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Lo sviluppo locale in Sardegna: un flop?
15.00
€
Risorse (uomini, conoscenze, valori, relazioni) e territorio (am biente fisico, strade, ambiente produttivo, comunicazioni) so no variabili che stanno alla base di uno sviluppo economi co e sociale. Queste variabili sono dinamiche, cambiano continua men te per fattori endogeni ed esogeni. Alcune volte si evolvono per forza propria, altre si adattano o si integrano con efficacia con gli avvenimenti esterni. Non sempre le classi dirigenti e politiche di un paese (o di una regione) riescono a far cambiare risorse e territorio alla stessa velocità con cui cambiano i concorrenti. In tal caso non tutti sanno stare alla pari. Conseguentemente il divario fra gli attori si amplia. La Programmazione negoziata, benché sia stata un’occasione di accumulazione nel sistema economico del Mezzogiorno e della Sardegna in particolare, non ha dato i risultati attesi e ha determinato uno spreco di risorse e una perdita di tempo. Oggi, a distanza di vari anni dalla conclusione formale di quella politica, è stato possibile esprimere un giudizio più completo grazie a una nuova documentazione e a una valutazione più «distaccata». In questo volume si esaminano i risultati degli strumenti applicati alla Sardegna (Piani integrati d’area, Patti territoriali per l’occupazione, Patti territoriali, Progetti integrati territoriali e Leader) e si forniscono alcuni suggerimenti per non ripetere gli errori commessi.
Con la collaborazione di Antonello Angius e Paolo Fadda
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Artiste al lavoro
30.00
€
Oggetto di arte da secoli, la donna è stata spesso rappresentata come madre, moglie, amante, santa, rassegnata, sensuale, misteriosa, devota, fragile. Il tema della donna nell’arte rientra in quello più generale dell’uguaglianza tra uomini e donne: si assiste a una sorta di schizofrenia tra l’uso del corpo delle donne e al contempo la loro invisibilità. Le artiste e gli artisti con le loro opere hanno colto e spesso anticipato i mutamenti che andavano maturando nella società, e con essi le nuove pulsioni culturali che con lo sviluppo della società dei consumi e nell’era della globalizzazione avrebbero inciso profondamente anche sulle idee e condizioni di vita delle donne. Le donne diventano via via protagoniste e autrici di opere, andando ad arricchire il panorama culturale italiano […] Un lungo cammino, quello del «Lavoro delle donne», nella società, nel lavoro e nell’arte, che è sapientemente narratonella raccolta di capolavori della Cgil. […] Dalla presentazione di Susanna Camusso
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Il Piano del Lavoro (1949-1950) e l’Italia della Ricostruzione
14.00
€
Il Piano del lavoro che Giuseppe Di Vittorio presenta ufficialmente nell’autunno 1949 affonda le sue radici negli anni contraddittori del secondo dopoguerra, all’interno di un paese che a fatica si trascina fuori dalle macerie materiali e morali prodotte dalla dittatura fascista e dal conflitto mondiale. La sua breve vicenda si attiva e si conclude in un importante momento di transizione della neonata Repubblica, sia sul versante delle dinamiche economiche sia sul versante di quelle politiche, nel pieno di uno scontro ideologico che per molto tempo condizionerà la storia politica nazionale e la storia del movimento sindacale. Muovendo dalla ricostruzione puntuale di questi aspetti, il volume passa ad affrontare l’effettiva declinazione che il Piano ha assunto su scala locale, fermando l’attenzione sul caso del Piano provinciale di Pesaro e Urbino che rappresenta un esempio paradigmatico di popolarizzazione del medesimo. In esso si colgono innovazioni, aspirazioni e limiti dell’organizzazione sindacale e delle forze politiche di sinistra, i cui rapporti, come in ambito nazionale, non furono privi di divergenze, nonché lo sforzo di aprirsi ad ampi settori della società testimoniato anche dal ruolo interpretato dagli esperti coinvolti nella preparazione del Piano. Infine si scorgono i tentativi di perseguirne, in una congiuntura politica sfavorevole, almeno alcuni obiettivi di fondo a livello locale da parte di amministratori e dirigenti politici delle forze socialcomuniste allora egemoni.
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I poeti incontrano la Costituzione
12.00
€
Chi meglio del poeta-scrittore può avere facoltà di descrivere un avvenimento così importante della nostra memoria collettiva e della storia della nostra democrazia come la nascita della Costituzione? Nasce così l’idea di costruire un percorso a più voci che rilegga la nostra Carta fondamentale con gli occhi della letteratura, affrontato da generazioni che hanno avuto con essa rapporti indiretti ma forti, sostenuti dall’orgoglio e dall’identità partecipativa trasmessa loro dall’esperienza e dai ricordi dei padri o addirittura dei nonni. Dopo aver celebrato i settant’anni della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e aver spento le settanta candeline della Repubblica, questo libro vuole essere soprattutto un appello affinché tali premesse costituzionali si concretizzino nella loro carica etica e democratica, soprattutto oggi, in cui il nostro paese è preda di un malessere che affievolisce e sfilaccia il tessuto dei rapporti interpersonali. Oggi spetta a tutti noi tenere viva la tensione morale, la forza di volontà, la spinta riformatrice che caratterizzarono il lavoro dei padri costituenti, poiché con la poesia, la creatività, la cultura si possono recuperare le energie perdute per scongiurare la «profezia» di George Santayana: «Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo».
