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Operai, fabbrica, Resistenza – Annali FDV 2015
25.00
€
Con gli scioperi del marzo 1943 nelle fabbriche del nord-ovest ricompare il conflitto sociale che il fascismo aveva negato con la forza della legge, con il sindacato corporativo, con l’apparato repressivo dello Stato. Nei due anni che seguono, nel contesto della guerra “totale”, il conflitto come un flusso carsico attraversa le concentrazioni industriali più importanti del paese. Non solo Torino, Milano, Genova, ma tutti i distretti industriali connessi ai grandi centri urbani. In queste realtà la tensione tra mondo della fabbrica e chi detiene il potere si riproduce: con il governo militare di Badoglio così come con gli occupanti tedeschi e la Repubblica di Salò. La protesta operaia risulterà incredibilmente estesa, avendo nella difesa di condizioni elementari di vita l’elemento di base rispetto al quale si strutturano le relazioni con le direzioni aziendali, con i fascisti, con i tedeschi e con le componenti dell’antifascismo, in primo luogo con il partito comunista. Un gioco complesso, articolato per fabbriche, per aeree, diversificato nel tempo a seconda delle situazioni che la guerra alimenta e produce. Un gioco duro, spesso pericoloso, a volte mortale, ma in cui i lavoratori scoprono la politica, le forme dell’organizzazione, si fanno classe in uno scambio mai scontato con i partiti antifascisti che nel rapporto con questo soggetto attivo della modernità scoprono la possibilità di una nuova Italia. Al volume è connesso un data base dedicato alle dense cronologie delle lotte operaie dagli scioperi del marzo 1943 alla Liberazione.
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La dignità del lavoro
25.00
€
Le intense pagine del testo, che ripercorre la storia e l’evoluzione delle Relazioni Industriali in Banca Intesa prima e nel Gruppo Intesa Sanpaolo poi, permettono al lettore di addentrarsi in una puntuale ricostruzione degli avvenimenti su base rigorosamente documentale. Lo stile asciutto della scrittura, gli eventi raccontati con passione in modo lineare e con un linguaggio comprensibile e comunicativo rendono la narrazione immediata e scorrevole. Partendo dall’analisi degli accordi e dai risultati della contrattazione nei diversi periodi di crescita, stagnazione e sviluppo, il prezioso lavoro di ricerca storica e sindacale indaga l’intreccio tra le vicende aziendali e quelle più generali del settore e del Paese, in un contesto di sconvolgenti cambiamenti giuridici, economici e tecnologici. La storia di Banca Intesa e Intesa Sanpaolo è un pezzo della storia del settore bancario italiano, capace di parlare il linguaggio della confederalità con i suoi valori della solidarietà, dell’inclusione, della dignità e dei diritti dei lavoratori. Relazioni sindacali basate sul merito, pur con interessi contrapposti, determinano il bene delle aziende e dei lavoratori, quindi del Paese. Passione e politica sono qui intesi come strumento di una razionalità storica in cui l’azione sindacale e i suoi risultati hanno sempre provato a misurarsi con un pensiero ed una filosofia di alto profilo.
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XVIII Congresso nazionale. Gli atti
25.00
€
Il volume raccoglie i documenti e il dibattito del XVIII Congresso nazionale della CGIL, tenutosi a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019: 61 interventi svolti in quattro giornate di intenso lavoro alla presenza di una platea composta da 868 delegate e delegati, 1.500 invitati e un centinaio di ospiti internazionali provenienti da 40 Paesi, per un totale di circa 3 mila presenze.
Oltre agli interventi dei delegati (tutti puntualmente raccolti nel volume), sulla relazione svolta dal segretario generale uscente Susanna Camusso, si sono confrontati Carla Nespolo, presidente nazionale dell’Anpi, i due segretari generali di Cisl e Uil, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, Rudy De Leeuw, presidente della Confederazione europea dei sindacati, e Ayuba Wabba, presidente della Confederazione internazionale dei sindacati.
