Skip to content
Cerca per:
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Non puoi aggiungere questa quantità di "La moneta incompiuta" al carrello perché le scorte di magazzino non sono sufficienti (disponibili 0).
Sort by
Default Order
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
L’esigenza di formare e sensibilizzare i decisori pubblici a una progettazione human-centered dei servizi pubblici
Il contributo intende dimostrare l’esigenza di applicazione da parte dei decisori pubblici di modalità più innovative di interazione con i cittadini, considerati i numerosi cambiamenti della nostra società negli ultimi decenni. Nell’era della trasformazione digitale, infatti, le nostre reti socio-tecniche diventano sempre più aperte, portando all’aumento della (auto)consapevolezza della centralità e del ruolo potenziale delle persone e dei cittadini. Per questo le pubbliche amministrazioni dovrebbero dotarsi di strumenti adeguati per affrontare la complessità che emerge da tale condizione, rendendosi disponibili a ripensare il rapporto con i cittadini. In particolare, il contributo intende mostrare da un lato come l’approccio del design thinking possa offrire strumenti e metodi preziosi ai decisori per raggiungere questi obiettivi e dall’altro come sia necessario un aggiornamento delle loro competenze e conoscenze. Nel paper vengono identificati i principali bisogni dei decisori in questo campo, insieme alla descrizione di un corso di formazione per decisori focalizzato sull’approccio del design thinking, strutturato sulla base di questi bisogni.
Details
Cannabis: dal fallimento proibizionista ai successi delle legalizzazioni
Dopo sessanta anni di war on drugs è evidente il fallimento delle politiche proibizioniste sulle droghe. Queste sono sempre di più, prodotte in maggior quantità e consumate da un numero di persone che cresce a ritmo doppio rispetto alla popolazione mondiale. A partire dalle violazioni dei diritti umani, l’evidenza dei danni diretti e indiretti della repressione, sinora al centro delle politiche pubbliche sulle droghe, ha incrinato il fronte proibizionista. Riconducendosi all’obiettivo delle convenzioni sulle droghe, la tutela della salute, alcuni Stati hanno avviato politiche di regolamentazione legale della cannabis, ritenendolo un modo migliore di controllare la sostanza più diffusa e consumata. Uruguay, Canada, 19 Stati Usa e più recentemente Malta hanno avviato politiche che mirano a sottrarre alle narcomafie il mercato della cannabis, garantire la qualità della sostanza per coloro che la consumano e prevenire in modo più efficace gli usi problematici della stessa. I primi risultati sono positivi, sia in termini di salute e sicurezza pubblica, che dal punto di vista economico. La legalizzazione della cannabis non può più considerarsi un salto nel vuoto ma una alternativa efficace alla repressione.
Details
Cannabis: il referendum, il Parlamento e l’urgenza della riforma
L’articolo si concentra sulle ragioni sociali e politiche che hanno spinto a proporre il referendum per la cannabis legale, e risponde alle obiezioni della Corte Costituzionale che lo ha dichiarato inammissibile. In particolare, sono discussi i vincoli che deriverebbero dalle Convenzioni internazionali al cambiamento della normativa, per via referendaria e per via parlamentare. Infine, si indicano le prospettive politiche per la più vasta riforma delle politiche di contrasto a (tutte) le droghe, dietro la spinta del movimento per la legalizzazione della cannabis.
Details
Una (illecita) società di mutuo soccorso: l’offerta sociale di cannabis
L’articolo si focalizza sulla cosiddetta «offerta sociale» di cannabis, definita come l’insieme dei gruppi di amici/consumatori in cui avviene un commercio «minimamente» orientato al profitto. Un arcipelago di società di mutuo soccorso, sorte tra pari, in vari paesi, in risposta alle restrizioni legali/morali gravanti su varie sostanze illegali, tra cui, in particolare, la cannabis. Qui si mostrano i risultati di un’indagine empirica che conferma la rilevanza dell’offerta sociale di cannabis anche in Italia, e suggerisce che l’uso di questo canale sia positivamente correlato con alcuni indicatori di integrazione sociale degli intervistati, quali il loro livello di istruzione e di occupazione.
Details
In salute e in malattia: politiche e diritto all’istruzione dei bambini e delle bambine
Il contributo introduce al tema del diritto all’istruzione dei bambini e dei ragazzi* in condizione di malattia; in particolare presenta ed esamina le politiche educative e sanitarie che, nel nostro paese, si realizzano principalmente attraverso l’erogazione di servizi scolastici alternativi quali la Scuola in ospedale (Sio) e l’Istruzione domiciliare (Id). Emerge la rilevanza di servizi che – tra sfide organizzative, educative e relazionali – garantiscono la «continuità didattica», alimentano la cosiddetta «continuità esistenziale» e consentono la prosecuzione di un percorso di sviluppo e di crescita personale.
Details
Docenti ospedalieri: equilibrismi sulla soglia
L’articolo analizza, sulla base di una prima discesa sul campo, le esperienze, le rappresentazioni e i posizionamenti di ruolo di un gruppo di docenti ospedalieri e, attraverso il loro punto di vista, offre spunti per riflettere su come le attuali politiche educative e sanitarie si intrecciano e sono implementate. A partire dalle sfide poste alla scuola dalla società della conoscenza, si discutono le potenzialità e gli inciampi che costellano il lavoro e la quotidianità del docente in ospedale. Quella che emerge è una professione che, per la particolarità del contesto, si costruisce attraverso equilibrismi su molteplici e sovrapposte soglie.
Details
La vita in una stanza. Bambini e genitori in ospedale
La transizione dalla salute alla malattia che investe bambini e adolescenti e che richiede ricoveri prolungati si configura come elemento dirompente nelle biografie familiari. La discontinuità biografica che ne deriva, per tutti i componenti del nucleo, si manifesta nella trasformazione dell’agency infantile, della relazione genitori-figli e nella scoperta di una nuova quotidianità, dapprima subita, poi accettata. In questa nuova routine, prevalentemente caratterizzata da una scansione sanitaria del tempo, la scuola ospedaliera non soltanto occupa un posto di spicco per mantenere saldi legami con il fuori, ma si inserisce nel processo terapeutico come attivatore di energie e competenze.
Details
Violenza sulle donne e intersezionalità: la capacità di risposta degli interventi a supporto dell’empowerment socio-economico
Il saggio pone l’attenzione al carattere intersezionale della violenza e al tema delle discriminazioni multiple, tessendo un filo di Arianna tra i risultati emersi da una ricerca di campo realizzata nell’ambito di un lavoro di valutazione dei due Piani nazionali contro la violenza sessuale e di genere. La prima parte presenta i risultati di un’indagine sugli interventi nazionali finanziati dal Piano Straordinario 2015-2017 a valere dei fondi stanziati da due Avvisi pubblici. L’indagine si focalizza sulla capacità ed efficacia di presa in carico e di supporto all’empowerment socio-economico delle donne considerate un target maggiormente vulnerabile al rischio di subire diverse forme di violenza ed esposte a discriminazioni multiple: migranti anche di seconda generazione, incluse le donne rifugiate e richiedenti asilo. La seconda parte si propone di comprendere se le criticità rilevate emergono anche dall’analisi del focus group condotto con soggetti del privato sociale impegnati nel contrasto di tutte le forme di violenza. L’obiettivo è di comprendere se tali discriminazioni permangono come fattori che ostacolano l’efficacia degli interventi di policy per prevenire e contrastare la violenza sulle donne più vulnerabili.
