Agostino Marianetti
Un socialista della CGIL
Il sindacalista. L’uomo politico e delle istituzioni. Contributi di: Giuliano Amato, Giorgio Benvenuto, Carlo Callieri, Sergio Cofferati, Valeria Fedeli, Emilio Gabaglio, Giacinto Militello, Raffaele Minelli, Antonio Pizzinato, Nicoletta Rocchi.
Prefazione di: Susanna Camusso
Gennaio 2019
342 pag
ISBN: 978-88-230-2182-2
Collana: Storia e memoria
Descrizione
Agostino Marianetti conobbe subito il «bastone della fabbrica», prima per il licenziamento del padre per motivi politici e sindacali e poi personalmente come giovane operaio sedicenne. Una vera esperienza
di lavoro che, seppure non necessaria, è comunque decisiva per chi, a vari livelli, svolge attività sindacale. Un’esperienza che lo accosta a Giuseppe Di Vittorio e a concezioni di riformismo concreto e non velleitario. Altra esperienza formativa del sindacalista sarà quella della convinta partecipazione al fervore ideale e progettuale del riformismo socialista ai tempi del primo centrosinistra. Esperienze che furono decisive e che
egli trasmise con grande coerenza in tutta la sua intensa attività, come emerge dalla lettura degli scritti qui raccolti. Contrattazione e democrazia sindacale, democrazia industriale ed economica, democrazia sociale e
politica sono per lui strettamente connesse. I rapporti convintamente unitari in CGIL e con le altre organizzazioni confederali pur nel franco confronto delle opinioni, la visione internazionalista e confederale contro
ogni forma di chiusura nazionale e pretesa centralità di categoria, autonomia ma non indifferenza nei confronti della politica e soprattutto delle forze progressiste e di sinistra, chiamate ad un rapporto unitario, sono i punti fermi di Marianetti che succederà a Fernando Santi e a Piero Boni come segretario generale aggiunto della CGIL, a fianco del suo grande amico Luciano Lama. Una lezione di straordinaria attualità, comprese le delusioni patite soprattutto nella sua esperienza di partito e della sua deriva plebiscitaria, come francamente le analizzerà nel suo ultimo scritto autobiografico. Il volume riporta inoltre una sintesi della sua attività di parlamentare per tre legislature, alcune testimonianze sulla persona e le impegnate prefazioni di Giorgio Ruffolo e di Vittorio Emiliani a due suoi libri.
Agostino Marianetti nacque a Tripoli nel 1940. Proveniva da una famiglia operaia. Il padre, operaio socialista alla Bombrini Parodi Delfino (BPD) di Colleferro, venne licenziato per aver occupato la fabbrica con altri lavoratori negli anni Cinquanta. A 16 anni andò a lavorare nella stessa fabbrica, a 18 entrò nella CGIL. Marianetti è stato consigliere comunale
a Roma dal 1966 al 1969, anno in cui entrò a far parte del comitato direttivo nazionale della CGIL. Nel 1971 fu eletto segretario della Camera del lavoro di Roma, e proposto alla segreteria confederale. Nel 1975 fu nominato segretario nazionale della Federazione unitaria CGIL CISL UIL. Nel 1977, al congresso della CGIL di Rimini, venne eletto segretario generale aggiunto di Luciano Lama, carica che mantenne fino al 1983 quando fu eletto deputato. Fu rieletto alla Camera nel 1987 e nel 1992. Nel PSI ricoprì l’incarico di responsabile nazionale dell’organizzazione. È scomparso a Roma il 21 gennaio 2016. Aveva 75 anni ed era malato da tempo.