RPS N. 2/2021
Aprile-Giugno 2021
ISBN: 978-88-230-2373-4
Descrizione
L’emergenza Covid-19 come stress test per la sanità italiana
  • L’impatto della pandemia sul Ssn: nuovi rischi e nuovi bisogni
  • La contrattazione sociale territoriale nella crisi sanitaria
  • La parità di genere nel Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano
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TEMA - L’emergenza Covid-19 come stress test per la sanità italiana
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La pandemia da Covid-19 come nuovo rischio socio-sanitario e come stress test per la sanità italiana. Nota introduttiva
Gianluca Busilacchi

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Affrontando la bufera: continuerà a volare il calabrone?
Weathering the storm: will the bumblebee keep flying?
Francesco Taroni

Per comprendere e interpretare i problemi posti dalla combinazione della Grande recessione e della Grande pandemia, è necessario esaminare la storia politica e sociale della istituzione e dello sviluppo del Servizio sanitario nazionale. La riorganizzazione dei servizi di prevenzione e di assistenza territoriale deve necessariamente accompagnarsi allo sviluppo di nuove competenze sovranazionali per la sorveglianza della diffusione e soprattutto per la prevenzione profonda (deep prevention) delle nuove pandemie.

ENGLISH - The paper argues that understanding current public health strategies calls for analyzing the past, not just for medical but also for social and political history. This is particularly the case for the management of the current pandemic, which, very much like its antecedents, unfolds amidst shifting combinations of politics, culture, and economics. Fixing current, longstanding problems in the organization and governance of the National Health Service should be associated with developing supranational capabilities in the surveillance and deep prevention of future pandemics.

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La sanità italiana di fronte al Covid-19: l’impatto, nuovi bisogni e compiti
Italian healthcare in the face of Covid-19: impact, new needs and tasks
Andrea Micheli, Francesco Forastiere, Lorenzo Richiardi

La nuova malattia da Coronavirus 2019 (Covid-19) rappresenta una sfida globale senza precedenti dal dopoguerra, causando rilevanti perdite di vite umane e determinando trasformazioni di grande impatto su economia e società. I sistemi sanitari hanno dovuto affrontare una duplice sfida, ovvero da una parte fare fronte ad una crescente domanda di cure per i pazienti affetti da Covid-19 e dall’altra mantenere la continuità delle cure per i pazienti con patologie croniche o condizioni acute gravi e sostenere la tradizionale emergenza sanitaria. La pandemia ha colpito l’organizzazione dei servizi sanitari, le prestazioni di prevenzione secondaria come i programmi di screening e l’assistenza per i pazienti affetti da malattie croniche bisognosi di controlli periodici ed eventuali cure tempestive. L’Italia è stato il primo paese occidentale a sperimentare l’emergenza Covid-19 e uno di quelli con una più alta numerosità di casi e di decessi. L’articolo presenta dati preliminari disponibili sull’impatto diretto dell’epidemia di Covid-19 e quello indiretto sull’accesso alle terapie farmacologiche, al pronto soccorso e ai ricoveri ospedalieri. Ai dati si accompagnano riflessioni e considerazioni sulla necessità di rafforzare l’intervento pubblico nella sanità.

ENGLISH - The new Coronavirus disease 2019 (Covid-19) has posed an unprecedented new global challenge, causing large-scale loss of life and a major impact on the economy and society. Healthcare systems faced a dual challenge of both coping with a growing demand for care for Covid-19 patients and maintaining continuity of care for patients with chronic diseases or serious acute conditions. The pandemic has severely affected the organization of health services, secondary prevention services such as screening programs, and the care of patients with chronic diseases in need of timely and optimal care. Many patients with chronic diseases require regular access to a wide range of medical services (e.g., home care, specialist visits), which may have been interrupted during the pandemic exposing patients to a high risk of acute exacerbations and disease complications. Italy was the first Western country to experience the Covid- 19 emergency and one of those with the highest number of cases and deaths. This paper presents preliminary available data on the direct impact of the Covid-19 outbreak and the indirect impact on access to drug therapies, emergency room visits and hospital admissions. The data are accompanied by reflections and considerations on the need to strengthen public intervention in healthcare.

