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Ambiente e crescita
18.00
€
La concezione corretta di «sostenibilità dello sviluppo» è quella di un processo finalizzato ad obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale nella dimensione locale e globale. Questa interpretazione della sostenibilità, che lega in un rapporto complesso la tutela e valorizzazione delle risorse ambientali alle dimensioni economiche, sociali e istituzionali, è ricca di un insieme di implicazioni che sovente tendono ad essere superficialmente o opportunisticamente rimosse dai diversi protagonisti dello sviluppo. Ci sono quindi correzioni profonde da apportare e su più piani. La sostenibilità è infatti incompatibile non solo con il degrado delle risorse naturali, ma anche con la violazione della dignità e libertà umana, con la povertà e il declino economico, con metodi di governo autoritari, con il mancato riconoscimento dei diritti civili, politici e sindacali. Un percorso di sviluppo sostenibile - è questa la tesi di fondo degli esperti della Cgil che hanno curato il volume - deve perciò integrare e rappresentare l'insieme complesso dei vari elementi che lo qualificano e determinano: per questa ragione occorre ricercare sempre un punto di sintesi alto tra dimensioni che solo superficialmente potrebbero apparire in contrapposizione. Questa è oggi la sfida più grande per una cultura orientata al progressivo cambiamento degli attuali modelli di produzione e di consumo. Il volume e i materiali di formazione contenuti nel CD Rom - fornendo idee, strumenti ed esperienze - rappresentano una risposta importante alle domande che a questo riguardo sempre più frequentemente provengono da operatori sociali, tecnici, istituzioni, enti locali e cittadini.
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I campani e gli italiani nel mondo
15.00
€
La Campania, come le altre regioni italiane - e in particolare quelle del sud -, ha conosciuto due grandi esperienze migratorie verso l’estero, la cosiddetta «grande emigrazione», a cavallo tra la fine del XIX secolo e il primo ventennio del XX, con una battuta d’arresto nel ritmo di deflusso migratorio con lo scoppio della prima guerra mondiale, e l’emigrazione del secondo dopoguerra, stimolata, soprattutto, dalla domanda di manodopera proveniente dai paesi latinoamericani (Argentina, Brasile, Uruguay e Venezuela, in particolare) e dai paesi del Nord-Europa. L’emigrazione campana nel corso degli anni cinquanta cambia sostanzialmente la sua direzionalità, in quanto, da una parte, si affievoliscono progressivamente i flussi verso l’America meridionale e, dall’altra, crescono di molto quelli diretti verso l’Europa settentrionale. La ricerca affronta queste problematiche ricostruendo il quadro conoscitivo di sfondo entro il quale si sono sviluppate le migrazioni in generale, e quelle campane in particolare, e come queste si sono insediate nei rispettivi paesi di emigrazione. L’attenzione si focalizza altresì sulle associazioni e sulle modalità che ne caratterizzano la gestione politico-culturale, offrendo dati e informazioni inedite.
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Lavoro e sindacato nell’Est europeo
10.00
€
A quasi quindici anni dalla caduta dei regimi dell’est europeo, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria continuano a fare i conti con i disagi sociali provenienti dal cambio di sistema politico e dall’adozione di criteri economici di mercato che influenzano in maniera rilevante il mondo del lavoro. Sono molte le analogie presentate dai quattro paesi oggetto dell’indagine: licenziamenti di massa, diritti negati sul posto di lavoro e difficoltà di vario tipo nel rispetto dei contratti e delle retribuzioni. Tutto ciò è possibile anche per la sostanziale debolezza dei sindacati che fanno le spese di politiche governative tese a privilegiare indiscriminatamente il sistema delle imprese, cui viene data carta bianca nella gestione dei rapporti di lavoro e nella possibilità di licenziare senza dover rispettare alcuna regola. Dall’analisi svolta per ciascuno dei quattro paesi, divenuti membri dell’Unione europea il 1° maggio 2004, appare evidente la condizione critica dei lavoratori, impediti nelle loro rivendicazioni e nel rapporto con sindacati ancora alla ricerca di un proprio ruolo nelle nuove società.
