• Le politiche di austerità e i forti vincoli imposti alla spesa pubblica a seguito dell’esplosione della crisi finanziaria e del debito hanno suscitato una rinnovata attenzione sui processi di esternalizzazione e di privatizzazione nella fornitura di servizi pubblici. Questo contributo si propone di esaminare diversi modelli di outsourcing in diversi segmenti dei servizi sociali ed educativi gestiti dai Comuni o da altre istituzioni pubbliche locali attraverso lo studio di cinque casi nella regione Emilia-Romagna. Si mostrerà come le decisioni di esternalizzazione delle amministrazioni pubbliche sono fortemente collegate ai differenziali nella regolazione del lavoro esistenti nel settore privato e pubblico e, quindi, ai vantaggi organizzativi e di costo che la pubblica amministrazione può ottenere dal passaggio a forme di regolazione private. Tuttavia, si potrà evincere anche l’importanza dei fattori di natura socio-politica, come l’opposizione dei cittadini e dei sindacati all’outsourcing, nelle scelte delle amministrazioni e inoltre come questi due insiemi di fattori abbiano una rilevanza diversa nei diversi servizi sociali ed educativi e, in particolare, tra i servizi per gli anziani e tra quelli per l’infanzia, spiegando le diverse opzioni di esternalizzazione visibili in questi servizi.
  • Dopo la crisi che ha sconvolto l’economia mondiale, per riprendere il sentiero dello sviluppo, l’Europa, piuttosto che spingere i paesi più fragili dell’Unione verso politiche restrittive draconiane, deve sollecitare una domanda di beni nuovi e di consumi collettivi e favorire corrispondenti politiche dell’offerta ad elevata componente di ricerca. Green economy, beni sociali, «beni comuni» devono essere l’orizzonte strategico del nuovo intervento pubblico. In questo tornante della storia, di fronte all’emergere di nuove grandi potenze, per i paesi sviluppati ad essere in gioco sono dunque le «responsabilità politiche superiori», che in Italia trovano un quadro propizio nelle indicazioni di straordinaria attualità della Costituzione. È questa la convinzione da cui muovono gli importanti contributi pubblicati nel libro che precisano la natura e la qualità che dovrebbe avere il nuovo intervento pubblico nel quadro di politiche macro-economiche e dei redditi finalizzate alla «piena e buona occupazione».
    • Dal mondo dei posti all’universo dei lavori
    • La digitalizzazione nei servizi
    • Il sindacalismo pubblico in tempi difficili
    • Il capitalismo della sorveglianza
  • QRS N. 1/2006

    22.00 
    • Per una globalizzazione equa
    • Il lavoro nel mondo che cambia
    • La flexicurity scandinava
  • QRS N. 1/2007

    22.00 
    • L'indagine del centenario della Cgil nelle regioni
    • Soddisfazione e insicurezza dei lavoratori italiani
    • Tute blu
  • QRS N. 1/2008

    22.00 
    • Di Vittorio nel sindacato e nelle istituzioni
    • Gli scioperi in Francia
    • Flessibilità da regolare
  • QRS N. 1/2009

    22.00 
    • L'operaismo rivisitato
    • Culture del lavoro
    • La moralità del welfare
  • QRS N. 1/2010

    22.00 
    • L'attualità dello Statuto
    • Il sindacato dei Consigli
    • L'accesso disuguale all'istruzione
  • QRS N. 1/2011

    22.00 
    • Dopo Mirafiori
    • Lavorare nei call center in Calabria
    • Il mercato del lavoro in Spagna
  • QRS N. 1/2012

    22.00 
    • Le relazioni industriali europee dopo la crisi
    • Le difficoltà della via alta tedesca
    • Il distacco transnazionale