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Teste di ciaca
18.00
€
È la vigilia di Natale del 1976. Agostino Aiello, sindacalista di punta della Cgil siciliana, viene ucciso mentre torna a casa dopo una giornata di lavoro, a Bagheria. L’omicidio provoca uno sconvolgimento che va ben oltre la comunità locale, ma dopo un primo, frenetico, momento di indagini e attenzione mediatica, la sua morte violenta finisce presto in un silenzio che ne vuole cancellare la portata. Attorno a quel tragico evento, muovendosi tra memoir, romanzo popolare e inchiesta, Teste di ciaca rievoca la storia di una comunità e dell’intero Paese: i profondi cambiamenti tra gli anni Cinquanta e Settanta, le vicende di un paio di generazioni di italiani e italiane che, come Agostino, vivono e agiscono da testa di ciaca, cioè di pietra: testardi, inflessibili, capaci di scontrarsi con la realtà del loro tempo fino ad averne ragione, a poco a poco, con strategia e con tenacia. Una generazione che vive la politica come «frutto di una ispirazione profonda, esistenziale, nella quale un grumo di sentimenti incontra la forma di un’idea». E che da tutto ciò si lascerà vincere, attraversando senza accorgersene la linea d’ombra di un cambiamento epocale col quale comincia il mondo in cui oggi viviamo.
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Mai più senza pane
18.00
€
La vita di Giuseppe Di Vittorio narrata dalla viva voce dei personaggi che l’hanno conosciuto. Dal loro punto di vista prende forma una complessa vicenda umana e politica: mamma Rosa; il maestro Perreca; Mineo, il compagno di partito; Carolina, la prima moglie; Anita, la seconda; Baldina, la figlia. Persone reali che l’hanno vissuto e amato, ma anche altre che hanno avuto solo un breve contatto con lui, da Anna Magnani a Eduardo De Filippo, i cui dialoghi nascono dalla rielaborazione creativa del materiale documentario rinvenuto dall’autrice del libro. Un mosaico in cui ogni frammento di memoria è un pezzo di storia del nostro Paese. Il romanzo segue un percorso circolare: inizia da Lecco, la città dove Di Vittorio tenne il suo ultimo comizio, e si conclude a Lecco. Nel mezzo, il lungo percorso intrapreso dall’uomo e dal politico per la realizzazione del suo sogno: la crescita culturale delle masse e l’unità di tutti i lavoratori sotto un’unica bandiera sindacale.
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Operai e officine di provincia
18.00
€
Il volume indaga, attraverso le fonti a stampa e documenti provenienti dai fondi della Camera del lavoro, della Prefettura e degli Archivi nazionali Cgil e Fiom, la crescita dell’industria metalmeccanica nel Parmense a partire dal 1945, la maturazione dell’organizzazione sindacale Fiom e lo sviluppo delle lotte operaie. Uno sguardo complesso, che punta a far emergere i ruoli delle diverse componenti aziendali e sindacali che hanno accompagnato la crescita di una realtà a lungo rimasta ai margini del processo industriale nazionale. Un «caso di studio», quindi, focalizzato su una delle «periferie» industriali del Paese, che narra la costituzione di un polo industriale robusto, sebbene contenuto, protagonista nella vita politica ed economica emiliana degli anni sessanta. Il racconto comprende i cicli di lotte che hanno attraversato i primi decenni del dopoguerra, il fallimento della più importante azienda metalmeccanica parmense (Salamini) nel 1969, il crescente protagonismo della Fiom Cgil nelle officine e nell’organizzazione sindacale parmense, fino al processo di unità sindacale che ha portato alla costituzione della Flm.
