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A cosa servono le relazioni industriali? Una dichiarazione della British Universities Industrial Relations Association (Buira)
Pubblichiamo l’intervento col quale l’Associazione Universitaria Britannica per le Relazioni Industriali (fra gli altri studiosi della fama di Richard Hyman e John Kelly) – in contrasto con alcuni indirizzi neo-manageriali che si vanno diffondendo nelle accademie anglo-sassoni – ribadisce la specificità e il valore delle relazioni industriali come ramo delle scienze sociali critiche.
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A difesa della meritocrazia? Concezioni alternative del ruolo del merito all’interno di una teoria della giustizia
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A dodici anni dalla 328/2000: eredità, dispersioni e temi aperti
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A due anni dal rapporto sull’Equità di salute in Italia: percorsi e prospettive
Le disuguaglianze sociali nella salute, ovverosia gli eccessi sistematici ed evitabili negli indicatori di salute a carico delle fasce meno avvantaggiate della popolazione, hanno in Italia un’intensità moderata, soprattutto grazie alla distribuzione socialmente equa di una serie di fattori protettivi, quali la dieta mediterranea e il capitale sociale, e il ruolo compensativo del Servizio sanitario. Tuttavia, la crisi economica e il trend sociale di alcuni fattori di rischio hanno messo a repentaglio questo vantaggio e hanno reso urgente lo sviluppo di una strategia nazionale di contrasto, come tra l’altro richiesto dall’Unione europea. E in effetti, trainato dal commitment iniziale della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e dalla pubblicazione di un Libro verde, si è innescato nel 2011 il tentativo di aumentare la consapevolezza riguardo a questo problema tra i decisori politici e gli stakeholder sanitari e no, di identificare le priorità verso le quali orientare le policy di riduzione delle disuguaglianze e di delineare azioni efficaci e innovative. L’articolo ne ripercorre le tappe principali.
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A labour market survey on Eritrea [EBOOK]
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The research is the result of an extensive fieldwork involving companies, formal and informal workers, unemployed people, students and training centres. It provides a rare and up-to-date insight into the field of labour rights and the labour market in Eritrea, focusing on upskilling and vocational training in the IT, tourism and cold chain sectors. The research provides a thorough analysis of the needs related to vocational training in Eritrea, specifically in the major economic centers of Asmara and Massawa, with the purpose of providing a comprehensive framework for the preparation of training courses to develop professional skills. It seeks to capture aspects of demand and supply in the labor market in the fields of information technology, tourism, and the cold chain. The merit of this research goes beyond shedding light on data concerning the Eritrean labor market today; it also highlights the importance of development cooperation in promoting a global agenda for decent work, in a complex geopolitical context.
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A metà della strada. Un’indagine sul rapporto tra sindacato e immigrazione
Via via che i processi nei quali si è articolata la nuova immigrazione si sono imposti all’attenzione come aspetti non secondari del panorama di cambiamenti strutturali in atto in Italia, un particolare fenomeno – per nulla scontato, se si guarda alle esperienze dei paesi europei da più tempo meta di immigrazione – è cresciuto e diventato evidente, acquistando la dignità di uno dei più significativi indicatori di inserimento e stabilizzazione – occupazionali e territoriali – dei nuovi venuti: l’aumento costante delle adesioni di lavoratori stranieri ai sindacati confederali. ...
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A Nord, a Sud del Mediterraneo
15.00
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A Nord e a Sud del Mediterraneo ci conduce il percorso dell’autrice. Charlie Hebdo segna a Nord una tragica frattura. A Sud irrompe il silenzio urlato di un’umanità negata. Uomini, donne, bambini, soldati e civili vittime di guerre, violenze e discriminazioni, dalla Palestina alla Slovenia, dal Rwanda ai rom, ai curdi, avanti e indietro nel tempo: dal «lutto rimosso» delle violenze sugli ebrei romani, a quel «cimitero chiamato Mediterraneo» dei naufraghi di oggi. Se c’è un elemento, un tratto che accomuna le poesie contenute in questa raccolta, questo elemento è il silenzio, ma della potenza del silenzio e della sua importanza ci accorgiamo solo alla fine della lettura. Nella prima parte del volume, infatti, la poesia civile di Marcella Delle Donne ci mette di fronte non al silenzio, ma ad un grido, al grido di un’umanità che nel corso della storia umana è stata innumerevoli volte violentata e soppressa… Ma è un grido che non rimane fine a se stesso, perché la poesia ci indica anche una salvezza, un «senso perduto», un riscatto che compare nella seconda parte della raccolta. Ed è qui che iniziamo ad ascoltare il silenzio.
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A partire dall’Apollon. Una rassegna su cinema e mondo del lavoro
Cinema e lotte operaie intorno all'autunno caldo. A quarant'anni di distanza, si rievoca quella stagione indimenticabile anche rispetto alla produzione di grandi capolavori del cinema impegnato socialemente e politicamente.
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A partire dall’Apollon
8.00
€
Artisti, cineasti, intellettuali furono al fianco dei lavoratori che per tredici mesi, tra il 1968 e il 1969, occuparono a Roma la tipografia Apollon. Fu l’inizio di un nuovo rapporto solidale tra mondo del lavoro e mondo della cultura, cementato anche dalla lotta per sottrarre i mezzi di comunicazione al controllo del potere politico ed economico, per la riforma della Rai, per una nuova politica cinematografica, del teatro e della cultura musicale. Come rilanciare quel rapporto oggi, a distanza di quarant’anni, dopo la crisi della politica e l’eclisse dell’«intellettuale impegnato», mentre il cinema torna a interessarsi dei temi del lavoro? Tra storia e attualità, le testimonianze, le riflessioni e le proposte di scrittori, pittori, registi, politici, storici, lavoratori.
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A proposito di produttività e contrattazione. La presunta oggettività della misurazione della produttività
Il saggio prende in esame il tema della produttività, analizzandolo nei suoi vari e complessi risvolti, quantitativi e qualitativi; di misurazione statistica e di concettualizzazione teorica. In una prospettiva comparativa si approfondisce il caso italiano, rilevandone le criticità e i problemi, sia strutturali sia contingenti. Si sottolinea l’importanza del sistema delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva per favorire una crescita e un miglioramento della produttività. Infine vengono ripercorse le tappe che, nel corso dell’ultimo periodo, hanno registrato l’impegno dei governi e delle parti sociali per trovare rimedi alle scarse performance del nostro sistema produttivo. Con un’attenzione particolare agli ultimi accordi siglati dalle parti sociali.
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A quarant’anni dalla morte di Giacomo Brodolini
Un ricordo di Giacomo Brodolini a 40 anni dalla sua scomparsa. Il dirigente della Cgil, il politico socialista, il ministro al quale rimane legato il nome dello Statuto dei lavoratori, malgrado la sua morte gli impedirà di vedere il coronamento di quella successo, a cui tanto intensamente si era dedicato.
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A quarant’anni dall’istituzione del Servizio sanitario nazionale. L’assalto all’universalismo
In Italia l’assalto all’universalismo – e ai principi fondanti della legge 833 approvata quarant’anni orsono – si manifesta con un disegno bipartisan fondato sul definanziamento del settore sanitario pubblico e sulla promozione del «secondo pilastro» assicurativo privato. Un disegno molto simile a quello ordito nel 1992 dal ministro De Lorenzo, ma reso oggi molto più pericoloso dalla convergenza di molteplici interessi e dall’assenza di una qualche resistenza a «sinistra». C’è da augurarsi che le molteplici iniziative che sono in cantiere per ricordare i quarant’anni di vita del Servizio sanitario nazionale servano a risvegliare dal loro torpore le forze politiche e sindacali che hanno (o dovrebbero avere) nel proprio bagaglio ideale il concetto di diritto alla salute e di uguaglianza di tutte le persone di fronte alla malattia.
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