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MAI PIÙ FASCISMI
5.00
€
Scritti di: Rosy Bindi - Paolo Borrometi - Massimo Bray - Giancarlo Caselli -Nando Dalla Chiesa - Angelo Ferracuti - Giuseppe Giulietti - Giuseppe Massafra - Tomaso Montanari - Marco Omizzolo - Antonio Parisella - Igiaba Scego - Salvatore Settis - Luciano Silvestri - Carlo Smuraglia - Lia Tagliacozzo
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Mai più senza pane
18.00
€
La vita di Giuseppe Di Vittorio narrata dalla viva voce dei personaggi che l’hanno conosciuto. Dal loro punto di vista prende forma una complessa vicenda umana e politica: mamma Rosa; il maestro Perreca; Mineo, il compagno di partito; Carolina, la prima moglie; Anita, la seconda; Baldina, la figlia. Persone reali che l’hanno vissuto e amato, ma anche altre che hanno avuto solo un breve contatto con lui, da Anna Magnani a Eduardo De Filippo, i cui dialoghi nascono dalla rielaborazione creativa del materiale documentario rinvenuto dall’autrice del libro. Un mosaico in cui ogni frammento di memoria è un pezzo di storia del nostro Paese. Il romanzo segue un percorso circolare: inizia da Lecco, la città dove Di Vittorio tenne il suo ultimo comizio, e si conclude a Lecco. Nel mezzo, il lungo percorso intrapreso dall’uomo e dal politico per la realizzazione del suo sogno: la crescita culturale delle masse e l’unità di tutti i lavoratori sotto un’unica bandiera sindacale.
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Malapolitica
10.00
€
A partire dagli anni cinquanta, e di fatto fino ai nostri giorni, si è affermata in Calabria una visione distorta della politica intesa come leva decisiva, se non unica, del superamento dei gravi problemi della regione. Gaetano Lamanna, che vi è stato dirigente del PCI e della CGIL, ripercorre alcuni momenti significativi della storia recente di un territorio che ha vissuto mutamenti molteplici, e racconta le tappe che hanno segnato l’instaurazione di un sistema politico e di potere tanto forte quanto di basso profilo civile e morale. Se la Calabria, ancora oggi, è in testa nei primati negativi e ultima nelle graduatorie positive, la ragione di fondo va cercata nei limiti di un ceto politico che ha assunto direttamente la rappresentanza degli interessi, costruendo una fitta rete di controllo finalizzata ad elargire favori e a raccogliere voti. I calabresi, a questo punto, per imboccare una strada diversa, dovrebbero liberarsi da ogni forma di tutela e di «dipendenza», ridare alla politica dignità e, insieme, un ruolo meno invasivo. È necessario suscitare una battaglia delle idee, credere nei giovani, promuovere cultura e innovazione in tutti i settori. Il presupposto di tutto ciò è però un «salto», una discontinuità vera, non solo proclamata.
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Malattie da amianto
13.00
€
Esiste e funziona egregiamente in Francia un Fondo vittime di amianto che indennizza indistintamente tutti i lavoratori affetti da malattie da asbesto, senza la necessità per questi di dover dimostrare la colpa del datore di lavoro. L’indennizzo viene così erogato sul solo presupposto del nesso tra esposizione ad asbesto e malattia anche ai lavoratori che, ad esempio, sono stati dipendenti di aziende non più esistenti o non solvibili. Anche in Italia esiste un Fondo vittime di amianto, che però, pur essendo stato istituito, non è mai decollato compiutamente. A differenza della Francia, infatti, il tema della «riparazione economica» per i lavoratori ammalati o per le famiglie dei lavoratori deceduti è stato integralmente devoluto al sistema giudiziario con una conseguente miriade di controversie giudiziali, civili e penali. Intanto agiscono in giudizio solo quei lavoratori che possono farlo nei confronti di aziende tuttora esistenti e soprattutto solvibili. Inoltre ad essi, per ottenere il risarcimento del danno, compete l’onere di provare non solo il nesso tra l’esposizione e la malattia, ma anche la colpa del datore di lavoro. I contributi di medici e giuristi raccolti nel volume fanno quindi il punto sullo stato della giurisprudenza, sul diritto sostanziale e sugli aspetti processuali, in tema di patologie da amianto e diritto al risarcimento.
