Skip to content
Cerca per:
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
“Fredric Jameson” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
Sort by
Name
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
Giovani e aree marginali in Italia. La scelta di restare tra aspirazioni individuali e contesto
Questo articolo esplora le ragioni del restare dei giovani che vivono nelle aree marginali, proponendo una classificazione che sistematizza la varietà delle loro condizioni, basata sull’analisi del rapporto tra aspirazioni individuali e contesto di vita. L'obiettivo princi-pale è esaminare la scelta di rimanere in queste aree senza assumere che essa sia dovuta alla mancanza di risorse per realizzare un progetto migratorio, ma mirando altresì a sfatare le visioni romantiche che considerano il restare come una scelta avulsa dalle difficoltà dei contesti fortemente svantaggiati. L’analisi è stata condotta a partire da 30 interviste a giovani che vivono in quattro aree interne del Centro-Sud Italia, le cui storie di vita ci hanno permesso di definire sei profili di stayers: convinti, adattati, temporanei, incastrati, proattivi e acquiescenti. Oltre a si-stematizzare l’eterogeneità del fenomeno del restare nelle aree marginali e superare alcuni biases che caratterizzano la letteratura sul tema, la classificazione proposta offre spunti di riflessione per mettere a fuoco l’interazione tra disuguaglianze sociali e geografiche in Italia ed elaborare efficaci e non più procrastinabili politiche pubbliche per contesti territo-riali a crescente rischio di marginalizzazione.
Details
Giovani e lavoro
10.00
€
In una società in rapida trasformazione è importante che il sindacato rafforzi la propria conoscenza della condizione giovanile per poter orientare politiche, interventi e forme della partecipazione e dell’agire sociale. A questo scopo il volume analizza, attraverso un rigoroso percorso di ricerca sul campo, un ampio campione di giovani della provincia di Taranto. Quale cultura del lavoro possiedono? Quale ruolo assegnano al lavoro nella loro vita? Che importanza attribuiscono, per entrare nel mercato del lavoro, ai servizi, al sistema educativo, alla famiglia? Ha ancora senso parlare di identità sociale del lavoro? Il quadro che ne esce non è esaltante: i giovani tarantini sembrano immersi in un groviglio di problemi antichi a cui si sommano le nuove fragilità delle società post-industriali. Al lavoro conducono le vie di sempre, la raccomandazione e le amicizie giuste; il
welfare
appare inesistente. A questi atavici problemi si sommano i nuovi: la precarietà del lavoro e il basso livello salariale della «generazione mille euro», la difficoltà a «mettere su famiglia» e la perdita di valori collettivi.
Aggiungi al carrello
Details
Giovani e lavoro, tra disuguaglianza e ricerca di senso
Details
Giovani generazioni: il ruolo delle politiche pubbliche nel ritardo italiano
Questo articolo intende contribuire al dibattito in corso sul ritardo nella transizione all’età adulta delle giovani generazioni italiane. I giovani italiani sono stati nominati in modi differenti, come choosy o bamboccioni, ma il ruolo che le politiche pubbliche giocano nella produzione sociale di tale ritardo merita di essere approfondito. Una parte della letteratura sociologica mette in evidenza il passaggio da un welfare per giovani a uno per anziani, iniziato nel 1975. L’inversione di rotta delle politiche pubbliche penalizza in particolar modo le generazioni nate dopo quel periodo. Questo studio intende ricostruire il quadro storico degli interventi dedicati ai giovani, proporre un approccio sociologico basato sulle generazioni, quali attori sociali utili a prevenire ulteriori forme di ritardo, e pensare un ciclo di programmazione politica rivolto a costruire un nuovo patto sociale.
Details
Giovani italiani: autonomamente dipendenti e debolmente inclusi
L’articolo prende in esame le conseguenze della precarietà lavorativa sulle vite dei giovani in Italia, focalizzando l’attenzione sulle loro condizioni economiche e forme di inclusione sociale. In particolare, è la dimensione economica dell’autonomia a risultare rilevante e ad essere esplorata nei suoi risvolti soggettivi. Dalle interviste discorsive realizzate nelle città di Torino e Catania emergono profili differenti di giovani in relazione ai vissuti della precarietà del lavoro, rispetto ai quali giocano in modi diversi vincoli e risorse legati ai titoli di studio, ai contesti territoriali, soprattutto alle origini sociali. Tuttavia, è diffusa nel campione una concezione di autonomia economica «al ribasso», espressa come possibilità di copertura delle proprie spese quotidiane, in una prospettiva di breve periodo, spesso in assenza di autonomia abitativa e in un contesto di generalizzato ricorso al sostegno dei genitori. A tale concezione è riconducibile anche la percezione di sé da parte degli intervistati come individui inclusi socialmente, per quanto la loro inclusione si riveli piuttosto debole. Gli elementi emersi portano a riflettere sulla ridefinizione in corso del concetto stesso di cittadinanza.
