Skip to content
Cerca per:
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
“Professioni sociali” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
“Il mio territorio finisce qui” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
“QRS N. 1/2023” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
Sort by
Date
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
Il lavoro nelle residenze per anziani
L’articolo analizza le condizioni lavorative nel settore delle residenze per anziani in Italia, con un focus specifico sui lavoratori della cura. In primo luogo, vengono analizzati e discussi i livelli di occupazione nel settore della residenzialità in prospettiva comparata. In secondo luogo, le condizioni lavorative dei lavoratori della cura vengono confrontate con quelle di altri lavoratori con un approfondimento sul caso italiano. Il confronto mostra l’esistenza di condizioni in linea, o migliori, rispetto a lavoratori equivalenti occupati in altri settori. Allo stesso tempo, tali condizioni sono più critiche quando confrontate con i lavoratori della cura occupati nel settore ospedaliero. Infine, i risultati di ricerca vengono discussi alla luce dei principali aspetti problematici caratterizzanti la configurazione istituzionale del settore delle residenze per anziani in Italia.
Details
La Medicina di emergenza-urgenza tra tensione alla specificità e competenze agite. Una esplorazione etnografica in due Pronto soccorsi
Il presente studio esplora la crisi della Medicina di emergenza-urgenza (Meu) attraverso un’indagine etnografica condotta in due Pronto soccorsi italiani. La ricerca muove dalla necessità di considerare, oltre alle cause strutturali del fenomeno (es. burnout, conciliazione vita-lavoro, esposizione alla violenza), il ruolo delle pratiche professionali e della cultura organizzativa. Muovendo da un approccio basato sull’analisi delle pratiche lavorative, il lavoro evidenzia come la Meu si trovi in una posizione ambigua all’interno della gerarchia delle specialità mediche, dovendo gestire non solo emergenze reali, ma anche pazienti con bisogni sociali e sanitari non urgenti. Tale collocazione, se per un verso richiede agli operatori di erogare prestazioni che dovrebbero costituire oggetto della pratica professionale di pronto soccorso, per un altro verso lascia agli attori margini di libertà d’azione per interpretare il proprio ruolo professionale, piuttosto che subirne gli aspetti prescrittivi. Questo si manifesta in modo marcato nel caso di quella che qui si identifica come «emergenza dilatata», in alcuni casi medici e infermieri scelgono di attivare le risorse a cui hanno accesso forzando la definizione di «urgenza» e adottandone una estensiva. Il contributo invita a riflettere su come le pratiche lavorative oscillino tra la tutela della giurisdizione di specialità e un agire orientato al migliore interesse del paziente.
Details
Gli operatori sanitari: la grande fuga
Il fenomeno delle grandi dimissioni (great resignation), espressione che descrive la tendenza all’uscita volontaria di massa dei dipendenti dai loro obblighi lavorativi, ha preso avvio negli Stati Uniti a seguito della pandemia da Covid-19 e si è velocemente esteso al di fuori dei confini americani diffondendosi in molti settori economici. In ambito sanitario questa fuga sta determinando conseguenze non trascurabili. In Italia, essa sembra tuttavia solo parzialmente riconducibile alle condizioni di lavoro determinatesi con la pandemia. Quest’ultima, infatti, avrebbe in realtà soltanto esasperato una tendenza alla svalorizzazione del personale che avrebbe preso avvio dal 2008 a seguito delle politiche dei tagli. Demotivati e stanchi, gli operatori del Ssn stanno continuando ad abbandonare il loro lavoro in cerca di condizioni più dignitose che trovano nel settore privato o all’estero. In particolare, sarebbero le donne e i più giovani ad andarsene, privando il Ssn di forze sempre più indispensabili vista l’aumentata domanda di cure. Per fronteggiare i problemi di recruitment e di retention, e dunque per implementare l’appeal del Ssn, è necessario comprendere le motivazioni più profonde che spingono i diversi operatori ad andarsene al fine di proporre soluzioni adeguate anche in relazione alle diverse culture professionali espresse dalle generazioni attualmente presenti nel mercato del lavoro.
Details
Il personale sanitario: un esercizio di ricognizione comparato
L’analisi comparata degli occupati nel settore della sanità non è un esercizio scontato, pur importante, data la difficoltà di rilevare informazioni comparabili sul personale sanitario e il diverso significato che i dati possono assumere in sistemi sanitari e regolativi diversi. Il contributo propone un esercizio di comparazione basato sui dati della European Labour Survey che mostra la diversa rilevanza del settore socio-sanitario nei paesi europei, la diversa struttura dell’occupazione socio-sanitaria per livelli di qualificazione e la diversa diffusione del lavoro temporaneo, del part time e del part time involontario quali indicatori delle condizioni di impiego e di qualità dell’occupazione nel settore. I risultati mostrano come, tra i paesi europei, vi siano differenze significative sempre legate al disegno istituzionale dei sistemi sanitari e alle più generali caratteristiche di funzionamento dei mercati del lavoro e che riguardano non solo l’importanza del settore ma anche la struttura dell’occupazione per livelli di qualificazione e alcuni aspetti della sua deregolazione.
Details
Introduzione
Details
RPS N. 3/2024
22.00
€
Quo Vadis?
Il lavoro nel sistema sanitario italiano tra pubblico e privato
La forza del modello sociale europeo
La legge delega in materia di disabilità
Le donne tra cura e lavoro
Aggiungi al carrello
Details
Due musicisti, uno spartito
15.00
€
Per circa mezzo secolo i dirigenti e gli iscritti a Cgil e Pci si sono sentiti parte di una storia comune, che muoveva dalla stessa premessa e che tendeva allo stesso fine. Ciononostante, ogni organizzazione ha affrontato la lunga traversata del Novecento con le proprie specificità, declinando con modalità proprie la rappresentanza della classe lavoratrice. Come due musicisti, potremmo dire, che interpretavano diversamente lo stesso spartito. In una fase come quella attuale, in cui viene ampliandosi non solo la distanza tra cittadini e istituzioni, ma anche quella tra i primi e i corpi intermedi, appare indispensabile tornare a ragionare sulle forme in cui si articola la relazione tra rappresentanza politica e rappresentanza sociale. Volendo farlo in prospettiva storica, un punto di vista particolarmente fertile può essere individuato proprio nel rapporto tra il principale sindacato italiano e il più forte partito comunista d’Occidente.
Aggiungi al carrello
Details
Parte I – Dottrina
Details
Parte II – Giurisprudenza
Details
RGL N. 4/2024 Osservatori
Details
CM 5-6/2024
15.00
€
Editoriale
Aldo Tortorella
, I due dittatori
Osservatorio Quale mondo con Trump e Musk
Laura Pennacchi,
Fine dell’«ordine neoliberale». Ma resilienza del neoliberismo?
Ida Dominijanni
, Il corpo politico del leader-alfa
Massimo Cavallini
, «Trump is back». Il lato oscuro dell’America
Pasqualina Napoletano
, L’Europa in trappola nel disordine mondiale
Stefano Manservisi
, Il vicino ineludibile. Una via africana per l’Europa
Romeo Orlandi
, Trump nel puzzle asiatico. L’insostenibile pluralitàdelle scelte
Michele Mezza
, L’I.A. bellica e l’invenzione di una nuova politica
Stefano Bocconetti
, Che cosa insegna la «pandemia digitale» del 19 luglio 2024
Filippo Miraglia
, Immigrazione: le leggi autoritarie del governo Meloni. E l’Europa si accoda alle destre
Sergio Caserta
, Il centrosinistra vince due su tre, ma tutti perdono voti
Laboratorio culturale
Marco Doria
, Giunte rosse: la sinistra alla prova del cambiamento
Amos Cecchi
, Importanza e attualità del pensiero di Paul M. Sweezy
Giuseppe Cospito e Fabio Frosini
, Gramsci e Lenin: egemonia e filosofia della praxis
Francesco Aqueci,
Genesi e funzione dell’austerità in una recente ricostruzione storica
Paolo Cacciari
, Il comunismo della decrescita
Camilla Sclocco
, Filosofia e critica del capitalismo universale
Francesco Bugli
, Ritorna «Il Capitale» di Marx: una nuova edizione per una nuova traduzione
Schede critiche
Chiara Meta
, Il soggetto gramsciano della politica
Noemi Ghetti
, Dall’ampliamento delle fonti un nuovo modo di fare storia
Alexander Höbel
, L’avvento del fascismo, cent’anni dopo
Antonino Infranca
, Critica delle democrazie occidentali
Piero Di Siena
, Potenzialità di una cittadinanza attiva
Lelio La Porta
, Per una società del riconoscimento
Aggiungi al carrello
Details
Disuguaglianze e povertà Urbi et Orbi
15.00
€
In Italia le disuguaglianze crescono senza sosta dagli anni novanta. Aumenta il numero di persone in povertà, assoluta e relativa, e allo stesso tempo aumenta il numero dei miliardari. Ma le disuguaglianze non sono soltanto di natura economica, patrimoniale o retributiva. Disuguaglianze significative, infatti, si registrano anche nell’accesso allo studio e ai saperi, all’energia, alle cure mediche, nelle condizioni ambientali di vita e di lavoro, nella quantità e qualità del tempo libero e in altre dimensioni ancora. Le disuguaglianze, soprattutto, non sono solo una questione di quantità e gli indicatori numerici, per quanto indispensabili e preziosi, non riescono da soli a rappresentare la complessità di questi fenomeni. E le conseguenze non ricadono solo sulle per sone e le famiglie che le vivono o le subiscono, ma hanno ripercussioni economiche e sociali sull’intero sistema paese. Il presente volume, frutto del lavoro dei ricercatori della Fonda zio ne Giuseppe Di Vittorio e dell’Istituto di Studi Politici «S. Pio V», intende trattare il tema tanto sul piano economico quanto su quello sociologico, storico, filosofico, dando rilevanza alla dimensione quantitativa usando i dati come mezzo e non come fine e inserendola in una sfera ben più ampia, di natura prevalentemente politica. A partire da una lettura storica che utilizza come filo conduttore i tre eventi giubilari degli ultimi cinquant’anni (1975-2000-2025), e passando per una rigorosa analisi dei dati, il volume avanza alcune proposte con l’ambizione di contribuire al dibattito su come dare corpo e sostanza alla «speranza» di migliorare l’esistente.
Aggiungi al carrello
Details
Previous
1
2
3
…
6
7
8
9
10
11
12
…
350
351
352
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA