• Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è al centro dell’attenzione ormai da qualche tempo. Originaria-mente redatto dal precedente governo, il Conte II, la versione attuale è il risultato dell’intervento del nuovo esecutivo, guidato da Mario Draghi. Il piano è piaciuto a Bruxelles, che ha consegnato al governo Italiano una vera e propria pagella con un voto molto positivo. La calda accoglienza riservata al piano di un paese in genere indisciplinato come l’Italia non deve sorprendere – né deve essere attribuita al potere taumaturgico di Draghi. Il piano presenta infatti delle differenze rispetto alle versioni precedenti, ma con il medesimo impianto. Si tratta di un massiccio piano di in-vestimenti che, a parere di chi scrive, va nella direzione di contribuire al percorso di ristrutturazione delle catene del valore europee iniziato già da qualche decennio, con l’Italia a ricoprire il ruolo di sub-fornitore di catene aventi la propria testa nel centro manifatturiero del continente – vale a dire in Germania e Francia. In quanto segue, ci con-centreremo sugli aspetti puramente industriali, e tralasceremo completamente il tema delle condizionalità. Queste ul-time, ne siamo ben consapevoli, ci sono e sono anche piuttosto pesanti. Meriterebbero tuttavia una trattazione a parte, e ci porterebbero lontano dalla tesi che intendiamo sostenere in queste poche pagine.
  • Da almeno due decenni gli stadi europei hanno intrapreso la strada di una profonda trasformazione. Oltre che nelle esigenze del calcio contemporaneo, tale trasformazione ha radici anche nei cambiamenti in atto nel campo delle politiche urbane. Gli stadi moderni sono oggi assai più che un mero spazio all’interno del quale assistere alla partita. Sempre più essi divengono luoghi privati, costruiti come efficienti cash machine destinate a un ampio spettro di attività di consumo. Questi cambiamenti promuovono nuovi pubblici di clienti con ampie capacità di spesa, assai diversi dai tifosi tradizionali. Lo stadio è dunque un luogo entro cui si affermano dinamiche commerciali e di gentrification, in un quadro ben più ampio e generalizzato di mercificazione dello spazio pubblico comune a molte città contemporanee.
  • Alcuni studiosi sostengono che le attività transnazionali delle imprese multinazionali (Mnc) possono essere meglio comprese attraverso tre ordini di concetti, rispettivamente definiti come effetti di sistema, di società e di dominance (Smith, Meiskins, 1995; Smith, 2004). Smith rileva, ad esempio, come vi sia sempre stata una gerarchia tra economie e che quelle in posizione dominante hanno frequentemente sviluppato metodi di produzione e lavoro tali da divenire ed essere assunte come best practices, da emulare altrove. ...
  • l volume affronta il tema delle pratiche partecipative nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro soffermandosi in particolare sulla figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Il tema viene approfondito in chiave interdisciplinare esaminando il contesto normativo nazionale e internazionale, anche in una prospettiva comparata, nonché evidenziando le caratteristiche del ruolo del RLS sul piano organizzativo, attraverso un’indagine empirica. Il volume riporta i risultati dello studio interdisciplinare effettuato in occasione di una ricerca commissionata dalla Fondazione Rubes Triva e focalizzata sul settore dell’igiene ambientale. Si tratta della prima ricerca condotta in Italia che esamina in modo organico il ruolo ricoperto dal RLS nel processo partecipativo, in termini di attribuzioni previste dal Testo Unico della sicurezza, attività svolte, conoscenze e competenze possedute, relazioni con i lavoratori, con le OO.SS. e con gli altri soggetti del sistema della sicurezza. Considerato l’elevato tasso di partecipazione alla survey, i risultati dell’indagine possono essere considerati rappresentativi della realtà dei RLS operanti nelle imprese di medio-grande dimensione del settore analizzato. Gli esiti della ricerca costituiscono un tassello importante nella ricostruzione del quadro e delle modalità delle pratiche di coinvolgimento dei lavoratori sul tema della salute e sicurezza e forniscono indicazioni utili e interessanti per il miglioramento della efficacia del ruolo dei RLS.
  • Questa guida si propone di informare e orientare i cittadini quando sono all’estero su come accedere alle prestazioni sanitarie. La guida è divisa in due parti: la prima riguarda gli italiani che per varie ragioni si recano in altri paesi; la seconda riguarda invece i cittadini stranieri presenti in Italia. Nel caso della sanità le differenze tra paesi circa il diritto dei cittadini alla tutela della salute e all’accesso alle prestazioni sono notevoli, perfino all’interno dell’Unione Europea. Inoltre, proprio paragonando il sistema italiano a quello degli altri paesi, si comprende immediatamente il valore di un servizio sanitario pubblico e universale, come il nostro, che, nonostante le ben note carenze e criticità, costituisce uno dei modelli più avanzati tra i sistemi di welfare nel panorama europeo e mondiale. Naturalmente, i diritti sono tali se vengono effettivamente garantiti; nel caso della sanità tramite l’accesso alle prestazioni comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza. E poiché le informazioni carenti o sbagliate sono spesso il primo ostacolo che limita l’accesso alle prestazioni e quindi ai diritti, proprio per questo la guida è uno strumento prezioso, rigoroso, ricco di riferimenti normativi e contemporaneamente di agile consultazione, rivolto a operatori sociali e consulenti, ma anche a tutti coloro che, stranieri, necessitando di assistenza sanitaria, si trovino a dover cercare, in un momento di bisogno, risposte da una pubblica amministrazione molto diversa da quella del loro paese di provenienza.
  • Le elezioni primarie come strumento in grado di aumentare l’interesse e la partecipazione politica dei cittadini nelle odierne democrazie. Cosa sono e a che cosa servono. La differenza tra primarie vere e proprie, utilizzate per selezionare i candidati per una carica elettiva e quelle che primarie non sono, cioè le votazioni con le quali il PD elegge i propri segretari (sia a livello nazionale che regionale). Il quadro tratteggiato permette di mettere in luce punti di forza e debolezza di tali strumenti di partecipazione.
  • Le elezioni primarie come strumento in grado di aumentare l’interesse e la partecipazione politica dei cittadini nelle odierne democrazie. Cosa sono e a che cosa servono. La differenza tra primarie vere e proprie, utilizzate per selezionare i candidati per una carica elettiva e quelle che primarie non sono, cioè le votazioni con le quali il PD elegge i propri segretari (sia a livello nazionale che regionale). Il quadro tratteggiato permette di mettere in luce punti di forza e debolezza di tali strumenti di partecipazione.