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Mamme e papà che lavorano
25.00
€
Il Testo Unico sulla maternità e paternità, cui questa guida INCA è dedicata, ha come fine l’effettiva tutela del minore, sia figlio/a naturale che adottivo o affidatario, sia con problemi di handicap grave. Il Testo Unico costituisce un organico complesso di norme a cui fare riferimento per tutelare al meglio la lavoratrice e il lavoratore nel loro essere genitori, ed integra e completa non solo la normativa riguardante le madri e i padri lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico sia di quello privato, ma anche gli specifici provvedimenti legislativi relativi alle lavoratrici autonome, alle libere professioniste, alle parasubordinate e alle madri non lavoratrici od occupate in lavori saltuari e discontinui. Il percorso normativo, già iniziato con la legge 53/2000, conosciuta come «legge sui congedi parentali», trova nel TU la sintesi e la razionalizzazione necessarie per rendere operative e fruibili conquiste che registrano, e in alcuni casi anticipano, mutamenti sociali e di costume sul piano della parità e dell’alternanza dei genitori nell’accudimento dei figli. Questa guida analizza e commenta le norme coordinate, riportandone il testo integrale, le circolari degli Enti e dei Ministeri e fornisce utili indicazioni operative affinché queste norme non rimangano solo sulla carta, ma vengano assunte dalla contrattazione collettiva e si sostanzino in conquiste reali e fruibili.
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Mancata rigenerazione e crisi della cittadinanza sociale nelle aree interne: il caso delle comunità dell’Alta Valle del Cesano
Nell’ambito delle cosiddette aree interne italiane, esistono numerosi casi caratterizzati da tentativi strategici fallimentari e di opportunità mancate. Un esempio di questo genere riguarda il territorio dell’ex indotto minerario di Cabernardi-Percozzone, collocato all’in-terno dell’Alta Valle del Cesano, area interna a confine tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino. Questo lavoro si prefigge l’obiettivo di una ricostruzione delle diverse pa-rabole socio-economiche che questa particolare area, che si trova al di fuori del dibattito e dell’interesse politico, ha avuto negli ultimi cento anni. Il fine è quello di dimostrare come questo territorio, in cui sono presenti diverse risorse infrastrutturali e socio-comunitarie residuali, non sia riuscito a ingenerare un mutamento rispetto alla stasi degli ultimi de-cenni, in particolare nei settori appartenenti alla cosiddetta economia fondamentale (wel-fare, ma anche produzione e distribuzione di beni e servizi «fondamentali»), né tanto meno nel rinnovamento dal punto di vista della cittadinanza sociale e dei soggetti che potrebbero farsene carico.
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Manifesto del
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Mannaggia la miserìa
10.00
€
«Mannaggia la miserìa», con l’accento sulla seconda «i», è un’imprecazione ricorrente tra gli immigrati marocchini che vivono nel ghetto di San Nicola Varco, un mercato ortofrutticolo abbandonato nel cuore della Piana del Sele, vicino a Salerno. In quel mercato non si comprano né si vendono i prodotti della terra. C’è altra merce. Ci sono braccia, tante braccia. Con un linguaggio teso e una narrazione incalzante il testo denuncia le condizioni di vita e di lavoro estremamente degradate di un nucleo di settecento immigrati marocchini occupati in agricoltura. Storie raccontate in prima persona, descrizioni impietose di una quotidianità fatta di situazioni abitative disumane, in tuguri senza luce e senza acqua, e segnata da fatica e sfruttamento nelle campagne dominate dal caporalato e dal lavoro nero. Ricorrendo alla forma del racconto, il libro dà voce alle storie personali di una comunità inconsapevole di essere diventata tale. Prendono corpo così tante vite invisibili e sbriciolate, ma anche la voglia e il tentativo di delineare proposte e percorsi utili per la costruzione di un progetto di riscatto.
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Manuale per i centri di orientamento
10.00
€
Agli inizi degli anni ottanta si sono sviluppati per iniziativa delle organizzazioni sindacali, ma anche delle associazioni di volontariato e degli enti di formazione, i Centri di informazione e di orientamento al lavoro, che, in collaborazione con gli Informagiovani (centri promossi dagli Enti locali, soprattutto nel Centro Nord), forniscono informazioni ai giovani in cerca di lavoro. I Centri hanno avuto una larghissima diffusione perché offrono servizi, come l’orientamento, che l’Ufficio di collocamento non era in grado di fornire. Grazie al corso per orientatori organizzato nell’ambito del progetto Spes Nova è stato possibile riportare a modello l’esperienza in materia realizzata dalla Cgil. -Il volume si rivolge in primo luogo a coloro che, all’interno della Cgil, si occupano di politiche attive del lavoro e devono rendere operativi i deliberati della Conferenza di Fiuggi sui servizi per il lavoro. Ma anche per tutte le persone che all’interno dei servizi per l’impiego o nelle strutture si occupano di orientamento i materiali prodotti nel volume possono costituire un contributo per l’integrazione tra il momento puramente informativo e quello più significativamente orientativo.
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Manuale per il corretto uso degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa
L’utilità di questo manuale sta nell’aver predisposto una raccolta ragionata degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa per cui vige l’obbligo della segnalazione. Uno strumento prezioso che vuole rendere più facile il compito dei delegati sindacali e degli operatori del patronato, nell’individuazione delle patologie di probabile origine lavorativa che potrebbero essere riconosciute. Gli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa sono tre e con decreto del ministero del Lavoro del 10 giugno 2014 sono stati aggiornati: – lista 1 - malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità; – lista 2 - malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità; – lista 3 - malattie la cui origine lavorativa è possibile. Considerato che le malattie contenute negli elenchi sono centinaia, nel manuale le tre liste, mantenendo sempre la distinzione tra di loro attraverso tre diverse colorazioni, sono state però unificate in un’unica lista in cui tutte le malattie sono riportate in ordine alfabetico, segnalando per ognuna gli agenti e il codice identificativo. Ogni patologia può quindi essere immediatamente identificata e ricondotta alla lista di appartenenza e il manuale, così organizzato, si presenta come strumento di utile e facile consultazione per chiunque anche non esperto della materia.
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Manuale per le vertenze
8.00
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Sempre di più le aziende ricorrono ad appalti, distacchi, forniture che nascondono
dumping
contrattuale, lavoro irregolare e, nei casi più estremi, sfruttamento. Addirittura arrivano a occupare direttamente lavoratrici e lavoratori irregolari, spesso ricorrendo a sistemi complessi, imprese serbatoio, finte cooperative. Come verificare se un appalto è genuino e se si sta applicando il Ccnl corretto? Cosa fare di fronte a casi di lavoro nero e/o di sfruttamento? Come accompagnare e tutelare chi denuncia, in particolar modo un lavoratore migrante? La guida prova a rispondere a queste domande fornendo strumenti pratici per gestire le vertenze.
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Manualetto di tecnica sindacale
13.00
€
Artigiano ebanista, deputato, fondatore e segretario generale della CGdL, Rinaldo Rigola fu un personaggio complesso e controverso che, nonostante la precoce cecità, svolse un ruolo di eccezionale rilievo nell’attività organizzativa e nelle lotte politiche del movimento proletario. Quando, al termine della Grande Guerra e dopo quasi tre lustri al vertice del massimo organo sindacale del paese, lasciò la segreteria al suo più stretto collaboratore, Ludovico D’Aragona, non si ritirò affatto dalla scena: decise anzi di dedicarsi a un’intensa attività divulgativa, della quale le lezioni tenute presso la Scuola di Previdenza e di Legislazione Sociale della Società Umanitaria di Milano nel 1920-21 costituiscono un’importante testimonianza. Il Manualetto di tecnica sindacale, uscito a dispense nel 1922, ne è il compendio e viene qui per la prima volta ripubblicato in volume unitario nella versione originale (nel 1947 ne era uscita una seconda edizione). Destinato a un pubblico vasto, scritto con tono semplice e chiaro, tanto più interessante in quanto difficile da reperire, questo testo offre una sintesi ampia e articolata dell’elaborazione teorica e dell’azione pratica del sindacalismo riformista e, al tempo stesso, ripercorre con vigore polemico le controversie che divisero le principali correnti del movimento operaio dell’epoca. Il volume è a cura di Paolo Mattera.
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