Skip to content
Cerca per:
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
ARCHIVIO
AUTORI
ABBONAMENTI
CHI SIAMO
CONTATTI
CODICE ETICO
“Il nuovo quadro normativo dei Comitati aziendali europei” è stato aggiunto al tuo carrello.
Continua con gli acquisti
Sort by
Name
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
I cambiamenti professionali: dalla fatica all’impegno
Il paper intende fornire un contributo al dibattito sui processi che hanno maggiormente influito sui cambiamenti del lavoro, segnatamente quelli che riguardano i cambiamenti professionali. Lo scopo è di fornire elementi utili, che possono poi essere ulteriormente approfonditi, per rafforzare o alimentare perplessità, su alcune delle affermazioni oggi più diffuse sui cambiamenti professionali in atto, che sono riassumibili nella cosiddetta transizione “dal fordismo al post-fordismo”
Details
I campani e gli italiani nel mondo
15.00
€
La Campania, come le altre regioni italiane - e in particolare quelle del sud -, ha conosciuto due grandi esperienze migratorie verso l’estero, la cosiddetta «grande emigrazione», a cavallo tra la fine del XIX secolo e il primo ventennio del XX, con una battuta d’arresto nel ritmo di deflusso migratorio con lo scoppio della prima guerra mondiale, e l’emigrazione del secondo dopoguerra, stimolata, soprattutto, dalla domanda di manodopera proveniente dai paesi latinoamericani (Argentina, Brasile, Uruguay e Venezuela, in particolare) e dai paesi del Nord-Europa. L’emigrazione campana nel corso degli anni cinquanta cambia sostanzialmente la sua direzionalità, in quanto, da una parte, si affievoliscono progressivamente i flussi verso l’America meridionale e, dall’altra, crescono di molto quelli diretti verso l’Europa settentrionale. La ricerca affronta queste problematiche ricostruendo il quadro conoscitivo di sfondo entro il quale si sono sviluppate le migrazioni in generale, e quelle campane in particolare, e come queste si sono insediate nei rispettivi paesi di emigrazione. L’attenzione si focalizza altresì sulle associazioni e sulle modalità che ne caratterizzano la gestione politico-culturale, offrendo dati e informazioni inedite.
Aggiungi al carrello
Details
I centri antiviolenza nelle politiche regionali: eterogeneità e prospettive
Le politiche di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne sono definite, oltre che dalle disposizioni nazionali, anche da quelle regionali. A partire da una breve ricostruzione storica e normativa riguardante lo sviluppo del ruolo dei centri antiviolenza in Italia, il contributo analizzerà i contesti regionali e delle province autonome, al fine di esplorare i differenti assetti territoriali. L’articolo, ricostruendo la cornice formale entro cui si situa l’azione dei servizi, e approfondendo alcune dimensioni riguardanti l’inquadramento e il ruolo attribuito ai centri antiviolenza (Cav) a livello locale, propone una riflessione sul riconoscimento o meno delle loro peculiarità e sollecita la necessità di riconoscere le politiche antiviolenza come specifiche.
Details
I Comitati aziendali europei tra vecchio e nuovo diritto
15.00
€
La presente pubblicazione, realizzata grazie al progetto del Segretariato per l’Europa della CGIL, «Per un sistema di informazione e consultazione dei CAE basato su una comune cultura negoziale» sostenuto dalla Commissione Europea, rappresenta una guida utile per i delegati dei Comitati aziendali europei, soprattutto dopo l’adozione della Direttiva di rifusione 2009/38 riguardante l’istituzione di un comitato aziendale europeo, che deve essere recepita nell’ordinamento nazionale entro il 6 giugno 2011. Il progetto ha contribuito a migliorare la preparazione dei delegati CAE, analizzando il legame tra l’esercizio dei diritti di informazione e consultazione e la conoscenza di tali diritti, condizione indispensabile per una partecipazione attiva. Il volume rende evidente l’importanza strategica della cultura europea del dialogo sociale per un più efficace utilizzo dell’informazione acquisita da parte dei lavoratori, nella fase della consultazione con le imprese, proprio in funzione di quello «spirito costruttivo» su cui deve basarsi il rapporto tra CAE e Direzione dell’impresa. Dal progetto viene altresì la conferma che i Comitati aziendali europei sono divenuti nel corso degli anni uno strumento essenziale del confronto con le imprese e i gruppi di imprese transnazionali e che essi, in un contesto di globalizzazione crescente, devono essere sempre più coinvolti nell’
anticipazione
del cambiamento nelle imprese, al fine di prevenire o limitare le negative conseguenze dei processi di ristrutturazione.
