• Etica e impresa: un ossimoro? Una contraddizione in termini? Un matrimonio che non s’ha da fare? Fortunatamente non è così e non è irrilevante che sia proprio la Cgil a dirlo con l’approfondimento riportato in questo volume. L’Europa dell’economia della conoscenza, della sfida competitiva fondata sulla qualità dello sviluppo esige comportamenti socialmente responsabili, vale a dire scelte rispettose dei diritti dell’uomo, del lavoratore, dell’ambiente, costruite con il più ampio consenso sindacale e sociale. La responsabilità sociale dev’essere la scelta fondativa di un differente modo d’essere dell’impresa nella sua organizzazione interna e nelle sue relazioni con l’ambiente esterno: rispettare le leggi, applicare i contratti, esercitare corrette relazioni sindacali non basta. Un’impresa è socialmente responsabile quando propone, assume, contratta, concorda, progetta, costruisce, verifica partecipazione e valore. Con le sue proposte la Cgil ha voluto definire le condizioni di contesto che rendono concreta e verificabile l’intesa tra l’etica e l’impresa.
  • Non tutti sanno che l’Italia detiene un primato internazionale nell’ambito della leadership femminile: dal 1904 al 1922 Argentina Altobelli ha guidato la prima e più importante organizzazione di massa presente nel nostro Paese, la Federazione nazionale dei lavoratori della terra. Nel volume viene così ripercorsa la storia della presenza femminile nel Sindacato agricolo. Quattro periodi storici differenti, quattro donne simbolo. Argentina Altobelli per i primi decenni del Novecento, Regina Terruzzi per gli anni del fascismo, Mina Biagini per gli anni dell’emergenza bellica, della Resistenza e della ricostruzione ed infine Donatella Turtura per il periodo del sindacato unitario, della liberazione sessuale e dell’emancipazione femminile degli anni Sessanta e Settanta. Per la prima volta carteggi privati, diari e articoli di giornali vengono messi a confronto con gli atti congressuali, i verbali delle riunioni e le circolari interne, ponendo l’accento sui meccanismi che hanno consentito alle protagoniste della ricerca di arrivare alla guida di una categoria di tradizionale appannaggio maschile. Il titolo del volume rappresenta il cerchio che lega insieme queste donne: fa riferimento ad uno dei più noti canti di classe nato durante le grandi proteste del 1906, che avevano l’obiettivo di ridurre la giornata lavorativa delle mondine e degli altri lavoratori delle risaie ad otto ore. La battaglia per l’orario di lavoro è iniziata sotto la guida di Argentina Altobelli e si è conclusa alla fine degli anni Settanta, con la conquista da parte dei braccianti della giornata lavorativa di 6 ore e 40 minuti, sotto la guida di Donatella Turtura.
  • La frammentazione del nostro sistema di rappresentanza imprenditoriale lungo una pluralità di assi di differenziazione è sempre stato considerato un punto di debolezza che rischia oggi di divenire anacronistico. Debolezza politica delle piccole e medie imprese è stata individuata nella frammentazione del sistema di rappresentanza. La nascita di Rete imprese Italia e dell’ACI per le cooperative sono importanti segnali di aggregazione e integrazione. Altre mancate fusioni e l’uscita di Fiat da Confindustria registrano processi di segno inverso. L’apparizione sulla scena politica di Rete imprese.
  • Dopo il Brexit e la crisi del Covid-19, il semestre di presidenza tedesco segna il ritorno di un grande paese a coordinare le attività nel Consiglio dell’Unione europea. Si tratta di una risorsa da non sprecare, visti i limiti dello schema che assegna a tutti i governi continentali un turno semestrale di presidenza. La fragilità d’azione dimostrata ad oggi da paesi non ancora pronti a coordinare per sei mesi l’attività comunitaria, rischiava di mettere ancor più in crisi l’Ue in un momento d’emergenza socioeconomica e sanitaria che non si preannuncia di breve periodo.
  • Seiu è uno dei pochi sindacati americani che è stato in grado di invertire il trend di declino raddoppiando nell’arco di 12 anni il numero di iscritti. Investire le risorse dei “già sindacalizzati” dei servizi pubblici per dare ai “non ancora organizzati” dei servizi privati un sindacato e un contratto ha dato quindi i suoi frutti. Ma come possono gli iscritti di Seiu pensare di conservare i loro elevati standard di trattamento in un mondo globalizzato, in cui milioni e milioni di lavoratori sono privi di tutela sindacale? «Organizzandoli tutti», ha fino ad ora risposto Seiu. Ma fino a quando?
  • I certificati sono da sempre l’emblema di una "burocrazia vessatoria" nei confronti del cittadino considerato un suddito e costretto a fare il fattorino tra un'amministrazione e l’altra per dimostrare di essere nato, residente e persino di essere in vita. Nel 1997 è iniziato il cammino verso l’eliminazione della richiesta di certificati, e l’autocertificazione è divenuta un simbolo della rivoluzione profonda nel rapporto tra amministrazione e cittadino avviata con le leggi Bassanini. Numerosi interventi normativi e, da ultimo, il testo unico sulla documentazione amministrativa, hanno via via introdotto nuove semplificazioni, destinate a rendere più semplici tutte le pratiche della vita quotidiana e a eliminare i certificati ("decertificazionne") attraverso lo scambio dei dati tra le amministrazioni per via telematica. Il volume illustra nel dettaglio i princìpi innovativi, gli strumenti e i risultati delle nuove norme, guardando ai nuovi traguardi informatici e telematici del presente e del futuro come la carta d’identità elettronica e la firma digitale. Utile, quindi, per tutti coloro, addetti ai lavori o semplici cittadini, che vogliono conoscere i nuovi diritti e le opportunità che le semplificazioni hanno introdotto.