• In Italia, come nella maggior parte dei paesi industrializzati, si è registrato l’allungamento della speranza di vita e contemporaneamente l’abbassamento dell’età di uscita dall’occupazione, determinando quello che è stato definito il «paradosso dell’invecchiamento funzionale in società demograficamente senescenti» (Carrera, Mirabile, 2000, p, 14). Nel corso degli anni no- vanta questo fenomeno è stato affrontato dal lato previdenziale con interventi prevalentemente mirati all’innalzamento dell’età per il pensionamento, mentre minore attenzione è stata data ai meccanismi...
  • A partire dalla metà degli anni novanta, sostanzialmente grazie alle attività realizzate con il contributo reso disponibile dalle circolari applicative della legge 236/1993, ha cominciato a svilupparsi, molto in ritardo rispetto ad altri paese europei, un sistema nazionale di formazione continua, frutto della progressiva attuazione di importanti politiche pubbliche di sostegno che, via via, ne hanno definito l’assetto e le priorità. ...
  • Quaderni: Sono stati mesi di importanti eventi per le organizzazioni sindacali: la nuova concertazione, una concertazione rivisitata e un accordo importante, poi validato da un referendum caratterizzato da un’ampia partecipazione. Si potrebbe partire da questo aspetto, dal lato sindacale della questione – poi magari allarghiamo il raggio del ragionamento – perché continua a esserci in alcuni settori politici e in una parte degli opinionisti l’aspettativa di dare una spallata al sindacato, considerato come un ostacolo al mutamento. Invece, ancora una volta –...
  • 1. L’accordo dello scorso luglio tra governo e parti sociali ha segnato il ritorno sulla scena della concertazione sociale, che tanto aveva inciso nella regolazione economica italiana degli anni novanta. In quel periodo la concertazione – a partire dal protocollo «fondamentale» del luglio 1993 – è stata associata soprattutto alle politiche dei redditi, che già nel dopoguerra europeo erano state il teatro principale delle intese tra istituzioni pubbliche e grandi organizzazioni di rappresentanza sociale. Questa materia – quasi mai da sola, ma in modo ricorrente –...
  • Il tema della produttività nel nostro paese non sembra più di tanto al centro dell’attenzione né dell’analisi economica né delle Autorità della politica economica, né tanto meno dei commentatori delle politiche pubbliche. Ci si limita a richiamarlo, a evocarlo, a citarlo, ma senza che traspaia (salvo poche eccezioni) la consapevolezza che si tratti di un problema risolutivo per la vita economica e lo sviluppo civile del paese1. Eppure la produttività dovrebbe essere l’argomento chiave dell’analisi economica e delle politiche. ...
  • Da ormai molti anni l’economia italiana stenta a crescere. Il problema, periodicamente segnalato dal governatore della Banca d’Italia, rimbalza con enfasi varia sulle pagine dei giornali, nei programmi televisivi, nei rapporti delle agenzie tecniche, nei documenti delle parti sociali. All’idea che l’economia non cresca il paese sembra, però, indifferente. ...
  • Negli ultimi vent’anni l’economia dei principali paesi industrializzati è stata attraversata da una molteplicità di fenomeni innovativi. Le caratteristiche distintive dei processi cui si è assistito più recentemente sono almeno tre: il ruolo prevalente della conoscenza incorporata in capitale materiale e immateriale, l’associarsi dei cambiamentiorganizzativi ai cambiamenti tecnologici incorporati in beni strumentali; la pervasività in contesti locali e globali del fenomeno innovativo declinato in termini tecno-organizzativi. ...
  • Sono ormai sei anni e tre volumi che ci occupiamo della «questione salariale», in particolare di retribuzioni, inflazione e produttività. Il 2 gennaio del 2004 il quotidiano La Repubblica mise in prima pagina il tema dei salari in Italia, evidenziando i principali numeri del nostro rapporto di ricerca. Torniamo quindi a riaffrontarlo nel quadro di un patto per la produttività al termine di un percorso di concertazione tra le parti sociali e il governo, culminato nella sigla del Protocollo sul welfare del 23 luglio 2007. ...