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Uscire dalla crisi: le idee e la forza per cambiare
12.00
€
Le nostre proposte sono naturalmente il portato delle modalità e dei contenuti con cui la Cgil è stata in campo in questi anni, in maniera forte per quanto riguarda il governo delle iniziative e delle lotte, e in modo rigoroso per lo spirito di ricerca, di approfondimento, di autonomia critica per quello che concerne il profilo programmatico e l’elaborazione rivendicativa. In questo c’è davvero l’elaborazione collettiva di questa stagione, il contributo di tante compagne e compagni, una grande passione che vive in una sostanziale unità della nostra organizzazione che non comprime pluralismi, spazi e contributi di ricerca, nelle sedi di libera discussione e di confronto. Ci muove la consapevolezza della gravità della situazione, che pochi hanno avuto e hanno compreso quanto noi, e anche la fiducia ragionevole che per quanto difficile una prospettiva di cambiamento esiste, a condizione che si assumano i giusti obiettivi, le analisi di scenario corrette e che si esprimano le politiche economiche e sociali necessarie. Dalla relazione di Guglielmo Epifani.
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I licenziamenti collettivi
15.00
€
Gli autori prendono spunto dalle modifiche introdotte alla legge 223 del 1991 dal decreto legislativo 8 aprile 2004, n. 110 attuativo della Direttiva 98/59/CE - che ha parzialmente esteso l’applicazione della normativa anche ai soggetti non imprenditori - per compiere un’ampia e aggiornata panoramica sulla materia dei licenziamenti collettivi e della collocazione in mobilità del personale ritenuto in esubero. Nell’opera si dà conto di tutte le posizioni espresse dalla dottrina e delle decisioni assunte dalla magistratura di merito e di legittimità, in quasi tre lustri di applicazione della legge. È significativo che la legge 223 del 1991, contrariamente alla legge sui licenziamenti individuali - e in particolare all’articolo 18 della legge 300/1971 - non sia stata oggetto di attacchi da parte del «partito della flessibilità» nonostante che l’ultimo decennio sia stato caratterizzato da profonde modifiche negli assetti produttivi delle imprese, che hanno comportato ampie ristrutturazioni, trasferimenti di rami d’azienda, delocalizzazioni. La sua tenuta sta evidentemente a dimostrare che le parti sociali la considerano ancora un utile strumento di governo della mobilità: di qui l’importanza, per tutti gli operatori giuridici e sindacali, di una conoscenza approfondita e aggiornata della materia.
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Redditi e diseguaglianze
10.00
€
Economisti, politici, sindacalisti a confronto sui nodi centrali dell’economia qui e ora: bassa crescita, alta inflazione, quale modello di sviluppo, quali i meccanismi e le scelte per l’accumulazione e la redistribuzione delle risorse. La crisi economica ha penalizzato le condizioni materiali delle persone e mortificato gli assetti produttivi: urgono quindi investimenti che immettano ricerca, innovazione, formazione nel sistema e dunque urge una differente politica delle entrate. Un sistema fiscale equo e redistributivo è questo: è il patto tra i cittadini e lo Stato perché le risorse pubbliche ritornino ai contribuenti in termini di sviluppo, crescita, servizi. Senza la coerenza e l’intrinseca solidarietà di quel patto è a rischio un intero sistema di politiche pubbliche necessario per costruire pari opportunità di accesso ed esigibilità dei diritti, superando le disparità che la crisi accentua e rimettendo al centro della riflessione e dell’agire politico la questione dell’uguaglianza. La posta in gioco è molto alta. Ne discutono, tra gli altri, Giuliano Amato, Guglielmo Epifani, Franco Gallo, Gianni Geroldi, Marcello Messori, Laura Pennacchi.
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Oltre le barriere
25.00
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La legge quadro sull’handicap (legge 104/1992) contempla una vera e propria rivoluzione copernicana nei diritti dei disabili. Non si muove infatti nella ristretta ottica di promuovere alcuni servizi, ma al contrario pone al centro la persona disabile, la sua famiglia, i suoi bisogni e chiama in causa tutte le istituzioni, pubbliche e private, perché facciano ciascuna la propria parte per garantire alla persona disabile pari opportunità di integrazione e di affermazione di sé. Nel contempo ha posto le basi per ulteriori iniziative legislative sia delle regioni sia del Parlamento. In particolare la passata legislatura ha avuto il merito di imprimere al processo un’accelerazione senza precedenti, dalle leggi 162 e 284 sulla vita indipendente e la disabilità grave, alla legge 17 per l’accesso agli studi universitari, dalla legge 68 per il collocamento mirato al lavoro allo scivolo previdenziale per i disabili gravi, alle agevolazioni per i genitori che lavorano, al - dopo di noi - per chi resta privo del sostegno familiare, alle agevolazioni fiscali per i presìdi riabilitativi e le automobili adattate per la guida e il trasporto dei disabili. Il volume illustra in modo semplice e di facile consultazione i diritti di cittadinanza esistenti nel nostro Paese in favore delle persone disabili, offrendo ad esse e alle loro famiglie, nonché a tutti gli operatori del settore, uno strumento che le aiuti a muoversi nei meandri della burocrazia e nella complessità di norme spesso di non agevole comprensione.
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Fausto Vigevani
16.00
€
Dalle pagine di questo libro emerge, per merito di autori attenti e sensibili, come la figura di Fausto Vigevani sia strettamente legata alle trasformazioni politiche e sociali del nostro paese, un discorrere di avvenimenti, scelte, scontri politici nei quali il ruolo di Fausto è sempre stato significativo, dalle sue prime esperienze sindacali a Piacenza fino alle più recenti vicende politiche riguardanti la crisi del Psi e la trasformazione della sinistra italiana. Si configura con grande vigore la storia di un protagonista delle politiche sindacali. Tutti i passaggi della sua ricca esistenza sono seguiti con onestà e passione. (dall'introduzione di Guglielmo Epifani)
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Vittorio De Sica
12.00
€
Un racconto sulla vita, la carriera, gli amori e la passione per il gioco del grande regista Vittorio De Sica, vincitore di tre premi Oscar, uno degli autori e attori italiani più conosciuti nel mondo, un uomo versatile, spiritoso, di straordinario carisma e capacità di seduzione. Il libro ricostruisce, con il respiro del romanzo, denso di inediti e di notizie, la storia di De Sica. Ripropone i personaggi interpretati, le numerose e divertenti caratterizzazioni; il periodo dei cosiddetti film dei «telefoni bianchi»; la bella e poetica avventura del «neorealismo» cominciata con «I bambini ci guardano» e proseguita con «Sciuscià», «Ladri di biciclette», «Umberto D.»; le pellicole di successo mondiale come «La ciociara», «Ieri, oggi, domani», «Matrimonio all’italiana». Infine, la vita privata: le due mogli, i tre figli, le strane soluzioni adottate dal regista per non scontentare nessuno in famiglia; e le amanti, nonché la roulette che continuò ad attirarlo al tavolo dell’azzardo anche e soprattutto negli ultimi anni di vita, fino a pochi giorni dalla scomparsa, avvenuta nel novembre 1974. Una festosa biografia e, attraverso essa, un ritratto non convenzionale, anzi originale e pungente, del nostro paese.
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I giorni di Scanzano
13.00
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In Italia esistono quasi 90 mila metri cubi di scorie radioattive che devono essere tenute isolate per circa 200.000 anni da qualsiasi contatto con le acque e con gli esseri viventi. Un adeguato cimitero per questi rifiuti dovrebbe dunque collocarsi in una zona a bassa densità di popolazione, con vie di accesso sicure e protette, immune da movimenti tellurici per migliaia di anni, sicura da infiltrazioni di acqua che potrebbero corrodere i contenitori e disperdere gli elementi radioattivi e tossici. Il deposito deve essere in grado di ventilare all'esterno il calore che si forma continuamente durante il decadimento radioattivo e va sottoposto a un continuo controllo militare, contenendo prodotti «appetibili» per organizzazioni criminali e terroristiche. Il sottosuolo di Scanzano, sulle rive del mar Jonio, in Basilicata, non è tale da garantire queste condizioni. La località inoltre è attraversata da vie di comunicazione così importanti che un incidente al deposito fermerebbe tutta l'Italia meridionale. La proposta di realizzare il deposito nazionale delle scorie radioattive a Scanzano ha dato vita a una crescente protesta che è culminata ai primi di novembre 2003 in una grande marcia popolare, con migliaia di adesioni. La localizzazione era stata decisa per decreto, senza preventiva consultazione della popolazione, ma la fermezza che questa ha dimostrato ha costretto il governo a fare marcia indietro. Il volume è la cronaca di quella battaglia, giorno per giorno, narrata dai protagonisti - cittadini, ambientalisti, sindacalisti, autorità locali - e illustrata da fotografie e documenti significativi.