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Nella Marcellino
18.00
€
Ripubblicare il libro Le tre vite di Nella è un’idea nata dalle lavoratrici e dai lavoratori, incantati dal ricordo di Nella grazie all’iniziativa a lei dedicata lo scorso marzo. I racconti delle sue azioni straordinarie e dei suoi momenti più intimi hanno svelato una Nella amata e viva nelle testimonianze di chi ha condiviso anche solo un piccolo pezzo della sua esistenza, restando pro-fondamente colpito. Ripubblicare il libro, dandogli un’altra vita – forse la quarta vita di Nella – è un’iniziativa d’amore per lei, ma anche per noi, per come eravamo e per come siamo ora. I nostri più sinceri ringraziamenti vanno a chi porta Nella nel cuore. Ringraziamo inoltre le compagne e i compagni degli archivi storici della Cgil Nazionale e di Milano per la collaborazione, il compagno Salvatore Ba-rone per il materiale fotografico inedito e il compagno Bruno Ravasio per il suo contributo straordinario che troverete all’interno del libro. Luisa Perego Segretaria generale Filctem Cgil Lombardia
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Agromafie e caporalato – VI rapporto
18.99
€
-
25.00
€
Fascia di prezzo: da 18.99 € a 25.00 €
Il
VI Rapporto Agromafie e caporalato
, curato dall’Osservatorio Placido Rizzotto/Flai Cgil, si pone ancora una volta l’obiettivo di realizzare una fotografia dettagliata dei diversi fenomeni di sfruttamento che riguardano i lavoratori e le lavoratrici della filiera agro-alimentare. Negli ultimi due anni, il contesto generale del settore ha subito stravolgimenti epocali, che ci restituiscono una delle fasi più incerte dal dopoguerra a oggi, evocando dinamiche e scenari fino a non molto tempo fa del tutto imprevedibili. È indubbio che gli effetti della pandemia e, successivamente, della guerra in Ucraina abbiano prodotto, soprattutto tra i lavoratori meno tutelati, ulteriori difficoltà e disagi. Un trend che non può non preoccupare, se si considera il fatto che nelle nostre campagne l’esercito delle persone occupate irregolarmente è in continua crescita, con il relativo aumento dell’esposizione al caporalato e allo sfruttamento. Le analisi e gli approfondimenti contenuti nelle prime due sezioni del volume, oltre a contestualizzare la fase, provano a esaminare le norme di contrasto alle forme di sfruttamento, così come quelle di tutela e assistenza alle vittime. Una lettura fatta di chiaroscuri, in cui emergono purtroppo con maggiore evidenza gli elementi di debolezza rispetto a quelli di forza. La terza sezione rappresenta, come di consueto, la parte più innovativa del Rapporto, con l’attività di inchiesta sociale, centrata quest’anno su quattro casi di studio (in due regioni del Nord e due del Mezzogiorno), effettuata ascoltando – e riportando – la voce e le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
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Recluse
19.00
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Le donne rappresentano una percentuale minoritaria dell’intera popolazione detenuta italiana, appena il 4%. Questa loro scarsa presenza, invece di garantire una migliore gestione degli istituti che le ospitano, si traduce spesso in irrilevanza, e porta con sé un’omologazione all’immagine della detenzione maschile che cancella ogni differenza di genere e ogni analisi che la includa. Il libro si basa su una ricerca condotta nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa, e indaga la soggettività delle donne detenute dando loro voce, senza assecondare visioni «patologizzanti» del reato al femminile, né facili stereotipi sulla «debolezza» delle donne detenute. Al contrario, lo sforzo è di rintracciare nelle loro biografie, nelle loro autoriflessioni e valutazioni due diverse «mappe»: quella delle sofferenze, dei fattori di stress e dei momenti critici indotti dalla carcerazione, ma anche quella delle risorse, delle strategie personali, della forza che consente loro, nonostante tutto, di apprendere e immaginare un futuro. Le autrici compiono un’analisi critica dell’istituzione carcere che guarda a possibili trasformazioni: pur consapevoli dell’inevitabile sofferenza inflitta dalla detenzione, si muovono nel solco di un «riformismo disincantato», volto a contrastare la quota di «sofferenza aggiuntiva», inutile e ingiusta, basata su un insufficiente riconoscimento di diritti umani e civili inalienabili. Con l’obiettivo di promuovere una cultura e una prassi che supportino – invece di limitare o osteggiare – le strategie di «tenuta» che la differenza femminile mette in campo.
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Condotta antisindacale!
19.00
€
In fondo proponiamo delle storie. Storie di fabbriche e di tribunali, di piccoli o grandi soprusi, inserite nel contesto storico e politico degli anni in cui si sono verificate, raccontate nel loro sorgere e svilupparsi, sino a un epilogo finale in tempi incredibilmente brevi, grazie a quella norma straordinaria che è l’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori.
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Dove tutto è cominciato
19.00
€
Nel maggio del 1947 – a poco più di una settimana dalla strage di Portella della Ginestra – a Caltanissetta si svolge il primo Congresso della Cgil siciliana. Emanuele Macaluso incontra per la prima volta Giuseppe Di Vittorio che gli propone di diventarne segretario generale ad appena 23 anni. Sono in corso le lotte dei contadini per la terra e degli zolfatari per il lavoro, il salario e migliori condizioni di vita. Sono gli anni dei sindacalisti assassinati e senza giustizia (Andrea Raia, Nicolò Azoti, Accursio Miraglia, Epifanio Li Puma, Placido Rizzotto, Calogero Cangialosi…), dei mafiosi impuniti e protetti dal padronato agrario e industriale e dalla politica reazionaria. Sono anche gli anni dell’indipendentismo, siciliano naufragato tra mafia e banditismo, e della risposta autonomista dei partiti nazionali, soffocata dal sangue di Portella, dalla burocrazia e dal clientelismo. Verrà poi «l’operazione Milazzo» e il sogno di un’autonomia da rigenerare, il miracolo economico, la crisi del comunismo sovietico da Budapest a Praga, di tentativi (veri e presunti) di golpe fascisti, della repressione delle lotte dei braccianti ad Avola. Il libro narra, da una prospettiva poco nota, la vicenda umana e politica di Emanuele Macaluso negli anni del suo impegno sindacale in Sicilia dal 1944 al 1956, e poi negli anni del suo impegno politico nel Pci tra Palermo e Roma, attraverso documenti ufficiali, editi e inediti, e racconti di vita privata.
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19° RAPPORTO SUI DIRITTI GLOBALI • 2021 [EBOOK]
19.99
€
Il
Rapporto sui diritti globali
è una pubblicazione annuale sui processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e ambientali. Lo studio è realizzato dalla Associazione Società INformazione Onlus, con la partecipazione della Cgil nazionale e l’adesione delle maggiori associazioni, italiane e non solo, impegnate a vario titolo sui grandi temi trattati nel Rapporto. Dal 2020, viene pubblicato anche in lingua inglese e si focalizza sui diritti umani e sulla lotta contro l’impunità, a partire dalla collaborazione con Fight Impunity-Association Against Impunity and for Transitional Justice, che promuove il volume. Il Rapporto si è confermato come uno strumento fondamentale di informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro e nella formazione, nelle professioni sociali, nelle associazioni e nel Terzo settore. Come si evidenzia in numerosi paesi e come il Rapporto documenta, anche nel 2021 la pandemia di Covid-19 si è accompagnata a un’accentuazione delle violazioni di diritti fondamentali. Con il pretesto delle misure sanitarie, si sono introdotte misure di eccezione, determinate riduzioni di libertà e peggioramenti nella condizione sociale ed economica di milioni di cittadini in molte parti del mondo, mentre è emersa con maggior evidenza la pericolosa vulnerabilità del sistema democratico e dello Stato di diritto. Il Rapporto, oltre alle violazioni dei diritti umani documentate con un Osservatorio sulle impunità, analizza e denuncia crimini che violano e compromettono altre sfere di diritti altrettanto fondamentali, che riguardano le comunità e non solo gli individui, come quelli ambientali, economici, sociali. Crimini di sistema, dei quali nessuno si sente responsabile, ma che sono invece prodotti da precise scelte politiche, economiche, di governo. Dallo studio dei dati e degli avvenimenti recenti emerge la necessità di cambiamenti radicali e di urgenti inversioni di rotta.