Nel libro trovano anche collocazione l’intervento in qualità di ospite di Neri Marcorè, attore e conduttore televisivo, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i saluti ai partecipanti alle assise di Antonio Decaro, sindaco di Bari, e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
Il saluto di commiato di Susanna Camusso e le conclusioni del neoeletto segretario generale Maurizio Landini completano la discussione nazionale raccolta nel volume, che – insieme agli organismi statutari eletti dal Congresso – contiene anche il testo dei documenti approvati, e cioè: -
Il documento conclusivo del Congresso
; -
Gli ordini del giorno approvati
; -
Lo Statuto e il Codice etico della CGIL
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In allegato al volume è riportato il
Regolamento congressuale
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Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia
25.00
€
Se non ci fossero state le donne, in questa nostra Repubblica, se non ci fossero state le loro tenaci battaglie di emancipazione e liberazione – condotte attraverso un intreccio fecondo di iniziative delle associazioni, dei movimenti, dei partiti, delle istituzioni – l’Italia sarebbe oggi un Paese molto più arretrato e molti articoli della Costituzione non sarebbero stati applicati. Il debito che l’Italia ha nei confronti delle donne lo racconta in modo inedito questo libro scritto e curato dalle volontarie della Fondazione Nilde Iotti. Lo fa illustrando in modo rigoroso e semplice le tappe e i contenuti delle conquiste legislative dall’inizio della Repubblica alla conclusione dell’ultima legislatura, che hanno cambiato la vita delle donne e l’assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese. Il libro rammenta la battaglia per il diritto di voto e le «madri della nostra Repubblica», le donne elette nell’Assemblea Costituente, che diedero un contributo rilevante alla stesura della Costituzione. Sono citati gli articoli che più hanno favorito il cambiamento nella vita delle donne. Segue poi il racconto delle leggi con uno schema che ne indica la scansione in ordine cronologico dal 1950 al 2022, a cui si connettono le schede che ne illustrano i contenuti. Lo sguardo della battaglia delle donne è oggi e sempre più sarà quello europeo. Per questo il libro include una rassegna delle tappe e dei provvedimenti più significativi adottati dall’Unione Europea.
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Agromafie e caporalato – VII rapporto
25.00
€
Per il settimo anno una fotografia dettagliata dei diversi fenomeni di sfruttamento che riguardano i lavoratori e le lavoratrici della filiera agro-alimentare.
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18° RAPPORTO SUI DIRITTI GLOBALI • 2020
26.00
€
Dopo 17 anni di pubblicazione, il Rapporto sui diritti globali cresce ed evolve, con l’edizione principale che diventa internazionale, viene pubblicata anche in lingua inglese e si focalizza sui diritti umani e sulla lotta contro l’impunità, a partire dalla collaborazione con l’Association Against Impunity and for Transitional Justice (AITJ), che lo promuove.
Quella dei diritti umani e dell’impunità è questione oggi resa più centrale dalla crisi del multilateralismo e dal dilagare aggressivo di nazionalismi e populismi, che stanno implicando un progressivo svuotamento della democrazia e dei suoi istituti, un indebolimento del diritto internazionale e dei suoi strumenti, pericolosi disequilibri a livello globale. Ne è derivato, e lo vediamo tragicamente tutti i giorni, un dilagare di crimini di guerra, di aggressioni territoriali, di violazioni sistematiche dei diritti fondamentali della persona, di repressioni sempre più generalizzate e ingiustificate nei confronti di cittadini e di interi popoli, spesso nell’impotenza di istituzioni sovranazionali. Assieme, vediamo approfonditi altri crimini che violano e compromettono diverse sfere di diritti altrettanto fondamentali, che riguardano le comunità e non solo gli individui, come quelli ambientali, economici, sociali. Crimini di sistema, dei quali nessuno si sente responsabile, ma che sono invece prodotti da precise scelte politiche, economiche, di governo.
Il 2020, con la pandemia di Covid-19, ha portato e sta residuando un drastico peggioramento nei diritti e nelle libertà, così come nella condizione sociale ed economica di milioni di cittadini in molte parti del mondo e ha mostrato con maggior evidenza la pericolosa vulnerabilità del sistema democratico e dello Stato di diritto. La necessità di profondi cambiamenti e di radicali inversioni di rotta è ora più urgente e deve riuscire a imporsi, costruendo maggiore consapevolezza sociale e responsabilità pubblica. Il Rapporto sullo Stato dell’impunità nel mondo è un contributo in questa direzione vitale per le persone e per l’intero Pianeta, per realizzare giustizia e costruire diritti globali.