Aggiungi al carrello
Details
I congressi Cgil. Futuro ai diritti
30.00
€
Il volume raccoglie i documenti e il dibattito del XIV Congresso nazionale della Cgil, tenutosi a Rimini dal 6 al 9 febbraio 2002: ottanta interventi che in quattro giornate di intenso lavoro si sono svolti di fronte a una platea di 1.173 delegate e delegati e di migliaia di invitati provenienti da tutto il paese e da centinaia di luoghi di lavoro. Sulla relazione svolta da Sergio Cofferati, insieme ai delegati al Congresso intervenuti, si sono anche confrontati Luigi Angeletti e Savino Pezzotta, segretari generali di Uil e Cisl, Guy Ryder, segretario generale della Cisl Internazionale, ed Emilio Gabaglio, segretario generale della Ces. Nel volume trovano altresì collocazione gli interventi che ospiti prestigiosi del Congresso hanno svolto nell’ambito delle tre iniziative congressuali dedicate, la prima, introdotta da Guglielmo Epifani, ai temi della libertà, le altre ai temi della pace in Palestina e della grave crisi dell’Argentina. La manifestazione pubblica svoltasi al termine del Congresso, con l’intervento conclusivo di Sergio Cofferati, completa la discussione nazionale raccolta nel volume, che è terminato con la pubblicazione dei documenti preparatori che il Comitato direttivo confederale aveva proposto al dibattito congressuale - articolatosi poi in 52.126 assemblee congressuali a cui hanno partecipato 1.332.715 iscritte e iscritti alla Cgil - degli ordini del giorno e del documento conclusivo approvati, dello Statuto della Cgil e degli organismi eletti dal XIV Congresso.
Aggiungi al carrello
Details
I congressi Cgil. Riprogettare il paese
30.00
€
Il volume raccoglie i documenti e il dibattito del XV Congresso nazionale della Cgil, tenutosi a Rimini dal 1° al 4 marzo 2006: 90 interventi che in quattro giornate di intenso lavoro si sono svolti di fronte ad una platea di 1.222 delegate e delegati e di migliaia di invitati provenienti da tutto il paese e da centinaia di luoghi di lavoro. -Sulla relazione svolta da Guglielmo Epifani, insieme ai delegati al Congresso intervenuti, si sono anche confrontati Luigi Angeletti e Savino Pezzotta, segretari generali di Uil e Cisl, Guy Ryder, segretario generale della Cisl internazionale, Eduardo Estevez, segretario generale aggiunto della Cmt e John Monks, segretario generale della Ces. -Nel volume trovano altresì collocazione gli interventi di ospiti prestigiosi del Congresso, come Romano Prodi e Oscar Luigi Scalfaro, insieme a quelli svolti nell'ambito dell'iniziativa congressuale "Il sindacato, la democrazia, la Costituzione", a cui hanno partecipato Giorgio Napolitano, Giuliano Amato, Luciana Castellina, Domenico Fisichella e Mino Martinazzoli. -L’intervento conclusivo di Guglielmo Epifani completa la discussione nazionale raccolta nel volume, che contiene anche il testo finale emendato dal congresso delle Tesi su cui si è svolto l'intero dibattito congressuale, articolatosi poi in oltre 50.000 assemblee congressuali a cui hanno partecipato circa 1 milione e 500 mila iscritte ed iscritti alla Cgil – degli ordini del giorno e del documento conclusivo approvati, dello Statuto della Cgil e degli organismi eletti dal XV Congresso.
Aggiungi al carrello
Details
I Congressi per il Congresso
12.00
€
Il libro presenta l’inventario della serie dei Congressi confederali dal 1944 al 1986, custoditi nell’Archivio storico della Cgil, arricchito da documenti e immagini tratti dall’archivio stesso. -Un accostamento - il testo di un inventario con fonti tradizionali, documenti scritti, carteggi, atti congressuali e con le fotografie - che vuole presentare l’evento congressuale nella storia della Cgil a tutto tondo, permettere di cogliere passaggi e differenze tra un Congresso e un altro e rendere le atmosfere, i sentimenti, gli umori, la cultura di un periodo. -Uno strumento essenziale per la consultazione di un Archivio complesso e stratificato quale quello della Cgil nazionale, una fonte documentaria rilevante per chiunque voglia approfondire la storia economica e sociale del nostro paese e analizzare il ruolo e le politiche della Cgil e del sindacato italiano.
