Skip to content
Cerca per:
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Sort by
Default Order
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
Spettri del Taylorismo. Lavoro e organizzazione nei centri logistici di Amazon
Analizzando il principale centro logistico italiano di Amazon attraverso l’etnografia e l’osservazione partecipante, l’articolo porta al centro del dibattito sulle piattaforme il tema dell’organizzazione scientifica del lavoro e del taylorismo e ne mette alla prova la pertinenza e l’attualità. Nella prima parte viene presentato il funzionamento interno del centro di distribuzione, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, la gestione della manodopera e il rapporto fra forza a lavoro e management. Nella seconda parte questi aspetti vengono osservati nella loro evoluzione , in cui si susseguono due fasi di sviluppo dell’organizzazione e delle relazioni lavoratori-management: la prima, «neo-familistica» e consensuale, nella quale l’impresa riesce a integrare la forza-lavoro nel processo produttivo; la seconda, «burocratico-disciplinare» nel quale la crescente taylorizzazione, insieme ad altri fattori, mette in crisi l’integrazione della forza-lavoro. Dalla ricostruzione emerge la pertinenza del concetto di taylorismo così come teorizzato da vari autori (fra cui Braverman, Burawoy, Edwards), ma a condizione di prenderne in considerazione i limiti e gli aggiustamenti.
Details
Lavorare nelle «nuove» banche: condizioni di lavoro e orientamento dei lavoratori. Uno studio sul territorio toscano
I cambiamenti nella struttura e negli obiettivi che hanno caratterizzato il settore bancario hanno importanti ricadute sulle condizioni di lavoro, i livelli di soddisfazione e le aspettative dei lavoratori del comparto. A partire dalla discussione dei risultati di una indagine condotta su 400 lavoratori della regione Toscana, il paper evidenzia il progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro e un abbassamento dei livelli generali di soddisfazione con importanti differenze legate soprattutto all’anzianità di servizio.
Details
Il mondo del lavoro autonomo. Qualità del lavoro, redditi e associazionismo in Europa
L’articolo riflette sulle trasformazioni dei rapporti di lavoro che il nuovo ordine postindustriale esige. In particolare mette a fuoco il lavoro autonomo professionale di nuova generazione, partendo dalla duplice considerazione che è l’unica categoria occupazionale in crescita e che sta smascherando i limiti della regolazione del lavoro affermatasi fino ad oggi in Europa. Attraverso i risultati di una ricerca comparativa europea, si indaga sulle condizioni di lavoro e di reddito dei professionisti indipendenti, sull’accesso alle tutele sociali e sulla rappresentanza collettiva. Ne emerge un quadro composito dove, accanto all’affermazione di valori soggettivi intrinseci al lavoro autonomo come mezzo di autorealizzazione, si affiancano chiari elementi di precarietà economica, svalutazione delle competenze e vulnerabilità sociali. Redditi da lavoro mediamente bassi o molto bassi, frammentazione e accumulo delle prestazioni professionali, uniti all’individualizzazione dei rapporti di lavoro e all’isolamento dei prestatori d’opera, sono caratteri tipici dell’economia dei servizi. L’articolo fa luce anche sulle disuguaglianze di status tra lavoro autonomo e lavoro dipendente negli ordinamenti europei ed esplora l’esistenza di nuove forme associative neo-mutualistiche da parte di attori non tradizionali che aspirano a ridurle.
Details
Mercato del lavoro, protezione sociale e riforme in Brasile
L’articolo presenta, in termini generali, la configurazione del mercato del lavoro e la costituzione graduale del sistema di protezione sociale come è andato delineandosi in Brasile dal secolo scorso ai nostri giorni. Si basa su un approccio qualitativo, utilizzando fonti bibliografiche, documenti e dati quantitativi relativi al tema. Analizza soprattutto la più recente situazione brasiliana, con particolare attenzione ai cambiamenti nel mercato del lavoro e al ruolo dello Stato in relazione agli investimenti pubblici e alla regolazione delle organizzazioni degli interessi e delle relazioni industriali. Nel corso degli ultimi tre decenni, l’orientamento neoliberista ha ispirato i vari Governi che si sono succeduti attraverso l’adozione di varie riforme nella previdenza sociale e nel mercato del lavoro. Tali politiche hanno progressivamente rappresentato la perdita di diritti sociali per la popolazione e il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, unitamente alla crescita delle disuguaglianze sociali, della disoccupazione e di forme atipiche di lavoro incentrate su flessibilità e precarietà. La nuova e attuale legislazione sul lavoro (Legge n. 13.467 del 13 luglio 2017), frutto della riforma presentata e approvata dal Congresso Nazionale, rappresenta una battuta d’arresto per i progressi sociali, la perdita di diritti e lo smantellamento della protezione sociale per i lavoratori brasiliani.
