• Il volume contiene i risultati scaturiti dal progetto di formazione e ricerca su"La dimensione sociale della contrattazione", realizzato nel corso del 2001. Il progetto ha avviato una riflessione sui modi e sulle forme di rappresentanza, di tutela dei diritti, di sviluppo economico e sociale. Ha posto al centro della propria azione la dimensione territoriale quale riferimento utile per riflettere sulle strategie e sull’azione del sindacato. Il volume dà conto dello studio preliminare all’avvio del progetto, nato da un’intesa tra Cgil e Spi, precisa le caratteristiche del metodo di progettazione dell’azione e dell’indagine, riferisce della sperimentazione sul piano delle analisi e della sperimentazione sul campo.
  • Nell’ordinamento dell’Unione europea i diritti sociali hanno avuto, nel tempo, una rilevante evoluzione dai trattati fino alla Carta di Nizza, grazie anche al cospicuo apporto alla loro definizione fornito dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. E poiché le disposizioni comunitarie in materia incidono sempre di più nella legislazione italiana è necessario verificare la correttezza del "dialogo" tra le due normative. In Italia il governo in carica ha predisposto il "Libro bianco sul mercato del lavoro" e il relativo disegno di legge delega che hanno suscitato un serrato dibattito. Molti esperti della materia ritengono infatti che questi provvedimenti comportino una precarizzazione del lavoro attraverso presunte "tutele nel mercato" in sostituzione delle "tutele nel rapporto lavorativo"; che essi puntino a sostituire l’autonomia e imparzialità della giurisdizione del lavoro con forme arbitrali di dubbia garanzia, e con forme burocratiche di insicura definizione dei rapporti; e tendano a ridimensionare le relazioni industriali e a emarginare l’effettiva rappresentanza sindacale. I saggi contenuti nel volume sviluppano questi temi, rielaborando le relazioni tenute da alcuni fra i più importanti giuslavoristi del paese al Convegno "Il futuro dei diritti sociali in Italia e in Europa", svoltosi il 1° febbraio 2002 presso il Cnel, promosso dalla "Rivista giuridica del lavoro", da Magistratura democratica e dalla Consulta giuridica del lavoro.
  • La riproduzione di tutte le tessere dal 1907 al 2001 e di 140 manifesti dal 1945 ad oggi (sul 1° Maggio, i congressi nazionali, le campagne di tesseramento), accompagnata da schede tecniche complete e da una prima bibliografia sull’iconografia della Cgil. Il libro-catalogo, che accompagna una documentatissima mostra, è arricchito da due autorevoli contributi specialistici, il primo di Albe Steiner, l’altro di Ennio Calabria, due fra i più originali creatori di manifesti per la diffusione delle idee di questo secondo dopoguerra. Una rilettura attraverso le immagini delle diverse tappe della storia del movimento sindacale dagli anni delle divisioni a quelli dell’unità; dal periodo della grafica realista a quello, di diverso linguaggio ma ugualmente impegnato, degli anni sessanta e settanta, per giungere agli apporti creativi degli ultimi decenni. Centottanta pagine per valutare, attraverso i manifesti, l’evoluzione della cultura estetica, espressiva e della comunicazione della più rappresentativa Confederazione sindacale italiana. Centosessantotto pagine di storia nel segno dei lavoratori.
  • Mediterraneo

    12.00 
    Mediterraneo. I Romani lo chiamavano Mare nostrum. Oggi, in un mondo tanto allargato e tanto ristretto, "nostrum" non può che riferirsi a tutti i popoli rivieraschi che vi abitano e vivono dello stesso mare, al nord come al sud del Mediterraneo. Di qua, di là dal mare, i flussi migratori tra l'Italia e la Tunisia vedono prioritariamente gruppi di italiani attraversare il Mediterraneo ed emigrare in Tunisia per sfuggire alle leggi razziali. Con l'indipendenza della Tunisia, comincia invece, alle soglie degli anni sessanta, il flusso migratorio dei tunisini verso l'Europa e più tardi verso l'Italia. Quali sono le aspettative, i progetti, i programmi degli emigranti? Quali le possibilità di un ritorno e di un investimento costruttivo? Quale l'impatto del fenomeno migratorio sulla società, sull'economia, sulla cultura della Tunisia? Per quanto riguarda l'Italia, quali sono le condizioni di vita, di lavoro, le difficoltà dei tunisini immigrati? Quale l'influenza sulla società italiana? Sono alcuni dei punti messi a fuoco nel volume in un acceso e interessante confronto tra intellettuali e ricercatori delle due sponde del Mediterraneo.
