• Le radicali innovazioni nella struttura e nell’organizzazione delle imprese, tipo lean production o just-in-time, sono una grande trasformazione che ormai ci appare più «devastante» che «provvidenziale». Questo ci ha dato il post-fordismo ed è difficile che ci dia di più o di meglio. La gravissima crisi provocata dalle storture del sistema finanziario americano potrebbe influire sul modo di produzione, determinando una svolta oppure un blocco. Dipende da come e quando il capitalismo uscirà dalla crisi.
  • Una rassegna di alcune delle principali teorie sul mutamento del modo di lavorare (Kern e Schumann; Ono, Womack, Jones e Roos) rivisitati alla luce dei più recenti esiti della transizione iniziata oltre 20 anni fa.
  • Il saggio analizza le conseguenze sulle condizioni di impiego e sull’organizzazione del lavoro, dimostrando che le condizioni di impiego e di lavoro sono complessivamente peggiorate lungo la catena del valore per effetto della ristrutturazione esterna, in quello che può essere definito un processo di frammentazione accelerata dell’impiego.
  • Da molti studi comparati, l’Italia risulta essere tra i paesi a maggiore rigidità del lavoro e con una maggiore diffusione del lavoro standard a tempo indeterminato, ma allo stesso tempo è uno dei paesi dove è più diffuso tra i lavoratori dipendenti – anche quelli con contratti a tempo indeterminato – un senso di insicurezza e incertezza e una maggiore disaffezione nei confronti dell’azione organizzata. Un'analisi dei motivi.
  • I risultati del progetto "Works", realizzato grazie a 17 gruppi di ricerca di 14 paesi. Obiettivo del progetto era mettere a disposizione una lettura comparativa dei cambiamenti del lavoro, della sua organizzazione, della sua natura; più esattamente era conoscere l’impatto dei diversi tipi di ristrutturazione in corso nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni sulla qualità della vita
  • Alla fine del 2005 la Fondazione europea ha realizzato la sua quarta indagine sulle condizioni di lavoro in Europa, che offre l’opportunità di osservare da vicino il modo in cui queste si sono evolute nei paesi europei1. Per comprendere questa evoluzione è però necessario considerare prima di tutto i cambiamenti della composizione della forza lavoro.
  • Il sapere professionale è il risultato di un processo all’interno del quale la persona costruisce e ridefinisce il proprio rapporto con la realtà, accettando o rifiutando valori, modi di essere, di pensare, di agire. Gli autori ricostruiscono i fondamenti concettuali e i riscontri empirici di questa problematica.
  • Una recensione del volume curato da Trotta e Milana sull'operaismo italiano degli anni Sessanta.
  • Secondo gli ultimi dati Ocse la crisi e la recessione investiranno tutti i paesi e, per quanto riguarda l’Italia, la disoccupazione tornerà all’8 per cento nel 2010, con una crescita di circa 2 punti dall’inizio del 2008. Il Pil, con un -0,4 per cento nel 2008 e -1 nel 2009, vedrà il nostro Paese in piena recessione, con un 2009 giudicato «in profondo rosso».
  • Ormai quasi dieci anni fa, Aris Accornero, ricostruendo quello che era stato il ruolo del lavorare nel Novecento e abbozzando quale potesse essere nel secolo a venire, disegnava una transizione «dalla società del Lavoro alla società dei lavori». Quanto accade oggi sotto i nostro occhi offre sempre più conferme a questo schema.