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Gli assistenti sociali di fronte alle trasformazioni delle politiche sociali: un confronto internazionale
Il trasformarsi delle politiche sociali suscita reazioni e prese di posizione anche da parte degli assistenti sociali in quanto questi conducono quotidianamente la propria pratica professionale nella cornice offerta da tali politiche, cogliendone in tal modo limiti e potenzialità. Il contributo presenta alcuni degli esiti più rilevanti di una ricerca internazionale Irses Marie Curie (2013-2016) diretta a rispondere al quesito «che cosa dicono gli assistenti sociali delle politiche sociali e delle relative riforme?». Lo sguardo è rivolto ad alcuni paesi europei (Italia, Portogallo, Regno Unito, Spagna), alla Turchia e ai cosiddetti cinque «Brics» (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Si tratta, complessivamente, di dieci nazioni dove il servizio sociale opera secondo prassi, valori e principi condivisi pur nell’ambito di specificità locali.
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Gli effetti dell’allargamento a Est sull’immigrazione e sul mercato del lavoro
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Gli effetti della contrattazione decentrata su salari e produttività del lavoro
Questo contributo intende offrire una ricostruzione critica del dibattito relativo agli effetti della contrattazione decentrata sull’occupazione e la crescita economica. La visione dominante fa propria la convinzione secondo la quale lo spostamento della negoziazione al livello di impresa e territoriale genera crescita dei salari e della produttività del lavoro. Verrà mostrato come questa impostazione risente di forti criticità sul piano teorico, messe in evidenza da molti economisti post-keynesiani. In una prospettiva teorica post-keynesiana la contrattazione decentrata tende a generare moderazione salariale, declino della produttività del lavoro e del tasso di crescita.
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Gli effetti distributivi dell’aumento dei prezzi dei beni energetici in Italia
La guerra in Ucraina ha esacerbato le tensioni inflazionistiche che erano iniziate in seguito alla pandemia, comportando un aumento vertiginoso dei prezzi dei beni e servizi energetici. Le caratteristiche dell’ondata inflazionistica possono però avere effetti distributivi rilevanti, dato che l’aumento dei prezzi energetici impatta diversamente su famiglie con diverso tenore d’acquisto. Facendo uso di un database che registra redditi e consumi delle famiglie ita-liane, in questo contributo si stima l’impatto della crescita dei prezzi energetici su disuguaglianza e povertà in Italia, tenendo anche conto delle misure di contrasto ai rincari introdotte dal governo nel corso del 2022.
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Gli enti bilaterali in chiaro
Fino a qualche tempo fa gli enti bilaterali erano un istituto pressoché sconosciuto, anzi «negletto», di cui «i pochi che sanno non parlano né sembrano interessati a sentir parlare da estranei: prediligono la discrezione, il silenzio – meglio ancora l’oblio – incuranti di destare in questa maniera il sospetto di occultare chissà quali compromissioni» (Romagnoli, 2003). Monografie e saggi in argomento si contavano sulla punta delle dita (Bellardi, 1989; Perulli, Sabel, 1997). Poi sono arrivati la legge 30 e il d.lgs. 276 del 2003, in cui all’art. 2, lettera h, gli enti bilaterali,...
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Gli immigrati in Italia: una realtà sempre più radicata, articolata e in trasformazione. Una nota introduttiva
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Gli impervi sentieri dell’innovazione politica e sindacale
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Gli incentivi all’assunzione a tempo indeterminato in Spagna. Il contratto di «fomento del empleo»
Una introduzione alla regolamentazione dei contratti secondo la legislazione spagnola. Il nuovo contratto per la promozione dell'assunzione a tempo indeterminato. Una lezione per l'Italia?
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Gli Indipendenti di Sinistra
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Il fenomeno degli Indipendenti di sinistra, una vicenda finora mai studiata, ma che si intreccia con gli avvenimenti più importanti della storia dell’Italia repubblicana, ha una sua assoluta originalità in Europa e forse nel mondo: non ci sono altri esempi, infatti, di un partito politico, nella fattispecie il Pci, che abbia messo a disposizione tra il 10 e il 15 per cento dei propri seggi per l’elezione di candidati indipendenti, permettendo la costituzione di un gruppo autonomo, scisso da vincoli di appartenenza ideologica e con pieno diritto di dissenso. Dal Sessantotto a Tangentopoli la Sinistra indipendente rappresenta una pluralità di matrici culturali – socialista (come Lelio Basso, Stefano Rodotà, Gianfranco Pasquino), cattolica (come Mario Gozzini, Adriano Ossicini, Claudio Napoleoni), azionista (come Ferruccio Parri, Carlo Levi, Franco Antonicelli, Altiero Spinelli) – tentando di sintetizzarle in una terza forza alternativa, una sorta di riformismo «militante», che, da sinistra, rivendicava come valori irrinunciabili la libertà, la democrazia, il pluralismo, la laicità, rifiutando sia l’ideologismo e il centralismo democratico del movimento operaio, sia la stretta dipendenza dalla gerarchia ecclesiastica e l’interclassismo democristiano. La storia della Sinistra indipendente funziona bene da cartina di tornasole della società e della politica italiana degli anni Settanta e Ottanta, ed è stata ricostruita utilizzando i documenti reperiti in importanti archivi storici italiani, le testimonianze scritte dei suoi protagonisti e i racconti di quelli ancora in vita.
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Gli indirizzi del governo sul welfare. Il commento critico della Cgil
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Gli infermieri di famiglia e di comunità in Italia tra ambiguità e opportunità di sviluppo
L’articolo ricostruisce il processo di creazione dell’Infermiere di famiglia e di comunità (Ifec) in Italia, adottando un approccio storico e di sociologia delle professioni, a partire dalla definizione Oms del 1998-2000, per giungere, attraverso le esperienze regionali, al d.m. n. 77/2022. L’analisi del ruolo degli attori, condotto mediante analisi documentaria e interviste semi-strutturate, ha evidenziato che esistono opportunità di sviluppo dell’Ifec, ma anche ambiguità relative alla loro giurisdizione professionale rispetto a infermieri territoriali e Adi, da un lato, medici di medicina generale e alcune figure tecniche, dall’altro. Se è vero che l’Ifec si configura come un’opportunità di rafforzamento della professione infermieristica, è altrettanto vero che i potenziali conflitti inter e intra professionali, sommati alle condizioni del mercato del lavoro, possono rallentare la sua affermazione.
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Gli Ires: una discontinuità necessaria
L'organizzazione sindacale appare oggi, diversamente che in passato, meno attenta alla necessità di stabilire un rapporto non episodico con la ricerca sociale. Essa non sembra disporre di strumenti propri per produrre una forma di pensiero originale, investita dalla pluralità di stimoli raccolti dall'enorme mole di altre fonti disponibili. Una diagnosi e qualche proposta sul difficile rapporto fra il sindacato e la ricerca sociale.
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