  • La storia della Camera del lavoro di Modena segue e segna, nel corso del Novecento, le complesse trasformazioni che, dall’iniziale caratterizzazione rurale, portano il territorio provinciale a divenire una dinamica realtà di sviluppo industriale e del terziario avanzato. Questo libro inaugura la collana "Storia e storie" dell’Istituto storico di Modena, e intende offrire a un vasto pubblico una sintesi efficace delle vicende che, dalle prime organizzazioni sindacali di fine Ottocento, portano alle lotte operaie che caratterizzano l’intero arco del XX secolo, fino alle soglie degli anni ottanta. Il saggio di Osti Guerrazzi e Silingardi si svolge intrecciando il testo con una ricca trama documentaria, fotografica e iconografica, temporalmente corrispondente, proveniente principalmente dall’archivio della Cgil di Modena e dal fondo Franco Beghelli, depositati entrambi presso l’Istituto storico di Modena.
  • L’analisi del tesseramento Cgil nel periodo 1995-2000 offre un ricchissimo insieme di informazioni sull’andamento della sindacalizzazione in rapporto alle realtà socio-economiche del nostro paese. Incrociando i dati sugli iscritti Cgil con i dati Istat, Inps e della pubblica amministrazione ricostruisce la dinamica della relazione che collega il tesseramento con gli occupati (suddivisi nei macrosettori industria, terziario e agricoltura), i disoccupati e i pensionati; per ogni territorio e categoria fornisce informazioni qualitative sul tessuto produttivo di riferimento e sulle caratteristiche socio-anagrafiche dei lavoratori; per ogni macrosettore e categoria, a livello regionale e provinciale, rende disponibili i tassi di crescita degli iscritti, i tassi di sindacalizzazione e la struttura della forza lavoro per dimensione d’impresa, sesso, qualifica ed età. Ne emerge un quadro estremamente articolato, puntualmente documentato, illustrato con chiarezza da grafici e tabelle, che fornisce alle strutture sindacali informazioni utili non solo per intervenire nelle aree tradizionali di proselitismo, ma anche per evidenziare i punti di debolezza, gli aspetti non tradizionali, la strumentazione più adeguata per corrispondere a una domanda e a bisogni emergenti non affrontabili con le consuete forme di attività sindacale o di tutela individuale. Il volume infine costituisce una fonte preziosa per gli studiosi della materia e per chiunque sia interessato alla riflessione sulla dinamica e ricomposizione della rappresentanza sindacale.
