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Città e lavoro
10.00
€
Il libro raccoglie una serie di saggi e interventi di urbanisti e sindacalisti. Nella prima parte si esaminano le caratteristiche di fondo delle trasformazioni attuali della città e del lavoro, le due vittime principali del neoliberismo, così come sono emerse alla fine del 2008 dall’European social forum di Malmö. Nella seconda parte del volume vengono poi esplorati alcuni aspetti nodali della situazione italiana: i processi di espulsione e di segregazione, la questione drammatica della casa, i problemi della dimensione sovracomunale, e alternative possibili allo «sviluppo» in atto. Nella terza parte si illustrano infine le esperienze di lavoro sulla città e sul territorio compiute dalle Camere del lavoro di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Padova, Venezia, Vicenza e Roma. Si tratta di esperienze assai significative, realizzate coinvolgendo gli abitanti dei diversi territori e affrontando le varie problematiche che, dagli sfratti all’assenza degli spazi pubblici, spesso in modo drammatico, vengono proposte ai cittadini e ai lavoratori dall’incalzare degli attuali meccanismi economici e di potere. Conclude il volume l’esposizione dei contenuti necessari a un’idea alta di pianificazione del territorio che, assicurando risposte adeguate ai diritti dei lavoratori e degli abitanti, riconduca la politica alla responsabilità dei cittadini, insieme con il documento approvato al Forum sociale europeo di Malmö.
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Città e pratiche di integrazione dell’offerta sociale
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Città metropolitana
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Città metropolitana
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Cittadinanza opaca
12.00
€
Il libro intende indagare il carattere opaco della cittadinanza femminile, inteso come persistenza di dispositivi socio-simbolici che riconducono costantemente la soggettività delle donne a funzione sociale. Questa dinamica proietta nel presente le sue ombre, producendo nuove forme di assoggettamento. L’opacità che ancora oggi circonda il lavoro di cura – non considerato lavoro, ma attività naturale delle donne, connessa alla maternità e al contesto familiare – è emblematica del funzionalismo del corpo delle donne. Le più svariate forme di disparità che le donne vivono non sono dovute all’incompiutezza delle leggi o ad un deficit dei diritti, bensì alla permanenza della divisione sessuale del lavoro e di una condizione strutturale dei rapporti di potere tra i sessi. Il volume si sviluppa lungo cinque nuclei argomentativi, volti a tracciare un bilancio sulla cittadinanza femminile: cittadinanza, lavoro, welfare, saperi, migrazione. In tali ambiti è possibile rinvenire una rinnovata forma dei processi di addomesticamento del femminile. Il filo conduttore di ogni capitolo è rappresentato dal lavoro. Inteso, nel senso più ampio, come riproduzione della vita (funzione sociale, cura, socializzazione) costituisce l’aspetto su cui si è più esercitato il disciplinamento del corpo femminile. Corpo naturalizzato, a servizio prima della modernizzazione capitalistica e poi sussunto nelle performance della nuova razionalità neoliberale.
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Cittadini, minoranze attive e politica «diffusa»
Da cinquant’anni i sistemi politici centrati sulle organizzazioni di partito mostrano difficoltà di governo. La sovranità popolare, retoricamente riconosciuta in molte costituzioni, in realtà è ovunque contrastata dall’intento di tutti i partiti di mantenere nelle proprie mani il potere. La dialettica delle forze di cittadinanza, nelle varie sue manifestazioni e forme organizzative, rende visibile una politica diffusa che, affiancandosi a quella gestita da ceti professionali ristretti (sempre più piegati agli interessi delle forze economiche e finanziarie dominanti), mostra come la sovranità popolare sia un processo di costruzione complesso, ma necessariamente inclusivo della partecipazione anche di minoranze e perfino di individui singoli. La regola di maggioranza non può essere la sola via di soluzione dei conflitti. Occorre riconoscere poteri di minoranze. Dal Terzo settore e dal mondo della cittadinanza attiva vengono spinte a sviluppare e articolare la democrazia in questa direzione. Una riflessione sugli svolgimenti costituzionali dell’esperienza italiana mostra come sia possibile un ulteriore sviluppo della democrazia, senza rottura della costituzione formale esistente.
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Clandestini
10.00
€
Un viaggio tra le parole che fissano nell’opinione pubblica lo stigma del clandestino, dell’extracomunitario,dell’invasore, all’interno di un fenomeno descritto con una terminologia delittuosa. L’autore scandaglia la narrativa pubblica alla ricerca degli slittamenti semantici e svela una rappresentazione infarcita di stereotipi e luoghi comuni che, tuttavia, finisce per coincidere con la percezione reale del fenomeno. Un manuale di autodifesa – dalla A alla Z - contro quelle semplificazioni che individuano nel migrante il nemico simbolico a cui addebitare i mali della società. Dal libro
Un libro pensato soprattutto per le scuole, per gli studenti, per gli adolescenti, ma anche per docenti, genitori, educatori, formatori, alle prese con un fenomeno che dovranno saper maneggiare nei prossimi anni senza scorciatoie, senza allarmismi e paura. Forse c’è un rancore remoto ancorato alla nostra visione etnocentrica del mondo e dei suoi popoli […]. Forse c’è un vizio antropologico dietro la presunzione e la supponenza di coniare un lessico per i nuovi arrivati. […] C’è stato negli anni un lento lavorìo sulle parole e sulla realtà che i media pretendevano di rappresentare, che ha cambiato le carte in tavola e capovolto la vicenda storica contemporanea, dimenticando che solo qualche secolo fa gli invasori eravamo noi. Il senso della minaccia è diventato l’unica chiave di lettura delle migrazioni, perché le altre culture parevano a tanti incompatibili e “diverse” dalla nostra […] Senza neanche accorgercene, abbiamo alimentato il lessico della paura, cresciuto come parassita e pronto a spuntare come lame affilate tra i nostri discorsi […].
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Classe sociale di origine e abbandoni universitari in Italia durante la Grande Recessione
Il sistema universitario italiano è stato caratterizzato per un lungo periodo da elevati tassi di mancato completamento degli studi, anche se i dati aggregati mostrano una lieve riduzione degli abbandoni negli ultimi anni. La più diretta spiegazione teorica di questo fenomeno chiama in causa la riduzione dei «costi opportunità» dello studio conseguente alla crisi, ma rischia di essere fuorviante. In questo articolo, tramite l’applicazione di tecniche di decomposizione a un campione di studenti universitari iscritti in differenti anni accademici, si mostra come il «miglioramento» del background familiare degli studenti abbia giocato un ruolo fondamentale nella recente riduzione del tasso di abbandono degli studi.
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CM 1-2/2025
15.00
€
Comunismo e libertà. La lezione di Aldo Tortorella
Idee che restano
a.l.
, «L’esempio di Eva» e il «comunismo di cui non possiamo fare a meno»
Aldo Tortorella
, L’esempio di Eva
Maurizio Landini
, Il crinale odierno tra socialismo e barbarie
Stefano Petrucciani
, Il confronto con Marx
Fabio Vander
, Alla «scuola» di Antonio Banfi
E. Igor Mineo
, La questione dello storicismo
Mattia Gambilonghi
, La ricerca sul nuovo socialismo: tra «terza via» e libertà solidale
La politica come vita
Luciana Castellina
, L’amicizia di una vita tra liti e battaglie comuni
Gianni Fresu
, Con Curiel nella Resistenza
Alexander Höbel
, Tra Longo e Berlinguer
Alberto Leiss
, La svolta che il Pci e «l’Unità» non seppero fare negli anni Settanta
Marco Doria
, Il lungo percorso di un intellettuale militante
Corrado Morgia
, Nel solco del «secondo Berlinguer»
Antonio Di Meo
, L’innovazione nella ricerca: la centralità della scienza
Vincenzo Vita
, Una rivoluzione culturale gentile
Gloria Buffo e Marco Fumagalli
, Una pedagogia pratica per i giovani degli anni Ottanta
Giorgio Mele
, Dalla Bolognina ai comunisti democratici
Antonella Palumbo e Attilio Trezzini
, Il rapporto con l’economia critica
Dopo il Pci
Guido Liguori
, La nuova serie di «Critica Marxista»
Piero Di Siena
, I primi anni di vita dell’Ars e la lotta al neoliberismo
Alfiero Grandi
, L’Ars e la stagione dei referendum
Elvira Di Meo
, L’importanza della passione
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CM 1-2018
12.00
€
Editoriale
Tortorella
Sisifo rivalutato e la consapevole speranza
Osservatorio
Vita
Reinventare la sinistra
Garzia
La Spagna va a destra dopo il voto catalano
Orlandi
Il “sogno cinese” e i superpoteri di Xi Jing Ping
Discussioni
Cuperlo
Superare il divorzio tra sinistra e pensiero critico
Agostini
I Diari di Bruno Trentin: cerchiamo ancora
Laboratorio culturale
Cecchi
La finanza al centro del sistema: Sweezy in dialogo con Minsky
De Nardis, Barile
Il ritorno della questione nazionale
Bisignani
Il Machiavelli di Gramsci
Badon
Securitarismo e istituzioni penali tra vecchio e nuovo Ottocento
Schede critiche
Montaleone
Parlare, capirsi, agire politicamente
Leiss
Žižek, Lenin e il discorso del Padrone
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CM 1-2019
12.00
€
Editoriale
Aldo Tortorella
, Un mondo in bilico
Osservatorio
Piero Di Siena
, L’Europa nella crisi del capitalismo globale
Ignazio Drudi, Gabriele Pasin, Giorgio Tassinari
, La disuguaglianza economica uccide la democrazia
Vincenzo Comito
, Pubblico e privato in economia: la debolezza cronica dello Stato
Giovanni Semeraro
, La restaurazione in Brasile: un fascismo neoliberista
Laboratorio culturale
Antonio Di Meo
, Storia
attiva
e storia
passiva
. Antonio Labriola, la nazione e il nazionalismo
Nerio Naldi
, Le lettere di Gramsci che Sraffa non consegnò al Partito comunista
Emiliano Alessandroni
, Antonio Gramsci e il leninismo come dialettica
Antonio Catalfamo
, Emilio Lussu, politico originale e scrittore dimenticato
Schede critiche
Guido Liguori
, Per chi suona il populismo
Mihaela Ciobanu
, I neopopulismi e il destino del partito politico
Fabio Vander
, Egemonia e rivoluzione in Occidente
Lelio La Porta
, Il bene, il male e la prassi della filosofia
Velio Abati
, I poeti del Novecento di Fortini
Alberto Leiss
, Declinazioni della violenza tra Roma e Phnom Penh
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