Details
Federazione sindacale mondiale (Fsm): la Cgil e il «caso francese» tra contrapposizioni politiche e processi di integrazione
Il contributo si concentra su di un avvenimento poco noto avvenuto nel gennaio 1951: l’espulsione, su decisione governativa, della Federazione sindacale mondiale dal territorio francese. Se le fonti consultabili per ricostruire il contesto generale in cui matura la decisione sono numerose e diverse, al contrario rare risultano essere quelle relative all’avvenimento specifico che si è scelto di raccontare privilegiando fonti d’archivio inedite ed originali.
Details
Il lavoro che costruisce un futuro migliore
L’autore analizza il recente Documento dell’International Labour Organization, «Lavorare per un futuro migliore», in cui si elabora una idea di sviluppo «centrata sulla persona». Il progetto, articolato su tre «pilastri» di «investimenti» e dieci gruppi di «raccomandazioni», propone una innovativa idea di sviluppo delle qualità del lavoro («lavoro dignitoso») e della crescita economico-sociale, in cui viene meno la tradizionale separazione dei «due tempi», l’economico e il sociale, che ha a lungo ostacolato l’azione del movimento del lavoro. In questa maniera, infatti, si prefigura la possibilità di un processo unitario di lotta per la libertà e qualità del lavoro nei luoghi di lavoro e la lotta per una società democraticamente e socialmente più avanzata.
Details
Presentazione. Come analizzare il cambiamento del lavoro. Evidenze recenti nel solco delle ricerche di Aris Accornero
Details
L’indebitamento familiare come fattore di equilibrio del welfare finanziario neoliberale
Dalla seconda metà del 1990 i paesi europei hanno attuato politiche volte ad aumentare il concetto di flessicurezza ridefinendo principi cardine dello stato sociale. Negli stessi anni, un altro fenomeno è apparso con estremo vigore il costante e forte aumento del debito privato familiare. Alcuni studi hanno evidenziato una relazione tra questi due fenomeni, individuando, nell’indebitamento familiare, un fattore stabilizzante di un più ampio processo di ridefinizione del welfare a seguito dei processi di finanziarizzazione dell’economia. L’articolo analizza, così, la funzione dell’indebitamento familiare e le sue implicazioni macroeconomiche per l’affermazione e stabilizzazione di un nuovo modello di welfare (capitalistico/finanziario) prodotto da una comune traiettoria neoliberale che ha attraversato l’Europa negli ultimi decenni.
Details
Alcune riflessioni su Marx
Il mondo del lavoro, il sindacato e la Cgil in particolare hanno ritenuto di dover dare ampio rilievo con un ciclo di iniziative, insieme ad altre prestigiose Fondazioni, a una riflessione su Marx, non semplicemente per un obbligo di onomastico e di ricorrenze, ma per una ragione «banale» e al tempo stesso intrinseca: Karl Marx «non esiste» fuori dal lavoro. Credo che non ci sia la possibilità di espungerlo, nonostante tutti i tentativi di alleggerirne la complessità e le finalità del suo pensiero e delle sue riflessioni, dalle vicende del mondo del lavoro. È infatti il mondo del lavoro a rimanere, nonostante tutte le illusorie analisi volte a stabilire la fine del lavoro stesso, sostanzialmente il baricentro, il perno della società e della storia contemporanea. È evidente, dunque, che per il mondo sindacale in particolare la figura di Marx e il suo pensiero rimangono un costante punto di riferimento analitico e, insieme, valoriale.
