L'impresa grigia
Le infiltrazioni mafiose nell'economia legale
L’espansione delle mafie nelle aziende del Nord Italia viene a tutt’oggi considerato un fenomeno del tutto residuale, dal carattere meramente economico e avulso da ogni significato criminale. Ne consegue una sottovalutazione della profonda essenza di violenza del processo di investimento di capitali di dubbia provenienza nelle attività imprenditoriali. Il libro di Stefania Pellegrini ha il merito di entrare nel vivo di una questione cruciale per i destini della legalità e della democrazia
Luglio 2022
336 pag
ISBN: 978-88.230-23789
Collana: Saggi
Descrizione
Il processo di investimento delle mafie nell’imprenditoria del Nord Italia viene ancora considerato un fenomeno del tutto residuale, dal carattere «meramente» economico, avulso da ogni significato criminale. Ne consegue una sottovalutazione della profonda essenza di violenza che, invece, caratterizza sia l’origine dei capitali investiti, sia le modalità di interazione sistematicamente applicate nelle relazioni economiche.
Molte attività imprenditoriali hanno accolto capitali di dubbia provenienza con l’esclusivo interesse di salvare o incrementare le attività economiche, in una sostanziale e diffusa alterazione dei principi sui quali si basa lo sviluppo economico. In questi casi, le imprese sono state utilizzate per veicolare capitali, mediante operazioni poste in essere da tecnici ed esperti, sedotti con lauti compensi o promesse di future collaborazioni.
Il testo propone un approccio interdisciplinare, nel tentativo di far dialogare gli studi sociologici, per loro natura descrittivi, con le risposte della scienza giuridica, per definizione prescrittiva. Benché le due discipline si siano poste i medesimi interrogativi, sovente le risposte sono risultate differenti e talvolta inconciliabili. La prospettiva sociologico-giuridica ha permesso, in questo caso, di ricondurre le osservazioni tanto in una teoria generale del diritto, quanto in una teoria generale della società.