoro. O si perde irrimediabilmente.
  • Rimuovere dalla memoria il Governo Prodi è un errore. Sulla rimozione non si può costruire nulla di buono. L’esperienza di quel governo ha avuto luci e ombre, che vanno tutte valutate senza timori. Solo con un esame appassionato e critico del biennio 2006/2008 l’area politica dell’ex centro sinistra può (forse) ridare alle elettrici e agli elettori delusi la speranza di sconfiggere (di nuovo) in futuro la destra, che è oggi vincente e governante in Italia. "Ripartire da Prodi" punta in questa direzione: è un discorso di verità svolto da Alfiero Grandi con l’auspicio che altri contribuiscano apertamente a questa riflessione critica ed autocritica, anziché chiudersi in un silenzio conformista, furbesco e un poco omertoso. Le speranze delle primarie, del programma, della campagna elettorale, della formazione del secondo Governo Prodi sono state frustrate anche troppo e i risultati sono noti. Le donne e gli uomini che hanno avuto fiducia nel centro sinistra nel 2006 oggi meritano risposte che fino ad ora non hanno avuto. Forse così, conclude Grandi, potranno tornare a fidarsi.
  • Ripartire dal Mezzogiorno è condizione indispensabile per fermare il declino economico e produttivo dell’Italia. Non a caso le due grandi iniziative sindacali unitarie che hanno caratterizzato il primo scorcio del 2005 hanno approfondito la condizione del Sud –il 19 e 20 gennaio- e poco meno di un mese dopo- il 15 febbraio a Milano- la crisi ormai drammatica dell’apparato produttivo nazionale. Il Mezzogiorno si è fermato in primo luogo perché il Governo di centrodestra lo ha cancellato dalla sua agenda politica , sottraendogli risorse e compiendo scelte che lo penalizzano. Così anche le esperienze di eccellenza che avevano dato speranza ad alcune aree della Campania , della Puglia, della Sicilia, sono entrate in sofferenza. Cgil, Cisl, Uil, che hanno saputo trovare su questi temi un importante livello di unità, hanno sottoscritto il 2 novembre 2004 il "Progetto Mezzogiorno" insieme a Confindustria e ad altre 13 organizzazioni imprenditoriali. L’Assemblea nazionale dei delegati e dei quadri sindacali sul Mezzogiorno, di cui il volume raccoglie i materiali, suggella pertanto la ricostruzione di una proposta complessiva per il Sud e per il Paese, segnando l’inizio di una rinnovata fase di impegno e di iniziativa. In appendice la pubblicazione integrale del "Progetto Mezzogiorno".
  • Le risorse ingenti messe a disposizione dall’Unione europea per la ripresa economica, la transizione ecologica e l’inclusione sociale devono essere impiegate nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Nella famosa «Agenda Onu 2030», c’è un ampio capitolo dedicato alle città e alle comunità urbane, viste come luoghi in cui si diffondono nuovi bisogni e in cui sarebbe necessario applicare le politiche di sostenibilità. Questo libro vuole illustrare in dettaglio, con particolare riferimento all’Italia, gli obiettivi dell’Agenda Onu per un rilancio sostenibile delle città e una maggiore coesione delle comunità (secondo l’obiettivo di sviluppo sostenibile 11) e proporre alcuni per corsi di «concertazione e contrattazione territoriale» attraverso i quali le presenze sociali organizzate da un lato, le amministrazioni di governo locale dall’altro, possano avviare concretamente gli obiettivi di sostenibilità.
  • Le risorse ingenti messe a disposizione dall’Unione europea per la ripresa economica, la transizione ecologica e l’inclusione sociale devono essere impiegate nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Nella famosa «Agenda Onu 2030», c’è un ampio capitolo dedicato alle città e alle comunità urbane, viste come luoghi in cui si diffondono nuovi bisogni e in cui sarebbe necessario applicare le politiche di sostenibilità. Questo libro vuole illustrare in dettaglio, con particolare riferimento all’Italia, gli obiettivi dell’Agenda Onu per un rilancio sostenibile delle città e una maggiore coesione delle comunità (secondo l’obiettivo di sviluppo sostenibile 11) e proporre alcuni per corsi di «concertazione e contrattazione territoriale» attraverso i quali le presenze sociali organizzate da un lato, le amministrazioni di governo locale dall’altro, possano avviare concretamente gli obiettivi di sostenibilità.
  • Adolfo Braga intervista la Segretaria Generale della CGIL su tutti i principali tema dell'attualità sindacale. La globalizzazione e le relazioni industriali sovranazionali, il rilancio del sindacalismo confederale, i rapporti con Cisl e Uil, la riforma della contrattazione e della rappresentanza.