Aggiungi al carrello
Details
I Consigli di Gestione e la democrazia industriale e sociale in Italia
18.00
€
Il volume ripubblica gli atti di un importante convegno sui Consigli di Gestione tenuto a Milano nel febbraio del 1946, presieduto da Giovanni Demaria, rettore dell’Università Bocconi di Milano e presidente della Commissione economica per la Ricostruzione. Atti che furono pubblicati a suo tempo dal CER (Centro Economico per la Ricostruzione), presieduto da Antonio Pesenti, autorevole dirigente comunista, economista e docente universitario, ministro nei governi Bonomi, oltre che presidente della Commissione per lo studio dei problemi del lavoro, costituita presso il Ministero per la Costituente diretto da Pietro Nenni. In un Paese solitamente immemore delle proprie luci, anche di quelle più vivide, il volume intende rendere il giusto riconoscimento al coraggio e allo sforzo generoso di coloro che si impegnarono prima nei CLNA (Consigli di liberazione nazionale aziendali) e poi nei Consigli di Gestione, per la salvezza e la conduzione dell’apparato produttivo italiano. Una vicenda da cui trarre anche utili insegnamenti per la difficile, complessa, ma inevitabile problematica della democrazia industriale. Gli Atti del Convegno sono preceduti da una puntuale ricostruzione storica della vicenda da parte di Stefano Musso. Seguono due contributi. Il primo di Francesco Vella, che, anche alla luce di una sintetica ricostruzione del quadro normativo attuale e con uno sguardo rivolto al futuro, cerca di trarre dall’esperienza storica dei Consigli di Gestione indicazioni e suggerimenti per un possibile percorso di partecipazione dei lavoratori al governo dell’impresa. Il secondo del curatore, che affronta temi e prospettive della democrazia industriale alla luce delle esperienze precedenti e successive a quella dei Consigli di Gestione. Vicende ricordate anche in relazione ai correlati avvenimenti storici e alle dinamiche politiche. Completano il volume un’Appendice contenente alcuni documenti significativi e una bibliografia ragionata a cura di Maria Paola Del Rossi.
Aggiungi al carrello
Details
I consultori oggi: origine, esperienze, bilancio
Il saggio ricostruisce l’esperienza dei consultori familiari dalla promulgazione della legge 405/75 che li istituisce fino agli sviluppi degli ultimi anni, tentando un bilancio rispetto alla loro mission originaria. Ci si è sinteticamente soffermati sul clima sociale e politico di quegli anni, segnato dall’esperienza dei movimenti, sul carattere di compromesso della legge tra forze laiche e cattoliche, sugli elementi di novità introdotti, sulle leggi regionali di attuazione. Per quanto riguarda la situazione attuale i dati a disposizione, non sempre del tutto coerenti, consentono di delineare con qualche incertezza l’andamento della copertura, ma permettono di cogliere alcuni aspetti negativi o positivi del processo di regionalizzazione che sarebbero utili in vista di un rilancio del servizio.
Details
I conti della previdenza
15.00
€
Con questo volume viene affrontata la lettura, irta di difficoltà per chi non sia esperto della materia, del Rapporto 2002 del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, istituito dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale. Lo studio, sulla base di dati certi e della loro proiezione, si propone l’obiettivo di far meglio comprendere i diversi scenari prospettati dai vari enti e istituti che operano nel campo della ricerca e dell’analisi statistica per rappresentare l’andamento in prospettiva della spesa previdenziale. Uno strumento prezioso quindi, specie in una fase, come l’attuale, di grande proliferazione di studi e di ricerche sulla sostenibilità della spesa previdenziale e delle sue condizioni di equilibrio dopo la legge 335/95. Parte di questi studi sono indispensabili e servono ad orientare le scelte di politica previdenziale, altri hanno finalità diverse: alcuni rispondono ad esigenze di politica corrente, accreditando la necessità di ridurre le prestazioni o al contrario minimizzando la portata delle esigenze di cambiamento; altri sono puri esercizi di tecnica di contabilità che in realtà non introducono niente di nuovo rispetto a quanto già non si sappia. Il manuale consente di orientarsi in questo panorama confuso ed offre ancoraggi chiari e utili per discernere spessore e qualità delle diverse analisi. In tal modo permette di evitare pericolosi fraintendimenti dei problemi reali che oggi travagliano l’intero sistema di sicurezza sociale, acquisendo consapevolezza sicura della loro rilevanza e del bisogno di una riforma del welfare che dia una risposta inclusiva e di pari opportunità ai crescenti cambiamenti demografici, economici, sociali, del lavoro e della famiglia, che investono il nostro paese.
Aggiungi al carrello
Details
I contorni di una politica europea sul salario minimo
L’idea di una politica europea sul salario minimo mira essenzialmente a far sì che ogni lavoratore in Europa possa ricevere una retribuzione equa e dignitosa. Oggi invece in molti paesi europei i salari minimi sono fissati a livelli bassi e in ogni caso non sufficienti a porre al riparo dalla povertà. Considerate le forti differenze fra i vari livelli oggi esistenti, un salario minimo europeo non può consistere nella determinazione di uno stesso ammontare per tutti i paesi, ma deve piuttosto tradursi in un accordo intorno a un comune principio normativo. Esso potrebbe stabilire una certa soglia minima in rapporto percentuale al salario medio o mediano nazionale. Oggi una norma sul salario minimo europeo equivalente ad almeno il 60% delle medie nazionali coprirebbe qualcosa come 28 milioni di lavoratori europei, pari al 16% del totale della forza lavoro. L’implementazione di una politica di questo tipo dovrebbe in ogni caso rispettare le tradizioni nazionali e i rispettivi sistemi di formazione del salario.
Details
Previous
1
2
3
…
98
99
100
101
102
103
104
…
347
348
349
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA