• Da almeno due decenni gli stadi europei hanno intrapreso la strada di una profonda trasformazione. Oltre che nelle esigenze del calcio contemporaneo, tale trasformazione ha radici anche nei cambiamenti in atto nel campo delle politiche urbane. Gli stadi moderni sono oggi assai più che un mero spazio all’interno del quale assistere alla partita. Sempre più essi divengono luoghi privati, costruiti come efficienti cash machine destinate a un ampio spettro di attività di consumo. Questi cambiamenti promuovono nuovi pubblici di clienti con ampie capacità di spesa, assai diversi dai tifosi tradizionali. Lo stadio è dunque un luogo entro cui si affermano dinamiche commerciali e di gentrification, in un quadro ben più ampio e generalizzato di mercificazione dello spazio pubblico comune a molte città contemporanee.
  • Alcuni studiosi sostengono che le attività transnazionali delle imprese multinazionali (Mnc) possono essere meglio comprese attraverso tre ordini di concetti, rispettivamente definiti come effetti di sistema, di società e di dominance (Smith, Meiskins, 1995; Smith, 2004). Smith rileva, ad esempio, come vi sia sempre stata una gerarchia tra economie e che quelle in posizione dominante hanno frequentemente sviluppato metodi di produzione e lavoro tali da divenire ed essere assunte come best practices, da emulare altrove. ...
  • l volume affronta il tema delle pratiche partecipative nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro soffermandosi in particolare sulla figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Il tema viene approfondito in chiave interdisciplinare esaminando il contesto normativo nazionale e internazionale, anche in una prospettiva comparata, nonché evidenziando le caratteristiche del ruolo del RLS sul piano organizzativo, attraverso un’indagine empirica. Il volume riporta i risultati dello studio interdisciplinare effettuato in occasione di una ricerca commissionata dalla Fondazione Rubes Triva e focalizzata sul settore dell’igiene ambientale. Si tratta della prima ricerca condotta in Italia che esamina in modo organico il ruolo ricoperto dal RLS nel processo partecipativo, in termini di attribuzioni previste dal Testo Unico della sicurezza, attività svolte, conoscenze e competenze possedute, relazioni con i lavoratori, con le OO.SS. e con gli altri soggetti del sistema della sicurezza. Considerato l’elevato tasso di partecipazione alla survey, i risultati dell’indagine possono essere considerati rappresentativi della realtà dei RLS operanti nelle imprese di medio-grande dimensione del settore analizzato. Gli esiti della ricerca costituiscono un tassello importante nella ricostruzione del quadro e delle modalità delle pratiche di coinvolgimento dei lavoratori sul tema della salute e sicurezza e forniscono indicazioni utili e interessanti per il miglioramento della efficacia del ruolo dei RLS.
  • Questa guida si propone di informare e orientare i cittadini quando sono all’estero su come accedere alle prestazioni sanitarie. La guida è divisa in due parti: la prima riguarda gli italiani che per varie ragioni si recano in altri paesi; la seconda riguarda invece i cittadini stranieri presenti in Italia. Nel caso della sanità le differenze tra paesi circa il diritto dei cittadini alla tutela della salute e all’accesso alle prestazioni sono notevoli, perfino all’interno dell’Unione Europea. Inoltre, proprio paragonando il sistema italiano a quello degli altri paesi, si comprende immediatamente il valore di un servizio sanitario pubblico e universale, come il nostro, che, nonostante le ben note carenze e criticità, costituisce uno dei modelli più avanzati tra i sistemi di welfare nel panorama europeo e mondiale. Naturalmente, i diritti sono tali se vengono effettivamente garantiti; nel caso della sanità tramite l’accesso alle prestazioni comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza. E poiché le informazioni carenti o sbagliate sono spesso il primo ostacolo che limita l’accesso alle prestazioni e quindi ai diritti, proprio per questo la guida è uno strumento prezioso, rigoroso, ricco di riferimenti normativi e contemporaneamente di agile consultazione, rivolto a operatori sociali e consulenti, ma anche a tutti coloro che, stranieri, necessitando di assistenza sanitaria, si trovino a dover cercare, in un momento di bisogno, risposte da una pubblica amministrazione molto diversa da quella del loro paese di provenienza.
  • Le elezioni primarie come strumento in grado di aumentare l’interesse e la partecipazione politica dei cittadini nelle odierne democrazie. Cosa sono e a che cosa servono. La differenza tra primarie vere e proprie, utilizzate per selezionare i candidati per una carica elettiva e quelle che primarie non sono, cioè le votazioni con le quali il PD elegge i propri segretari (sia a livello nazionale che regionale). Il quadro tratteggiato permette di mettere in luce punti di forza e debolezza di tali strumenti di partecipazione.
  • Le elezioni primarie come strumento in grado di aumentare l’interesse e la partecipazione politica dei cittadini nelle odierne democrazie. Cosa sono e a che cosa servono. La differenza tra primarie vere e proprie, utilizzate per selezionare i candidati per una carica elettiva e quelle che primarie non sono, cioè le votazioni con le quali il PD elegge i propri segretari (sia a livello nazionale che regionale). Il quadro tratteggiato permette di mettere in luce punti di forza e debolezza di tali strumenti di partecipazione.
  • Il saggio approfondisce l’evoluzione del contenuto degli accordi quadro transnazionali, ponendo in luce come la loro origine e il loro sviluppo si caratterizzino per la maggiore attenzione all’applicazione effettiva degli impegni stabiliti anche nei confronti delle società collegate e della catena dei fornitori. Le soluzioni in materia di monitoraggio, follow up e sanzionatorie costituiscono uno strumento che contribuisce a creare un corpus di norme poste all’interno del sistema di relazioni sindacali, e discute la possibilità di strumenti di diritto internazionale ed europeo che sostengano tali manifestazioni dell’autonomia collettiva.
  • Il quadro delle relazioni sindacali nel nostro paese è in profondo mutamento. L’autrice cerca di presentare alcune linee di sviluppo, evidenziando, da un lato, l’impossibilità di limitare l’analisi alla dimensione nazionale e la necessità di inquadramento nello spazio giuridico europeo e nel sistema multilivello delle fonti, dove si segnala un incremento dell’accesso alla giustizia, dall’altro lato, l’esigenza di tener conto dell’impatto derivante dalla crisi economica e finanziaria, dalla terziarizzazione dell’economia, dall’erosione del lavoro subordinato stabile, dai mutamenti nel sistema politico e istituzionale. Le confederazioni sindacali si stanno attivando sul fronte delle regole. Importante sarà evitare un coinvolgimento limitato alla patologia della crisi: riduzioni di personale e abbassamento delle tutele.
  • Il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza propone l’introduzione del Sistema nazionale assistenza anziani (Sna), che comprende tutte le misure di responsabilità pubblica – sociali e sanitarie – per l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Lo Sna si fonda su un finanziamento pubblico atto a garantire il diritto all’assistenza, attraverso adeguati Li-velli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) e adeguati Livelli essenziali sanitari (Lea). Si prevede una sola valutazione per accedere allo Sna e un percorso semplice e unitario, per anziani e famiglie, nella rete del welfare. Le proposte del Patto delineano la riforma dei principali interventi esistenti, a partire da domiciliarità, residenzialità e indennità di accompagnamento.
  • Il contributo si sofferma sulle proposte che in questi ultimi anni la Cgil ha avanzato in tema di lavoro. A tal fine si presentano alcune valutazioni di scenario e di contesto, alla luce dello stato del mercato del lavoro nel nostro paese e anche della considerazione sociale, del valore che ad esso viene attribuito, oltre che delle tendenze in atto.
  • Nel quadro delle grandi trasformazioni di inizio Novecento, quali l’avvento della società di massa e l’avvio dell’industrializzazione, i contadini e gli operai sono al centro di quella grande stagione di scioperi che, all’alba del nuovo secolo, rivelò la molteplicità delle istanze «di base» e la frammentazione del proletariato italiano. Pari importanza assumono le vicende dei quadri attivi nel periodo immediatamente successivo, quando furono compiute scelte importanti, compendiate nel progetto di fondare un nuovo organismo, la Confederazione Generale del Lavoro. Obiettivo del volume è dunque tracciare le linee di una «storia sociale dell’organizzazione», volta a ricostruire i concreti meccanismi di funzionamento della CGdL. Ne emerge uno scenario appassionante, fatto non solo di mozioni congressuali e piattaforme politiche (finora del resto esaurientemente illustrate), quanto di donne e uomini animati da passioni ideali e interessi materiali, capaci di forti slanci unitari, ma anche di aspri scontri: una storia di grandi scioperi e di quotidianità minuta, sullo sfondo del conflitto sociale e del rapporto fortemente dialettico tra sindacato e partito socialista. Un intreccio complesso, capace comunque di produrre effetti profondi nella società italiana.