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Fonderia Montecatini
24.00
€
Nei primi mesi del 1988 viene demolita a Pesaro una storica fonderia, già legata al gruppo Montecatini e successivamente parte integrante della Montedison. Si appresta a lasciare il posto al primo centro commerciale della città, il Miralfiore. Il passaggio è il simbolo di una cesura tra due epoche: finisce infatti la vicenda di una delle poche fabbriche pesaresi di dimensioni relativamente grandi, che per oltre un secolo ha segnato profondamente la morfologia, l’economia e il tessuto sociale provinciale. Il volume ne ripercorre la storia, a partire dalla fondazione dell’antica fonderia avvenuta nell’Ottocento, analizzandone, in rapporto al contesto socio-economico e politico territoriale, l’evoluzione, i momenti di crisi e infine la chiusura e lo smantellamento. I principali snodi temporali vanno di pari passo con il mutare della denominazione dello stabilimento – Albani, Trezza-Albani, Montecatini, Montedison, Costruzioni Meccaniche Pesaro – e si intrecciano alle complesse storie delle maestranze che in quel microcosmo lavorano, socializzano, si organizzano e agiscono sia sindacalmente che politicamente. La ricostruzione storica si è basata su una pluralità di fonti (documentarie, iconografiche, orali) che, per quanto non esaustive, hanno acceso una prima luce su un importante capitolo di storia locale altrimenti dimenticato.
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Storia culturale degli stupefacenti
24.00
€
Gli storici hanno ricostruito con cura l’espandersi dell’uso non terapeutico degli stupefacenti a partire dall’inizio dell’Ottocento e gli interventi atti al suo controllo ad opera dei
makers of history
. Ma dove sono i soggetti di questi avvenimenti, i tossicodipendenti e quelli che, in base alle legislazioni restrittive, sono divenuti spacciatori? Che ne è stato di loro? Secondo il filosofo tedesco Hans Magnus Enzensberger, la risposta a questo genere di domande è da cercarsi nella letteratura, che è infatti una forma di storiografia, in quanto fornisce il punto di vista soggettivo da giustapporre all’oggettività degli avvenimenti narrati dagli storici. Questo libro si è posto l’obiettivo di ricostruire una storia soggettiva della tossicodipendenza, a partire dall’esame del la letteratura. Da De Quincey e Gautier, suscitatori di nuove curiosità, a Daudet e Rohmer, difensori di civiltà e imperi contro la minaccia stupefacente, la letteratura è stata puntuale ed efficace nel testimoniarci del mutare dello spirito del tempo. Caduta l’illusione di uno sradicamento definitivo del consumo di stupefacenti, sono stati poi numerosi gli autori che nel progredire del XX secolo hanno raccontato del persistere di tale consumo all’interno di vere e proprie controculture, mentre altri hanno saputo farsi anche anticipatori distopici di nuove possibili droghe, dal davamesk di Witkiewicz al dylar di De Lillo; fino ai testimoni dell’uso degli allucinogeni come strumenti di introspezione alla ricerca dei limiti della conoscenza umana.
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L’impresa grigia
24.00
€
Il processo di investimento delle mafie nell’imprenditoria del Nord Italia viene ancora considerato un fenomeno del tutto residuale, dal carattere «meramente» economico, avulso da ogni significato criminale. Ne consegue una sottovalutazione della profonda essenza di violenza che, invece, caratterizza sia l’origine dei capitali investiti, sia le modalità di interazione sistematicamente applicate nelle relazioni economiche. Molte attività imprenditoriali hanno accolto capitali di dubbia provenienza con l’esclusivo interesse di salvare o incrementare le attività economiche, in una sostanziale e diffusa alterazione dei principi sui quali si basa lo sviluppo economico. In questi casi, le imprese sono state utilizzate per veicolare capitali, mediante operazioni poste in essere da tecnici ed esperti, sedotti con lauti compensi o promesse di future collaborazioni. Il testo propone un approccio interdisciplinare, nel tentativo di far dialogare gli studi sociologici, per loro natura descrittivi, con le risposte della scienza giuridica, per definizione prescrittiva. Benché le due discipline si siano poste i medesimi interrogativi, sovente le risposte sono risultate differenti e talvolta inconciliabili. La prospettiva sociologico-giuridica ha permesso, in questo caso, di ricondurre le osservazioni tanto in una teoria generale del diritto, quanto in una teoria generale della società.