  • Voci dal conflitto. Voci di ebrei israeliani, di palestinesi cittadini di Israele, di palestinesi dei territori occupati: docenti universitari, scienziati, esponenti dei movimenti per la risoluzione del conflitto, i quali, da punti di vista differenti, denunciano l'ingiustizia dell'occupazione, la militarizzazione della società israeliana, la sottrazione di risorse vitali, come l'acqua, la strategia del displacement come forma di apartheid, di cui i governi israeliani sono responsabili. Dal volume emerge con chiarezza che non si tratta di un conflitto di religione, né di un conflitto etnico. Si tratta di una guerra fra chi, per mandato divino e per antiche e recenti persecuzioni e genocidi, ritiene di avere diritto di vivere sulla "terra promessa", e chi storicamente, da sempre, vive su quella terra. Il punto di vista degli autori dei saggi è che esiste, per entrambi i popoli, la possibilità di vivere in pace sullo stesso territorio, secondo la formula "due popoli due Stati". Questo i palestinesi lo hanno accettato, ma non i governi israeliani che mirano alla Grande Israele. Si pone quindi con forza, oggi più che mai, la necessità della mediazione internazionale. L'Unione europea , per i suoi princìpi, le sue leggi, può essere il soggetto super partes, al quale gli autori del volume, ebrei israeliani e palestinesi, si appellano a gran voce. La storia del conflitto Palestina-Israele, anche in questa ultima e più drammatica fase, ha reso palese l’inadeguatezza di qualunque strategia di pace che poggi su una riduzione arbitraria della sua complessità. Per questo gli autori del libro – ebrei israeliani, palestinesi cittadini di Israele, palestinesi dei Territori Occupati, docenti universitari, scienziate e scienziati, esponenti dei movimenti per la risoluzione non violenta del conflitto – ne offrono una rappresentazione non appiattita sugli schemi della belligeranza, recuperando la molteplicità delle tensioni che si sono venute creando tra le due parti, non solo sul piano degli interessi politici ed economici, ma anche su quello delle fratture sociali e culturali. Essi denunciano, da punti di vista differenti, l’ingiustizia dell’occupazione, la militarizzazione della società israeliana, la sottrazione di risorse vitali come l’acqua, la strategia di apartheid di cui i governi israeliani sono responsabili, l’insostenibilità degli interventi (e dei non interventi) del mondo occidentale. La convinzione degli autori dei saggi è che esiste, per entrambi i popoli, la possibilità di vivere in pace sullo stesso territorio, secondo la formula "due popoli, due stati". Si pone quindi con forza, oggi più che mai, la necessità della mediazione internazionale in cui l’Unione Europea, per i suoi princìpi e per le sue leggi, superando l’impotenza attuale, può essere il soggetto super partes, al quale pure guardano le autrici e gli autori del volume. Contributi di: Abu-Dayyed Shamas, Amit, Delle Donne, Donini, El Sarraj, Ghanayem, Gigli, Halper, Hiller, Isaac, Macchi, Picchio, Rossetti, Tarozzi, Tricarico, Trottier.
  • Per la prima volta oltre quattrocento documenti della Cgdl clandestina vengono offerti, attraverso schede riassuntive, agli studiosi e agli appassionati di storia del sindacato e d’Italia. In gran parte sconosciuti fino ad oggi, ci consegnano un quadro estremamente ricco, persino sorprendente, dell’attività della Cgdl e della lotta condotta negli anni 1927-1943 per le libertà sindacali. Si tratta di giornali, opuscoli, tessere, volantini prodotti dalle due diverse Confederazioni generali del lavoro, quella diretta da Bruno Buozzi, operante prevalentemente in Francia fra gli emigranti e i fuoriusciti italiani, e l’altra, diretta da Paolo Ravazzoli prima, da Giuseppe Di Vittorio poi, che agiva in clandestinità soprattutto in Italia. Il testo è il risultato di ricerche compiute nelle carte che la polizia sequestrò agli antifascisti durante il ventennio, e ora conservata nell’Archivio centrale dello Stato.
  • I certificati sono da sempre l’emblema di una "burocrazia vessatoria" nei confronti del cittadino considerato un suddito e costretto a fare il fattorino tra un'amministrazione e l’altra per dimostrare di essere nato, residente e persino di essere in vita. Nel 1997 è iniziato il cammino verso l’eliminazione della richiesta di certificati, e l’autocertificazione è divenuta un simbolo della rivoluzione profonda nel rapporto tra amministrazione e cittadino avviata con le leggi Bassanini. Numerosi interventi normativi e, da ultimo, il testo unico sulla documentazione amministrativa, hanno via via introdotto nuove semplificazioni, destinate a rendere più semplici tutte le pratiche della vita quotidiana e a eliminare i certificati ("decertificazionne") attraverso lo scambio dei dati tra le amministrazioni per via telematica. Il volume illustra nel dettaglio i princìpi innovativi, gli strumenti e i risultati delle nuove norme, guardando ai nuovi traguardi informatici e telematici del presente e del futuro come la carta d’identità elettronica e la firma digitale. Utile, quindi, per tutti coloro, addetti ai lavori o semplici cittadini, che vogliono conoscere i nuovi diritti e le opportunità che le semplificazioni hanno introdotto.
