• Una preziosa panoramica sulle tendenze che in Europa hanno storicamente segnato i rapporti fra sindacati e partiti politici, con un approdo - oggi - verso un ampliamento delle distanze fra questi due pilastri del sistema democratico.
  • A che cosa serve il sindacato? è un volume che appartiene al genere letterario del pamphlet e che è destinato al pubblico dei comuni lettori, che vengono abilmente condotti dall’autore – attraverso la descrizione di casi aziendali reali e virtuali, mirati a fornire (in modo subliminale)un quadro della nostra realtà sindacale che, invero, non è rappresentativo della stessa – a condividere le sue proposte di modifica radicale della funzione del sindacato nelle relazioni industriali e nel sistema sociale. ...
  • L’articolo racconta l’esperienza del sindacato tedesco Ig Metall nel progetto regionale «Arbeit 2020» teso alla promozione di un approccio proattivo dei consigli di fabbrica alla trasformazione digitale. Di fronte a questo obiettivo, peraltro condiviso da diversi sindacati in Europa, anche le importanti e istituzionalizzate forme di partecipazione, presenti in Germania, risulterebbero insufficienti se non accompagnate dallo sviluppo conoscitivo di chi dovrebbe servirsene. Proprio la rilevanza della formazione dei rappresentanti e il supporto a un loro contributo effettivo nel governo delle trasformazioni possono allora costituire l’oggetto di un dibattito e di un apprendimento comune tra sindacati tedeschi e italiani, pur all’interno di differenti cornici istituzionali.
  • Affinità, differenze e influenze reciproche fra la ricerca sindacale e quella accademica. L'agire per trasformare e l'agire per conoscere nell'esperienza diretta e nell'analisi di una delle maggiori studiose italiane ed europee di relazioni industriali. I temi dell'etica del ricercatore, dell'autonomia e del metodo scientifico e la loro utilità anche per il sindacato e la politica.
  • Una storia cominciata subito dopo il V Congresso nazionale che si tenne a Milano nel 1960, quando fu costituito per la prima volta il Comitato di coordinamento regionale delle Camere del lavoro, che divenne poi il Comitato regionale lombardo. Da allora lo sviluppo di questa realtà, che alle origini svolgeva un ruolo di puro coordinamento tra le strutture legate al territorio e ai luoghi di lavoro, ha segnato nel tempo una vera e propria discontinuità e, armonizzandosi con i cambiamenti della struttura statale, che si è via via decentrata attribuendo sempre più alle Regioni i poteri delegati dal Titolo V della Costituzione, si è configurata come un luogo di iniziativa e di direzione dell’azione sindacale complessiva della Cgil [...] Dalla sua nascita ad oggi, la struttura regionale ha dunque assunto un ruolo essenziale, non solo nella Cgil, ma nelle scelte politiche concrete, anche di carattere legislativo, per fare fronte alla crisi, per salvaguardare la salute, la sicurezza, il territorio e l’ambiente, e anche per la tenuta unitaria nella contrattazione regionale e nel rapporto con la politica […] È attraverso il Regionale e le Camere del lavoro, che passa e si dirama nel territorio l’identità di un’organizzazione, l’immagine di un sindacato confederale che guarda ai problemi da un punto di vista generale, e, proprio per questa sua visione complessiva, è più capace di affrontare le grandi sfide. Di un sindacato che deve anche cambiare se stesso profondamente, ma che, per ripartire e guardare al futuro, non dimentica da dove viene [...] dalla prefazione di Susanna Camusso
  • Questo articolo si propone di dare un contributo all’analisi del ruolo del sindacato nella costruzione di una transi-zione energetica giusta, considerando i risultati di alcune recenti ricerche condotte sul tema a livello nazionale ed eu-ropeo. Partendo dal quadro delle policy per la trasformazione verso una economia a zero emissioni di carbonio, si illu-strano alcuni percorsi di intervento del sindacato come agente attivo del cambiamento in favore della sostenibilità dello sviluppo. Il ruolo chiave assunto nella promozione di una just transition mostra come l’identità sindacale si stia riconfigurando in risposta alle trasformazioni socio-tecniche generate dalla crisi ambientale.
  • Il mondo della rete (quello dei cittadini che frequentano e utilizzano il web anche per esprimere il proprio diritto di cittadinanza) e il sindacato appaiono realtà fra loro molto distanti. Fino a oggi è mancato un vero dialogo e anche quando vi sono state occasioni d’incontro raramente si è riusciti a fare emergere una sintonia di vedute. Così, ad esempio, è opinione diffusa tra i blogger italiani che si occupano di attualità e di politica che il sindacato nel nostro paese svolga un ruolo essenzialmente di conservazione dello status quo...