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19° RAPPORTO SUI DIRITTI GLOBALI • 2021
26.00
€
Il
Rapporto sui diritti globali
è una pubblicazione annuale sui processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e ambientali. Lo studio è realizzato dalla Associazione Società INformazione Onlus, con la partecipazione della Cgil nazionale e l’adesione delle maggiori associazioni, italiane e non solo, impegnate a vario titolo sui grandi temi trattati nel Rapporto. Dal 2020, viene pubblicato anche in lingua inglese e si focalizza sui diritti umani e sulla lotta contro l’impunità, a partire dalla collaborazione con Fight Impunity-Association Against Impunity and for Transitional Justice, che promuove il volume. Il Rapporto si è confermato come uno strumento fondamentale di informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro e nella formazione, nelle professioni sociali, nelle associazioni e nel Terzo settore. Come si evidenzia in numerosi paesi e come il Rapporto documenta, anche nel 2021 la pandemia di Covid-19 si è accompagnata a un’accentuazione delle violazioni di diritti fondamentali. Con il pretesto delle misure sanitarie, si sono introdotte misure di eccezione, determinate riduzioni di libertà e peggioramenti nella condizione sociale ed economica di milioni di cittadini in molte parti del mondo, mentre è emersa con maggior evidenza la pericolosa vulnerabilità del sistema democratico e dello Stato di diritto. Il Rapporto, oltre alle violazioni dei diritti umani documentate con un Osservatorio sulle impunità, analizza e denuncia crimini che violano e compromettono altre sfere di diritti altrettanto fondamentali, che riguardano le comunità e non solo gli individui, come quelli ambientali, economici, sociali. Crimini di sistema, dei quali nessuno si sente responsabile, ma che sono invece prodotti da precise scelte politiche, economiche, di governo. Dallo studio dei dati e degli avvenimenti recenti emerge la necessità di cambiamenti radicali e di urgenti inversioni di rotta.
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Donne, una storia di lotte e di libertà
26.00
€
Il libro ripercorre parte della storia dell’Udi, Unione donne Italiane, associazione nata nel 1944 dall’esperienza femminile della Resistenza. L’autrice, impegnata da anni nella divulgazione dell’esperienza storica femminile, evoca figure e ricostruisce eventi in un gioco di rimandi tra storia e memoria, attraverso una complessa ricerca di tracce: ricordi, agende, libri, carte del suo archivio privato e preziosi documenti custoditi nell’archivio centrale dell’Unione. Racconta una storia di alfabetizzazione politica di donne in cerca di autonomia e dignità, in una società retta da un sistema patriarcale con un alto tasso di misoginia. Donne tra felici intuizioni, gesti coraggiosi, ambivalenze ed errori. Nella prima parte del libro Rosanna Marcodoppido rilegge, tra dimensione nazionale e realtà territoriali, la lunga ed esaltante stagione dell’emancipazione, la conquista dei diritti nel nome dell’uguaglianza. Nella seconda parte affronta un percorso mai raccontato fino a oggi: riannoda i fili dell’incontro dell’Udi con il femminismo e ricostruisce la lunga e inedita sperimentazione delle forme della politica, avviata con l’XI congresso del 1982. Al centro c’è, sempre, il desiderio di libertà, un desiderio carico di emozioni, intelligenza, passione e fatica. L’obiettivo costante e tenace è la costruzione di una nuova civiltà delle relazioni per una società più libera, più giusta, più inclusiva.
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FIOM
26.00
€
La Fiom ha compiuto 121 anni di vita. Nata a Livorno il 16 giugno del 1901, ha attraversato tutto il Novecento, le sue conquiste e le sue tragedie. Dopo due guerre mondiali e il fascismo i metalmeccanici hanno contribuito, a partire dagli scioperi del marzo 1943, alla cacciata del regime fascista e alla conquista della democrazia e, successivamente, all’affermazione dei diritti nel e del lavoro, con la straordinaria stagione dell’unità sindacale e dei Consigli di fabbrica. A partire dagli anni Ottanta si è confrontata poi con la globalizzazione e le ristrutturazioni capitalistiche, per affacciarsi alle soglie del nuovo millennio con nuove sfide: la democrazia, l’autonomia, l’indipendenza, lo spazio europeo. La Fiom ha indissolubilmente legato la propria storia a quella del Paese, ne ha interpretato i sentimenti, la voglia di giustizia sociale e di crescita collettiva dentro e fuori le fabbriche. Questo volume ricostruisce la storia della Fiom dalle origini ai giorni nostri, focalizzandosi in particolare sugli ultimi quarant’anni, quelli che, dalla sconfitta operaia alla Fiat nel 1980, hanno segnato un nuovo paradigma politico, sociale ed economico: la fine delle grandi ideologie politiche di massa, la precarizzazione e il neoliberismo. Sfide a cui la Fiom ha voluto e saputo reagire. Lo fa sia con uno sguardo storico, attraverso la vita dell’organizzazione e dei suoi dirigenti, sia con uno sguardo sociologico, analizzando la contrattazione e le strutture della rappresentanza a partire dai luoghi di lavoro. Il volume contiene inoltre interviste con i segretari generali degli ultimi vent’anni e approfondimenti tematici su questione di genere, precarietà, ambiente e salute.
