• Questo libro raccoglie le posizioni assunte dalla Cgil sulle riforme istituzionali durante il periodo che va dalla modifica del Titolo V della Costituzione, effettuata dal centrosinistra, alla richiesta di referendum a difesa della Costituzione avanzata dopo l’approvazione della legge di modifica della sua Parte II, voluta dal governo di centrodestra. -Vengono così in evidenza sia la coerenza, sia l’autonomia che hanno distinto riflessioni e proposte avanzate criticamente dalla confederazione, nei confronti del centrosinistra prima, e poi rispetto all’affondo portato al Patto costituzionale da parte del centrodestra. Posizioni maturate, come sottolinea nella prefazione Paolo Nerozzi, segretario confederale della Cgil, nella convinzione del legame inscindibile che deve connettere i diritti sociali ai diritti civili previsti nell’ordinamento costituzionale e a quelli nuovi che lo sviluppo della società è venuto via via proponendo. -Costituzione, quindi, come futuro e come programma per l’avvenire: è questa l’indicazione di fondo che il volume fornisce e mette a fondamento dell’impegno per la difesa dello stesso dettato costituzionale.
  • CONSULTABILE INTEGRALMENTE ONLINE a questo link http://www.futura-editrice.it/CGIL-I-TUOI-DIRITTI-2013 La Guida La CGIL I tuoi diritti illustra tutte le novità introdotte dal Governo Monti sul lavoro subordinato e parasubordinato, sui diversi aspetti del rapporto di lavoro, sul sistema previdenziale e delle tutele, sul regime fiscale dei redditi da lavoro. Uno strumento di grande utilità pensato per i quadri del sindacato, i delegati di ogni settore, gli operatori del Sistema Servizi e il tesseramento 2013 alla CGIL. Realizzata con l’impegno diretto del Sistema Servizi della Cgil (INCA, UVL, CAAF, SOL) in collaborazione con NIdiL e il Dipartimento Politiche attive del lavoro della confederazione, la Guida rappresenta un vero e proprio manuale dei rapporti di lavoro, di grande utilità e di facile consultazione, in grado di fornire un’informazione compiuta e immediata sull’insieme delle normative che a tutto il 2012 insistono sul lavoro subordinato e parasubordinato sia per i diversi aspetti del rapporto di lavoro, sia per il sistema previdenziale e delle tutele, sia per il regime fiscale del reddito da lavoro dipendente e parasubordinato. La Guida è strutturata in cinque capitoli concernenti rispettivamente: - il lavoro subordinato; - il lavoro parasubordinato; - il sistema delle tutele, del sostegno al reddito e della previdenza; - il regime fiscale; - l’articolazione della Cgil e del Sistema dei servizi e delle tutele individuali.
  • Lontana e vicina, dentro e fuori di noi, la Cina continua ancora, nel mondo occidentale e nel mostro paese, a provocare sentimenti di inquietudine, ad essere percepita come una minaccia oscura, o quantomeno come un concorrente pericoloso. Pregiudizi e stereotipi che l’analisi di Vincenzo Comito si incarica di ribaltare in un saggio agile e denso che fa «parlare» i numeri dell’impetuosa crescita cinese (non solo quelli del Pil) e la molecolare influenza che essa sta avendo sui destini del suo popolo e dell’intero mondo.
  • L'articolo raccoglie le riflessioni sul volume "La lunga marcia della Cisl" di Guido Baglioni edito da Il Mulino nel 2011.
  • Il bilancio partecipativo è la nuova frontiera del rinnovamento della democrazia locale. Noto soprattutto per i risultati positivi ottenuti nella grande città brasiliana di Porto Alegre, si sta diffondendo con rapidità in tutto il mondo suscitando dovunque l’entusiasmo di tutti coloro che vogliono riportare le comunità al centro delle decisioni politiche e amministrative. In Italia sono ormai numerosi i Comuni che hanno adottato il bilancio partecipativo e un’associazione, Nuovo Municipio, è stata costituita per mettere a confronto e coordinare le diverse esperienze. Molti prevedono che sarà questo il laboratorio da cui nasceranno le vere novità politiche dei prossimi anni. L’Autore, tra i primi a puntare su questo nuovo istituto di democrazia, chiarisce nel libro che cos’è il bilancio partecipativo, ne ricorda le radici internazionali ma anche italiane, spiega come si realizza e come si incardina dentro la normale attività del Comune e nel quadro delle leggi vigenti, illustra i casi più importanti. Ma, soprattutto, avverte che sceglierlo ha un senso se è tutta la città che partecipa, determinando un’integrazione virtuosa tra strumenti di democrazia rappresentativa e nuove forme della partecipazione. Alla stesura del libro hanno collaborato Matteo Bassoli, Francesco Coviello, Monica Mansi, Silvia Pergami, Michelangelo Secchi, del gruppo di Progettazione alla partecipazione «La città che partecipa».
