• Il movimento sindacale, è questa la tesi che accompagna il libro, deve molto ai lavoratori e alle lavoratrici edili, al loro spirito resistente, alla loro dignità e capacità di farsi corpo unico, nonostante le difficoltà, la discontinuità, la fatica, la precarietà. E deve molto ai lavoratori delle cave, delle fornaci, del legno. Partendo dalle intuizioni di fine Ottocento, passando per le elaborazioni politiche di inizio Novecento (le Casse Edili) e l’incontro con il socialismo, fino all’avvento del fascismo. E poi le lotte per la ricostruzione e per il Piano del lavoro, per la conquista dello Statuto dei lavoratori, le lotte per la casa e per la riforma urbanistica e oggi per la rigenerazione delle città e il rilancio del Sud Italia. Numerosi sono stati i contributi dei lavoratori delle costruzioni (tra i fondatori della Cgil) al Paese e al movimento sindacale. Contributi che la Fillea ha continuato a portare avanti promuovendo battaglie importanti: dalla lotta al lavoro nero e per la sicurezza alla rigenerazione urbana, dalla centralità dei contratti collettivi alle tutele negli appalti, dall’integrazione dei migranti alla difesa di vecchie e nuove professionalità, e non ultimo per la pace e per la giustizia.
  • CM 2/3-2022

    12.00 

    I cento anni di Berlinguer

    • Aldo Tortorella, Idee per il mondo nuovo
    • Francesco Barbagallo, Democrazia socialista e sviluppo equilibrato
    • Gianni Cuperlo, Segretario del partito, non partito del segretario
    • Marco Fumagalli, Un politico amato dai giovani e che cercò di comprenderli
    • Sergio Gentili, La difficile conquista di una coscienza ambientalista
    • Gianfranco Nappi, Un nuovo scenario per un mondo pacifico e giusto
    • Lalla Trupia, Dalla “questione” alla “rivoluzione” femminile
    • Livia Turco, Lo scambio con Bettazzi e la questione cattolica
    • Vincenzo Vita, 1984: George Orwell e l’anno orribile
    • Chiara Valentini, Klaus Pumberger, La vita di Berlinguer tradotta in tedesco

    Osservatorio - La guerra e la pace

    • Alberto Negri, La deriva continentale aperta dalla guerra
    • Pasqualina Napoletano, Stati Uniti d’Europa: il momento è adesso
    • Michele Mezza, Le tecnologie in battaglia possono cambiare la politica?
    • Elisa Marincola, L’informazione embedded
    • Alberto Leiss, «Le guerre giuste non esistono». La nonviolenza di Francesco

    Laboratorio culturale

    • Massimo Pivetti, Sulla teoria moderna del sovrappiù come economia politica neomarxiana
    • Marco Gatto, Lukács e Gramsci: un confronto sui temi letterari ed estetici
    • Lelio La Porta, Gramsci, Lukács e la critica a Bucharin

    Ripensando il passato

    • Corrado Morgia, «Ho fatto quello che si doveva fare». Intervista a Marisa Cinciari Rodano
  • CM 1-2022

    12.00 

    Editoriale

    • Aldo Tortorella, L’origine della guerra e la lezione di Berlinguer

    Osservatorio

    • Paolo Soldini, Il conflitto in Ucraina e il patto non scritto tra Gorbaciov e Baker
    • Piero Di Siena, Il bis di Mattarella nella dirompente crisi organica italiana
    • Claudio Treves, Un primato italiano: bassi salari e bassa produttività
    • Davide Bubbico, Stellantis Italia: i rischi di residualità industriale e occupazionale

    Laboratorio culturale

    • Attilio Trezzini, L’archivio Garegnani: le tracce di un grande intellettuale
    • Alessandro Barile, Rossanda e la politica culturale del Pci negli anni Sessanta
    • Fabrizio Marino, Democrazia diretta e rappresentanza
    • Giorgio Pagano, Gramsci oltre Gramsci: il dibattito della sinistra nella seconda metà del Novecento
    • Maurizio Auriemma, Marx e la teoria politica

