Skip to content
Cerca per:
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Sort by
Default Order
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
Presentazione. Reddito minimo e salario minimo: le ragioni di attualità e interesse
Details
I contorni di una politica europea sul salario minimo
L’idea di una politica europea sul salario minimo mira essenzialmente a far sì che ogni lavoratore in Europa possa ricevere una retribuzione equa e dignitosa. Oggi invece in molti paesi europei i salari minimi sono fissati a livelli bassi e in ogni caso non sufficienti a porre al riparo dalla povertà. Considerate le forti differenze fra i vari livelli oggi esistenti, un salario minimo europeo non può consistere nella determinazione di uno stesso ammontare per tutti i paesi, ma deve piuttosto tradursi in un accordo intorno a un comune principio normativo. Esso potrebbe stabilire una certa soglia minima in rapporto percentuale al salario medio o mediano nazionale. Oggi una norma sul salario minimo europeo equivalente ad almeno il 60% delle medie nazionali coprirebbe qualcosa come 28 milioni di lavoratori europei, pari al 16% del totale della forza lavoro. L’implementazione di una politica di questo tipo dovrebbe in ogni caso rispettare le tradizioni nazionali e i rispettivi sistemi di formazione del salario.
Details
Il salario minimo legale fra Jobs Act e dottrina dell’austerità
Il saggio analizza il progetto di legge italiano sul salario minimo legale. Innanzitutto l’autore affronta il problema della garanzia di un salario minimo per tutti i contratti di lavoro, sia subordinati sia autonomi. In secondo luogo, il saggio esamina il rapporto fra salario minimo legale e i requisiti del salario previsti nell’art. 36 della Costituzione italiana. La tesi esposta è che il salario minimo legale è sicuramente funzionale a una politica di inclusione sociale e di tutela delle forme di sfruttamento del lavoro; nondimeno, il salario minimo legale è coerente con la tendenza a spostare il livello principale di contrattazione collettiva da quello nazionale di categoria a quello aziendale. In questo senso, il salario minimo legale ha una precisa funzione economica coerente con le misure di austerità imposte agli Stati membri dell’Unione Europea.
Details
Contrattare il valore del lavoro, nel cambiamento
Details
Per una riconfigurazione dell’azione sindacale
Details
I sindacati in Europa occidentale: tempi duri, scelte ardue
Details
La redistribuzione del tempo di lavoro: obiettivo concreto?
Details
Ci sono buone ragioni per riprendere a pensare in grande
Details
La democrazia nel sindacato
Details
Appunti sul sindacalismo anarchico nei primi anni della Repubblica (1945-1960)
All’indomani della Seconda guerra mondiale il sindacalismo italiano si presenta sulla nuova scena nazionale in forma unitaria per poi dividersi con l’inizio della Guerra fredda. In questo stesso periodo anche gli anarchici italiani riorganizzano il proprio movimento e guardano verso il mondo del lavoro e della sua rappresentanza. Gli anarchici e quei militanti che si impegnano nel mondo sindacale italiano vivono esperienze diverse che non riescono a raggiungere una sintesi, ma – pur in una posizione minoritaria – fanno anch’essi parte di quell’area sindacale interna alla Cgil o raccolta nei Cds, nella nuova Usi o nei Gaa, che guarda con forza a una piena autonomia e a una vera unità fra tutti i lavoratori in funzione di una reale trasformazione dei rapporti economici e sociali nati attraverso quel compromesso politico e istituzionale raggiunto fra i partiti, e cristallizzato negli anni della contrapposizione ideologica.
Details
Riforma incompleta o difesa dello status quo?
La discussione sul Jobs act è stata sin dall’inizio viziata da una rappresentazione del mercato del lavoro stereotipata e superficiale. Una più attenta analisi teorica ed empirica delle dinamiche occupazionali mostra invece come l’aumento della flessibilità in uscita non avrà probabilmente alcun effetto apprezzabile sul livello di occupazione. Al contrario, in assenza di altre riforme sul sistema finanziario e produttivo, la facilitazione dei licenziamenti rischia di incentivare ulteriormente i settori a basso valore aggiunto e a scarso contenuto innovativo.
Details
Una fase ulteriore di riflessione e di creatività organizzativa. Presentazione
Details
Previous
1
2
3
…
233
234
235
236
237
238
239
…
347
348
349
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA