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I congressi Cgil. Futuro ai diritti
30.00
€
Il volume raccoglie i documenti e il dibattito del XIV Congresso nazionale della Cgil, tenutosi a Rimini dal 6 al 9 febbraio 2002: ottanta interventi che in quattro giornate di intenso lavoro si sono svolti di fronte a una platea di 1.173 delegate e delegati e di migliaia di invitati provenienti da tutto il paese e da centinaia di luoghi di lavoro. Sulla relazione svolta da Sergio Cofferati, insieme ai delegati al Congresso intervenuti, si sono anche confrontati Luigi Angeletti e Savino Pezzotta, segretari generali di Uil e Cisl, Guy Ryder, segretario generale della Cisl Internazionale, ed Emilio Gabaglio, segretario generale della Ces. Nel volume trovano altresì collocazione gli interventi che ospiti prestigiosi del Congresso hanno svolto nell’ambito delle tre iniziative congressuali dedicate, la prima, introdotta da Guglielmo Epifani, ai temi della libertà, le altre ai temi della pace in Palestina e della grave crisi dell’Argentina. La manifestazione pubblica svoltasi al termine del Congresso, con l’intervento conclusivo di Sergio Cofferati, completa la discussione nazionale raccolta nel volume, che è terminato con la pubblicazione dei documenti preparatori che il Comitato direttivo confederale aveva proposto al dibattito congressuale - articolatosi poi in 52.126 assemblee congressuali a cui hanno partecipato 1.332.715 iscritte e iscritti alla Cgil - degli ordini del giorno e del documento conclusivo approvati, dello Statuto della Cgil e degli organismi eletti dal XIV Congresso.
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I congressi Cgil. Riprogettare il paese
30.00
€
Il volume raccoglie i documenti e il dibattito del XV Congresso nazionale della Cgil, tenutosi a Rimini dal 1° al 4 marzo 2006: 90 interventi che in quattro giornate di intenso lavoro si sono svolti di fronte ad una platea di 1.222 delegate e delegati e di migliaia di invitati provenienti da tutto il paese e da centinaia di luoghi di lavoro. -Sulla relazione svolta da Guglielmo Epifani, insieme ai delegati al Congresso intervenuti, si sono anche confrontati Luigi Angeletti e Savino Pezzotta, segretari generali di Uil e Cisl, Guy Ryder, segretario generale della Cisl internazionale, Eduardo Estevez, segretario generale aggiunto della Cmt e John Monks, segretario generale della Ces. -Nel volume trovano altresì collocazione gli interventi di ospiti prestigiosi del Congresso, come Romano Prodi e Oscar Luigi Scalfaro, insieme a quelli svolti nell'ambito dell'iniziativa congressuale "Il sindacato, la democrazia, la Costituzione", a cui hanno partecipato Giorgio Napolitano, Giuliano Amato, Luciana Castellina, Domenico Fisichella e Mino Martinazzoli. -L’intervento conclusivo di Guglielmo Epifani completa la discussione nazionale raccolta nel volume, che contiene anche il testo finale emendato dal congresso delle Tesi su cui si è svolto l'intero dibattito congressuale, articolatosi poi in oltre 50.000 assemblee congressuali a cui hanno partecipato circa 1 milione e 500 mila iscritte ed iscritti alla Cgil – degli ordini del giorno e del documento conclusivo approvati, dello Statuto della Cgil e degli organismi eletti dal XV Congresso.
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I Congressi per il Congresso
12.00
€
Il libro presenta l’inventario della serie dei Congressi confederali dal 1944 al 1986, custoditi nell’Archivio storico della Cgil, arricchito da documenti e immagini tratti dall’archivio stesso. -Un accostamento - il testo di un inventario con fonti tradizionali, documenti scritti, carteggi, atti congressuali e con le fotografie - che vuole presentare l’evento congressuale nella storia della Cgil a tutto tondo, permettere di cogliere passaggi e differenze tra un Congresso e un altro e rendere le atmosfere, i sentimenti, gli umori, la cultura di un periodo. -Uno strumento essenziale per la consultazione di un Archivio complesso e stratificato quale quello della Cgil nazionale, una fonte documentaria rilevante per chiunque voglia approfondire la storia economica e sociale del nostro paese e analizzare il ruolo e le politiche della Cgil e del sindacato italiano.
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I Consigli di Gestione e la democrazia industriale e sociale in Italia
18.00
€
Il volume ripubblica gli atti di un importante convegno sui Consigli di Gestione tenuto a Milano nel febbraio del 1946, presieduto da Giovanni Demaria, rettore dell’Università Bocconi di Milano e presidente della Commissione economica per la Ricostruzione. Atti che furono pubblicati a suo tempo dal CER (Centro Economico per la Ricostruzione), presieduto da Antonio Pesenti, autorevole dirigente comunista, economista e docente universitario, ministro nei governi Bonomi, oltre che presidente della Commissione per lo studio dei problemi del lavoro, costituita presso il Ministero per la Costituente diretto da Pietro Nenni. In un Paese solitamente immemore delle proprie luci, anche di quelle più vivide, il volume intende rendere il giusto riconoscimento al coraggio e allo sforzo generoso di coloro che si impegnarono prima nei CLNA (Consigli di liberazione nazionale aziendali) e poi nei Consigli di Gestione, per la salvezza e la conduzione dell’apparato produttivo italiano. Una vicenda da cui trarre anche utili insegnamenti per la difficile, complessa, ma inevitabile problematica della democrazia industriale. Gli Atti del Convegno sono preceduti da una puntuale ricostruzione storica della vicenda da parte di Stefano Musso. Seguono due contributi. Il primo di Francesco Vella, che, anche alla luce di una sintetica ricostruzione del quadro normativo attuale e con uno sguardo rivolto al futuro, cerca di trarre dall’esperienza storica dei Consigli di Gestione indicazioni e suggerimenti per un possibile percorso di partecipazione dei lavoratori al governo dell’impresa. Il secondo del curatore, che affronta temi e prospettive della democrazia industriale alla luce delle esperienze precedenti e successive a quella dei Consigli di Gestione. Vicende ricordate anche in relazione ai correlati avvenimenti storici e alle dinamiche politiche. Completano il volume un’Appendice contenente alcuni documenti significativi e una bibliografia ragionata a cura di Maria Paola Del Rossi.
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I consultori oggi: origine, esperienze, bilancio
Il saggio ricostruisce l’esperienza dei consultori familiari dalla promulgazione della legge 405/75 che li istituisce fino agli sviluppi degli ultimi anni, tentando un bilancio rispetto alla loro mission originaria. Ci si è sinteticamente soffermati sul clima sociale e politico di quegli anni, segnato dall’esperienza dei movimenti, sul carattere di compromesso della legge tra forze laiche e cattoliche, sugli elementi di novità introdotti, sulle leggi regionali di attuazione. Per quanto riguarda la situazione attuale i dati a disposizione, non sempre del tutto coerenti, consentono di delineare con qualche incertezza l’andamento della copertura, ma permettono di cogliere alcuni aspetti negativi o positivi del processo di regionalizzazione che sarebbero utili in vista di un rilancio del servizio.
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I conti della previdenza
15.00
€
Con questo volume viene affrontata la lettura, irta di difficoltà per chi non sia esperto della materia, del Rapporto 2002 del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, istituito dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale. Lo studio, sulla base di dati certi e della loro proiezione, si propone l’obiettivo di far meglio comprendere i diversi scenari prospettati dai vari enti e istituti che operano nel campo della ricerca e dell’analisi statistica per rappresentare l’andamento in prospettiva della spesa previdenziale. Uno strumento prezioso quindi, specie in una fase, come l’attuale, di grande proliferazione di studi e di ricerche sulla sostenibilità della spesa previdenziale e delle sue condizioni di equilibrio dopo la legge 335/95. Parte di questi studi sono indispensabili e servono ad orientare le scelte di politica previdenziale, altri hanno finalità diverse: alcuni rispondono ad esigenze di politica corrente, accreditando la necessità di ridurre le prestazioni o al contrario minimizzando la portata delle esigenze di cambiamento; altri sono puri esercizi di tecnica di contabilità che in realtà non introducono niente di nuovo rispetto a quanto già non si sappia. Il manuale consente di orientarsi in questo panorama confuso ed offre ancoraggi chiari e utili per discernere spessore e qualità delle diverse analisi. In tal modo permette di evitare pericolosi fraintendimenti dei problemi reali che oggi travagliano l’intero sistema di sicurezza sociale, acquisendo consapevolezza sicura della loro rilevanza e del bisogno di una riforma del welfare che dia una risposta inclusiva e di pari opportunità ai crescenti cambiamenti demografici, economici, sociali, del lavoro e della famiglia, che investono il nostro paese.
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I contorni di una politica europea sul salario minimo
L’idea di una politica europea sul salario minimo mira essenzialmente a far sì che ogni lavoratore in Europa possa ricevere una retribuzione equa e dignitosa. Oggi invece in molti paesi europei i salari minimi sono fissati a livelli bassi e in ogni caso non sufficienti a porre al riparo dalla povertà. Considerate le forti differenze fra i vari livelli oggi esistenti, un salario minimo europeo non può consistere nella determinazione di uno stesso ammontare per tutti i paesi, ma deve piuttosto tradursi in un accordo intorno a un comune principio normativo. Esso potrebbe stabilire una certa soglia minima in rapporto percentuale al salario medio o mediano nazionale. Oggi una norma sul salario minimo europeo equivalente ad almeno il 60% delle medie nazionali coprirebbe qualcosa come 28 milioni di lavoratori europei, pari al 16% del totale della forza lavoro. L’implementazione di una politica di questo tipo dovrebbe in ogni caso rispettare le tradizioni nazionali e i rispettivi sistemi di formazione del salario.
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I contratti di lavoro atipici
7.00
€
Le grandi trasformazioni tecnologiche hanno comportato la modifica dei sistemi di produzione classici, caratterizzati dalla standardizzazione della produzione e strettamente connessi quindi ad un modello di prestazione lavorativa con durata e tempi di lavoro predefiniti. Si sono così affermate nuove forme di rapporto lavorativo più in sintonia con l’attuale organizzazione del lavoro. Nel volume si opera una distinzione tra quei lavori atipici che si differenziano dal lavoro subordinato tradizionale per una diversa definizione dell’aspetto temporale e quelli in cui alla retribuzione si accompagna l’addestramento professionale. Nei primi tre capitoli vengono dunque esposte le discipline dei rapporti di lavoro temporaneo, a termine e a tempo parziale, nel quarto capitolo viene invece affrontato il tema dei rapporti di lavoro con finalità formativa quali l’apprendistato e il contratto di formazione e lavoro.
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I Contratti di quartiere
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I contratti e la crisi in Europa
Una disamina dei mutamenti che stanno investendo gran parte dei sistemi nazionali di r.i., da parte di chi li ha seguiti in veste di segretario CES con delega per la contrattazione. Il modello tedesco delle clausole di uscita; il caso spagnolo, quello finlandese e nordico. La concession bargaining e il decentramento contrattuale. Gli insegnamenti per il sindacato italiano.
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I costi della mancata integrazione tra sociale e sanitario
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I dati, ovvero dell’ambivalenza
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