    Schede critiche

    • Fabio Vander, Il nome della sinistra
    • Francesco Marola, Letteratura e democrazia in Lukács
    • Vincenzo Galatioto, Per leggere Il capitale
  • l libro scritto da Gastone Malaguti e curato da Massimo Franchi è il diario di una vita spesa in favore della giustizia sociale. Centrale nel racconto di Malaguti l’esperienza partigiana, fatta di stenti, ma anche di grande solidarietà. E punteggiata da numerosi episodi insurrezionali, in particolare la battaglia di Porta Lame dell’ottobre del 1944: unica vittoria in Europa occidentale di una popolazione che si ribella ai tedeschi (Malaguti è il penultimo sopravvissuto di quella battaglia). Nel dopoguerra è attivo nel recupero dei beni confiscati agli ebrei. Poi il duro lavoro in una fornace. Inizia subito il suo impegno nel Pci e nella Cgil, in cui entra nel 1948. Formato alla scuola sindacale di Bologna, Malaguti si occupa prima di edili e in seguito del settore del commercio. Firmerà il primo contratto nazionale degli esercenti cooperativi e sarà chiamato a Roma per fare il suo ingresso nella Segreteria nazionale Filcams. La vita di Malaguti – speriamo ancora lunga – è la grande avventura di un uomo che ha sempre lottato per gli ultimi con empatia, umorismo e immutato senso civico.
  • Fin dalla sua nascita, il sindacato ha avuto tra i propri obiettivi il controllo degli orari di lavoro per migliorare le condizioni di lavoratrici e lavoratori. Dalla seconda metà dell’Ottocento in poi nel mondo industrializzato e sviluppato la spinta alla riduzione dell’orario di lavoro è stata elemento permanente nelle strategie sindacali. Se nel XIX secolo erano normali orari di lavoro anche di 12 ore giornaliere, con l’avvento della meccanizzazione è iniziato un graduale ma costante processo di riduzione dell’orario, che nel secolo successivo ha portato – per via contrattuale o legislativa – alle 8 ore giornaliere e alle 40 ore settimanali come orario di riferimento generale. Dall’inizio degli anni '80, ossia da quando il pensiero neoliberista orienta le politiche economiche a livello globale, la tendenza a ridurre l’orario di lavoro si è bloccata, come pure la spinta dei governi a tenere la piena occupazione al centro dei propri obiettivi. Il libro di Fausto Durante mette in relazione il tema dell’orario di lavoro con la crisi provocata dal Covid-19, le sfide poste dal cambiamento climatico e da digitalizzazione e nuove tecnologie industriali, la necessità di costruire una società e un’economia diverse dal passato. L’insieme di questi elementi spinge in direzione di un nuovo impegno per la riduzione dell'orario di lavoro, con vantaggi per la produttività, l'economia, l'equilibrio tra vita e lavoro. Lo dimostrano le tante esperienze che nel mondo si stanno realizzando su spinta di governi e sindacati, così come gli accordi in tante imprese, di cui questo testo dà conto. La domanda a cui rispondere oggi è: può essere il XXI secolo il tempo dei quattro giorni e delle trentadue ore di lavoro a settimana?
  • «C’è una contiguità, un’analogia fra comunismo e femminismo?». A partire da questa domanda, la fondatrice del manifesto affronta teorie e percorsi storici dei due movimenti che hanno segnato in profondità il Novecento, la sua vita e quella dei tanti con cui si è confrontata e ha dialogato. Tracciando un bilancio di una generazione politica che si rivolge a quelle più giovani riflettendo su temi complessi con il linguaggio diretto del racconto giornalistico. Il testo, inedito, nasce da una corrispondenza con il filosofo comunista Étienne Balibar e la sociologa femminista Françoise Duroux, è introdotto da Maria Luisa Boccia ed è corredato da due interventi della stessa Rossanda, pubblicati sulla rivista femminista Reti.
