• I progetti sociali hanno spesso l’obiettivo di sviluppare la coesione e l’innovazione sociale nelle comunità locali. Le attività implementate in questo ambito sono particolarmente eterogene per modalità di realizzazione e per risultati ottenuti. A partire dall’esperienza di un bando sul tema della coesione sociale lanciato nel 2008 e terminato nel 2012 dalla Fondazione Cariplo di Milano, finanziando 13 progetti in altrettanti comunità locali, l’articolo discute le «buone pratiche» emergenti dallo studio di caso. L’articolo discute anche di alcuni tratti salienti, riscontrati trasversalmente tra diversi interventi, che appaiono rilevanti per il buon esito degli stessi nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Seppur le conclusioni non possano essere, evidentemente, generalizzabili, esse forniscono diverse indicazioni utili alle istituzioni pubbliche, alle fondazioni e agli enti impegnati con azioni su questo tema.
  • Un sistema di qualità per i servizi sociali. E' l’argomento di questa nuova Guida della collana "Strumenti di Welfare locale" approntata da una delle maggiori esperte italiane, la sociologa Paola Piva, sulla base delle esperienze più significative che stanno fiorendo nel nostro paese a seguito della riforma dell'assistenza, e che si trovano tutte davanti alla necessità di definire regole sicure per accreditare i soggetti del nuovo mercato "misto" dei servizi sociali. Ma un sistema di qualità raggiunge davvero i suoi obiettivi se vede protagonisti i cittadini; la qualità, insomma, è tale solo se è anche "partecipata". La Guida, partendo da questa convinzione, spiega in che modo si possa passare dalla teoria alla pratica, illustrando i casi d’eccellenza già operanti in numerose realtà territoriali. L’intento è di facilitare la creazione del sistema di qualità, non di offrire un modello unico da seguire, buono per tutti i contesti. In queste pagine viene presentato perciò un percorso attrezzato che dapprima individua gli attori del sistema, i contenuti e i modi per costruire la qualità partecipata; poi descrive gli strumenti amministrativi per gestire il mix dei servizi pubblici-privati. Naturali destinatari della pubblicazione sono gli amministratori comunali, impegnati nella gestione dei piani di zona e perciò garanti della qualità e delle pari opportunità di accesso ai servizi; i cittadini destinatari dei servizi, interessati al loro buon funzionamento; i sindacalisti che negoziano lo sviluppo delle reti sociali, i volontari delle associazioni di solidarietà civile; i responsabili di imprese, cooperative sociali e fondazioni che contribuiscono al finanziamento e alla gestione dei servizi.
  •   Viviamo un periodo di trasformazioni epocali che comportano una rivoluzione del nostro mondo e un riassetto dei rapporti di forza globali, con rischi per la stessa sopravvivenza della specie umana. Le emergenze planetarie sono tre, in crescita e collegate tra loro: guerre, cambiamenti climatici, disuguaglianze. Queste tre crisi sono frutto e corrispondono a una situazione di cambiamento politico e culturale traumatico. 
  •   Viviamo un periodo di trasformazioni epocali che comportano una rivoluzione del nostro mondo e un riassetto dei rapporti di forza globali, con rischi per la stessa sopravvivenza della specie umana. Le emergenze planetarie sono tre, in crescita e collegate tra loro: guerre, cambiamenti climatici, disuguaglianze. Queste tre crisi sono frutto e corrispondono a una situazione di cambiamento politico e culturale traumatico. 
  • Sebbene gli italiani siano in larga misura proprietari delle abitazioni in cui vivono, paradossalmente si ripropone una «nuova questione abitativa». Nella prima parte dell’articolo vengono esaminate le ragioni demografiche, economiche e sociali di questa nuova «emergenza» e quanto su di essa abbiano influito le distorsioni del mercato abitativo. Dal quadro che ne deriva si sottolinea l’urgenza di una strategia di sviluppo di lungo respiro con particolare attenzione all’edilizia pubblica e a quella sociale. Nella seconda parte, sulla base dell’esperienza di «Abitare e Anziani», si esamina la nuova domanda di qualità abitativa espressa dalla crescente popolazione anziana che, nella sua componente di non autosufficienti, si configura come una emergenza nell’emergenza. Qui si esamina il profilo di questa nuova domanda, si riportano le esperienze internazionali e nazionali da cui trarre utili spunti e si indica, infine, un’agenda delle cose da fare e su cui il sindacato potrebbe dare un grande contributo.
  • In una fase, quale è quella attuale, in cui l’evoluzione del sistema italiano di welfare è tutt’altro che scontata, la comunità locale è sempre più spesso invocata e celebrata come soluzione a molti problemi. Promuovere fiducia, solidarietà e coesione sociale nei contesti locali implica appropriate interazioni tra diversi attori e richiede un innovativo impegno ai professionisti. Dopo aver evidenziato alcuni temi salienti che compongono lo scenario di riferimento dei mutamenti del welfare, l’articolo prende in esame il servizio sociale di comunità, inteso come dimensione collettiva, concentrando l’attenzione sulla necessità di superare approcci settoriali al welfare e promuovere pratiche «capacitazionali» nei servizi e nelle politiche sociali. Le conclusioni del saggio indicano alcuni tratti rilevanti e utili a un cambiamento di paradigma.
  • La politica economica dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni in Italia si è orientata a un taglio delle imposte accompagnato da politiche di contenimento della spesa come ricetta per far ripartire la crescita economica. La direzione di marcia – sostenuta anche da proposte radicali di riforma portate avanti da think-tank privati – sembra essere dunque quella verso un modello di welfare state con meno Stato e un po’ più mercato. L’articolo si sofferma sulle opzioni per l’organizzazione delle politiche sociali, su cosa stiano facendo gli altri paesi, su come conciliare la visione di un welfare «assicurativo» con quella di un welfare «redistributivo», nonché sui vincoli aggiuntivi alla riforma dovuta di un modello corporativo datato per il nostro paese.
  • Il volume, corredato da un’ampia introduzione di Claudio De Fiores (che ne è anche il curatore), raccoglie i saggi e i discorsi più significativi di Pietro Ingrao sulla Costituzione (relativi agli anni che vanno dal 1953 al 1978). Ne viene fuori uno spaccato quanto mai significativo delle grandi questioni «costituzionali» che hanno attraverssato i primi decenni della storia repubblicana: la fase costituente, la legge «truffa», le mobilitazioni degli anni Sessanta, a cui corrispose l'avvio del processo di attuazione della Costituzione, l'istituzione delle Regioni, la crisi della Repubblica. Particolare rilievo rivestono in questo volume i discorsi tenuti da Pietro Ingrao in qualità di presidente della Camera dei Deputati sulla centralità del Parlamento, sul principio costituzionale del lavoro, sulla capacità di tenuta delle istituzioni repubblicane di fronte al terrorismo.