Details
Per la critica del capitalismo globale. Il discorso sull’umanesimo del giovane Marx
Il saggio è frutto della relazione presentata al Convegno internazionale 200 Marx. Il futuro di Karl. Convegno Internazionale (Roma, 13-16 dicembre 2018) nell’ambito della Sessione Per la critica del capitalismo globale. A partire dall’analisi del rapporto tra globalizzazione odierna e populismi contemporanei, con connessi sovranismi, l’A. si domanda se un ricorso a quella singolare attenzione alla spiritualità presente nel giovane Marx non possa aiutare nell’interpretazione anche dell’oggi.
Details
Un confronto retributivo fra l’Italia e le maggiori economie dell’Eurozona
In Italia, le retribuzioni sono basse, più basse dei principali paesi europei a noi paragonabili, ad eccezione della sola Spagna. È quanto emerge da un report della Fondazione Giuseppe Di Vittorio che mette a confronto le retribuzioni del lavoro dipendente in Italia con quelle delle altre 5 maggiori economie dell’Eurozona, utilizzando dati elaborati dall’Ocse. Nel 2017 le retribuzioni medie italiane nella statistica dell’Ocse sono pari a 29.214 euro lordi annui, in lievissima crescita rispetto al 2001, in diminuzione rispetto al 2010 e rispetto al biennio 2015-2016. Il divario nei livelli retributivi rispetto alle altre economie, dunque non solo è ampio ma si è andato allargando dal 2010 in poi. Le retribuzioni annue tedesche, invece, sono cresciute in modo consistente negli anni più recenti; in Francia, e in misura più contenuta, anche in Olanda e Belgio, sono calate nel 2017 rispetto al 2015, ma registrano comunque una crescita rispetto al 2008. Come si può notare, prendendo a riferimento il periodo della crisi 2008/2015 e i due anni di cosiddetta «ripresina» 2016/2017, tutti gli altri paesi hanno nel 2017 registrato un incremento delle retribuzioni lorde annue rispetto al 2008. In Italia, invece, si registra un calo; si conferma così, anche sul versante retribuzioni, il dato generale relativo all’economia che vede l’Italia calare più degli altri paesi quando l’economia è in crisi e non recuperare adeguatamente neanche dopo le fasi di sviluppo. La scarsa crescita delle retribuzioni è uno degli effetti, ma è anche causa, dello scarso sviluppo del paese; provoca gravi disagi alla condizione delle persone, fa lievitare il lavoro povero e rappresenta una delle cause della permanente situazione emergenziale dei conti pubblici italiani.
Details
Una lettura del lavoro autonomo in chiave territoriale
L’alta incidenza del lavoro indipendente in Italia rispetto agli altri paesi dell’Ue deriva soprattutto dal peso della componente senza dipendenti, un aggregato statistico poco omogeneo. Tra questi lavoratori ve ne sono alcuni che sperimentano una limitata autonomia organizzativa, con livelli di subordinazione prossimi a quelli dei lavoratori dipendenti: difatti il confine tra dipendenza e autonomia è tutt’altro che netto, tanto che nel corso della 20th International Conference of Labour Statisticians dell’ottobre 2018 è stata approvata una nuova classificazione dello status nell’occupazione, che ha individuato la nuova figura del dependent contractor, a cavallo tra autonomia e subordinazione. Allo stesso tempo, nel 2017, il modulo ad hoc della Rilevazione sulle forze di lavoro europea è stato dedicato proprio al lavoro autonomo, con l’obiettivo di descrivere le principali caratteristiche del lavoro indipendente e nel tentativo di definire le figure ibride. In questo studio i lavoratori indipendenti sono distinti in tre aggregati più omogenei e coerenti al loro interno, la cui lettura su base geografica fornisce ulteriori elementi di riflessione sulle differenze nei diversi mercati del lavoro ponendo alcuni interrogativi sulle componenti più fragili del lavoro indipendente.
Details
Previous
1
2
3
…
66
67
68
69
70
71
72
…
347
348
349
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA