• Questa pubblicazione nasce dall’esigenza di proseguire, dopo il manuale Contrattare l’innovazione digitale, l’analisi della rivoluzione digitale in atto. L’intelligenza artificiale è la tecnologia più sfidante per l’essere umano; mette in discussione il suo primato, la capacità di ragionare, inventare, trovare soluzioni. A seconda di come sarà utilizzata, potrebbe rivelarsi strumento di liberazione o di oppressione delle persone, nel mondo del lavoro, ma anche nella vita quotidiana, per questo il sindacato ha l’obbligo di contrattare nuove tutele e immaginare spazi di contrattazione collettiva. Il Manuale è un lavoro plurale. Per realizzarlo, la Cgil ha messo in campo competenze diverse, dall’Ufficio Progetto Lavoro 4.0 all’Area delle Politiche europee ed Internazionali, all’Area del Mercato del Lavoro e Contrattazione. Nel volume ci sono esempi per spiegare le diverse applicazioni dell’IA, una lettura della situazione internazionale, un approccio alla contrattazione e alla normativa vigente, un glossario per leggere il fenomeno, infografiche per semplificare la lettura.  

    Hanno lavorato alla realizzazione del manuale:

    • Andrea Allamprese, professore associato di Diritto del lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia; collabora con l’Ufficio Giuridico e con l’Area Politiche Europee e Internazionali della CGIL
    • Giulia Barbucci, vicepresidente con delega al Bilancio del Comitato Economico e Sociale Europeo; componente del Comitato Esecutivo della CES e del suo Comitato Donne
    • Susanna Camusso, responsabile Politiche di Genere e Politiche Europee ed Internazionali della CGIL
    • Silvana Cappuccio, Politiche Europee ed Internazionali della CGIL; componente Consiglio d’Amministrazione ILO
    • Monica Ceremigna, responsabile della Progettazione Europea della CGIL
    • Alessio De Luca, nato a Roma nel 1972, in Cgil Nazionale è responsabile della Riconversione green e della Ricerca dell’Area delle Politiche per lo Sviluppo ed è coordinatore di Idea Diffusa per l’Ufficio ProgettoLavoro 4.0. Precedentemente è stato il coordinatore dell’Emittenza pubblica e privata in Slc Cgil Nazionale. Ha iniziato l’attività sindacale come Rsu in Almaviva Contact Roma nel 2000.
    • Cinzia Maiolini, nata a La Spezia nel 1968. Già Segretaria generale del Sindacato Lavoratori della Comunicazione (Slc) a La Spezia e poi a Torino, dal 2013 è Segretaria nazionale della Slc-Cgil con delega sull’Area Servizi Postali e sull’Area Multimediale (industria, editoria, emittenza). Dal 2019 è responsabile dell’Ufficio Lavoro 4.0 della Cgil Nazionale.
    • Massimo Mensi, presidente nazionale di APIQA (Associazione generale Quadri, Professionisti e Alte Professionalità) della CGIL; collabora con l’Area Politiche Europee e Internazionali della CGIL ed è componente dell’Osservatorio Europeo delle Economie di Piattaforma in seno alla CES
    • Tania Scacchetti, Segretaria confederale della CGIL con deleghe a Contrattazione - Mercato del Lavoro
    • Cristian Sesena, coordinatore Area Contrattazione - Mercato del Lavoro della CGIL
    • Un vero New Deal per l’Italia
    • Voto di classe, populismo, sindacati
    • Partecipazione conflittuale e codeterminazione
  • L’attenzione verso il reddito di base è alta anche nel nostro paese. Oltre ai progetti di legge depositati in Parlamento, alle proposte di studiosi e di organizzazioni sociali e alle iniziative adottate a livello locale, è di fine gennaio 2016 l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un disegno di legge in materia di contrasto alla povertà. A prescindere dai vincoli finanziari, le obiezioni culturali nei confronti di un reddito di base restano, tuttavia, forti e variegate. Attraverso un’analisi rigorosa, ma di facile lettura, il volume mira a fornire gli strumenti cruciali per orientarsi in questo dibattito. Entra nel dettaglio delle principali configurazioni di reddito di base, dal reddito minimo al reddito di cittadinanza, all’imposta negativa, alle dotazioni di capitale fino alle tante declinazioni che ciascuna forma può assumere. Esamina le più recenti evoluzioni in atto nell’Unione europea e in Italia. Infine, argomenta con forza le diverse ragioni di giustizia e di efficienza a favore di un reddito di base, delineando le principali implicazioni per le politiche pubbliche.
  • Il titolo si riferisce a un dato: se le dita delle bambine dei Dugum Dani della Nuova Guinea si possono tagliare come donazione nelle cerimonie funebri – tranne il pollice e uno o due dita che basteranno loro per svolgere i lavori destinati alle donne – possiamo metaforicamente dire che tutte le donne hanno le dita tagliate? Sì, perché esiste ancora e largamente un gap tecnologico tra uomini e donne, un gap che appare chiaramente fin dalle società di caccia e raccolta, e che con l’evoluzione tecnica si è allargato a forbice e continua in varie forme nelle società industrializzate. Bisogna allora ricercare i fattori oggettivi, le costanti della divisione sessuale del lavoro e del rapporto di classe tra donne e uomini. Un rapporto di classe costitutivo nel cui ambito si pone lo scambio sessuo-economico che caratterizza l’insieme delle relazio ni sessuali tra uomini e donne. La transazione economica infatti non riguarda la sola prostituzione: la prostituzione non è un fenomeno separato, ma vi è un continuum di scambio sessuo-economico che va dai rapporti matrimoniali fino alle forme più comuni di prostituzione. E questo non solo nelle società africane o extraeuropee, ma anche in Europa e Nord America. Le attuali trasformazioni sociali nel rapporto tra i sessi rimettono in causa la dominazione maschile o piuttosto si tratta di una nuova configurazione di questa dominazione? Chi porta il peso di questa trasformazione e chi ne trae profitto? Paola Tabet ne discute nell’intervista (fattale da Mathieu Trachman) che conclude il libro: quale sarà la possibilità di una sessualità egualitaria, fuori cioè da ogni condizione di oppressione, senza costrizioni, una sessualità libera di esprimersi, di sperimentare, non legata alla divisione tra i sessi e alle relazioni di potere? Una possibilità difficile e complessa finché permane in qualche modo un dominio maschile.
  • «È per rendere onore alla figura di Franco Pintus, assassinato il 13 aprile 1997, la sera di una domenica, mentre rientrava a casa con la famiglia dopo una cena in pizzeria, che abbiamo deciso di pubblicare questo volume. [...] Carlo Ghezzi ricostruisce le vicende di quegli anni, di quella "battaglia politico-sindacale che con il passar del tempo è degenerata in una lotta senza esclusione di colpi", sulla base dei ricordi propri e dei protagonisti della vicenda, oltre che sulle carte processuali, che hanno poi posto un punto fermo sulle responsabilità di Maria Ausilia Piroddi e dei suoi complici nell’assassinio di Pintus (ma nella storia purtroppo non mancano altre vittime), condannandoli nel 2000 all’ergastolo. E non tace nessuno dei ritardi che ci furono, a tutti i livelli dell’organizzazione, nel capire la portata dello scontro e nel prendere provvedimenti adeguati». (Dalla prefazione di Guglielmo Epifani)
  • CM N. 1/2024

    15.00 
    Editoriale
    • Aldo Tortorella, Impero e imperialismo 
    Osservatorio Italia/Europa
    • Alberto Leiss, Sonnambuli della politica tra Italia ed Europa
    • Mattia Gambilonghi, Un’Europa sociale o ordoliberale? Le antinomie di Jacques Delors
    • Salvo Leonardi, Lavoro e sindacati nell’integrazione europea: conflitti e convergenze
    • Agustín José Menéndez, La “terribile” costituzione materiale dell’Unione europea 
    Israele/Palestina
    • Wasim Dahmash, I crimini di Israele oggi e nel tempo. Ma l’unico futuro è la convivenza 
    Dopo Giulia Cecchettin
    • Cristina Carelli, Dopo Giulia, parola alle giovani
    • Alessio Miceli, Dopo Giulia e Filippo, parole nuove per i giovani maschi 
    Laboratorio culturale. I Marx del Pci
    • Stefano Petrucciani, Un dialogo tra sordi? La discussione tra filosofi marxisti del 1962
    • Michele Prospero, Galvano Della Volpe e i dellavolpiani
    • Carmela Covato, Il Marx di Mario Alighiero Manacorda 
    Ritratti di Maestri
    • Nadia Garbellini e Gianmarco Oro, Oltre la critica dell’economia politica: l’insegnamento di Luigi Pasinetti
  • Se non ci fossero state le donne, in questa nostra Repubblica, se non ci fossero state le loro tenaci battaglie di emancipazione e liberazione – condotte attraverso un intreccio fecondo di iniziative delle associazioni, dei movimenti, dei partiti, delle istituzioni – l’Italia sarebbe oggi un Paese molto più arretrato e molti articoli della Costituzione non sarebbero stati applicati. Il debito che l’Italia ha nei confronti delle donne lo racconta in modo inedito questo libro scritto e curato dalle volontarie della Fondazione Nilde Iotti. Lo fa illustrando in modo rigoroso e semplice le tappe e i contenuti delle conquiste legislative dall’inizio della Repubblica alla conclusione dell’ultima legislatura, che hanno cambiato la vita delle donne e l’assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese. Il libro rammenta la battaglia per il diritto di voto e le «madri della nostra Repubblica», le donne elette nell’Assemblea Costituente, che diedero un contributo rilevante alla stesura della Costituzione. Sono citati gli articoli che più hanno favorito il cambiamento nella vita delle donne. Segue poi il racconto delle leggi con uno schema che ne indica la scansione in ordine cronologico dal 1950 al 2022, a cui si connettono le schede che ne illustrano i contenuti. Lo sguardo della battaglia delle donne è oggi e sempre più sarà quello europeo. Per questo il libro include una rassegna delle tappe e dei provvedimenti più significativi adottati dall’Unione Europea.
  • The research is the result of an extensive fieldwork involving companies, formal and informal workers, unemployed people, students and training centres. It provides a rare and up-to-date insight into the field of labour rights and the labour market in Eritrea, focusing on upskilling and vocational training in the IT, tourism and cold chain sectors. The research provides a thorough analysis of the needs related to vocational training in Eritrea, specifically in the major economic centers of Asmara and Massawa, with the purpose of providing a comprehensive framework for the preparation of training courses to develop professional skills. It seeks to capture aspects of demand and supply in the labor market in the fields of information technology, tourism, and the cold chain. The merit of this research goes beyond shedding light on data concerning the Eritrean labor market today; it also highlights the importance of development cooperation in promoting a global agenda for decent work, in a complex geopolitical context.
  • QRS N. 1/2023

    22.00 
    Salari e inflazione
    • Il lavoro a Milano e Torino
    • Gli orientamenti politici e culturali dei lavoratori
    • Un nuovo scambio politico?
  • Un racconto. Un’inchiesta. Un contributo di approfondimento giuridico, sociologico e culturale con uno sguardo che al giorno d’oggi va ben oltre i confini nazionali. Fra sentenze e contratti, orizzonti mediatici e testimonianze in carne e ossa, questo libro si propone di suscitare una presa di coscienza, individuale e collettiva, su cosa è diventato e su come rischia di configurarsi il lavoro gestito dagli algoritmi in un mondo che già corre velocissimo. A maggior ragione è decisivo che a rappresentare nelle sedi istituzionali il lavoro e le figure dei ciclofattorini ci sia una conoscenza il più possibile interconnessa e condivisa, quindi all’altezza della situazione.