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La previdenza complementare
12.00
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La sempre maggiore diffusione di fondi pensione aziendali o professionali nei paesi dell’Unione Europea pone inevitabili interrogativi sul ruolo della previdenza complementare, che, oltre a costituire una fonte di risorse finanziarie indispensabili nel momento attuale di crisi dei sistemi previdenziali, rappresenta un diverso modello di solidarietà rispetto ai regimi previdenziali obbligatori. In questa prospettiva appare particolarmente utile l’analisi comparata della disciplina della previdenza complementare in alcuni Stati dell’Unione Europea, con l’obiettivo di individuare i tratti comuni e le criticità dei diversi sistemi. In questo volume, attraverso i contributi di esperti nazionali, si descrivono le principali caratteristiche di diversi regimi di previdenza complementare e dei loro rapporti con i regimi obbligatori. Oltre alla prospettiva comparata si è ritenuto indispensabile analizzare la dimensione comunitaria della previdenza complementare, specie in seguito all’emanazione della direttiva relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali. L’intervento del legislatore comunitario in un’area tradizionalmente riservata alla competenza degli Stati membri è infatti un segnale importante della rilevanza del tema delle pensioni complementari, non solo all’interno dell’agenda sociale ma anche all’interno dell’agenda economica e finanziaria dell’Unione Europea.
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La scuola Ducato
15.00
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I preziosi dipinti dei fratelli Ducato sono giunti in Confederazione attraverso un percorso non previsto, ma nel contesto di un lavoro che stiamo conducendo per valorizzare la storia del rapporto fra noi e l’arte contemporanea. Avevamo un po’ trascurato questi aspetti, che si intrecciano con l’impegno per l’affermazione dei principi e dei valori del lavoro, ma i centenari delle Camere del Lavoro ci hanno richiamato alla conservazione e alla ricerca. È stato messo in atto un impegno che non ha pari, per estensione, anche se raffrontato a quello compiuto da importanti imprese italiane. Si può certamente dire che è in corso una riscoperta del rapporto intercorso fra il nostro lavoro, le lotte che conduciamo, i valori che ne sottendono la loro tenace perseveranza e, in particolare, lo sviluppo delle condizioni di vita dei lavoratori, con quello degli artisti e degli intellettuali più in generale. Non è quindi casuale che venga compiuto questo sforzo culturale mentre la nostra lotta per l’affermazione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori ha raggiunto livelli così alti. ...le nostre lotte per l’emancipazione del lavoro sono state favorite dall’arte, dalla libera espressione creativa degli artisti. Durante questo lungo percorso tante sono state le fasi, ampio è stato il confronto su quale doveva essere il rapporto fra arte e lavoratori, fra artisti e organizzazioni sindacali e politiche, manifestandosi a volte attraverso accesi scontri e confronti… E poi, c’è un altro punto importante che quasi mai viene colto e che testimonia dell’importanza dell’arte. L’opera d’arte, quando è veramente tale, si offre a molte letture, non produce messaggi unidirezionali e perentori; è per sua natura un «principio democratico», dialettico, che accompagna alla riflessione, aiuta a costruire un modo di pensare alieno dalle certezze assolute. - …Anche per queste ragioni è bene avere la consapevolezza della necessità di un serio rapporto con gli artisti e con l’arte, in quanto contribuisce alla nostra crescita culturale, quindi delle donne e degli uomini che fanno la Cgil. Proprio per questo è giusto che la Camera del Lavoro di Palermo abbia nella propria sede le tavole dei Fratelli Ducato… (Dall’introduzione di Guglielmo Epifani)
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