Skip to content
Cerca per:
Futura Editrice
Novità
AUTORI
CATALOGO
CHI SIAMO
CONTATTI
Cerca:
Cerca
LOG IN
Facebook
Instagram
Cerca per:
LOG IN
✕
Novità
AUTORI
CATALOGO
CHI SIAMO
CONTATTI
Sort by
Rating
Sort by
Name
Sort by
Prezzo
Sort by
Date
Sort by
Popolarità
Sort by
Rating
Show
12 Products
Show
12 Products
Show
24 Products
Show
36 Products
La famiglia omogenitoriale in Europa
18.00
€
I tempi ci hanno abituati a valutazioni politiche, sociali e giuridiche sul riconoscimento della coppia di persone dello stesso sesso, sul matrimonio egualitario, sulle unioni registrate, sui PACS, sulle civil partnership, ecc., ma non abbastanza si sa e si discute sulla condizione di figli e figlie delle rainbow family, mentre il benessere del bambino è centrale nel diritto internazionale, costituzionale e privato ed è proprio il principio della salvaguardia del minore ad avere forza dirompente a sostegno di queste nuove famiglie. Il volume – che può essere considerato un testo pilota per giuristi – analizza la dimensione giuridica delle famiglie omoparentali all’interno della UE e le difficoltà che queste incontrano nello spostarsi da uno Stato all’altro, dato che il riconoscimento di status familiare, l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita, l’adozione e la tutela giuridica di figli e figlie variano in maniera rilevante all’interno dell’Unione. Esso propone quindi un’analisi delle fonti del diritto discriminatorio nella UE e degli strumenti di soft law, dei principi di Yogyakarta, della sicurezza sociale e della tutela del lavoro nei vari Stati, delle nuove policy aziendali, soffermandosi sul ruolo delle organizzazioni sindacali nazionali ed europee con i diversi livelli di contrattazione. Alla stesura del libro, che si apre con le testimonianze delle più importanti associazioni di interesse nel nostro Paese e in Europa, hanno collaborato, tutti senza compenso, giuristi del lavoro, accademici, esperti di previdenza e responsabili di importanti settori della CGIL, che ringraziamo.
Aggiungi al carrello
Details
Passaggi di stagione
12.00
€
Massimo Paci, professore emerito di Sociologia economica alla Sapienza, già presidente dell’Inps, autore di studi pionieristici nell'ambito della sociologia del mercato del lavoro, si racconta in questo libro e, raccontando di sé e della sua esperienza fuori dall’università, ci restituisce un ritratto della politica e dell’amministrazione pubblica italiana, per poi aprirsi a uno sguardo più intimo sul mondo che ci circonda. Si raccontano qui tre stagioni della vita del protagonista: le prime due (L’autunno della politica e L’inverno della burocrazia) costituiscono nel loro insieme un «Diario pubblico» mentre la terza (L’estate interiore) è propriamente un «Diario privato». I fatti narrati nel «Diario pubblico» si situano tra gli ultimi mesi del governo Prodi e i primi di quello Berlusconi, quando si consuma il tentativo di governo del paese da parte della sinistra. Il protagonista, muovendosi su questo sfondo, incrocia eventi e personaggi significativi, ma resta per sua scelta ai margini delle vicende narrate: è attratto dalla politica, alla quale non vuole rinunciare, ma nel contempo se ne ritrae perché teme di restarne deluso. Anche quando si risolve ad assumere una carica ufficiale alla guida di un grande ente pubblico nazionale, pur vivendo questa esperienza fino in fondo, con i suoi successi e suoi fallimenti, mantiene finché può verso di essa un atteggiamento interiore di distacco. Le vicende narrate nel «Diario privato», invece, si svolgono ai tempi nostri, quando il protagonista raggiunge quella pace con se stesso che gli era a lungo mancata e che accompagna adesso la sua incipiente vecchiaia. Le sue ansie e le sue incertezze infine si placano ed egli scopre dentro di sé, aiutato da una serie di messaggi inattesi provenienti «da altrove», che esistono nuove e importanti vie alla conoscenza del mondo intorno a noi. «Più tardi, in treno, sulla via del ritorno, ripensò a quelle parole e si chiese se la via dell’università l’avesse veramente “salvato” o non l’avesse cacciato invece proprio in quel ruolo ambivalente, tra impegno politico ed esilio intellettuale, che adesso soffriva e che lo faceva sentire, a volte, estraneo a se stesso… […] Sperimentò l’asprezza e la delusione che la responsabilità amministrativa pubblica (come quella politica) porta spesso con sé. Una esperienza questa che egli aveva a lungo , ma inutilmente, sperato di evitare» […] Quella sera, però ripensandoci si rese conto del senso della sua esistenza, quel suo sguardo estetico verso i fatti della vita, quella distanza dal mondo che lo segnava fin dalla gioventù».
Aggiungi al carrello
Details
Un’altra scuola
12.00
€
La buona scuola, quella vera, ce la racconta Giovanni Accardo nel suo libro in uscita il 6 maggio per la collana Carta Bianca diretta da Angelo Ferracuti. Un “libro politico”, come lo definisce Eraldo Affinati nella prefazione. Un racconto sulla scuola così com’è e su come dovrebbe essere. Un libro che diverte e commuove, che vi farà vedere la scuola da una prospettiva nuova e insolita, lontana dai luoghi comuni e dalle immagini usurate e denigratorie.
«Il vero insegnante è una persona che crede che l’insegnamento sia ancora una vocazione, e non una busta paga a fine mese»
«La dimensione etica di questo diario scolastico assomiglia a un diamante prezioso […] La scuola è un luogo dove si consegna il testimone della tradizione, si formano le coscienze dei futuri cittadini e, se possibile, si impara a diventare adulti»
(dalla prefazione di Eraldo Affinati) Oramai da alcuni anni la scuola è sotto assedio, minacciata da chi la dovrebbe curare, difendere e governare, ovvero dai ministri che si succedono uno dopo l’altro e che invece si limitano a tagliare fondi e al contempo, quasi per un paradosso, aumentano il carico di lavoro degli insegnanti. Nella percezione largamente diffusa predomina un’immagine caricaturale dell’insegnante: patetico, psicopatico, lavativo, grigio, triste, ignorante. Ma è davvero così? Davvero tutti gli insegnanti che avete incontrato nella vostra vita scolastica erano così? Non vi è mai capitato di incontrare uno o più insegnanti stimolanti, affettuosi, comprensivi, colti, allegri, esigenti? Esiste un’altra scuola, fatta di insegnanti che progettano percorsi innovativi, si prendono cura dei loro allievi, studiano, si aggiornano, costruiscono relazioni affettive. Ma di questa scuola nessuno parla, forse perché non fa scandalo o non fa ridere. Così come esiste una scuola di studenti intelligenti, curiosi e desiderosi di mettersi alla prova. Ci sono insegnanti che si dannano l’anima, che si svegliano la mattina all’alba per preparare le lezioni, che vanno a letto a notte fonda per correggere verifiche, che tentano in tutti i modi di appassionare al sapere e alla vita gli studenti, che si fanno carico dei loro dolori. Un’altra scuola è il diario verosimile di un anno scolastico che si può leggere come un romanzo. Verosimile perché non tutto è avvenuto nel medesimo anno e nello stesso istituto, ma quasi tutto è realmente accaduto in una scuola di confine, quella dell’Alto Adige, con le sue problematicità e le sue ricchezze. Ci troverete la solitudine e i dubbi dell’insegnante, le difficoltà degli studenti e dei loro genitori, ma anche le passioni, gli entusiasmi, i successi.
Aggiungi al carrello
Details
Manuale per il corretto uso degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa
L’utilità di questo manuale sta nell’aver predisposto una raccolta ragionata degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa per cui vige l’obbligo della segnalazione. Uno strumento prezioso che vuole rendere più facile il compito dei delegati sindacali e degli operatori del patronato, nell’individuazione delle patologie di probabile origine lavorativa che potrebbero essere riconosciute. Gli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa sono tre e con decreto del ministero del Lavoro del 10 giugno 2014 sono stati aggiornati: – lista 1 - malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità; – lista 2 - malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità; – lista 3 - malattie la cui origine lavorativa è possibile. Considerato che le malattie contenute negli elenchi sono centinaia, nel manuale le tre liste, mantenendo sempre la distinzione tra di loro attraverso tre diverse colorazioni, sono state però unificate in un’unica lista in cui tutte le malattie sono riportate in ordine alfabetico, segnalando per ognuna gli agenti e il codice identificativo. Ogni patologia può quindi essere immediatamente identificata e ricondotta alla lista di appartenenza e il manuale, così organizzato, si presenta come strumento di utile e facile consultazione per chiunque anche non esperto della materia.
Details
Neoliberismi e azione pubblica
14.00
€
L’attuale crisi economica e finanziaria globale ha stimolato un intenso dibattito scientifico, oltre che politico, sulle cause della crisi stessa e sulle possibili risposte. In questo quadro si è aperto un confronto sulle politiche orientate al mercato e alla competitività, con particolare riferimento alle caratteristiche e al destino del paradigma di azione pubblica di tipo neoliberista, che si è imposto nel mondo a partire dalla metà degli anni settanta del secolo scorso e che dura fino ad oggi. Ma quali tipi di politiche neoliberiste si sono affermate in Italia in questo stesso arco temporale? Con quali differenze e similitudini nei diversi settori di intervento? E cosa spiega la perdurante egemonia degli interessi e delle idee del neoliberismo in Italia? Al fine di rispondere a queste domande, il libro ricostruisce sistematicamente, con un’impostazione critica e di tipo comparativo, le forme assunte dal neoliberismo italiano in differenti ambiti e scale di azione pubblica: bilancio e finanza pubblica, mercato del lavoro, welfare state, istruzione, programmi per le smart city, uso dello spazio urbano, sicurezza nelle città.
Aggiungi al carrello
Details
Praticare la differenza
14.00
€
Il sapere non è fatto per comprendere, ma per prendere posizione, diceva Michel Foucault. Questo libro raccoglie la sintesi di un lavoro teorico e operativo lungo oltre quarant’anni nei servizi di salute mentale. Una costante riflessione sul proprio agire quotidiano di medico e psichiatra di una donna che, a partire dall’esperienza triestina, ha messo alla prova il suo saper fare. Un sapere pratico e politico, consapevole che la salute di una persona con sofferenza psichica è una conquista della persona e non un dono dello psichiatra. Qui sono raccolti gli interventi più significativi, a cominciare dai rapporti tra questione di genere e psichiatria, di una delle principali protagoniste dell’esperienza di Franco Basaglia.
Aggiungi al carrello
Details
Il lavoro esodato
8.00
€
Gli esodati sono lavoratori, che a seguito della riforma pensionistica del 2011, la cosiddetta Fornero, si sono trovati senza stipendio e senza possibilità di andare in pensione. Sono rimasti incastrati in un limbo, non per colpa loro, ma per disattenzione governativa. La vicenda ha interessato per qualche tempo le pagine dei giornali e i dibattiti televisivi, ma lontano dai riflettori ci sono ancora persone e famiglie che attendono un lieto fine. Per fare fronte a questo problema è nato in Camera del Lavoro di Milano, città storicamente laboratorio sociale, uno Sportello per gli Esodati che ha tentato di risolvere questa ennesima ingiustizia. Lavoratori, sindacalisti e professionisti si sono messi al servizio per aiutare coloro che senza colpa si sono trovati in una situazione di paradossale difficoltà. La solidarietà e l’umanità che questa storia ha generato, sono la dimostrazione che insieme si è più forti e che la lotta, anche se faticosa, può portare a superare tutti gli ostacoli.
Aggiungi al carrello
Details
Il soggetto dell’economia
16.00
€
L’agente economico del neoliberismo non è un soggetto ma una macchina calcolatrice che massimizza «mezzi» dati rispetto a «fini» dati, senza riflettere né sui «mezzi», né sui «fini». Ciò ha molto a che fare con la crisi esplosa nel 2007/2008, la cui interminabile durata è di per sé un indicatore da un lato di gravità, dall’altro di inesplicabilità con le categorie usuali. Desoggettivazione individuale e collettiva, desocializzazione dell’individuo, depoliticizzazione della società hanno costituito i fondamenti della finanziarizzazione, della commodification, della denormativizzazione al centro del modello di sviluppo neoliberista deflagrato con la crisi globale e con la sua drammatica catastrofe occupazionale. Per rovesciare questi processi, mostrare che il soggetto non è solo homo oeconomicus, costruire un «nuovo modello di sviluppo», la fertilizzazione reciproca tra economia, filosofia, antropologia, sociologia si rivela essenziale. Dopo la lunga fase del «disincanto», di weberiana memoria, che ha sterilizzato sentimenti, passioni, valori, è possibile dare vita a un nuovo reincantamento, senza tornare ad essere vittime del costume e della tradizione, solo gravitando su soggettività, socialità, responsabilità, riarticolando da lì un discorso neoumanistico sui «fini» e liberando il pathos sottostante a una nuova apertura affettiva verso il mondo. Interpretare se stesi e gli altri come soggetti capaci di formulare pretese contenutistiche e finalistiche da sottoporre a dialogo, argomentazione, scrutinio pubblici ha contraccolpi drastici sull’atomismo e l’astrattezza vuota di contenuti (che non siano l’utilità) dell’homo oeconomicus, la cui assolutizzazione è uno dei cardini del neoliberismo. A sua volta lo sgretolamento della piattezza di tale figura induce all’adozione di un modello spesso di «ragionevolezza» – con cui superare l’angusto modello della «razionalità strumentale» e della «scelta razionale», egemone nel sistema neoliberistico – e alla reintroduzione dei fini (troppo spesso estromessi dall’intelligibilità economica) nell’ambito del razionalmente indagabile anche sotto il profilo dell’«economico».
Aggiungi al carrello
Details
Per un ritratto di Pietro Ingrao
30.00
€
Lenola 1984. Pietro Ingrao è alla soglia dei settant’anni, corregge delle bozze, quelle delle sue poesie, una prima raccolta di versi che pubblicherà con Mondadori. Lo ritrae Alberto Olivetti (ordinario di estetica e membro del consiglio scientifico del CRS), che non ne ha neanche quaranta. Un dialogo tra due generazioni, tra la poesia e la pittura. “In questi ritratti Alberto Olivetti traduce un Pietro Ingrao in concentrazione, sospensione, dubbio. Stati della mente e del cuore” (come dice Rossana Rossanda in un suo scritto del 2005 ora contenuto nel volume). Dopo quella prima stagione Ingrao continua a scrivere poesie e nell’aprile del 1994 una seconda raccolta appare ne «Lo specchio» di Mondadori, L’alta febbre del fare. Sono passati otto anni dai ritratti del 1984, ma in quell’estate i due sono nuovamente nella casa natale di Lenola per alcuni mesi. Olivetti realizza nove dipinti su tavola, relativi ad altrettante poesie di quest’ultima raccolta. In questo libro sono raccolte tutte le opere (esposte al Casino dei Principi di Villa Torlonia dal 18 aprile al 10 maggio 2015 in occasione delle celebrazioni per i cento anni di Pietro Ingrao), insieme al contributo di Rossana Rossanda, a quello di Silvia Litardi (curatrice della mostra), alle fotografie di Sergio Castellano e a una conversazione tra Ingrao e Olivetti.
Aggiungi al carrello
Details
Campo di grano con ciminiera
14.00
€
Tra gli anni Sessanta e Settanta il Sannio ha subìto, in poco più di un decennio, una repentina trasformazione passando da società prevalentemente agricola a società postindustriale. Un cambiamento radicale e accelerato che ha polverizzato molto spesso la memoria di ciò che era stato prima e ha bruciato tappe e scansioni di modelli economici tradizionali, lasciando poco spazio alla sedimentazione del tessuto sociale e producendo forti elementi di lacerazione, come l’intenso flusso migratorio dai piccoli centri rurali. In questo volume si ripercorre la storia di questo rapido mutamento attraverso la lente di ingrandimento del lavoro, utilizzando un’ottica interdisciplinare. L’analisi storica, economica e sociologica si intreccia così all’etnomusicologia, l’iconografia e la cinematografia, per recuperare esperienze tradizionalmente escluse dalla narrazione storica ufficiale.
Aggiungi al carrello
Details
Primo riformare le pensioni
13.00
€
La riforma Fornero non è stata né equa né sostenibile. Non è stata equa perché ha fatto pagare ai lavoratori a basso reddito un prezzo spropositato tra prolungamento della permanenza al lavoro e prelievo contributivo: i lavoratori, quelli manuali ma non solo, non ce la faranno a lavorare fino a un’età così avanzata e le aziende preferiranno liberarsene. Si prospetta un futuro terribile per milioni di lavoratori: ben altro che gli esodati! D’altra parte ha lasciato sacche di privilegio e ha persino migliorato i requisiti per l’accesso alla pensione dei lavoratori della fascia più alta di reddito. Dunque a pagare sono soprattutto le donne, gli operai, i parasubordinati, i precari e i lavoratori stranieri. E non è sostenibile perché non ha messo in sicurezza i conti dell’INPS non avendo risanato i fondi in passivo cronico e avendo scaricato sull’INPS il debito accumulato dalla gestione pubblica, non per colpa dei dipendenti ma delle amministrazioni, a cominciare dallo Stato, che per decenni non hanno versato i contributi. Infine non è stata neanche una riforma «europea»: la previdenza e l’assistenza in Germania sono gestite molto diversamente, in particolare per gli stati di bisogno, di cura, di maternità e di disoccupazione. Occorre quindi riformare profondamente il sistema tenendo conto dei mutamenti demografici, della nuova famiglia e delle caratteristiche del mercato del lavoro. La solidarietà, anche alla luce dei profondi mutamenti avvenuti nelle famiglie, non potrà che essere pubblica, pena l’insostenibile abbandono degli anziani a se stessi. L’Europa ci mostra esempi, a cominciare dalla Germania, per ripensare un welfare equo e sostenibile.
Aggiungi al carrello
Details
Prevenire i tumori professionali
10.00
€
Nell’Unione europea, ogni anno, circa un milione e duecentomila persone muoiono di cancro. Si stima che tra 65.000 e 100.000 di queste morti siano direttamente causate dalle condizioni di lavoro, mentre molti altri tumori sono dovuti all’inquinamento ambientale provocato dalle attività delle imprese.Non si tratta di fatalità. Sono morti che possono essere evitate.Salvo in pochi casi, come la condanna e poi l’annullamento del processo all’ex proprietario dell’Eternit, per la produzione di cemento-amianto, i tumori professionali non vanno in prima pagina. Certo, il loro corteo di sofferenze, di angoscia e di vite spezzate, colpisce principalmente gli operai e i lavoratori più precari, in moltissimi settori in cui sono usate sostanze cancerogene: dalle costruzioni, all’industria manifatturiera e ai servizi, alle pulizie. Si tratta di una delle più grandi ingiustizie sociali della nostra epoca, da combattere come qualsiasi altra ineguaglianza. L’azione sindacale è la leva di una lotta efficace contro i tumori legati al lavoro, ma si rivela difficile perché si scontra con potenti interessi. Questa pubblicazione vuole contribuire al dibattito pubblico e fornire strumenti di analisi e d’intervento per aiutare i lavoratori e le loro organizzazioni a far indietreggiare il flagello dei tumori occupazionali.
Aggiungi al carrello
Details
Previous
1
2
3
…
72
73
74
75
76
77
78
…
278
279
280
Next
RICERCA AVANZATA
CERCA IN:
Tutti
Libri
RPS
RGL
QRS
CM
Autore
Collane
Collane
Rivista
Rivista
Titolo
Titolo
Anno
Anno
ESCI
RESET
CERCA
Futura S.r.l.
Corso d’Italia, 27
00198 Roma
Tel.: 0644870325 - 06 44870283
Uff. Abbonamenti 06 44888229
E-mail:
futura-editrice@futura.cgil.it
Condizioni di vendita
Privacy Policy
•
Cookie Policy
•
Accessibilità