  • Il secondo numero degli Annali della Fondazione Giuseppe Di Vittorio discute il rapporto tra Costituzioni nazionali, diritti sociali e ordinamento comunitario europeo, nella consapevolezza che la possibilità di una piena attuazione dei diritti e della stessa democrazia, così come delineati dalle architetture giuridiche e politiche nazionali, non possa che derivare ormai da un orizzonte costituzionale comune, europeo e internazionale. La riflessione muove dalla prospettiva della «Europa sociale», proseguendo il ragionamento sui diritti di cittadinanza avviato nell’Annale precedente con la disamina del welfare europeo e la crisi del modello di Stato sociale degli anni ottanta. Viene messo a fuoco come i diritti sociali siano stati declinati nelle Costituzioni nazionali e nel diritto comunitario e quanto essi abbiano contribuito alla costruzione di un modello di cittadinanza europea. Il nodo di fondo è la definizione di un sistema di rapporti in cui al mondo del lavoro siano riconosciute visibilità e legittimità e i diritti positivi consentano una strategia efficace di pari opportunità. Il volume si apre con i saggi di Elena Paciotti e di Bruno Veneziani riferiti alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e al rilancio del processo costituzionale dopo la bocciatura referendaria di due paesi fondatori. I saggi di Enzo Collotti, José Babiano Mora, Adolfo Pepe, Paolo Borioni, Antonello Bigini, Berdal Aral rinviano alle Costituzioni nazionali e alle modalità con cui, da quello di Weimar a quello attuale della Turchia, i diritti sociali sono stati declinati nei diversi statuti. Le altre due sezioni del volume propongono, rispettivamente, per la cura di Fabrizio Loreto due documenti sindacali di grande interesse, e tre saggi di carattere archivistico e bibliografico dovuti ad Andrea Becherucci, Lorenzo Mechi e Lucia G. Sciannella.
  • A due anni dalla legge quadro sul sistema socio-assistenziale e dalla riforma del Titolo V della Costituzione approvate dal Governo dell'Ulivo, e in concomitanza con l'uscita del Libro bianco sul welfare dell’attuale Governo di centro destra, rappresentanti delle forze politiche e sociali, del Terzo settore, del mondo universitario e della ricerca, decisori locali, esperti riflettono sulla tematica dell’equilibrio fra territorialità delle politiche e universalità dei livelli di inclusione. Sostenere i percorsi, le opzioni, le strategie programmatorie e di gestione espressi dai vari contesti locali è tanto necessario quanto supportare un principio di convergenza che crei condizioni di parità sociale e territoriale: questa la tesi del volume. Processi di decentramento non sufficientemente coordinati rischiano infatti di ampliare le disparità tra i diversi sistemi territoriali di tutele e opportunità che, se non equamente rivolti a tutti i cittadini, limitano in maniera particolare la qualità di vita di quelli meno dotati di risorse economiche, fisiche, relazionali e culturali. La finalità è pertanto quella di sostenere e di argomentare la centralità delle politiche sociali avviate nella seconda metà degli anni novanta, rafforzandone l’effettiva attuazione verso una strategia di sistema. Il volume si suddivide in quattro sezioni tematiche: «La riforma del Titolo V della Costituzione. I livelli essenziali delle prestazioni e le misure universalistiche di base»; «La legge 328/2000. Risorse e ruoli nel sistema misto degli attori»; «I sistemi informativi e la valutazione delle politiche sociali»; «I fabbisogni, la pianificazione sociale e lo sviluppo del territorio».
  • I temi della contrattualizzazione territorializzata non sono ancora così chiaramente messi a fuoco da chi pure si occupa di trasformazioni dei sistemi di welfare piuttosto che di politiche pubbliche e così via, proprio perché stanno al crocevia di ambiti disciplinari che spesso tendono a rivolgersi al proprio interno più che a ragionare su ciò che sta ai loro confini; come sappiamo, ciò che di nuovo si produce nella conoscenza solitamente si produce proprio ai confini dei territori consolidati. ...
  • L’occasione per quest’intervento viene dalla ristampa di Operai e capitale di Mario Tronti, a 40 anni dalla sua prima uscita. Nel convegno commemorativo alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università «La Sapienza» di Roma, gli altri relatori (Alberto Asor Rosa e Toni Negri) hanno fatto una disamina completa di un’opera che tanta influenza, e per tanto tempo, ha avuto su generazioni di giovani, interessati alla politica e alla vita del movimento operaio. Il mio contributo è invece parziale. ...
  • Aris Accornero ricostruisce un’aspra vertenza sindacale degli anni ’60 al cotonificio Valle Susa, che allora rappresentava un gruppo di 11 stabilimenti e 9.000 operaie distribuiti in Piemonte fra pianura e valli montane. Si è avvalso di un archivio personale di documentazione cartacea e di 89 interviste a lavoratrici e lavoratori del CVS, raccolte allorché lui giornalista redigeva la pagina sindacale dell’edizione torinese de “L’Unità”. Tale vertenza rappresenta una svolta inaspettata nel clima di rapporti con l’imprenditoria, ma anche nei rapporti intersindacali.
  • Aris Accornero ricostruisce un’aspra vertenza sindacale degli anni ’60 al cotonificio Valle Susa, che allora rappresentava un gruppo di 11 stabilimenti e 9.000 operaie distribuiti in Piemonte fra pianura e valli montane. Si è avvalso di un archivio personale di documentazione cartacea e di 89 interviste a lavoratrici e lavoratori del CVS, raccolte allorché lui giornalista redigeva la pagina sindacale dell’edizione torinese de “L’Unità”. Tale vertenza rappresenta una svolta inaspettata nel clima di rapporti con l’imprenditoria, ma anche nei rapporti intersindacali.