Giorgio Benvenuto
Una vita per il lavoro e l’unità sindacale
In principio era la UIL / Anni Sessanta. Divisioni e prodromi dell’unità / …Poi fu la FLM / La sconfitta alla FIAT / Occasioni mancate. Sindacato e politica negli anni Ottanta / Cittadini / Altri mondi / La memoria e il nostro tempo / Compagni di viaggio
Gennaio 2019
128 pag
ISBN: 978-88-230-2185-3
Collana: Storia e memoria
Descrizione
Non vivo di ricordi, vivo con i ricordi. Penso che ho fatto una vita importante, ho visto tante cose, tanti cambiamenti. Tanti miglioramenti. Mi piace il quadro di Pellizza da Volpedo, non c’è una bandiera. Ci sono loro. Le donne sono scalze, come quelle che vedevo io nel dopoguerra, nelle manifestazioni bracciantili degli anni Cinquanta. A Messina quando ero ragazzo vedevo la gente assalire la distribuzione degli aiuti americani per prendere il pane... però il paese è andato avanti. Nella mia visione io penso che non ti devi mai rassegnare, che le cose si possono migliorare. Ho fiducia nelle persone. Sono convinto che il sindacato che ha attraversato questa crisi tornerà centrale: sono troppo forti le diseguaglianze. Non so come, non so quando, il sindacato farà il suo mestiere. Non ho rimpianti. Nel sindacato, più che dire ho sbagliato, uno dice: ho perso. Ma abbiamo anche vinto tanto. La storia non si replica ma non si deve ignorare. Le battaglie che fai non coincidono con la tua vita, hanno un’altra prospettiva. Tocca ai giovani. Non ho rimpianti. La cosa difficile è che tu ti rendi conto che sei di passaggio. Questa consapevolezza è mitigata dall’idea che gli altri continuano. Una visione che guardi avanti nel tempo. Ho avuto la fortuna di vivere questa fase in cui c’era amicizia, rispetto. E un orizzonte, un’idea di progresso sociale. Dall’intervista di Giorgio Benvenuto Giorgio Benvenuto, segretario generale della UILM e fondatore, insieme a Carniti e Trentin, della FLM. Segretario generale della UIL, poi de putato e senatore per i Democratici di Sinistra. Oggi è presidente della Fondazione Bruno Buozzi e vice presidente della Fondazione Giacomo Brodolini. È stato presidente della Fondazione Pietro Nenni.
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