• Since the beginning of their activity, the trade unions have had among their goals the control of working time, in order to improve the conditions of workers. From the second half of the 19th century onwards, in the industrialized and developed world the drive to reduce working hours has been a permanent element in trade union strategies. If in the 19th century working time was even 12 hours a day, with the advent of mechanization a gradual but constant process of reduction of working time began, which in the following century led – by contractual or legislative means – to 8 hours daily and 40 hours a week as a general reference. Since the beginning of the 1980s, i.e. since the neoliberal economic culture has guided economic policies at a global level, the trend towards reducing working time has stalled, as well as the drive by governments to keep full employment at the center of their targets. Fausto Durante's book connects the issue of working time to the crisis caused by Covid-19, the challenges of climate change and digitization and new industrial technologies, the need to build a society and an economy different from the past. All these elements push in the direction of a new commitment to reduce working time, with benefits for productivity, economy and work-life balance. This is demonstrated by many experiences that are taking place in the world as a result of initiatives of governments and trade unions, as well as the agreements in many companies, which this text gives an account of. The question to be answered today is: can the 21st century be the time of four days and thirty-two hours of work a week?
  • RPS N. 1/2021

    22.00 
    Anziani: diritti e libertà nella crisi Covid e oltre
    • Ripensare le politiche di assistenza sociosanitaria
    • Il rapporto Stato-Regioni alla prova dell'emergenza
    • La pandemia e il sistema penitenziario, tra salute e sicurezza
  • Questa pubblicazione nasce dall’esigenza di proseguire, dopo il manuale Contrattare l’innovazione digitale, l’analisi della rivoluzione digitale in atto. L’intelligenza artificiale è la tecnologia più sfidante per l’essere umano; mette in discussione il suo primato, la capacità di ragionare, inventare, trovare soluzioni. A seconda di come sarà utilizzata, potrebbe rivelarsi strumento di liberazione o di oppressione delle persone, nel mondo del lavoro, ma anche nella vita quotidiana, per questo il sindacato ha l’obbligo di contrattare nuove tutele e immaginare spazi di contrattazione collettiva. Il Manuale è un lavoro plurale. Per realizzarlo, la Cgil ha messo in campo competenze diverse, dall’Ufficio Progetto Lavoro 4.0 all’Area delle Politiche europee ed Internazionali, all’Area del Mercato del Lavoro e Contrattazione. Nel volume ci sono esempi per spiegare le diverse applicazioni dell’IA, una lettura della situazione internazionale, un approccio alla contrattazione e alla normativa vigente, un glossario per leggere il fenomeno, infografiche per semplificare la lettura.

    Hanno lavorato alla realizzazione del manuale:

    • Andrea Allamprese, professore associato di Diritto del lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia; collabora con l’Ufficio Giuridico e con l’Area Politiche Europee e Internazionali della CGIL
    • Giulia Barbucci, vicepresidente con delega al Bilancio del Comitato Economico e Sociale Europeo; componente del Comitato Esecutivo della CES e del suo Comitato Donne
    • Susanna Camusso, responsabile Politiche di Genere e Politiche Europee ed Internazionali della CGIL
    • Silvana Cappuccio, Politiche Europee ed Internazionali della CGIL; componente Consiglio d’Amministrazione ILO
    • Monica Ceremigna, responsabile della Progettazione Europea della CGIL
    • Alessio De Luca, nato a Roma nel 1972, in Cgil Nazionale è responsabile della Riconversione green e della Ricerca dell’Area delle Politiche per lo Sviluppo ed è coordinatore di Idea Diffusa per l’Ufficio ProgettoLavoro 4.0. Precedentemente è stato il coordinatore dell’Emittenza pubblica e privata in Slc Cgil Nazionale. Ha iniziato l’attività sindacale come Rsu in Almaviva Contact Roma nel 2000.
    • Cinzia Maiolini, nata a La Spezia nel 1968. Già Segretaria generale del Sindacato Lavoratori della Comunicazione (Slc) a La Spezia e poi a Torino, dal 2013 è Segretaria nazionale della Slc-Cgil con delega sull’Area Servizi Postali e sull’Area Multimediale (industria, editoria, emittenza). Dal 2019 è responsabile dell’Ufficio Lavoro 4.0 della Cgil Nazionale.
    • Massimo Mensi, presidente nazionale di APIQA (Associazione generale Quadri, Professionisti e Alte Professionalità) della CGIL; collabora con l’Area Politiche Europee e Internazionali della CGIL ed è componente dell’Osservatorio Europeo delle Economie di Piattaforma in seno alla CES
    • Tania Scacchetti, Segretaria confederale della CGIL con deleghe a Contrattazione - Mercato del Lavoro
    • Cristian Sesena, coordinatore Area Contrattazione - Mercato del Lavoro della CGIL
  • Questa pubblicazione nasce dall’esigenza di proseguire, dopo il manuale Contrattare l’innovazione digitale, l’analisi della rivoluzione digitale in atto. L’intelligenza artificiale è la tecnologia più sfidante per l’essere umano; mette in discussione il suo primato, la capacità di ragionare, inventare, trovare soluzioni. A seconda di come sarà utilizzata, potrebbe rivelarsi strumento di liberazione o di oppressione delle persone, nel mondo del lavoro, ma anche nella vita quotidiana, per questo il sindacato ha l’obbligo di contrattare nuove tutele e immaginare spazi di contrattazione collettiva. Il Manuale è un lavoro plurale. Per realizzarlo, la Cgil ha messo in campo competenze diverse, dall’Ufficio Progetto Lavoro 4.0 all’Area delle Politiche europee ed Internazionali, all’Area del Mercato del Lavoro e Contrattazione. Nel volume ci sono esempi per spiegare le diverse applicazioni dell’IA, una lettura della situazione internazionale, un approccio alla contrattazione e alla normativa vigente, un glossario per leggere il fenomeno, infografiche per semplificare la lettura.  

    Hanno lavorato alla realizzazione del manuale:

