Più piazze meno cemento
L’impegno della Cgil vicentina per restituire la città alla società. «Il caso Dal Molin»
A cura di: Vincenzo Fortunato
Settembre 2007
240 pag
ISBN: 88-230-1203-5
Collana: Materiali
base UsacittàDal MolinurbanisticaVicenza
Descrizione
Viviamo in un’epoca in cui la progressiva e drammatica scomparsa della «città» va di pari passo con il sorgere di un aggregato urbano in continua e inarrestabile espansione. Un «mostro» che divora il territorio, i suoi paesaggi e la sua storia. Restituire la città alla società, ridurre l’edificazione allo stretto indispensabile per allargare lo spazio alla fruizione di tutti i cittadini: ecco l’obiettivo della CGIL vicentina. Comune agli autori di questo libro - e in particolare agli urbanisti Edoardo Salzano, Anna Marson, Marco Guerzoni e Giampaolo Bassetti - è la critica argomentata dello sprawl, ovvero di un modello insediativo disperso che non solo aggredisce la bellezza del paesaggio, ma produce anche uno sviluppo insostenibile, esasperando i fenomeni di separazione sociale e indebolendo il senso di appartenenza a una comunità civile. Di sicuro non sono solo «urbanistiche» - come ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi - le ragioni per cui è profondamente sbagliato ospitare in Italia altre basi USA. Ma le analisi contenute in questo libro sulla vicenda «No Dal Molin» dimostrano che la militarizzazione del territorio porta al suo grave e forse «incurabile» decadimento ambientale. Ecco perché la protesta è divampata così forte a Vicenza e nel Veneto. Qui se ne dà conto anche attraverso le testimonianze di autori come Mario Rigoni Stern, Noam Chomsky, Dario Fo, Moni Ovadia.
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