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Donne, una storia di lotte e di libertàDonne, una storia di lotte e di libertà [EBOOK]
19.99
€
Il libro ripercorre parte della storia dell’Udi, Unione donne Italiane, associazione nata nel 1944 dall’esperienza femminile della Resistenza. L’autrice, impegnata da anni nella divulgazione dell’esperienza storica femminile, evoca figure e ricostruisce eventi in un gioco di rimandi tra storia e memoria, attraverso una complessa ricerca di tracce: ricordi, agende, libri, carte del suo archivio privato e preziosi documenti custoditi nell’archivio centrale dell’Unione. Racconta una storia di alfabetizzazione politica di donne in cerca di autonomia e dignità, in una società retta da un sistema patriarcale con un alto tasso di misoginia. Donne tra felici intuizioni, gesti coraggiosi, ambivalenze ed errori. Nella prima parte del libro Rosanna Marcodoppido rilegge, tra dimensione nazionale e realtà territoriali, la lunga ed esaltante stagione dell’emancipazione, la conquista dei diritti nel nome dell’uguaglianza. Nella seconda parte affronta un percorso mai raccontato fino a oggi: riannoda i fili dell’incontro dell’Udi con il femminismo e ricostruisce la lunga e inedita sperimentazione delle forme della politica, avviata con l’XI congresso del 1982. Al centro c’è, sempre, il desiderio di libertà, un desiderio carico di emozioni, intelligenza, passione e fatica. L’obiettivo costante e tenace è la costruzione di una nuova civiltà delle relazioni per una società più libera, più giusta, più inclusiva.
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L’associazionismo dell’emigrazione italiana in transizione [EBOOK]
19.99
€
Un’indagine sulle associazioni italiane nel mondo, tra le generazioni di migranti del dopoguerra e i flussi di nuova emigrazione degli ultimi 20 anni, che hanno portato all'estero oltre un milione di giovani italiani.
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Que trata de Espana
20.00
€
La più ampia e rappresentativa raccolta d’arte spagnola degli anni sessanta presente in Italia si trova nella collezione d’arte della Cgil. All’inizio degli anni sessanta, infatti, il movimento sindacale italiano rilancia con grande forza la propria azione di solidarietà con le lotte dei lavoratori spagnoli contro il franchismo e per la democrazia nel loro paese. Ed è in quel clima, fervido di impegni e di iniziative, che insieme a Rafael Alberti, Pablo Picasso e Josè Ortega, Cgil Cisl e Uil organizzano a Milano e Bologna una grande mostra d’arte di solidarietà,
Amnistìa - Que trata de Espana
, realizzata con le opere donate dai maggiori artisti spagnoli. In occasione di quell’iniziativa si crea anche la raccolta d’arte spagnola della Cgil e delle Camere del lavoro di Milano e Bologna, presentata ora nella mostra
Que trata de Espana
, promossa dalla Cgil e dall’Ambasciata spagnola, presso l’Accademia di Spagna in Roma. Il catalogo della mostra riproduce in quarantotto pagine a colori tutte le opere della collezione Cgil, fra cui quelle di Juan Genovès, Equipo Crònica, Eduardo Urculo, Pablo Serrano, Vaquero Turcios, Amalia Avia, Carlos Mensa e Luis Gordillo. Presentato da Josè de Carvajal, ambasciatore di Spagna, da Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil, e da Felipe V. Garìn Llombart, direttore dell'Accademia di Spagna in Roma, è arricchito da un testo critico di Felipe Garin e Facundo Tomàs. Completano l'opera la ricostruzione, curata da Luigi Martini, della formazione della raccolta d'arte spagnola della Cgil e le schede dei quarantotto artisti presenti in mostra.
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