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Welfare: finanziamento e capacità redistributiva
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Welfare: Stato e parti sociali. Il caso italiano e profili di comparazione con l’esperienza olandese*
Le dinamiche economico-sociali tra associazioni sindacali e datoriali hanno da sempre comportato un interesse statale, manifestatosi in forme sia dirette che indirette, sia formali che informali. L’analisi, condotta nell’articolo, attiene proprio agli aspetti più marcatamente sociali delle relazioni industriali, con l’obiettivo di evidenziare le connessioni che sussistono tra welfare contrattuale e agente pubblico, sia in termini di soggetto «incentivante», sia quale interlocutore principale di tali interventi. Per l’autrice questa riflessione costituisce un passaggio obbligato, in quanto l’entropia definitoria del fenomeno, e l’assenza di una nozione normativa sembrano determinare che un’eventuale perimetro dell’istituto passi necessariamente anche attraverso il concetto di Welfare State. Il metodo comparato, con la scelta dell’esperienza olandese, è un utile strumento metodologico nel dimostrare che l’azione statale sembra comportare un determinato modularsi delle relazioni industriali e della loro azione nel welfare sussidiario.
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Working less, living better [EBOOK]
8.99
€
Since the beginning of their activity, the trade unions have had among their goals the control of working time, in order to improve the conditions of workers. From the second half of the 19th century onwards, in the industrialized and developed world the drive to reduce working hours has been a permanent element in trade union strategies. If in the 19th century working time was even 12 hours a day, with the advent of mechanization a gradual but constant process of reduction of working time began, which in the following century led – by contractual or legislative means – to 8 hours daily and 40 hours a week as a general reference. Since the beginning of the 1980s, i.e. since the neoliberal economic culture has guided economic policies at a global level, the trend towards reducing working time has stalled, as well as the drive by governments to keep full employment at the center of their targets. Fausto Durante's book connects the issue of working time to the crisis caused by Covid-19, the challenges of climate change and digitization and new industrial technologies, the need to build a society and an economy different from the past. All these elements push in the direction of a new commitment to reduce working time, with benefits for productivity, economy and work-life balance. This is demonstrated by many experiences that are taking place in the world as a result of initiatives of governments and trade unions, as well as the agreements in many companies, which this text gives an account of. The question to be answered today is: can the 21st century be the time of four days and thirty-two hours of work a week?
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World Class Manufacturing e partecipazione sindacale. L’esperienza Fiat di Melfi
L’articolo presenta i risultati di una ricerca sulle relazioni di lavoro e sulle trasformazioni nelle relazioni industriali nello stabilimento Fiat-Sata di Melfi a distanza di alcuni anni dalla crisi del gruppo Fiat, iniziata alla fine degli anni novanta, e dagli eventi conflittuali della primavera del 2004 che hanno riguardato la fabbrica di Melfi.
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XVI Congresso nazionale. Gli atti
30.00
€
Il volume raccoglie i documenti e il dibattito del XVI Congresso nazionale della CGIL, tenutosi a Rimini dal 5 all’8 maggio 2010: 81 interventi che in quattro giornate di intenso lavoro si sono svolti di fronte ad una platea di 1.041 delegate e delegati e di migliaia di invitati provenienti da tutto il Paese e da centinaia di luoghi di lavoro. Sulla relazione svolta da Guglielmo Epifani, insieme ai delegati al Congresso intervenuti, si sono anche confrontati Luigi Angeletti e Savino Pezzotta, segretari generali di UIL e CISL, Guy Ryder, segretario generale della CSI, John Monks, segretario generale della CES e George Dassis, presidente del Gruppo lavoratori del Comitato economico e sociale dell’UE. Nel volume trovano altresì collocazione gli interventi di ospiti prestigiosi del Congresso, come Oscar Luigi Scalfaro, Don Luigi Ciotti, Moni Ovadia, Armando Cossutta, Luca Palamara, Stefano Rodotà e Umberto Romagnoli. Insieme a questi sono anche riportati gli interventi svolti nell’ambito della Tavola rotonda congressuale «L’analisi di genere della CGIL. Rendicontazione sociale e differenze di genere», a cui hanno partecipato Monica D’Ascenzo, Antonella Picchio, Cristiana Rogate, Mauro Soldini e Serena Sorrentino. L’intervento conclusivo di Guglielmo Epifani completa la discussione nazionale raccolta nel volume che, insieme agli organismi statutari eletti dal Congresso, contiene anche il testo dei documenti che il Congresso ha approvato, e cioè: -
Il Programma fondamentale della CGIL. Il Sindacato dei diritti e della solidarietà
; -
Lo Statuto della CGIL
; -
Il documento politico del XVI Congressso nazionale della CGIL
. Sono altresì riportati nel volume la dichiarazione di voto de «La CGIL che vogliamo» sul documento conclusivo del Congresso; gli ordini del giorno approvati dal Congresso; il Regolamento congressuale.