Details
Giovani senza
Details
Giovani talenti che lasciano l’Italia: fonti, dati e politiche di un fenomeno complesso
Details
Giovani: mercato del lavoro e welfare
Negli ultimi decenni nella società sono avvenuti intensi cambiamenti. Il mondo del lavoro si è fortemente trasformato e l’accesso a esso si rivela sempre più problematico. Anche il modo di produrre ha subito cambiamenti straordinari, con l’avvento delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il lavoro stabile con contratti a tempo indeterminato viene sempre più sostituito da occupazione a tempo determinato, part-time, con contratti di collaborazione o a progetto o con altre forme. ...
Details
Giovanna – Seconda edizione
15.00
€
Giovanna, diretto nel 1955 da Gillo Pontecorvo e sceneggiato da uno dei più importanti sceneggiatori italiani, Franco Solinas, racconta la lotta determinata e coraggiosa di un gruppo di operaie tessili contro la decisione dell’azienda di licenziare alcune di loro: esse occupano la fabbrica, iniziando un’esperienza nuova in cui il conflitto con il proprietario si mescola con i problemi che nascono con le loro famiglie e i loro figli; infatti accanto alla solidarietà della città emergono anche insofferenze patriarcali e maschiliste per questa inedita iniziativa di donne. Il mediometraggio fu presentato alla Mostra del cinema di Venezia del 1956, dove questa prima esperienza narrativa di film a soggetto del giovane regista fu molto apprezzato dalla critica, che parlò di «purissimo film neorealista». Nel volume, curato da Antonio Medici, il film è analizzato da un saggio introduttivo di Lietta Tornabuoni; ne viene pubblicata la sceneggiatura desunta, con un corredo fotografico; sono presentati documenti come il visto di censura e la descrizione del brano che fu censurato. Il racconto della sua storia produttiva è affidato alle testimonianze del regista, Gillo Pontecorvo, di due dei suoi principali collaboratori, Giuliano Montaldo e Franco Giraldi, del direttore della fotografia, Enrico Menczer, della protagonista, Armida Gianazzi, e ad una documentazione relativa al film internazionale collettivo sulle donne
La Rosa dei Venti
, di cui
Giovanna
era l’episodio italiano. Paola Scarnati e Mario Musumeci raccontano la storia del restauro del film, salvato e conservato dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.
Il volume è a cura di Antonio Medici.
Aggiungi al carrello
Details
Giovanna di Gillo Pontecorvo
15.00
€
"Giovanna", diretto nel 1955 da Gillo Pontecorvo e sceneggiato da uno dei più importanti sceneggiatori italiani, Franco Solinas, racconta la lotta determinata e coraggiosa di un gruppo di operaie tessili contro la decisione dell’azienda di licenziare alcune di loro: esse occupano la fabbrica, iniziando un’esperienza nuova in cui il conflitto con il proprietario si mescola con i problemi che nascono con le loro famiglie e i loro figli; infatti accanto alla solidarietà della città emergono anche insofferenze patriarcali e maschiliste per questa inedita iniziativa di donne. Il mediometraggio fu presentato alla Mostra del cinema di Venezia del 1956, dove questa prima esperienza narrativa di film a soggetto del giovane regista fu molto apprezzata dalla critica, che parlò di "purissimo film neorealista". Nel volume, curato da Antonio Medici, il film è analizzato da un saggio introduttivo di Lietta Tornabuoni; ne viene pubblicata la sceneggiatura desunta, con un corredo fotografico; sono presentati documenti come il visto di censura e la descrizione del brano che fu censurato. Il racconto della sua storia produttiva è affidato alle testimonianze del regista, Gillo Pontecorvo, di due dei suoi principali collaboratori, Giuliano Montaldo e Franco Giraldi, del direttore della fotografia, Enrico Menczer, della protagonista, Armida Gianazzi, e a una documentazione relativa al film internazionale collettivo sulle donne
La Rosa dei Venti
, di cui Giovanna era l’episodio italiano. Paola Scarnati e Mario Musumeci raccontano la storia del restauro del film, salvato e conservato dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.
Aggiungi al carrello
Details
Giovanni Avonto
Details
Giugni: giurista del lavoro e teorico delle relazioni industriali
L’opera di Giugni in un’articolata disamina delle influenze che il grande studioso, scomparso di recente, seppe recepire e originalmente declinare nel contesto giuridico e accademico italiano, contribuendo a forgiare – insieme ai fondamenti culturali delle nostre relazioni industriali – il quadro normativo nel quale esse hanno concretamente preso forma.
Details
Previous
1
2
3
…
84
85
86
87
88
89
90
…
347
348
349
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA