• Il contributo riflette sulla necessità di porre su basi analitiche serie la considerazione dell’In-telligenza artificiale, analizzandone lo sviluppo entro la valutazione di una sfera globale in grande sommovimento. Ciò anche al fine di tenere il lavoro al centro dell’attenzione. L’obiet-tivo della «piena e buona occupazione» va rilanciato proprio quando così tanta incertezza grava sulle conseguenze di una rivoluzione tecnologica in atto. Da questo punto di vista ci si chiede se l’innovazione, invece di essere lasciata alle forze di mercato, non possa essere diretta «a monte», diretta per esempio verso finalità più nobili che non il risparmio di lavoro, quali la creazione di lavoro e la soddisfazione di bisogni sociali insoddisfatti.
  • RPS N. 3/2023

    22.00 
    Innovazione sociale, intelligenza artificiale, bisogni sociali insoddisfatti  
    • Il ruolo del sindacato nella regolazione delle Big Tech
    • Lotta alla povertà. La necessità di cambiare paradigma
    • Tra grandi dimissioni e lotta allo sfruttamento
    • La secessione dei ricchi: un progetto contro l’Italia
  • CM N. 5/2023

    15.00 
    Editoriale
    • Aldo Tortorella, La cultura dell’odio e quella della pace
    Osservatorio Israele/Palestina
    • Summa, Sospesa dalla Knesset perché critica Netanyahu. Intervista a Aida Touma-Sliman
    • Schuldiner, Quali fondamenti a sinistra per un’alleanza di pace?
    • Napoletano, L’Unione europea alla ricerca di un ruolo perduto
    • Moltedo, Biden nella morsa di Bibi
    • Grandi, Battaglia referendaria per una strategia vincente contro le destre
    • Piccolino, Puleo, Fratelli d’Italia tra radicalismo e normalizzazione
    • Chiodo Karpinsky, L’opposizione russa a guerra e dittatura
    • Tsakalotos, Leaderismo e governismo all’origine della crisi di Syriza
    Laboratorio culturale
    • Tedde, L’autogoverno popolare dello spazio pubblico
    • Vaccaro, Cento anni di teoria critica
    Schede critiche
    • La Porta, L’opera-vita di Gramsci
  • CM N. 4/2023

    15.00 
    Editoriale
    • Aldo Tortorella, Il cinismo e i sentimenti 
    Osservatorio
    • Vincenzo Vita, Lotte di classe a Hollywood 
    • Claudio Treves, Il peso del “lavoro povero”, salario minimo e precarietà 
    • Filippo Miraglia, Ossessione immigrazione. Tra propaganda, norme disumane e falsità 
    • Alberto Leiss, Mettere al mondo tra desiderio, tecnica e mercato
    Laboratorio culturale
    • Andrea Bianchi, L’eredità difficile di Mario Tronti 
    • Claudio Natoli, Mussolini e il fascismo: tra storia e “fake memory” 
    • Andrea Fedeli, Un abbozzo di teoria democratica: la Critica marxiana del ’43 
    • Giorgio Mele, Cesare Luporini tra libertà e strutture 
    • Stefano Petrucciani, Gian Mario Bravo storico del socialismo 
    • Gaetano Errigo, Il Pci nel Mezzogiorno e in Calabria (1921-1953) 
    • Marco Maurizi, L’invenzione dell’animalità. Per una lettura marxista degli “animal studies” 
    Schede critiche
    • Mihaela Ciobanu, Lukács e gli italiani 
    • Lelio La Porta, Letteratura mondiale, nel segno di Fortini 
    • Lelio La Porta, Scotellaro poeta, politico, sociologo 
    • Guido Liguori, Gli intellettuali e la pandemia 
  • CM N. 3/2023

    15.00 
    Editoriale
    • Aldo Tortorella, Nazione, nazionalismo, Europa 
    Osservatorio
    • Vincenzo Vita, Berlusconi, una gioiosa ma triste autobiografia della nazione
    • Piero Di Siena, L’ambizione di Giorgia Meloni: un cambio di regime
    • Franco Astengo, Note sull’esito delle amministrative 2023
    • Fulvia Bandoli, Che cosa insegna l’alluvione in Romagna 
    • Caterina Diotto, «Il meglio è ancora qui». Ecofemminismo e pensiero della differenza
    • Romeo Orlandi, Lontano dagli occhi, lontano dal fronte.
    • Pechino, Kiev e il resto del mondo 
    • Pasqualina Napoletano, Non rassegnarsi all’ideologia della guerra
    • Francis Sitel, La riforma delle pensioni in Francia: rivolta sociale e sconvolgimento politico 
    Laboratorio culturale
    • Lelio La Porta, Berlinguer, la pace e lo sviluppo 
    • Giovanbattista Vaccaro, Il marxismo critico dell’Europa dell’Est
    • Lorenzo Serra, Critica dello specialismo e cultura estetica nel giovane Lukács 
    Schede critiche
    • Sebastián Gómez, Passato e presente: marxismo e pedagogia
  • Nel 2018 avevamo finalmente cominciato a sanare l’anomalia italiana di non avere uno schema di reddito minimo. Il 2023 segna il ritorno al passato. Il decreto lavoro e la successiva conversione in legge re-introducono misure categoriali di sostegno al reddito, che distinguono pesantemente fra poveri meritevoli e non meritevoli, a dispetto della Raccomandazione europea dello stesso anno relativa a un reddito minimo adeguato. Le responsabilità del governo di centro destra sono evidenti: la sua azione, tuttavia, è stata facilitata dal radicamento e dall’estensione, nel nostro paese, delle resistenze culturali nei confronti del reddito minimo. Attraverso un’analisi rigorosa, ma di facile lettura, il volume mira a fornire gli strumenti indispensabili per cercare di contrastare queste resistenze e cambiare rotta. Entra nel dettaglio delle principali configurazioni di reddito minimo e dei più complessivi redditi di base, intendendo, per reddito di base, un trasferimento monetario, liberamente spendibile, finanziato dalle imposte e finalizzato ad assicurare uno zoccolo di reddito a tutti e tutte. Esamina le più recenti evoluzioni in atto nell’Unione europea e nei paesi membri che la compongono, soffermandosi con particolare attenzione sul caso italiano. Presenta, infine, le tante ragioni che possono essere invocate a favore di un reddito di base, delineando le principali implicazioni per le politiche di contrasto della povertà. Al riguardo, difende con forza quello che viene definito un reddito minimo di cittadinanza.
  • L’autrice dimostra come dei meccanismi elementari della propaganda di guerra, utilizzati per la prima volta in occasione del conflitto del 1914-1918, ci si sia serviti regolarmente in tutte le ostilità successive (comprese le più recenti). Il libro, per il suo carattere didattico, ha conosciuto un grande successo internazionale: tradotto in sette lingue (tra le quali il giapponese) e ripubblicato in varie edizioni, si è oggi trasformato in un «classico», utile soprattutto a comprendere come la propaganda ci spinga ad accettare guerre che al loro insorgere disapprovavamo. Di seguito potete visualizzare l'intervista su Collettiva.it alla storica belga Anne Morelli  realizzata da Carlo Ruggiero il 24 febbraio 2024  Intervista all'autrice Anne Morelli