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Una pandemia disuguale (ma non troppo): perché e cosa si può fare
A (quite) unfair pandemic: what should be done and why
Michele Marra, Giuseppe Costa

In Italia, durante la prima ondata epidemica, tra le persone che già prima dell’arrivo del virus erano in condizioni di svantaggio socioeconomico è stato riscontrato un maggior rischio di infezione, di ricovero in terapia intensiva e di decesso, a causa di una maggior prevalenza di malattie croniche, ma anche di altri meccanismi associati all’impatto delle disuguaglianze sociali sulla salute. Per di più, le conseguenze delle misure intraprese per frenare il contagio, e quindi la riallocazione delle risorse sanitarie (con la relativa interruzione di percorsi terapeutici), il distanziamento sociale (e lo stress generato dall’isolamento domiciliare), nonché le forti ricadute su economia, occupazione e reddito, hanno colpito in misura più intensa nuovamente le persone meno avvantaggiate. Al fine di non allargare ulteriormente le disuguaglianze, è necessario implementare politiche di mitigazione e di redistribuzione dei determinanti sociali della salute, attraverso azioni che richiamano l’intervento di molteplici settori, secondo l’approccio Salute in tutte le politiche e che traggano beneficio delle ingenti risorse economiche stanziate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

ENGLISH - In Italy, during the first epidemic wave, people who were already socioeconomically disadvantaged before the arrival of the virus were found to have a higher risk of infection, admission to intensive care and death, due to a higher prevalence of chronic diseases but also to other mechanisms associated with the impact of social inequalities. Moreover, the consequences of the measures undertaken to curb the contagion, as the reallocation of health resources (with the associated interruption of treatment pathways), as social distancing (and the stress generated by home isolation), as well as the strong spill over effects on the economy, employment and income, hit in particular the least advantaged people. In order to tackle the further increase of health inequalities, it is necessary to implement policies to mitigate and redistribute the social determinants of health, through actions involving multiple sectors, according to the «Health in All Policies» approach. It is also essential to prioritize healthcare and health inequalities among the objectives of the actions funded by the substantial economic resources allocated in the National Recovery and Resilience Plan (Nrrp).

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Il Servizio sanitario nazionale alla prova della pandemia. Cosa abbiamo appreso?
What have we learned from the Covid-19 pandemic? Confirmations and new features of the Italian Health Service
Gianluca Busilacchi, Federico Toth

La pandemia Covid-19 ha rappresentato un formidabile stress test per il nostro Servizio sanitario nazionale (Snn), mettendone in risalto luci e ombre. Molti degli elementi di forza e di debolezza del Snn erano noti già prima della pandemia: quest’ultima ha finito per confermare quanto in larga misura si sapeva. Eppure, nell’eccezionalità rappresentata dalla gestione pandemica, qualcosa di inaspettato è emerso: qualche tratto che solitamente, in «tempi di pace», rimane latente e che la pandemia ha invece finito per portare in superficie. Il contributo indaga cosa la pandemia Covid-19 abbia confermato e cosa abbia fatto emergere di nuovo, tra le caratteristiche principali del sistema sanitario. Ci si concentra su due dimensioni che sono state particolarmente evidenziate nell’ultimo anno e mezzo: il rapporto Stato-Regioni e la relazione tra cure ospedaliere e territoriali. Chiudono l’articolo alcune riflessioni sulle più generali modalità di coordinamento del sistema, tipiche dei sistemi a «legame debole».