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XVIII Congresso nazionale. Gli atti
25.00
€
Il volume raccoglie i documenti e il dibattito del XVIII Congresso nazionale della CGIL, tenutosi a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019: 61 interventi svolti in quattro giornate di intenso lavoro alla presenza di una platea composta da 868 delegate e delegati, 1.500 invitati e un centinaio di ospiti internazionali provenienti da 40 Paesi, per un totale di circa 3 mila presenze.
Oltre agli interventi dei delegati (tutti puntualmente raccolti nel volume), sulla relazione svolta dal segretario generale uscente Susanna Camusso, si sono confrontati Carla Nespolo, presidente nazionale dell’Anpi, i due segretari generali di Cisl e Uil, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, Rudy De Leeuw, presidente della Confederazione europea dei sindacati, e Ayuba Wabba, presidente della Confederazione internazionale dei sindacati.
Nel libro trovano anche collocazione l’intervento in qualità di ospite di Neri Marcorè, attore e conduttore televisivo, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i saluti ai partecipanti alle assise di Antonio Decaro, sindaco di Bari, e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
Il saluto di commiato di Susanna Camusso e le conclusioni del neoeletto segretario generale Maurizio Landini completano la discussione nazionale raccolta nel volume, che – insieme agli organismi statutari eletti dal Congresso – contiene anche il testo dei documenti approvati, e cioè: -
Il documento conclusivo del Congresso
; -
Gli ordini del giorno approvati
; -
Lo Statuto e il Codice etico della CGIL
.
In allegato al volume è riportato il
Regolamento congressuale
.
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«All I need is a job!» Giovani madri sole richiedenti asilo tra spinte di autodeterminazione e sfide di conciliazione
Questo contributo approfondisce le traiettorie lavorative di madri richiedenti asilo, «ospitate» in un Centro di accoglienza straordinaria a Verona, all’interno di un progetto dedicato a madri migranti sole. Adottando una prospettiva intersezionale, il contributo ripercorre le loro narrazioni, mettendo in luce, da un lato, i loro desideri di emancipazione, dall’altro, le barriere che incontrano lungo il percorso di inserimento, soprattutto in termini di conciliazione lavoro-cura, in quanto giovani donne, migranti, con status giuridico precario e madri con figli a carico.
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«Ascoltare il lavoro» a Ca’ Foscari: un’esperienza di collaborazione tra sindacato e università
Il testo è il resoconto di un’esperienza di collaborazione tra Cgil Veneto e Università Ca’ Foscari Venezia, che ha portato: all’attivazione di due insegnamenti di Storia del lavoro e Storia del lavoro e del movimento operaio, fruiti da funzionari e delegati sindacali, oltre che dagli studenti universitari; all’apertura di nuove ricerche sulla storia del lavoro e del sindacato, che coinvolgono diversi soggetti anche esterni all’università (reti sindacali, istituti per la storia delle Resistenza, rivista “Venetica”); alla nascita di un seminario annuale nazionale dal titolo “Ascoltare il lavoro
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«Attivazione»
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«Contrattualizzazione sociale»
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«Cura»
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«Don’t Mourn: Organize!». Sindacato e organizzazione in America
1. L’imperativo Organize!, consegnato a storici slogan del sindacalismo statunitense dei tempi eroici di Joe Hill e Samuel Gompers, sembra essere tornato in auge e ricorre ancor oggi in modo quasi ossessivo nel linguaggio ufficiale delle union. È, del resto, la stessa legislazione americana a farne un problema vitale. Il sindacato deve conquistare l’adesione di almeno la metà più uno dei lavoratori di una unità produttiva per ottenerne la rappresentanza negoziale: una rappresentanza esclusiva, che lo legittima a stipulare un contratto valido per tutti i lavoratori di quella unità,...
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