  • Pensare a un nuovo patto sociale tra imprese, organizzazioni sindacali e governo, dopo le deludenti inadempienze di alcuni attori nel corso dell’ultimo quinquennio, potrebbe apparire un esercizio sterile, un «presupposto di scuola», un fatto estemporaneo. Eppure tre grandi elementi, che caratterizzano le economie europee (il crescente peso della spesa pubblica, un processo di globalizzazione in continua espansione e un ruolo pervasivo della «conoscenza»), impongono un’approfondita riflessione sui meccanismi di funzionamento e di governo dei moderni sistemi economici,...
  • Avvicinarsi al tema dei confini è spesso un rischio. Anche volendo contenere la propria ricerca all’interno di un campo d’analisi specifico si devono fare i conti con l’insidiosa polisemia di questo termine-concetto. Ogni approccio non può trascurare il fatto che sono ambiti del sapere assai distanti che vengono chiamati in causa (geografico, storico, sociologico, giuridico, antropologico, psicologico); ambiti che bisogna saper governare, pur mantenendo salda la specificità del proprio approccio disciplinare. ...
  • Con Tracciare confini (2006) Gian Primo Cella lascia il porto tranquillo della sociologia economica, del lavoro e delle relazioni industriali e affronta il «mare aperto» della teoria sociale1. Ormai tali «scorrerie» cominciano a essere abbastanza frequenti – si pensi a Le tre forme dello scambio. Reciprocità, politica, mercato a partire da Karl Polanyi (1997) – al punto da indurci a chiedere se quel porto sia stato abbandonato definitivamente. È come se quei confini, tutto sommato coccolati nel corso di questo libro, Cella provasse ad abbatterli nei rapporti della sociologia...
  • I lavoratori italiani immigrati a San Paolo sono stati oggetto di ricerche storiche e sociologiche tra le più diverse sin dagli anni cinquanta del Novecento, mentre un nuovo flusso migratorio dall’Italia verso il Brasile veniva temporaneamente riattivato nell’ambito del Cime e a San Paolo era aperta la prima sede del patronato Inca della Cgil. Il numero delle opere che hanno affrontato i vari temi legati all’esperienza migratoria dei lavoratori italiani in Brasile, tuttavia, è sempre stato oscurato o surclassato quantitativamente da quello dei lavori dedicati ai compatrioti emigrati...
  • Il debito del prestatore di lavoro, ossia il contenuto dell’attività lavorativa e le sue caratteristiche, rappresenta da sempre un nodo centrale della riflessione giuslavoristica, oltre a essere il cuore di molte rivendicazioni di natura strettamente sindacale, in particolare quelle che mirano a modificare direttamente o indirettamente l’organizzazione del lavoro. Infatti l’incidenza del potere datoriale, la sua pervasività da una parte, e l’autonomia dei lavoratori dall’altra, cioè il grado della loro libertà, si misurano in relazione all’oggetto della prestazione e alle modalità...
  • Nel corso dell’ultimo decennio si è imposto all’attenzione mediatica mondiale un movimento di opposizione alla globalizzazione neoliberista determinato a mettere in discussione il dominio delle elite politiche, finanziarie e culturali vigenti proponendo, attraverso un insieme d’iniziative differenziate a livello locale quanto globale, un modello alternativo di globalizzazione, nella convinzione che «un mondo diverso è possibile». ...
  • Desidero in primo luogo rivolgere un ringraziamento a nome della Fondazione Di Vittorio alla Fondazione della Camera dei deputati con la quale abbiamo collaborato nell’organizzazione di questo convegno e, in particolare, per il proficuo lavoro svolto nella riedizione degli scritti e dei discorsi parlamentari di Giuseppe Di Vittorio. ...
  • 1. Il tema delle politiche organizzative del sindacato è di quelli che sono sempre stati al centro dell’interesse di numerosi studiosi italiani e stranieri che hanno a cuore le sorti di questa particolare organizzazione sociale. A maggio del 2008 la Cgil celebrerà la sua Conferenza d’organizzazione ed è doveroso che la rivista dedichi un corposo approfondimento monografico su queste tematiche. È pertinente mettere in evidenza una citazione della Proposta di documento per la Conferenza d’organizzazione che mi sembra aiuti a entrare in argomento. ...
  • Quaderni. Perché questa Conferenza di organizzazione? Cantone. L’ultima Conferenza di organizzazione si è svolta il 9 novembre del 1993. Allora la Cgil si pose l’obiettivo di portare a compimento un progetto fondativo di un nuovo sindacato generale. Tema assunto e portato avanti negli anni successivi, a partire dalla costituzione delle Rsu e dei Comitati degli iscritti. ...
  • I cambiamenti dell’economia, del lavoro e della società inducono una nuova domanda di rappresentanza e tutela, rispetto alla quale il sindacato confederale appare in difficoltà a causa dei vincoli posti dalla sua struttura organizzativa (Zan, 1992). In questo saggio cercherò di evidenziare come per rispondere a questa nuova domanda sia necessario un nuovo modo di intendere la confederalità. ...
  • Il ritorno della democrazia in Spagna e, con esso, la legalizzazione dei sindacati e la progressiva normalizzazione dei rapporti di lavoro, si è prodotto con più di tre decenni di ritardo rispetto alla media europea e ha coinciso, inoltre, con la fase più dura della crisi economica degli anni settanta, proprio quando i modelli più consolidati cominciavano a presentare i primi sintomi di esaurimento, dopo aver raggiunto la massima espansione durante gli anni d’oro dell’economia keynesiana, della produzione fordista e dello sviluppo del welfare state. ...
  • 1. L’imperativo Organize!, consegnato a storici slogan del sindacalismo statunitense dei tempi eroici di Joe Hill e Samuel Gompers, sembra essere tornato in auge e ricorre ancor oggi in modo quasi ossessivo nel linguaggio ufficiale delle union. È, del resto, la stessa legislazione americana a farne un problema vitale. Il sindacato deve conquistare l’adesione di almeno la metà più uno dei lavoratori di una unità produttiva per ottenerne la rappresentanza negoziale: una rappresentanza esclusiva, che lo legittima a stipulare un contratto valido per tutti i lavoratori di quella unità,...
  • Si è soliti considerare il caso italiano, e non solo nelle vicende di relazioni industriali, come un caso atipico, in cui i modelli e gli assetti istituzionali prevalenti altrove arrivano in ritardo, e di solito non funzionano come dovrebbero. In questo articolo si adotta un’ottica diversa, non infrequente nelle analisi del nostro paese fatte dall’estero, in cui l’Italia appare talvolta come un laboratorio di innovazioni sociali. Il punto di partenza è il recente Protocollo di riforma delle pensioni. ...
  • Nel 1991 l’Ocse pubblicò una ricerca sulle tendenze delle adesioni al sindacato nel corso degli anni settanta e ottanta (Visser, 1991). La conclusione principale fu che i tassi di sindacalizzazione erano crollati nel decennio precedente in quasi tutte le economie industriali di mercato, capovolgendo la tendenza del dopoguerra in Europa. Dati più recenti dimostrano che il declino è proseguito durante gli anni novanta. Non tutti i paesi hanno condiviso il declino in maniera uguale, e la già ampia variazione nei livelli di sindacalizzazione tra i diversi paesi...
  • 1. Si potrebbe cominciare ricordando che dal marzo 2000 nei documenti ufficiali dell’Unione Europea la strategia di Lisbona e lo sviluppo della società dell’informazione, della comunicazione, della conoscenza sono di gran lunga gli eventi più citati; o che Google dà 3 milioni 670 mila risposte alla ricerca relativa a information society (767 mila se la richiesta è information and communication technology; 38 milioni 500 mila se l’interrogazione si riferisce a Ict); o, ancora, che in una delle storie di solitudine e di allegria che compongono il suo ultimo lavoro...
  • Con Fulvio Fammoni abbiamo affrontato alcuni dei temi relativi allo stato di salute del sistema informativo del nostro paese. Ne è venuto fuori un ritratto che, assieme ai tanti elementi di criticità, mette in evidenza alcune linee e strategie possibili per il futuro prossimo venturo. Assieme ai problemi non mancano, insomma, occasioni e opportunità. Per coglierle occorrerà l’impegno di molti. Quello della Cgil di certo è assicurato. ...