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Un territorio e la grande storia del ‘900. 100 anni della Camera del lavoro di Reggio Emilia – Vol. II
25.00
€
Lavoro e conflitto sociale sono stati i terreni su cui, a partire dalla propria condizione, le lavoratrici e i lavoratori hanno costruito percorsi di affermazione di diritti e poteri degli uomini e delle donne all’interno del lavoro e fuori di esso, e hanno messo in campo un punto di vista autonomo sulla società fondato sulla solidarietà e l’uguaglianza. Questo è stato, a fronte della crisi del liberalismo ottocentesco, il passaggio decisivo, su cui si è venuto storicamente misurando il tema della democrazia di massa e dei diritti in una società di diseguali. La nascita, l’affermazione e il ruolo del sindacato costituiscono parte fondamentale di questo percorso storico. Il territorio di Reggio Emilia, attraverso i suoi lavoratori e lavoratrici, mediante l’azione del movimento sindacale, ha preso parte a questa storia con particolare rilievo e continuità (dalle origini alle lotte del primo dopoguerra, dalla Resistenza al secondo dopoguerra, dal 7 luglio 1960 alla fase di lotte tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70). Rivisitarne gli svolgimenti con particolare attenzione al lavoro, alle lotte sociali e al ruolo del sindacato vuole essere un contributo ad una rilettura storica più generale, che sappia favorire la riflessione sul presente e sul futuro. Sono oggi infatti in atto processi e orientamenti che, nel tentare di ridurre il lavoro a pura merce e nel negargli quindi valore autonomo quale base di un’identità collettiva e solidale, mettono in discussione il fondamento decisivo degli stessi processi democratici. Contributi di: Baldissara, Bergamaschi, Canovi, De Bernardi, Pepe.
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La confezione di un sogno
25.00
€
Le donne della Lebole avevano un sogno. Alla fine degli anni cinquanta erano giovanissime: tra i 14 e i 20 anni. Volevano un lavoro, uno stipendio, una vita autonoma, possibilmente diversa da quella che aveva visto i loro genitori spezzarsi la schiena nei campi. L’opportunità venne offerta dai fratelli Mario e Giannetto Lebole, che puntarono sulla produzione delle confezioni in serie. I sogni di tutti non durarono molto. Le operaie furono costrette a fare i conti con ritmi esasperati e con un’organizzazione del lavoro assolutamente nuova per loro: «ci chiedevano di non pensare e di muovere, sempre più velocemente, le mani». Nel 1972 i Lebole dovettero comprendere che una fase storica dell’industria dell’abbigliamento si era chiusa e passarono la mano all’Eni. Idrocarburi e tessile insieme? Un altro sogno, stavolta di Enrico Mattei. Lo Stato s’improvvisò sarto, ma con pessimi risultati, e nel 1987 cedette tutto a Marzotto. I pacchetti azionari cambiavano ancora di mano, mentre le operaie restavano le stesse: sempre meno giovani e sempre più stanche di dover difendere il loro lavoro. Le 5.362 addette del 1969 si ridussero progressivamente fino ad arrivare, nel 2002, a 245. Furono le ultime: «L’energia elettrica negli stabilimenti viene staccata il 12 aprile 2002. Le porte degli uffici chiuse il 30 giugno. Una morte silenziosa. L’ultimo gesto è del portiere che riconsegna le chiavi dello stabilimento. Le donne si tolgono la spolverina blu e tornano a casa. È finita». Oggi nessuno sogna più in via Ferraris. Rimangono, per migliaia di donne, i ricordi delle amicizie, degli affetti, delle lotte e dei sacrifici. Rimane, per Arezzo, il ricordo di una fabbrica mai amata fino in fondo.