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16° RAPPORTO SUI DIRITTI GLOBALI 2018
27.00
€
Il Rapporto sui diritti globali è uno studio annuale, unico a livello internazionale, che analizza i processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e ambientali, osservati in un’ottica che vede i diritti come interdipendenti. La struttura del Rapporto, giunto alla sua 16a edizione, è articolata in capitoli tematici, suddivisi in una panoramica generale e in Focus di approfondimento su alcune delle problematiche più rilevanti e attuali dell’anno. L’analisi e la ricerca sono corredate da cronologie dei fatti, dati statistici, riferimenti bibliografici e web. Il Rapporto sui diritti globali, contenente le analisi più approfondite, le cifre più aggiornate, il quadro più ampio, si è confermato come uno strumento fondamentale di informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media e nell’informazione, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle professioni sociali, nelle associazioni.
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Rapporto sui diritti globali 2019 (cartaceo)
28.00
€
Promosso da:
CGIL | Con l’adesione di: ActionAid | Antigone | ARCI | CNCA | Fondazione Basso-Sezione Internazionale | Gruppo Abele | Legambiente | Rete dei Numeri Pari
Il Rapporto sui diritti globali è uno studio annuale, unico a livello internazionale, che analizza i processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e ambientali, osservati in un’ottica che considera i diritti come interdipendenti. La struttura del Rapporto, giunto alla sua 17a edizione, è articolata in capitoli tematici, suddivisi in una panoramica generale e in Focus di approfondimento su alcune delle problematiche più rilevanti e attuali dell’anno. L’analisi e la ricerca sono corredate da cronologie dei fatti, dati statistici, riferimenti bibliografici e web. Il Rapporto sui diritti globali, contenente le analisi più approfondite, le cifre più aggiornate, il quadro più ampio, si è confermato come uno strumento fondamentale di informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media e nell’informazione, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle professioni sociali, nelle associazioni. Ideato e realizzato dall’Associazione Società INformazione ON LUS, è promosso dalla CGIL nazionale, con l’adesione delle mag gio ri associazioni impegnate a vario titolo sui grandi temi trattati nel Rapporto. Prefazione di Maurizio LANDINI, introduzione di Sergio SEGIO, interventi di Marco AIME, Paolo BERDINI, Giorgio BERETTA, Susanna CAMUSSO, Luigi CIOTTI, Vincenzo COLLA, Marco DE PONTE, Monica DI SISTO, Fausto DURANTE, Gianna FRACASSI, Enrico GAGLIANO, Paul MASON, Lea MELANDRI, Carolina MELONI GON ZÁLEZ, Marcello MINENNA, Sabrina PIGNEDOLI, Giacomo PISANI, Roberta RADICH, Katrin SCHIFFER, Maurizio SIMONCELLI, Susi SNYDER, Livia TOLVE, Paolo VIGANÒ, Julie WARD, Alex ZANOTELLI, Wim ZWIJNENBURG. REDAZIONE: José Miguel Arrugaeta, Orsola Casagrande, Roberto Ciccarelli, Massimo Franchi, Sandro Gobetti, Francesco Paniè, Susanna Ronconi, Alberto Zoratti, Sergio Segio (coordinatore). HANNO COLLABORATO: Caterina Amicucci, Marco Bersani, Marco Calabria, Gianluca Carmosino, Roberta Ferruti, Marco Omizzolo, Daniela Patti, Levente Polyak, Carlo Ridolfi, Carla Maria Ruffini, Annarita Sacco, Riccardo Troisi.
** Nota **
Il libro è disponibile anche in formato digitale (epub).
Acquistalo ora e leggilo subito sul tuo tablet o smartphone
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La scalata dell’Everest in ciabatte
28.00
€
Cento giorni vissuti davanti ai cancelli di una fabbrica. E cento notti. D’inverno, in montagna. Per difendere il proprio lavoro. Attraverso il diario tenuto quotidianamente sui social media e le foto che l’hanno accompagnato, il libro racconta la resistenza di una comunità di 220 persone – in gran parte donne – attorno cui si è stretta una comunità più ampia, a partire da quella dei paesi e borghi dell’Appennino bolognese per i quali la SaGa Coffee rappresenta una risorsa economica irrinunciabile. È la storia emblematica di una lotta per la sopravvivenza, contro la decisione di chiudere lo stabilimento e portare altrove macchinari e produzioni, che coinvolge tutto il territorio e trascina con sé anche le istituzioni civili e religiose. Alla fine, le operaie e gli operai della SaGa vincono e conquistano un futuro produttivo per la loro fabbrica. Con l’introduzione di Maurizio Landini e, tra gli altri, i contributi del cardinale Matteo Maria Zuppi e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
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