  • I settori agroalimentare e agricolo sono caratterizzati da una forte frammentazione dei processi produttivi, con un’elevata presenza di micro e piccole imprese, di lavoro indipendente, a termine, un’incidenza elevata di migranti, quote preoccupanti di lavoro nero e grigio e di fenomeni di illegalità, in particolare in alcuni ambiti territoriali. La tutela della salute e sicurezza sul lavoro in questi contesti comporta delle sfide continue per il funzionamento dei sistemi di prevenzione e per l’azione sindacale. Questo rapporto presenta i risultati di una ricerca condotta dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio in collaborazione con la Flai-Cgil (Federazione Lavoratori Agroindustria) sul ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) e di quelli Territoriali (Rlst) nei settori dell’industria alimentare e dell’agricoltura. L’indagine è stata condotta attraverso tre studi di caso, focalizzati a comprendere il ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza a livello territoriale, di sito e aziendale. L’analisi mostra che per contrastare la frammentazione del lavoro e garantire il diritto alla tutela della salute e sicurezza è necessario favorire una ricomposizione dei sistemi di prevenzione. La tutela della salute e sicurezza risulta così una sfida complessa che coinvolge ogni aspetto dell’azione sindacale, orientata a costruire delle reti di rappresentanza sempre più estese, coese e inclusive, operando sia attraverso la contrattazione e gli accordi, sia con altre iniziative di mobilitazione, azione collettiva e tutela individuale.
  • Fra i massimi teorici della cultura contemporanea, Fredric Jameson è l’esponente di punta dell’attuale critica marxista. Le sue analisi della postmodernità capitalistica hanno rivoluzionato l’alfabeto della teoria estetica e sociale. La sua difesa della dialettica continua a rappresentare un modello di resistenza filosofica alla liquidazione del pensiero critico. Questo volume si propone di attraversare le fasi più rilevanti di un’avventura intellettuale di lungo corso e di ampio respiro: dal confronto con i modelli del marxismo novecentesco all’elaborazione di una teoria politica del testo letterario, sino al tentativo di costruire una mappa delle ideologie attive nel presente. Letteratura, musica, cinema, nuove forme d’arte: nulla sfugge all’attenzione analitica di Jameson e al bisogno di mantenere vivo il punto di vista della totalità.
  • La legalità è da sempre una priorità per la Filcams-Cgil, che svolge la propria attività in contesti nei quali il rispetto delle regole e delle normative non è affatto un dato di partenza scontato, ma piuttosto un obiettivo. L’illegalità per lavoratrici e lavoratori si traduce nella mancanza di contratti scritti, nel mancato riconoscimento della retribuzione e della contribuzione, nel lavoro nero e grigio, nei sotto-inquadramenti e negli straordinari non pagati, nell’assenza di tutele per la sicurezza e nella messa a rischio della salute, e ancora nell’applicazione di contratti pirata e nell’abuso di contratti atipici. I contributi di questo Primo Rapporto dell’Osservatorio sulla legalità nel terziario affrontano la natura pervasiva e differenziata dell’illegalità nei settori del commercio e servizi, evidenziando la rilevanza di analisi multidisciplinari e multi-settoriali per comprendere questi fenomeni, insieme a interventi multi-livello per fronteggiarli. I saggi descrivono le molteplici forme con cui l’illegalità può manifestarsi, dalla presenza della mafia fino alle irregolarità delle imprese e allo sfruttamento del lavoro individuale, con un danno per i sistemi socio-economici a livello locale, nazionale e globale.
  • Fra i massimi teorici della cultura contemporanea, Fredric Jameson è l’esponente di punta dell’attuale critica marxista. Le sue analisi della postmodernità capitalistica hanno rivoluzionato l’alfabeto della teoria estetica e sociale. La sua difesa della dialettica continua a rappresentare un modello di resistenza filosofica alla liquidazione del pensiero critico. Questo volume si propone di attraversare le fasi più rilevanti di un’avventura intellettuale di lungo corso e di ampio respiro: dal confronto con i modelli del marxismo novecentesco all’elaborazione di una teoria politica del testo letterario, sino al tentativo di costruire una mappa delle ideologie attive nel presente. Letteratura, musica, cinema, nuove forme d’arte: nulla sfugge all’attenzione analitica di Jameson e al bisogno di mantenere vivo il punto di vista della totalità.