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Logistica
12.00
€
La logistica è qualcosa di più delle funzioni di trasporto e distribuzione cui è solitamente associata. Le trasformazioni del processo produttivo, la diffusione su larga scala del container e dei principi dell’intermodalità e della multimodalità, l’intensificazione dei processi di digitalizzazione e la formazione di nuovi spazi infrastrutturali hanno portato ciò che ruota intorno alla logistica a conquistare un ruolo di primo piano nell’economia e nella politica globali. Porti, zone economiche speciali e corridoi sono così divenuti snodi cruciali all’interno di una nuova mappa del potere. Attingendo da molteplici fonti e approcci disciplinari, questo libro sostiene che la logistica sia da considerare tra gli elementi costitutivi della globalizzazione e – introducendo la categoria di «politica dei corridoi» – analizza il modo in cui essa è diventata un fatto politico che promuove nuove modalità di governo e decisione, spingendo a ripensare la forma Stato e le forme dell’agire politico.
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L’itinerario di Bruno Trentin
13.00
€
Il libro racconta la vicenda intellettuale, politica e umana di Bruno Trentin attraverso la documentazione cartacea e multimediale a lui relativa e la bibliografia dei suoi scritti sulle principali testate della sinistra. Un racconto composto di documenti e di immagini che di fatto narrano il Novecento italiano: la Francia dell’esilio, Padova città universitaria in cui attivare la Resistenza, Milano partigiana, Mirafiori dominata dalla Fiat e poi bloccata dagli scioperi. Le carte documentano l’impegno e il carisma di Trentin nei ruoli di segretario della Fiom, di segretario generale della Cgil e di parlamentare europeo per il Pds nella legislatura 1999-2004. Dall’infanzia e l’adolescenza in terra di Francia alle lotte operaie dell’Autunno caldo fino allo scontro col governo Amato nel 1992 sull’abolizione della scala mobile, si dipana il racconto di sessant’anni di vita italiana passata tra le fabbriche e le scrivanie. Contiene: La persona umana, le trasformazioni del lavoro e le contraddizioni del precariato, l’ultimo intervento di Bruno Trentin (Fermo, 25 maggio 2006). Viene pubblicato, per la prima volta, l’inventario delle carte (appunti e altri materiali) giacenti nella casa di Bruno Trentin alla sua morte.
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Il comandante Bulow
14.00
€
Il libro di Edmondo Montali, con prefazione del presidente dell’ANPI Carlo Smuraglia e introduzione del professor Adolfo Pepe, ricostruisce la vicenda resistenziale, politica e parlamentare di Arrigo Boldrini, il comandante Bulow. Boldrini è stato un grande comandante partigiano alla guida della 28a Brigata Mario Gordini che operò nella provincia di Ravenna e poi in Veneto durante la guerra di Liberazione. Il suo nome rimase per sempre legato alla pianurizzazione della Resistenza con la quale il ravennate Bulow spostò la guerra partigiana dal suo terreno naturale, la montagna, alle campagne della Bassa, inventando un tipo di guerra partigiana che non si riteneva possibile. Ma Boldrini, medaglia d’oro al valore militare, non è stato solo un comandante partigiano. Membro della Consulta e della Costituente, è stato un parlamentare di lungo corso, vicepresidente della Camera dal 1968 al 1976, poi senatore della Repubblica fino al 1994, dirigente di primo piano del Partito comunista italiano e presidente dell’ANPI, l’Associazione nazionale partigiani, fino al XIV Congresso del 2006, due anni prima della sua morte. Il libro cerca di restituire la ricchezza del suo poliedrico contributo alla storia, per molti versi difficile e complessa, della Repubblica italiana di cui fu, a pieno titolo, un padre fondatore.
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Riforma del capitalismo e democrazia economica
30.00
€
Dopo sette anni dall’esplosione della crisi, le cause che l’hanno originata non sono state ancora risolte e, per molti versi, neanche affrontate. Non si intravede alcun cambiamento nel modello di sviluppo nel breve periodo, benché nel dibattito accademico e istituzionale si affaccino nuove tesi e suggestioni, come il rischio di una «crisi infinita» o la previsione di una «stagnazione secolare». L’epicentro della crisi si è spostato in Europa e le ondate recessive e deflative si sono moltiplicate proprio a causa dell’euroausterità, come ha mostrato drammaticamente la vicenda greca. Il nostro paese ha registrato la maggiore intensità depressiva tra tutte le economie industrializzate, anche per effetto delle debolezze strutturali che già ne avevano caratterizzato il declino e che vanno affrontate dal lato della domanda come dal lato dell’offerta, nel breve come nel lungo periodo, per il lavoro e i salari, gli investimenti e l’innovazione, il welfare e i beni comuni, il benessere e la sostenibilità, la democrazia e il futuro. Per questo, in continuum con il Libro bianco per il Piano del Lavoro 2013 (Tra crisi e «grande trasformazione»), è necessario approfondire l’analisi e l’elaborazione con l’intento di riabilitare la parola «riformismo», il cui oggetto originario è sempre stato il cambiamento del capitalismo. In questo libro rosso si intraprende specificamente la via di una possibile riforma del capitalismo, anche finanziario, la cui anima è contesa nella strong battle fra pubblico e privato; ma si ragiona anche di questioni più propriamente ascrivibili alla democrazia economica e alla democrazia industriale, alle relazioni sociali e alle relazioni industriali, finanche alla governance e alla gestione delle imprese, nella ricerca di un nuovo modello di sviluppo.
Saggi, tra gli altri, di:
Silvano Andriani, Cristiano Antonelli, Danilo Barbi, Franco Bassanini, Riccardo Bellofiore, Mimmo Carrieri, Paolo De Ioanna, Maurizio Franzini, Francesco Garibaldo, Paolo Leon, Mariana Mazzuccato, Giacinto Militello, Marcello Minenna, Stefano Petrucciani, Michele Raitano, Edoardo Reviglio, Lorenzo Sacconi, Vincenzo Visco
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Il protagonismo delle donne in terra d’islam
16.00
€
Un eccentrico «testo di storia», che parte dalla centralità della realtà delle donne nel mondo musulmano. Mondo musulmano che non è certo un tutto unitario. Il movimento emancipatorio delle donne per i diritti nell’ambito famigliare e sociale, il «femminismo di Stato», il «femminismo islamico», sono fenomeni trasversali a questo mondo vastissimo, ma vanno collocati in contesti storici e geografici molto diversi tra loro. Le storie dei singoli paesi – i cui confini sono sempre mutati, dalla stagione degli Imperi al periodo coloniale e post coloniale – si assomigliano e si diversificano, dall’Egitto alla Siria, al Maghreb; altri sono casi a sé, come, per diverse ragioni, la Palestina, la Turchia, l’Iran; altri ancora vivono drammi senza fine, come l’Iraq, l’Afghanistan, la Somalia, e sono attraversati da contraddizioni profonde, come il Pakistan e la Penisola araba, fino a casi ancora poco conosciuti come l’Indonesia. Queste diverse storie vengono ricostruite intrecciandole con le condizioni di vita e il protagonismo delle donne, ma non senza aver prima illustrato l’islam, i suoi testi, la sua storia, le divisioni religiose. Oggi la situazione è drammatica, ma, secondo le autrici, sarebbe sviante credere che ciò non renda ancor più combattivo e propositivo il protagonismo delle donne musulmane che questo libro vuole illustrare; un libro basato su un ascolto diretto della voce delle donne del mondo musulmano, perché «la voce dell’altra va presa sul serio, quale premessa alla richiesta che la propria voce venga ascoltata».
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Riconversione: un’utopia concreta
13.00
€
Imprese che falliscono, distretti industriali che chiudono, emergenze ambientali e sanitarie diffuse su tutto il territorio nazionale e centinaia di migliaia di posti di lavoro persi o a rischio. È possibile uscirne e come? È possibile, necessario e urgente attraverso processi di conversione ecologica che tengano assieme dimensione ambientale e aspetto sociale delle produzioni. Dalla ristrutturazione delle linee produttive al tipo di prodotti, dagli acquisti verdi agli appalti, dalla transizione energetica alla ricostruzione di filiere locali, dal chilometro zero al consumo condiviso, dalla formazione permanente dei lavoratori alla rigenerazione di spazi in degrado: un’antologia di riflessioni teoriche, strumenti concreti ed esperienze in marcia per riconvertire il modello economico rendendolo sostenibile, giusto e redistributivo.
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Il diritto alla campagna
14.00
€
Negli anni Ottanta il ritorno alla terra è esercitato come diritto di cittadinanza. Nuovi stili di vita, frugali, vernacolari, nonviolenti, oppongono resistenza al modello industriale e alla mercificazione dei valori d’uso. La critica alla produzione senza limiti e al lavoro-merce conduce a forme autogestite di agricoltura e artigianato ad alta manualità: economie di sussistenza nelle quali traspare la lezione di Ivan Illich, Gandhi, Lanza del Vasto, William Morris, Lewis Mumford. È la fase eroica del biologico. Attraverso l’agricoltura “contadina” passa la costruzione di un rinnovato dialogo città-campagna che si materializza nel «paesaggio commestibile». In esso, la rinascita della campagna comporta la rifondazione urbana, e viceversa. La città riscopre il rapporto agroalimentare con il territorio e si reimmette nei cicli naturali; in bioregioni «ecocentriche», poderi e comunità di villaggio attivano virtù verdi per la loro conversione in senso ambientale. L’auspicata «ruralizzazione ecologica» stringe d’assedio le città, preservando il territorio dallo spreco di suolo fertile. Il diritto alla campagna, all’accesso alla terra, alla vita contadina si anima nelle esperienze rurali microterritoriali e nella coalizione dei neorurali con i cittadini. Il racconto di un’alleanza di matrice ecologista è l’occasione per approfondire temi fondanti della pianificazione e del progetto socio-territoriale: la “Fierucola del pane”, primo mercato biologico in Italia, rappresenta dal 1984 un fervido ambiente culturale e un esempio di utopia concreta.
Premessa di Vandana Shiva
scienziata indiana e attivista politica, ecologista e scrittrice, da decenni si batte per la salvaguardia della vita indigena contadina, per la protezione della biodiversità e l’integrità dei beni comuni. Nel 1993 le è stato attribuito il Right Livelihood Award, considerato il Nobel alternativo per la Pace. Ha fonda-to l’International Forum on Globalization (1982) e, nel 1984, il movimento Navdanya (“I nove semi”).
In appendice Voci della Fierucola di Laura Montanari
giornalista, lavora a “la Repubblica”. Ha scritto per il teatro: Muro (2013) con Francesco Niccolini e Fabio Galati; Siete stati lì (2015), monologhi su storie di attualità, con Fabio Galati.
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Bruno de Finetti
18.00
€
Il volume è dedicato al grande matematico italiano Bruno de Finetti nel trentennale della scomparsa, commemorato di recente dall’Accademia nazionale dei Lincei di cui fu socio autorevole. Bruno de Finetti, di elevato prestigio internazionale, è soprattutto noto per essere tra i fondatori della concezione soggettivistica della probabilità, che con i suoi teoremi assunse definitiva sistemazione scientifica. Ma ha dato significativi contributi anche alla disciplina economica e alla riflessione riformatrice per un mondo «accettabile» sul piano individuale e della collettività; in ricercata coerenza con la sua concezione probabilistica che è stata pertinentemente considerata la «logica dell’incerto». Contro ogni determinismo e intolleranza intellettuale, particolare attenzione dedicò anche alla didattica che rifiutasse ogni forma di indottrinamento passivo, ma che suscitasse le autonome capacità logico-intuitive dei discenti. Il volume, nel pubblicare alcuni suoi scritti significativi, mette in evidenza la sua statura di economista, di riformatore sociale e di persona impegnata nella difesa dei diritti civili, per la quale rischiò anche l’arresto. In particolare viene ricordata un’esperienza unica nel panorama intellettuale ed economico in Italia: quella dei corsi CIME (Centro Internazionale Matematico Estivo) diretti dal Nostro, da metà anni sessanta a metà anni settanta. Corsi che videro la presenza di alcuni tra i massimi economisti internazionali e a cui parteciparono molti giovani economisti italiani, oggi accademici.
Bruno de Finetti
(Innsbuck, 13 giugno 1906 - Roma, 20 luglio 1985). Laureato in matematica nel 1927, è subito assunto all’ISTAT dove lavora sino al 1931, per passare poi alle Assicurazioni Generali di Trieste che lascia nel 1946 per dedicarsi all’insegnamento. Libero docente già dal 1930, insegna prima all’Università di Trieste dal ’47 al ’54 e poi a Roma. Presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma insegna matematica generale e finanziaria sino al 1961. Si trasferisce poi alla Facoltà di Scienze come titolare della cattedra di calcolo delle probabilità, che tiene sino al 1976. È autore di oltre 300 lavori scientifici, che spaziano dal calcolo delle probabilità alla matematica attuariale, dall’economia alla teoria delle decisioni, dalla filosofia della probabilità alla didattica della matematica. La sua opera più importante, tradotta in molte lingue, è Teoria delle probabilità (Einaudi, 1970; Giuffrè, 2005). Ha lavorato anche nel campo dell’automazione, della ricerca operativa, dell’organizzazione aziendale e dell’Amministrazione statale. Ha dedicato il suo impegno anche ai diritti civili e a un riformismo sociale a vantaggio degli individui e della collettività. Numerosi i riconoscimenti nazionali ed internazionali compreso quello di socio nazionale dell’Accademia dei Lincei.
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