    • Andrea Allamprese, professore associato di Diritto del lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia; collabora con l’Ufficio Giuridico e con l’Area Politiche Europee e Internazionali della CGIL
    • Giulia Barbucci, vicepresidente con delega al Bilancio del Comitato Economico e Sociale Europeo; componente del Comitato Esecutivo della CES e del suo Comitato Donne
    • Susanna Camusso, responsabile Politiche di Genere e Politiche Europee ed Internazionali della CGIL
    • Silvana Cappuccio, Politiche Europee ed Internazionali della CGIL; componente Consiglio d’Amministrazione ILO
    • Monica Ceremigna, responsabile della Progettazione Europea della CGIL
    • Alessio De Luca, nato a Roma nel 1972, in Cgil Nazionale è responsabile della Riconversione green e della Ricerca dell’Area delle Politiche per lo Sviluppo ed è coordinatore di Idea Diffusa per l’Ufficio ProgettoLavoro 4.0. Precedentemente è stato il coordinatore dell’Emittenza pubblica e privata in Slc Cgil Nazionale. Ha iniziato l’attività sindacale come Rsu in Almaviva Contact Roma nel 2000.
    • Cinzia Maiolini, nata a La Spezia nel 1968. Già Segretaria generale del Sindacato Lavoratori della Comunicazione (Slc) a La Spezia e poi a Torino, dal 2013 è Segretaria nazionale della Slc-Cgil con delega sull’Area Servizi Postali e sull’Area Multimediale (industria, editoria, emittenza). Dal 2019 è responsabile dell’Ufficio Lavoro 4.0 della Cgil Nazionale.
    • Massimo Mensi, presidente nazionale di APIQA (Associazione generale Quadri, Professionisti e Alte Professionalità) della CGIL; collabora con l’Area Politiche Europee e Internazionali della CGIL ed è componente dell’Osservatorio Europeo delle Economie di Piattaforma in seno alla CES
    • Tania Scacchetti, Segretaria confederale della CGIL con deleghe a Contrattazione - Mercato del Lavoro
    • Cristian Sesena, coordinatore Area Contrattazione - Mercato del Lavoro della CGIL
    • Un vero New Deal per l’Italia
    • Voto di classe, populismo, sindacati
    • Partecipazione conflittuale e codeterminazione
  • L’attenzione verso il reddito di base è alta anche nel nostro paese. Oltre ai progetti di legge depositati in Parlamento, alle proposte di studiosi e di organizzazioni sociali e alle iniziative adottate a livello locale, è di fine gennaio 2016 l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un disegno di legge in materia di contrasto alla povertà. A prescindere dai vincoli finanziari, le obiezioni culturali nei confronti di un reddito di base restano, tuttavia, forti e variegate. Attraverso un’analisi rigorosa, ma di facile lettura, il volume mira a fornire gli strumenti cruciali per orientarsi in questo dibattito. Entra nel dettaglio delle principali configurazioni di reddito di base, dal reddito minimo al reddito di cittadinanza, all’imposta negativa, alle dotazioni di capitale fino alle tante declinazioni che ciascuna forma può assumere. Esamina le più recenti evoluzioni in atto nell’Unione europea e in Italia. Infine, argomenta con forza le diverse ragioni di giustizia e di efficienza a favore di un reddito di base, delineando le principali implicazioni per le politiche pubbliche.
  • Il titolo si riferisce a un dato: se le dita delle bambine dei Dugum Dani della Nuova Guinea si possono tagliare come donazione nelle cerimonie funebri – tranne il pollice e uno o due dita che basteranno loro per svolgere i lavori destinati alle donne – possiamo metaforicamente dire che tutte le donne hanno le dita tagliate? Sì, perché esiste ancora e largamente un gap tecnologico tra uomini e donne, un gap che appare chiaramente fin dalle società di caccia e raccolta, e che con l’evoluzione tecnica si è allargato a forbice e continua in varie forme nelle società industrializzate. Bisogna allora ricercare i fattori oggettivi, le costanti della divisione sessuale del lavoro e del rapporto di classe tra donne e uomini. Un rapporto di classe costitutivo nel cui ambito si pone lo scambio sessuo-economico che caratterizza l’insieme delle relazio ni sessuali tra uomini e donne. La transazione economica infatti non riguarda la sola prostituzione: la prostituzione non è un fenomeno separato, ma vi è un continuum di scambio sessuo-economico che va dai rapporti matrimoniali fino alle forme più comuni di prostituzione. E questo non solo nelle società africane o extraeuropee, ma anche in Europa e Nord America. Le attuali trasformazioni sociali nel rapporto tra i sessi rimettono in causa la dominazione maschile o piuttosto si tratta di una nuova configurazione di questa dominazione? Chi porta il peso di questa trasformazione e chi ne trae profitto? Paola Tabet ne discute nell’intervista (fattale da Mathieu Trachman) che conclude il libro: quale sarà la possibilità di una sessualità egualitaria, fuori cioè da ogni condizione di oppressione, senza costrizioni, una sessualità libera di esprimersi, di sperimentare, non legata alla divisione tra i sessi e alle relazioni di potere? Una possibilità difficile e complessa finché permane in qualche modo un dominio maschile.
  • The research is the result of an extensive fieldwork involving companies, formal and informal workers, unemployed people, students and training centres. It provides a rare and up-to-date insight into the field of labour rights and the labour market in Eritrea, focusing on upskilling and vocational training in the IT, tourism and cold chain sectors. The research provides a thorough analysis of the needs related to vocational training in Eritrea, specifically in the major economic centers of Asmara and Massawa, with the purpose of providing a comprehensive framework for the preparation of training courses to develop professional skills. It seeks to capture aspects of demand and supply in the labor market in the fields of information technology, tourism, and the cold chain. The merit of this research goes beyond shedding light on data concerning the Eritrean labor market today; it also highlights the importance of development cooperation in promoting a global agenda for decent work, in a complex geopolitical context.
  • QRS N. 1/2023

    22.00 
    Salari e inflazione
    • Il lavoro a Milano e Torino
    • Gli orientamenti politici e culturali dei lavoratori
    • Un nuovo scambio politico?
  • Un racconto. Un’inchiesta. Un contributo di approfondimento giuridico, sociologico e culturale con uno sguardo che al giorno d’oggi va ben oltre i confini nazionali. Fra sentenze e contratti, orizzonti mediatici e testimonianze in carne e ossa, questo libro si propone di suscitare una presa di coscienza, individuale e collettiva, su cosa è diventato e su come rischia di configurarsi il lavoro gestito dagli algoritmi in un mondo che già corre velocissimo. A maggior ragione è decisivo che a rappresentare nelle sedi istituzionali il lavoro e le figure dei ciclofattorini ci sia una conoscenza il più possibile interconnessa e condivisa, quindi all’altezza della situazione.