Details
Fare rete nel contrasto alla violenza maschile contro le donne
Il contributo affronta il tema del lavoro di rete nella prevenzione e nel contrasto della violenza maschile contro le donne e si concentra in particolare sull’analisi delle dinamiche che hanno luogo tra centri antiviolenza/case rifugio e servizi generali nei processi di costruzione di relazioni operative stabili. Tali collaborazioni, oggi unanimemente considerate il presupposto fondamentale per la messa in atto di interventi integrati, efficaci e rispondenti ai bisogni e ai desideri delle donne in uscita dalla violenza, sono lette sia alla luce del ruolo dei Cav, delle case rifugio e dei servizi generali, che del confronto metodologico e culturale tra questi attori, con la finalità di mettere in risalto sia i principali esempi virtuosi che le maggiori criticità relative ai processi di costituzione e funzionamento delle reti territoriali antiviolenza.
Details
I centri antiviolenza nelle politiche regionali: eterogeneità e prospettive
Le politiche di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne sono definite, oltre che dalle disposizioni nazionali, anche da quelle regionali. A partire da una breve ricostruzione storica e normativa riguardante lo sviluppo del ruolo dei centri antiviolenza in Italia, il contributo analizzerà i contesti regionali e delle province autonome, al fine di esplorare i differenti assetti territoriali. L’articolo, ricostruendo la cornice formale entro cui si situa l’azione dei servizi, e approfondendo alcune dimensioni riguardanti l’inquadramento e il ruolo attribuito ai centri antiviolenza (Cav) a livello locale, propone una riflessione sul riconoscimento o meno delle loro peculiarità e sollecita la necessità di riconoscere le politiche antiviolenza come specifiche.
Details
Una convergenza impossibile? Gli interventi per autori di violenza in Italia tra resistenze e istanze innovatrici
Nel campo degli interventi antiviolenza, il riconoscimento dei Programmi per autori di violenza (Pav) è stato accompagnato da dubbi di diversa natura. Tra questi, le resistenze di alcuni centri antiviolenza (Cav) femministi si fondano sui timori per la sicurezza delle vittime. Il contributo analizza le tensioni che si sono originate nel processo di accreditamento dei Pav e le strategie da questi adottate per legittimarsi. A livello politico, si analizza la negoziazione interna ai Pav in occasione della codifica dei princìpi di riferimento nelle linee guida nazionali, mentre a livello operativo si discutono le tensioni emerse con i Cav in merito alle procedure adottate dai Pav per garantire la sicurezza delle partner degli autori presi in carico. In entrambi i casi emergono ambivalenze, tensioni e strategie per il loro superamento, che indicano possibilità di conciliare i diversi posizionamenti, nella prospettiva di garantire sicurezza alle vittime in un sistema integrato e coordinato di intervento.
Details
La metodologia dei centri antiviolenza e delle case rifugio femministe come «politica sociale di genere»
L’articolo esplora gli effetti del processo di regolamentazione in atto sulle pratiche di Centri antiviolenza (Cav) e case rifugio (Cr), in particolare di quelli gestiti dall’associazionismo femminile e femminista, inquadrandolo all’interno del dibattito teorico sul «riconoscimento». A partire dalle narrazioni di operatrici antiviolenza sulle rappresentazioni e le pratiche adottate nei loro interventi, analizziamo 1) la specificità della metodologia di accoglienza dei Cav basata sulla co-costruzione dei percorsi di fuoriuscita dalla violenza con le donne accolte, 2) il tema dei finanziamenti e 3) il ruolo delle operatrici. Si intende così approfondire come le pratiche di Cav e Cr si integrino nel sistema istituzionale antiviolenza in Italia, configurandosi come politica sociale di genere. L’analisi conferma come le politiche antiviolenza rappresentino un unicum all’interno del sistema delle politiche pubbliche nel loro complesso, specificatamente caratterizzate da un approccio di genere, intersezionale e multidimensionale. Infine, l’articolo mette in luce come il dibattito che attraversa il percorso di regolamentazione riveli sia i vincoli, sia, talvolta, alcuni spazi di opportunità per interpretare le esigenze di Cav e Cr e delle donne.
Details
Previous
1
2
3
…
32
33
34
35
36
37
38
…
347
348
349
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA