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La Terra dei fuochi: questioni per il paese intero - Un’altra agricoltura. Il posto delle fragole. Nel borgo delle bufale felici. Il mistero del San Marzano Anche la Campania ha il suo West. La rivincita dell’osso. Il professore contadino. Se i pastori vanno via. Finis terrae. Il museo dei limoni. Quindicimila ettari di foreste metropolitane. Il bosco che salvò la scuola. Terra dei fuochi, la lezione appresa. Il territorio senza governo. Sotto il vulcano. L’ultimo suolo. Terre senza uomini. La Campania che non vuole spegnere la luce
Gennaio 2019
168 pag
ISBN: 978-88-230-2151-8
Collana: Materiali
Descrizione
Un viaggio in Campania dopo la crisi della Terra dei fuochi, per capire come stanno veramente le cose. Nonostante l’emergenza abbia interessato un’area assai ristretta, la diffidenza dei consumatori ha finito per coinvolgere il territorio di un’intera regione. Ricerche appro fondite hanno accertato che si tratta di un timore del tutto infondato, ma il danno, per una delle agricolture più importanti del paese, è stato enorme. Il libro è il racconto di ecosistemi e di paesaggi agrari della Campania del terzo millennio: da quelli universalmente noti, come la Penisola, i Campi Flegrei e il Vesuvio, a quelli meno conosciuti, come il Cilento interno e il Fortore. Un racconto di luoghi, ma soprattutto di persone: gli agricoltori che in questi paesaggi vivono e operano ogni giorno. Si tratta di cittadini assai particolari, invisibili ai più: nel sostanziale disinteresse della politica e dell’opinione pubblica, le loro imprese continuano a produrre qualità e innovazione, insieme al servizio pubblico forse più importante, cioè la cura e il presidio del paesaggio, la manutenzione dei suoli del paese, in quel novanta per cento del territorio campano e italiano che non è fatto di città, ma di coltivazioni, pascoli e boschi. Le esperienze narrate nel libro evidenziano come gli interrogativi e i problemi posti dalla Terra dei fuochi riguardino l’intero paese nel suo rapporto con l’agricoltura e lo spazio rurale. Continua infatti a mancare un progetto collettivo del territorio che regoli e risolva i rapporti tra un sistema urbano sempre più fuori controllo e il mosaico fragile degli ancora straordinari e bellissimi paesaggi rurali d’Italia.
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