Copertina - La transizione migratoria italiana negli anni della crisi
La transizione migratoria italiana negli anni della crisi
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Descrizione
Negli ultimi dieci anni le migrazioni verso l’Italia sono radicalmente cambiate. Si è aperta una lunga fase di transizione, conseguenza sia dei cambiamenti legislativi interni sia delle trasformazioni dello scenario internazionale ed europeo. Le principali trasformazioni si sono prodotte nell’ambito degli ingressi e nei permessi di soggiorno rilasciati. Da qualche anno il motivo maggiore di ingresso è il ricongiungimento familiare, nello stesso arco di tempo gli arrivi per lavoro si sono quasi azzerati. Si è abbassata l’età dei migranti in arrivo ed è accresciuta la quota di «minori stranieri non accompagnati», ultima disperata strategia per superare i confini ed essere accolti in Europa. Sulla composizione migrante della forza lavoro la nuova fase non ha prodotto delle cesure. Al contrario si sono rafforzati i meccanismi di segregazione etnica e spaziale. I migranti si concentrano in alcuni settori specifici dell’economia dove occupano le posizioni professionalmente inferiori e nelle quali le loro capacità non vengono valorizzate. Una situazione di isolamento che si nota anche nella localizzazione geografica dell’attivazione dei contratti di lavoro: per alcune nazionalità emerge una elevata correlazione tra alcune aree e i nuovi contratti stipulati dai lavoratori migranti. Si costituisce sempre più un mercato del lavoro razzializzato, in cui si creano gerarchie basate sull’origine nazionale e sul colore della pelle.
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