13 Aprile 2021 Sud e aree interne, Anziani e pandemia, Recovery Plan Al Sud e alle aree interne è riservato il focus monografico del n. 4/20 di Rps curato da Dora Gambardella e Vincenzo Fortunato. La sezione ospita otto contributi, compresa un’intervista al segretario generale della CGIL Maurizio Landini. Il numero ha preso forma mentre il Sud torna dopo molti decenni nell’agenda politica, prima con i Patti per il Sud, il decreto Mezzogiorno (2016) e l’istituzione delle ZES (2017), e oggi con il Piano Sud – voluto dal ministro Provenzano – cui si deve il disegno di un programma di misure e investimenti che guarda all’Italia del 2030. Nel frattempo si discute di regionalismo differenziato e di possibili nuove forme dello Stato e si apre uno scontro di numeri, usati a certificare l’esistenza di un Sud improduttivo e dissipatore o piuttosto per dimostrare il progressivo disinvestimento pubblico nel Mezzogiorno del Paese, e l’uso delle risorse europee in funzione sostitutiva della spesa ordinaria. A uscire da questo dibattito tutto nazionale e a fare chiarezza circa le strategie con cui programmare l’uscita dalla crisi Covid ci pensa l’Europa, condizionando una quota consistente delle risorse del programma Next Generation Eu all’investimento nelle regioni del Mezzogiorno. Si tratta di una quota di risorse senza precedenti, paragonabile, per visioni strategiche in gioco, solo al periodo postbellico [leggi la versione integrale della introduzione]. La sezione Attualità apre una riflessione su anziani e pandemia. Gli anziani ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) sono stati il gruppo più colpito. Il Coronavirus ha mostrato il fallimento del modello residenziale e ha messo in discussione il modello ospedaliero e quello esclusivamente biomedico: l’articolo di Saraceno evidenzia la necessità di interventi che avvengono nei centri di salute territoriali o anche al domicilio del paziente. E sull’integrazione dei servizi abitativi e di assistenza per la permanenza degli anziani nella loro abitazione si focalizza il secondo contributo (Falasca) ospitato nella sezione. Sul tema ritorna nel Dibattito anche l’articolo di Dirindin e Cecconi che nel discutere del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), individua come prioritario la necessità di concentrare le risorse per potenziare la prevenzione e la rete dei servizi sociali e sociosanitari nel territorio e domiciliari. Ciarini e Mariano concentrano invece l’attenzione sul Pnrr alla luce del paradigma dell’Investimento sociale (Is). La Rubrica Nuove tecnologie e welfare ospita un contributo di Saiani che analizza i vantaggi e i possibili rischi associati all’uso di algoritmi per poter accedere a sempre più servizi in campo sociale. Chiude il numero la sezione Approfondimenti con due articoli dedicati all’analisi rispettivamente delle conseguenze per classi di reddito dell’evoluzione dell’imposizione Irpef in Italia (Perniciano) e del ruolo e delle funzioni del servizio sociale nell’ambito delle cure palliative in Italia (Sanfelici). Contributi di: Luigi Burroni, Francesco Carchedi Stefano Cecconi, Domenico Cersosimo, Andrea Ciarini, Nerina Dirindin, Pietro Fantozzi, Vincenzo Fortunato, Dora Gambardella, Maurizio Landini, Elisa Mariano, Maria Mirabelli, Paolo Parra Saiani, Emmanuele Pavolini, Cristian Perniciano, Enrico Pugliese, Mara Sanfelici, Benedetto Saraceno, Sandro Staiano, Gianfranco Viesti. Leggi Sud e aree interne. Presentazione (di Stefano Cecconi)