• Questi tre volumi ripercorrono il tragitto che il sindacato del commercio, dell’albergo e mensa (l’originaria denominazione del turismo) e di vari servizi ausiliari ha compiuto dalle origini di fine Ottocento - inizio del Novecento fino ai primi anni ottanta del secolo scorso. Il primo volume racconta separatamente le travagliate vicende di auto-organizzazione dei commessi di negozio e quelle dei cuochi e camerieri, che convergono con le categorie operaie nella Confederazione Generale del Lavoro, fondata nel 1906. La violenza e la repressione dei fascisti, che si sono impadroniti dello Stato, soffocano queste esperienze nei primi anni venti. La narrazione riprende con il secondo volume, quando il sindacalismo libero si ricostituisce nella nuova democrazia. I sindacati del commercio e turismo affiliati alla CGIL procedono ad unificarsi per razionalizzare le proprie risorse ed intervenire piĂ¹ autorevolmente nei dibattiti che riguardano lo sviluppo dei settori. Nel 1960 nasce quindi la FILCAMS, in cui confluirĂ  poi, negli anni settanta, il sindacato dei servizi. Il contenuto del terzo volume riguarda gli anni tra il 1960 e gli inizi del decennio ottanta. I settori della FILCAMS conoscono trasformazioni storiche profonde, ma lo stesso puĂ² dirsi per il paese intero, a molti livelli; tra queste vi è anche il rilievo che il sindacalismo acquisisce nella vita nazionale. Nei primi anni ottanta l’Italia si presenta come un paese in cui il terziario è diventato un settore economico cruciale, nel quale le federazioni di categoria sono interlocutori ineludibili di manager e sistema politico.
  • La vicenda ormai piĂ¹ che secolare delle Camere del lavoro si muove tra due poli di riferimento costanti: la difesa delle condizioni economiche e normative dei lavoratori e la tensione politica verso un rinnovamento radicale del mondo del lavoro e della societĂ . Il rapporto che lega le due componenti costituisce probabilmente il motivo piĂ¹ profondo per cui si radica e sopravvive con tanta vitalitĂ  nella societĂ  italiana l’istituzione camerale, della quale neppure l’esperienza totalitaria del fascismo riuscì a cancellare l’impronta e il ricordo di massa. Sul territorio modenese la presenza della Camera del lavoro ha accompagnato, con la sua capacitĂ  di guidare il conflitto e di promuovere la mediazione, una vicenda complessa ed esemplare: dal mondo rurale della fine dell’Ottocento all’odierna realtĂ , che vede sulla scena un sistema industriale considerato per molti aspetti un modello originale e vitale. Trasformazioni graduali e rotture traumatiche hanno sollecitato i sindacati, i loro iscritti e i quadri dirigenti a elaborare interpretazioni e strategie politiche variate e complesse, su cui è necessario riflettere per comprendere una componente essenziale del mondo contemporaneo.
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