Il carro di pickipò
Dodici racconti dal mondo
Marzo 2007
96 pag
ISBN: 88-230-1165-5
Collana: Arte & lavoro
mondoraccontiuguaglianza
Descrizione
Il carro di pickipò è un’espressione nata a Napoli verso la fine della seconda guerra mondiale. Dalla stazione della città, la gente vedeva partire verso la Germania i treni dei deportati. Una scritta tedesca indicava il campo di concentramento di destinazione: un nome impronunciabile per i napoletani che provvidero, appunto, a storpiarlo in pickipò. Su quei treni gli abitanti di Napoli vedevano salire a forza centinaia di loro concittadini di ogni estrazione sociale, di cultura e religioni diverse, ammassati, pigiati, privi di tutto. Da allora in poi nel gergo napoletano l’espressione carro di pickipò si usa per indicare tante persone, con idee diverse, in partenza per un viaggio non certo agevole e la cui meta è sconosciuta, tutte con una gran voglia di tornare a casa. Il carro di pickipò è quindi la metafora moderna di un convoglio su cui si viaggia tutti insieme, senza gerarchie, con tanta voglia di vivere e di condividere un percorso che non è certo facile ma che ognuno arricchisce con le proprie diversità, uniti da quel sentimento comune che si chiama solidarietà.
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