In questo saggio si percorre un terreno di confine, poco esplorato e spesso osteggiato
dall’ufficialità sindacale e della sinistra, con l’intento di offrire nuove
linee interpretative del «secolo del lavoro». Sfidando la tradizione
di pensiero, economicistica e deterministica, che ha da sempre dominato tra
i dirigenti e gli intellettuali del movimento operaio,
si vuole qui aprire una riflessione e un confronto sulle idee, sui valori, sulle
visioni del mondo che il mondo del lavoro ha espresso nel secolo industriale.