  • "Giovanna", diretto nel 1955 da Gillo Pontecorvo e sceneggiato da uno dei più importanti sceneggiatori italiani, Franco Solinas, racconta la lotta determinata e coraggiosa di un gruppo di operaie tessili contro la decisione dell’azienda di licenziare alcune di loro: esse occupano la fabbrica, iniziando un’esperienza nuova in cui il conflitto con il proprietario si mescola con i problemi che nascono con le loro famiglie e i loro figli; infatti accanto alla solidarietà della città emergono anche insofferenze patriarcali e maschiliste per questa inedita iniziativa di donne. Il mediometraggio fu presentato alla Mostra del cinema di Venezia del 1956, dove questa prima esperienza narrativa di film a soggetto del giovane regista fu molto apprezzata dalla critica, che parlò di "purissimo film neorealista". Nel volume, curato da Antonio Medici, il film è analizzato da un saggio introduttivo di Lietta Tornabuoni; ne viene pubblicata la sceneggiatura desunta, con un corredo fotografico; sono presentati documenti come il visto di censura e la descrizione del brano che fu censurato. Il racconto della sua storia produttiva è affidato alle testimonianze del regista, Gillo Pontecorvo, di due dei suoi principali collaboratori, Giuliano Montaldo e Franco Giraldi, del direttore della fotografia, Enrico Menczer, della protagonista, Armida Gianazzi, e a una documentazione relativa al film internazionale collettivo sulle donne La Rosa dei Venti, di cui Giovanna era l’episodio italiano. Paola Scarnati e Mario Musumeci raccontano la storia del restauro del film, salvato e conservato dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.
  • Oggi ai portatori di handicap, invalidità, malattie rare sono riconosciuti diritti, agevolazioni, provvidenze. Non è facile però per il cittadino interessato averne un quadro organico, data la molteplicità di norme che li regolano. Per rispondere a questa esigenza di chiarezza gli autori hanno costruito una guida ragionata, divisa in capitoli tematici. Il manuale offre un panorama completo e aggiornato di tutta la normativa in merito, dalle prestazioni previdenziali alla gestione dell’assistenza sanitaria, dall’integrazione nella scuola all’inserimento nel mondo del lavoro, dalla possibilità di spostarsi all’interno dei centri urbani e di viaggiare, all’esercizio dei diritti civili, precisando, per ogni argomento esaminato, le facilitazioni economiche previste. Premessa di tali provvedimenti sono i princìpi generali sanciti dalla Costituzione italiana e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, volti a stabilire la dignità e l’autonomia dei soggetti svantaggiati, mentre a garanzia della loro attuazione si pongono istituzioni e associazioni a cui il cittadino si può rivolgere per essere tutelato. Completa il volume un’appendice operativa contenente il facsimile dei moduli da utilizzare in tutte le situazioni prospettate dalla guida, in modo da rendere facilmente esigibili i propri diritti.
  • La Serbia e soprattutto Belgrado dopo un anno dalla caduta di Milosevic, attraverso frammenti di vita di un anziano insegnante di origine russa e brevi ritratti individuali di otto amici e amiche con storie e caratteri molto diversi. Con il protagonista e i suoi conoscenti il libro tocca temi e caratteristiche della storia, della cultura, della società belgradese in un momento storico confuso e delicato quanto importante anche per noi italiani: la politica, l’amore, il lavoro, la fede, la povertà, l’arte, l’amicizia. Un libro composto da quattro tracce narrative che si intrecciano: il racconto, le cronache in corsivo, i versi, le fotografie, in una sequenza ritmica che alterna ricordi, visioni, metafore, immagini poetiche.