• Il libro ricostruisce la vita di Argentina Altobelli, nata ad Imola nel 1866 e morta a Roma nel 1942, fondatrice nel 1901 della Federazione nazionale dei lavoratori della terra. Dopo aver delineato la realtà politica e sociale dell’area romagnola e bolognese nella fase di costruzione dell’Unità italiana, viene tracciato il percorso che porta l’Altobelli ad avvicinarsi al movimento socialista e ai problemi del mondo agricolo e se ne esamina l’impegno nel corso dei primi decenni dell’Italia unita, quelli cioè della costituzione dei partiti politici e delle organizzazioni sindacali. Pur con alcuni riferimenti alla sua vita familiare, viene seguito lo svolgersi delle sue molteplici attività, quale segretaria nazionale della Federterra e membro della direzione del PSI, nonché protagonista delle battaglie per il diritto di voto alle donne e per la parità salariale, in un intreccio continuo con la storia delle lotte contadine negli anni del Novecento, fino all’avvento del fascismo. Le vittorie e le sconfitte di questo impegno per il riscatto dei lavoratori della terra e per l’emancipazione femminile sono inquadrate nel contesto politico e sindacale e nelle travagliate vicende del partito socialista e dei suoi protagonisti di quegli anni.
  • Un piccolo e prezioso libro per i nuovi italiani, gli stranieri-immigrati, ed anche per tutti i cittadini (adulti, giovani, adolescenti, anziani) che vogliono imparare o ricordare i passaggi principali della nostra storia unitaria: da soli, nel sindacato, nelle scuole, nelle associazioni, nei partiti, nelle università della terza età, nelle aziende. In particolare questa pubblicazione si propone come piacevole strumento di formazione e informazione di base per i milioni di uomini e donne provenienti da altri paesi che vivono e lavorano e studiano in Italia, che hanno bisogno e piacere di conoscere meglio sia la lingua italiana sia la storia dell’Italia unita. Nei prossimi mesi e anni in tutta Italia aumenteranno per legge i corsi di italiano abbinati a momenti di informazione civica sulla storia e sulla Costituzione: STORIADITALIA Cortissima sarà un possibile sup porto didattico a queste attività. I 10 capitoli-racconti illustrati a colori non riguardano solamente la «politica» ma i fatti più importanti e significativi di ordine sociale, culturale, economico, artistico, sportivo. Sono inoltre svolti con un linguaggio misto di parole, immagini, disegni, fotografie, legati da un testo base scritto in un italiano semplice, essenziale, comprensibile dal maggior numero di persone di ogni età e conoscenza minima della lingua. Ai 10 capitoli-racconti si aggiunge un’utile appendice con la riproduzione della Costituzione italiana.
  • Rione Sanità

    10.00 
    Si può cambiare un destino e sconfiggere un ponte, quel lo del rione Sanità? Si può fare con il lavoro, la bellezza, la cultura? Si può in un quartiere che non solo per un dato di realtà, ma anche per disinformazione e luoghi comuni, è diventato sinonimo di illegalità, degrado, isolamento, ignoranza? Si può fare oggi, in questa Napoli declinante, nuda come le sue élite senza qualità, classi dirigenti rapaci invece che capaci? Le risposte in Rione Sanità, nelle storie di donne e uomini che nel cuore di Napoli, di più, nella sua pancia, il coraggio che serve per sperare e per cambiare hanno deciso di darselo ogni giorno. Scommettendo sulla loro voglia di farcela. Assieme. Chiedendo al destino di ridargli indietro le loro vite. Sì, qui o l’umanesimo che si cerca e talvolta si trova nei libri, nei discorsi, diventa umanità, si trasferisce nelle vie e nelle piazze, o non c’è niente da fare. Sì, al rione Sanità si vince con la cultura e con il lavoro. O si perde irrimediabilmente.
  • Il Rapporto sui diritti globali, giunto alla sua nona edizione, è un volume unico a livello internazionale per ampiezza dei conte nuti, che propone una lettura dei diritti come interdipendenti. È uno strumento fondamentale di informazione e formazione per quan ti operano nella scuola, nei media e nell’informazione, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle pro fessioni sociali, nelle associazioni. Tra i temi trattati: l’economia, le politiche sui redditi e quelle sociali, le trasformazioni del mercato del lavoro e la precarietà diffusa, gli infortuni sul lavoro, il welfare e il diritto alla salute, il carcere e la giustizia, il neoautoritarismo, il volontariato e il Terzo settore, l’economia solidale, la cittadinanza attiva e la decrescita, le migrazioni e i rifugiati, le guerre infinite, i terrorismi globali e le paci possibili, l’Europa politica e quella sociale, lo stato del pianeta e la green economy. Un volume unico a livello internazionale per ampiezza dei contenuti. Ideato e realizzato dall’Associazione SocietàINformazione ONLUS, è promosso dalla CGIL nazionale in collaborazione con ActionAid, Anti gone, ARCI, Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), Fondazione Basso-Sezione Internazionale, Forum Ambienta lista, Gruppo Abele, Legambiente, Vita, vale a dire con le associa zioni italiane tra le più autorevoli, rappresentative e territorialmente diffuse che sono concretamente impegnate sulle proble matiche trattate dal Rapporto. Prefazione di Susanna CAMUSSO, introduzione di Sergio SEGIO, interventi di GerryADAMS, Santiago ALBA RICO, Danilo BARBI, Paolo BENI,Marco BERTOTTO, Tito BOERI, Riccardo BONACINA, Aldo BONOMI, Massimo CAMPEDELLI, Paolo CARROZZA, Luigi CIOTTI, Vittorio COGLIATI DEZZA, Beatrice COSTA, Sergio D’ANGELO, Nerina DIRINDIN, Inaki EGANA, Luigi FERRAJOLI, Carlo FIORIO, Fulvio FAMMONI,Luciano GALLINO,Patrizio GONNELLA, Maurizio GUBBIOTTI, Ertuggrul KÜRKÇÜ, Elisabetta LAGANÀ, Giovanni LA MANNA, Vera LAMONICA, LuigiMANCONI, Maria Luisa MIRABILE, NicolaNICOLOSI, Enrico PANINI,Angela PASCUCCI, Ciro PESACANE, Carlo PETRINI, Morena PICCININI, Shukri SAID, Raffaele K. SALINARI, Andrea SANTINI, Alessandro SANTORO, Vincenzo SCUDIERE, Fabrizio SOLARI, Serena SORRENTINO, Monica SPATTI, Gianni TOGNONI, Salvatore VECA, Guido VIALE, Armando ZAPPOLINI, Livia ZOLI.
  • I sei saggi qui raccolti analizzano i concetti fondamentali del femminismo lesbico riprendendo, in forma ampliata e rivista, gli interventi discussi agli incontri della sezione «Teoria» durante le Cinque Giornate Lesbiche (Roma, 2-6 giugno 2010). Riannodano un filo interrotto che va dalla riflessione tra passato e presente sul lesbofemminismo (Bianca Pomeranzi) all’insegnare a pensare attraverso il genere (Elisa Arfini), all’asimmetria di potere tra donne e uomini come risultato dell’eterosessualità obbligatoria (Ambra Pirri), alla decostruzione della logica binaria e agli interrogativi sulla temporalità che la teoria queer impone (Francesca Manieri e Olivia Fiorilli), alle nuove forme di controllo biopolitico sui corpi attraverso il regime farmaco-pornografico (Beatriz Preciado), alle domande che la teoria degli affetti pone alle comunità lesbiche nel tempo delle passioni tristi (Liana Borghi).
  • Il volume si propone, pur nella sua parziale ed essenziale analisi della letteratura sul tema delle differenze di genere, come uno strumento di lavoro per quanti intendono far crescere l’ottica del mainstreaming nelle organizzazioni sindacali e sociali e più nello specifico nel sistema della formazione. L’obiettivo è contribuire alla creazione di una rete concreta, flessibile, operativa, che produca confronto, rapporti, proposte specifiche su iniziative da realizzare da parte di tutti coloro che vorranno leggerne il significato attraverso un approccio culturale diverso, alla luce della propria esperienza. Due i temi approfonditi in particolare: il Fondo sociale europeo 2007-2013 con riguardo alla dimensione di genere e alla partecipazione femminile ai percorsi formativi; la contrattazione di secondo livello e le politiche formative nella prospettiva di genere, di cui si analizzano prassi e approcci organizzativi. Sono proposti, inoltre, argomenti quali gli indirizzi operativi e politici per il periodo 2010-2013, gli effetti e le possibili misure di contrasto alla crisi, il contributo della contrattazione alla partecipazione femminile ai percorsi formativi, le criticità e i risultati.
  • Nell’impresa sempre più si incrociano saperi differenti, flussi di scambio delle conoscenze, relazioni negoziali fra persone e ruoli. Le imprese sono gestite come network professionali che reperiscono esternamente la maggior parte delle competenze tecnico-professionali. Intanto nel nostro paese le riforme delle professioni attendono da trent’anni e prolifera l’abuso del lavoro dipendente mascherato da lavoro autonomo. Tutto ciò si traduce in mancanza di tutele, di ammortizzatori sociali e di un reale futuro previdenziale per milioni di lavoratori intellettuali. La CGIL ha rilanciato un percorso di ascolto, di proposta e di rappresentanza attraverso le sue strutture fino a costituire, per la prima volta, la Consulta sul lavoro professionale. Sono state coinvolte le strutture della CGIL, ma anche le associazioni professionali che hanno accettato il confronto nonché autorevoli lettori e studiosi di questo universo. Nel volume si descrive la complessità di una parte del mondo del lavoro ancora poco compresa fornendo analisi e dati, ma anche raccontando l’evoluzione del lavoro professionale e i suoi attuali bisogni attraverso la voce di chi nel sindacato si è già cimentato in percorsi di tutela concreti. Ma soprattutto questo mondo si svela attraverso le riflessioni dei diretti interessati che hanno descritto le molteplici facce di questa nebulosa contribuendo a individuare i tanti punti comuni d’interesse e di azione.
  • Tra il precedente Rapporto, Salari in crisi, e questo attuale la recessione ha colpito pesantemente l’apparato produttivo italiano e le condizioni materiali delle famiglie e dei lavoratori, determinando un ritorno, in termini di reddito disponibile, occupazione e prodotto lordo, alle posizioni di un decennio fa. Con la crisi l’Italia perde ulteriori posizioni, accentuando quanto di negativo già era emerso nei precedenti Rapporti, a causa di una bassa crescita e di una produttività stagnante. Nel Rapporto si osserva come le risposte alla caduta della domanda aggregata, provocata dalla contemporanea caduta degli investimenti e dei redditi reali di grandi segmenti della popolazione – risposte affidate ad una supposta capacità taumaturgica della finanza –, si siano rivelate più costose per i bilanci pubblici delle dimenticate politiche keynesiane. L’irrisolta «questione salariale» si integra con la questione fiscale, e resta un nodo fondamentale da cui ripartire per sanare le debolezze strutturali del sistema-paese e per riprendere a crescere. Il Rapporto, che come sempre conduce le analisi su una prospettiva temporale ampia, mette in evidenza, da una parte, gli impatti occupazionali della recessione ed i suoi effetti sulla disponibilità di reddito, e illustra, dall’altra, come l’aumento delle diseguaglianze e della povertà, la stagnazione delle retribuzioni reali, lorde e nette, siano tendenze che hanno segnato il governo dell’economia in una prospettiva decennale, al di là della crisi dell’ultimo biennio. Ha collaborato Riccardo Sanna.
  • Il volume presenta i risultati di un’indagine sui giovani lavoratori mettendo in evidenza i fattori di rischio per la loro salute. La ricerca dimostra che le nuove generazioni, oltre a confrontarsi con le scarse opportunità occupazionali, quando hanno un impiego affrontano condizioni molto difficili sia dal punto di vista fisico che psicologico. Così, troppo spesso, il lavoro non favorisce l’autonomia, l’emancipazione e la promozione sociale ma si traduce in infortuni, patologie e sofferenze, che caratterizzano in modo rilevante le esperienze giovanili. Il rapporto tra il lavoro e la salute è affrontato da molteplici punti di vista: è descritta l’evoluzione del concetto di salute nel corso del Novecento e fino agli anni recenti; sono analizzati i dati delle statistiche nazionali ed è proposto un confronto internazionale delle politiche di prevenzione. La qualità della vita lavorativa è stata indagata in modo approfondito con un questionario somministrato a mille giovani lavoratori a livello nazionale. La ricerca vuole fornire spunti di riflessione non solo per comprendere le specificità di una precisa classe generazionale, ma anche per valutare le tendenze dell’epoca contemporanea, che comportano nuove sfide per affermare la dignità dei lavoratori.
  • Il volume raccoglie saggi sulla figura di Vittorio Foa di studiosi di diverso orientamento tutti in qualche modo a lui legati: A. Andreoni, I. Ariemma, S. Boffo, L. Ferrajoli, P. Ferraris, A. Foa, A. Ginzburg, E. Giovannini, F. Montevecchi, C. Pavone, E. Pugliese, G. Ragozzino, A. Ricciardi, U. Romagnoli, L. Zani. Le riflessioni si incentrano sul ruolo svolto da Foa nel corso del Novecento sul piano politico e sindacale, ma anche sul suo contributo all’analisi della società italiana e sul suo metodo di ricerca basato sull’«impegno a bucare i tabù, a sbloccare le rigidità, a contrastare le analisi fondate su un autoinganno». Gli interventi mostrano come dall’insieme delle sue opere emerga un principio fondativo: il primato della persona e della libertà. Al cuore dell’azione di Vittorio Foa c’è infatti il convincimento che «la politica non è solo comando, è anche resistenza al comando … non è solo governo della gente … è aiutare a governarsi da sé». Il metodo e i contenuti del lavoro di Vittorio Foa politico e studioso ci lasciano un messaggio particolarmente valido per il momento presente, dato che ancora più sentita è la necessità della «mossa del cavallo»: un cambio di scenario da perseguire con tenacia e immaginazione. Nel volume il DVD sulla vita di Foa «Per esempio Vittorio» del regista Pietro Medioli.
  • Nel suo impegno contro il mobbing, l’autore, dopo il manuale Mobbing e Straining (Ediesse, 2008) – citato nella relazione tematica sul mobbing della Corte di Cassazione n. 142 del 10 novembre 2008 come «riferimento dottrinale principale» – pubblica ora questa guida teorico-pratica sul disagio lavorativo con l’obiettivo di facilitare il riconoscimento di tali fenomeni per poterli vincere. Per questa ragione la guida risulta rivolta in primo luogo ai lavoratori e ai cosiddetti addetti ai lavori: gestori di risorse umane, dirigenti, funzionari e quadri di aziende o enti, oltre che naturalmente ai sindacalisti. Muovendo dunque dal manuale Mobbing e Straining la guida propone in modo chiaro e discorsivo un discorso di sintesi, per soddisfare soprattutto le esigenze pratiche operative degli addetti ai lavori e l’esigenza dei lavoratori di sapere come comportarsi, anche perché il fenomeno del mobbing risulta in forte aumento. L’autore, oltre ad avere acquisito nella sua trattazione i molti e spesso innovativi sviluppi dottrinali e giurisprudenziali avutisi recentemente in materia, ha ampliato il discorso al tema dello stress lavoro-correlato, negli ultimi tempi particolarmente in crescita, che rappresenta oggi il più diffuso fenomeno di disagio lavorativo. Completano la guida delle utilissime tavole riassuntive e un questionario per la rilevazione di casi di mobbing nelle aziende.
  • Il 6 luglio 1960 a Porta San Paolo, luogo-simbolo della Resistenza romana, una manifestazione antifascista contro il governo Tambroni venne dispersa dalle violente cariche della polizia e, per la prima volta in epoca repubblicana, dei carabinieri a cavallo. Questo libro propone una puntuale ricostruzione dei fatti, una ricca selezione di immagini e documenti, ma soprattutto le testimonianze di chi c’era, come i «ragazzi con la maglietta a strisce», che si affacciarono allora alla ribalta politica e sociale. Il ricordo di una giornata particolare diventa lo spunto per un viaggio nella memoria, il racconto appassionato e intenso di vite vissute nel segno della militanza.