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Rapporto sui diritti globali 2003
25.00
€
Il Rapporto sui diritti globali fotografa lo stato dei diritti e analizza le politiche per una loro maggiore affermazione sia a livello locale che globale, con uno sguardo «strabico» rivolto agli avvenimenti del 2002 e agli scenari e prospettive del 2003. È diviso in quattro sezioni: Diritti economico-sindacali; Diritti sociali; Diritti umani, civili e politici; Diritti globali ed ecologico-ambientali. Le aree tematiche sono articolate in sedici capitoli: I diritti e il lavoro; Nuovi lavori, nuovi diritti; Il diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro; Lavoro e sfruttamento minorile; I diritti nel settore non profit e nelle imprese sociali; Welfare: politiche di inclusione e di cittadinanza; Welfare: la salute come diritto; Welfare: anziani e disabili tra attivazione e diritti; Le politiche per i minori, i giovani e l’istruzione; I problemi della giustizia e delle carceri; Nuovi conflitti e guerre dimenticate; Profughi, rifugiati e migranti; Le violazioni e le discriminazioni; Stato della popolazione; Stato del pianeta e diritti di accesso alle risorse; I diritti nella globalizzazione. In ognuno dei capitoli e per ogni tematica viene definito il punto della situazione e vengono delineate le prospettive; l’analisi è corredata da una cronologia dei fatti, dalle bibliografie, da un accurato glossario e da un quadro statistico. Il Rapporto, promosso dalla Cgil e dal Gruppo Abele e realizzato dall' Associazione SocietàINformazione, si completa con qualificate introduzioni ai temi trattati e con i contributi del segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani e di Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera. Il Rapporto, unico nel suo genere, è uno strumento fondamentale per pensare e agire globalmente, per arricchire la formazione e supportare l’attività quotidiana, locale e territoriale, dei militanti e delegati sindacali, degli operatori sociali ed economici, del volontariato e dell’associazionismo, del non profit e della cooperazione sociale; è inoltre rivolto al mondo della scuola, dell’informazione, ai nuovi movimenti di impegno sociale, politico e civile.
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Mamme e papà che lavorano
25.00
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Il Testo Unico sulla maternità e paternità, cui questa guida INCA è dedicata, ha come fine l’effettiva tutela del minore, sia figlio/a naturale che adottivo o affidatario, sia con problemi di handicap grave. Il Testo Unico costituisce un organico complesso di norme a cui fare riferimento per tutelare al meglio la lavoratrice e il lavoratore nel loro essere genitori, ed integra e completa non solo la normativa riguardante le madri e i padri lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico sia di quello privato, ma anche gli specifici provvedimenti legislativi relativi alle lavoratrici autonome, alle libere professioniste, alle parasubordinate e alle madri non lavoratrici od occupate in lavori saltuari e discontinui. Il percorso normativo, già iniziato con la legge 53/2000, conosciuta come «legge sui congedi parentali», trova nel TU la sintesi e la razionalizzazione necessarie per rendere operative e fruibili conquiste che registrano, e in alcuni casi anticipano, mutamenti sociali e di costume sul piano della parità e dell’alternanza dei genitori nell’accudimento dei figli. Questa guida analizza e commenta le norme coordinate, riportandone il testo integrale, le circolari degli Enti e dei Ministeri e fornisce utili indicazioni operative affinché queste norme non rimangano solo sulla carta, ma vengano assunte dalla contrattazione collettiva e si sostanzino in conquiste reali e fruibili.
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Il lavoro tra progresso e mercificazione
25.00
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Il decreto n. 276/2003 introduce rilevanti modifiche nell’ordinamento lavoristico che ci riportano indietro nel tempo: gli appalti interni, i trasferimenti di rami di azienda, il lavoro somministrato costituiscono schemi in virtù dei quali chi effettivamente utilizza la prestazione lavorativa non è più il datore di lavoro, contrariamente a quanto si era consolidato in Italia a partire dal 1960. D’altra parte il medesimo decreto aumenta le possibilità di assumere manodopera secondo schemi negoziali atipici e precari che mercificano il lavoro e precludono ai giovani la possibilità di programmare il loro futuro. La stessa nuova figura del contratto a progetto presenta non pochi aspetti di ambiguità. Il presente commentario si colloca dunque tra presente e futuro, combinando una rigorosa lettura dell’innovazione legislativa con le considerazioni di politica del diritto rese necessarie dalla volontà di riprendere un cammino di progresso. Con la direzione scientifica di Giorgio Ghezzi, il commentario ordina in successione, rispetto a ciascun tema e a ciascun articolo del decreto, i contributi di illustri giuslavoristi e docenti di diritto. In allegato sono riportati: il testo coordinato del decreto legislativo 276/2003; la legge delega n. 30/2003; il testo coordinato della legge n. 142/2001 sulle cooperative, come modificato dalla legge n. 30/2003; il decreto legislativo n. 368/2001 sul contratto a termine; il testo coordinato del decreto legislativo n. 61/2000 sul part-time, come modificato dall’articolo 46 del decreto legislativo 276/2003.
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Oltre le barriere
25.00
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La legge quadro sull’handicap (legge 104/1992) contempla una vera e propria rivoluzione copernicana nei diritti dei disabili. Non si muove infatti nella ristretta ottica di promuovere alcuni servizi, ma al contrario pone al centro la persona disabile, la sua famiglia, i suoi bisogni e chiama in causa tutte le istituzioni, pubbliche e private, perché facciano ciascuna la propria parte per garantire alla persona disabile pari opportunità di integrazione e di affermazione di sé. Nel contempo ha posto le basi per ulteriori iniziative legislative sia delle regioni sia del Parlamento. In particolare la passata legislatura ha avuto il merito di imprimere al processo un’accelerazione senza precedenti, dalle leggi 162 e 284 sulla vita indipendente e la disabilità grave, alla legge 17 per l’accesso agli studi universitari, dalla legge 68 per il collocamento mirato al lavoro allo scivolo previdenziale per i disabili gravi, alle agevolazioni per i genitori che lavorano, al - dopo di noi - per chi resta privo del sostegno familiare, alle agevolazioni fiscali per i presìdi riabilitativi e le automobili adattate per la guida e il trasporto dei disabili. Il volume illustra in modo semplice e di facile consultazione i diritti di cittadinanza esistenti nel nostro Paese in favore delle persone disabili, offrendo ad esse e alle loro famiglie, nonché a tutti gli operatori del settore, uno strumento che le aiuti a muoversi nei meandri della burocrazia e nella complessità di norme spesso di non agevole comprensione.
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Conoscere per tutelare
25.00
€
Questa Guida Inca tratta la frammentata e contraddittoria materia dell’invalidità civile per offrire uno strumento di facile consultazione non solo agli operatori del settore ma a tutti coloro che vogliono saperne di più sia sulle prestazioni economiche sia sugli altri diritti esigibili da parte dei cittadini italiani e stranieri. Con particolare attenzione si individuano i soggetti aventi diritto alle prestazioni e si esaminano le varie fasi dell’iter amministrativo e il contenzioso giurisprudenziale. L’importante richiamo al processo di decentramento amministrativo di compiti e funzioni dallo Stato alle Regioni rende la guida uno strumento di grande attualità. Allegato al volume un CD rom che contiene un’ampia appendice legislativa.
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Assenze dal lavoro per motivi di salute
25.00
€
Il volume "Assenze dal lavoro per motivi di salute - Guida ai diritti dei lavoratori" illustra in modo semplice e di facile consultazione i diritti spettanti ai lavoratori nel nostro paese in caso di assenza dal lavoro per motivi di salute, approfondendo le diverse tipologie, i singoli aspetti e le situazioni specifiche, e offrendo ai lavoratori stessi, nonché a tutti gli operatori del Patronato, uno strumento importante per muoversi nella complessità di norme spesso di non agevole comprensione. Allegato al volume, un CD-ROM che contiene il testo della Guida con i riferimenti legislativi e normativi relativi all’argomento trattato.
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Cento anni di educazione alla democrazia
25.00
€
L’identità di un’organizzazione è l’esito di uno sviluppo storico, sociale, culturale. L’acquisizione di conoscenze e competenze è parte di tale processo. La formazione sindacale si pone esplicitamente in tale logica, collocandosi in una posizione intermedia tra definizione di saperi ed elaborazione di strategie concrete. Il volume ricostruisce, attraverso una ricerca, la dinamica con cui la Cgil è venuta definendo, nel tempo, la propria formazione, il proprio sistema di valori e la propria configurazione attuale. Ne emerge un quadro composito, dal quale si evidenzia come la produzione, l’elaborazione e lo sviluppo di una cultura avvengano attraverso «contaminazioni» e acquisizioni da esperienze di altre organizzazioni e istituzioni, in un’osmosi continua di conoscenze e criteri di giudizio. Su questo terreno è stato chiamato a misurarsi il sindacato, nel definire un originale profilo organizzativo, caratterizzandosi come un solido e specifico soggetto della rappresentanza sociale. Testi di: David Bidussa, Adolfo Braga, Marida Cevoli, Fabrizio Loreto, Francesca Mandato, Saul Meghnagi.
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