ENGLISH - The Covid-19 pandemic has represented an incredible stress test for the Italian Health Service (Ssn), highlighting its strengths and weaknesses. Many of our healthcare system’s features were already known before the pandemic, which confirmed what was already largely known. Nevertheless, something unexpected has emerged some trait that usually remains hidden in 'times of peace' and that the pandemic has brought to the surface. In this article, we wonder what Ssn features the Covid-19 pandemic has confirmed and what new elements it has brought to light. In particular, we focus on two main dimensions that have been stressed over the last year and a half: the State-Regions relationship regarding the healthcare policies, and the relationship between hospital service and territorial healthcare. The article ends with some reflections on how to coordinate the Ssn, within a typical «loosely coupled» system.

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Stato e Regioni: le performance dei Sistemi sanitari regionali
State and Regions: the performance of Regional Health Systems
Sabina Nuti, Alessandro Vinci, Federico Vola

Nel corso degli ultimi cinquanta anni, i Sistemi di valutazione delle performance – in ambito pubblico e in ambito privato – hanno attraversato un processo di evoluzione incrementale, che ha ampliato il perimetro di analisi da un fuoco principalmente economico-finanziario a una valutazione multidimensionale, a una visione inter-organizzativa. Valutare la risposta dei Sistemi sanitari di fronte alla pandemia Covid-19 ha richiesto un marcato ridisegno dei Sistemi di valutazione esistenti. Il presente contributo illustra l’esperienza del Sistema di valutazione del Network delle Regioni e riporta i risultati 2020. Emerge come i Sistemi sanitari regionali italiani abbiano reagito in modo eterogeneo alla sfida pandemica, in modo non direttamente collegato alla diversa incidenza del virus, e come i livelli di qualità riferiti alle prestazioni non direttamente associate alla presa in carico dei casi Covid-19 tendenzialmente non si discostino da quelli registrati nel 2019.

ENGLISH - During the last fifty years, performance measurement systems – in both public and private sector – have gone through a process of incremental evolution, which expanded the scope of analysis, shifting from a mainly economic and financial perspective to a multidimensional one and ultimately landing to an inter-organizational vision. Assessing the healthcare systems’ response to the pandemic required reframing the existing performance measurement systems. This paper aims to illustrate the experience of the Italian Regional Performance Evaluation System, in evaluating 2020 performance. Evidence shows how Italian healthcare systems reacted unevenly to the challenges posed by the pandemic, in a way not related to the different incidence of the virus, and how quality standards referred to medical services not directly associated with taking charge of Covid-19 cases tend not to significantly differ from those recorded in 2019.

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Sanità e lavoro: il personale sanitario
Health and Work: the Healthcare Staff
Serena Sorrentino

La sanità pubblica è stata pesantemente colpita da anni di piani di rientro e contenimento della spesa per il personale, producendo tra l’altro un aumento del precariato e dell’offerta di servizi gestita da soggetti privati. Questi risultati, consolidati ben prima della pandemia, hanno inciso sulla gestione dell’emergenza e determinato forti sperequazioni territoriali, mettendo altresì in luce quali siano gli assi prioritari d’intervento per invertire la tendenza. In risposta a tale situazione problematica, la Funzione pubblica Cgil ha lanciato una proposta articolata in quattro punti e centrata principalmente sulla ricostruzione e valorizzazione della filiera lavorativa del diritto alla salute. L’articolo mette in rilievo anche uno dei temi centrali per la prossima stagione contrattuale del settore, quello relativo alla necessità di rivedere le regole che normano il sistema di riconoscimento della crescita professionale, vale a dire la riscrittura del sistema di classificazione, e si sofferma sulla necessità di lavorare su un sistema di competenze di base, avanzate, trasversali, che siano adeguate, dinamiche e in aggiornamento continuo.

ENGLISH - Public health has been severely affected by years of recovery plans and restraint in workforce expenditure, leading – among other things – to an increase in precarious employment and the provision of services by private actors. These findings were reinforced well before the pandemic and influenced the management of the emergency, leading to major territorial inequalities. On the other hand, they have highlighted the priorities areas for action to reverse the trend. In response to this problematic situation, Cgil Public Services has launched a four-point proposal that focuses primarily on reconstructing and enhancing the while workforce committed to the right to health. The article also highlights one of the key issue for the next contractual season in the sector: the need to revise the rules that put the employee recognition system in order, i.e. the rewriting of the classification system. The articles also focuses on the need to work on a system of basic, advanced and transversal skills that are adequate, dynamic and constantly updated.

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Focus I - La sanità nel Pnrr: opportunità e rischi
Gavino Maciocco

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Focus II - Il Libro Azzurro: la proposta della campagna «Primary Health Care Now or Never» per la riforma delle cure primarie in Italia
Alice Cicognani, Elena Rubatto

ATTUALITA': La contrattazione sociale nella crisi sanitaria
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La contrattazione sociale al tempo della pandemia
Social bargaining in times of pandemic
Maria Guidotti., Jorge Torre

La contrattazione sociale e territoriale ha sofferto, al pari di ogni altra attività, delle restrizioni imposte dal Covid-19, ma ha anche acquisito elementi di qualificazione e di efficacia, sia nei contenuti che nei processi negoziali. Il primo dato relativo all’azione contrattuale che emerge dall’Osservatorio nazionale sulla contrattazione sociale territoriale di Cgil, Spi e Fondazione Di Vittorio riguarda, causa il lockdown, il distanziamento, la sospensione degli eventi, l’incremento di interlocuzioni tra sindacato confederale e istituzioni locali, anche come quantità di incontri da remoto e di iniziative informali. Invariato l’orientamento rispetto ai principali soggetti destinatari delle misure, i più fragili rispetto alla dimensione sociale e sanitaria della crisi: dai poveri agli anziani, ai non autosufficienti, ai disabili. Ma la pandemia non ha riportato l’attenzione solo sul valore della cura. La retorica dell’uomo solo, autonomo, individualista ha mostrato tutti i suoi limiti, mentre di contro il nostro essere definiti dall’interdipendenza, l’importanza di sentirsi parte di una comunità è emersa in tutta la sua rilevanza e in molte situazioni ha fatto la differenza.

ENGLISH - Social and territorial bargaining has suffered, like any other activity, from the restrictions imposed by Covid-19, but it also acquired elements of qualification and effectiveness, both in terms of content and negotiation processes. The first findings on contractual action emerging from the National Observatory on Territorial Social Bargaining by Cgil, Spi and Fondazione Di Vittorio concerns the social distancing, the suspension of events, and the increase in interlocution between the Confederal Union and local institutions. As a matter of fact, the lockdown produced many virtual meetings and informal initiatives. The main recipients of social and health aid against the crisis are the most fragile people: from the poor to the elderly, the dependent and the disabled. Nevertheless, the pandemic has not only focused attention on the value of care. The rhetoric of the lonely, autonomous individualistic man has shown its limits. On the contrary, our interdependence has greatly emerged and the importance of feeling part of a community in many situation has made a difference.

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La contrattazione sociale territoriale per la non-autosufficienza tra path dependency ed emergenza sanitaria: due esperienze regionali a confronto
Negotiating long-term care policies at the local level in the frame of path-dependency and Covid-19. Insights from two regional case studies in Italy
Rosangela Lodigiani, Egidio Riva

Attraverso la contrattazione sociale territoriale, i sindacati contribuiscono all’elaborazione della politica sociale a livello locale. L’obiettivo di questo articolo è indagare come questa forma di azione negoziale si sviluppi nel campo specifico della long-term-care (Ltc) e in che misura i suoi risultati contribuiscono a ricalibrare, espandere o preservare il sistema socio-sanitario regionale. A tal fine, discutendo i risultati di una ricerca realizzata con metodi di indagine quali-quantitativi, l’articolo esamina contenuti, logiche e processi della contrattazione sociale territoriale nell’ambito della Ltc in due regioni, la Lombardia e l’Emilia-Romagna. Particolare attenzione è riservata a investigare l’influenza che la crisi del Covid-19 ha avuto nel plasmare il dialogo sociale in questo campo specifico di policy.

ENGLISH - The objective of this article is to investigate how social dialogue contribute to local welfare policy making and to what extent its results contribute to recalibrating, expanding or preserving the local welfare systems in the specific field of long-term care. Hence, analyses, which draw on data collected through both qualitative and quantitative methods, examine the logic, contents and processes of social dialogue in two regional contexts, Lombardy and Emilia-Romagna; furthermore, they consider the influence that the Covid-19 crisis has had on the role of social dialogue in developing long-term care policies.

DIBATTITO: La parità di genere nel Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano
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Piano nazionale di ripresa e resilienza e trasversalità di genere
National recovery and resilience plan and gender transversality
Susanna Camusso

La pandemia ha esasperato l’ancora notevole livello di diseguaglianze di genere e di segregazione nel mondo del lavoro. La scelta del piano Next generation Eu è stata una importante rottura con il modello di austerity precedente ma l’enfasi su digitale e green non sarebbe sufficiente a contrastare le diseguaglianze, ancor meno quella di genere data la segregazione dei settori interessati. La trasversalità e le condizionalità ex ante rappresentano un notevole passo avanti, ottenuto grazie ad una significativa mobilitazione delle donne in Italia e in Europa, ma sono necessari non solo lo stanziamento di risorse sul singolo piano ma anche riforme abilitanti che portino ad un vero cambio di paradigma.

ENGLISH - The pandemic exacerbated the still significant inequalities and gender segregation within the labour market. The decisions behind the Next Generation Europe (Ngeu) Program are a welcome break with the previous austerity measures, but focusing just on promoting innovation in the digital and green sector would not be enough to reduce inequality, given the gender segregated nature of those sectors. The introduction of transversality and conditionality clauses is a positive result of the women’s movement, but alongside the resources included in the Pnrr there should be significant accompanying reforms to ensure the paradigm shift needed to reach gender equality in the labour market.

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Genere, traversalità e intersezionalità: la proposta (mancata) del Pnrr
Gender, transversality and intersectionality: the (failed) Pnrr proposal
Fiorenza Deriu

In risposta alla crisi pandemica che, a partire dai primi mesi del 2020, ha investito il mondo intero, l’Unione europea ha lanciato il programma Next Generation Europe (Ngeu), caratterizzato da un sistema di investimenti e riforme strategiche senza precedenti, volto a sostenere i paesi membri nel fronteggiamento e nel superamento delle conseguenze economiche e sociali della Covid-19. Fulcro del programma, il Dispositivo per la ripresa e resilienza (Recovery and Resilience Facility - Rrf). Per accedere ai fondi Rrf tutti gli Stati membri interessati sono stati invitati a redigere un Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Questo articolo discute criticamente il modo in cui il Piano nazionale italiano di ripresa e resilienza affronta il tema della parità di genere, mettendo in luce alcune criticità che emergono dall’impianto stesso del documento e dall’approccio adottato per l’inserimento di tale priorità in un’azione di più ampio respiro. La parità di genere, considerata trasversale a tutte le sei missioni del Pnrr, a parere di chi scrive, appare perdere concretezza e incisività nelle maglie del vasto programma di lavoro, perdendo di vista di fatto un’altra importante sfida: quella della intersezionalità, indicata esplicitamene dalla Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 (Ue, 2020b), nella quale l’approccio è chiaramente duplice e fondato proprio sul principio trasversale dell’intersezionalità.

ENGLISH - In response to the crisis resulting from the pandemic, the European Union has launched the Next Generation Europe (Ngeu) Program, characterized by an unprecedented system of investments and strategic reforms, aimed at supporting Member Countries in coping with the economic and social consequences of Covid-19. The Recovery and Resilience Facility (Rrf ) constitutes the core part of the program. To access the RRF funds, all interested Member States have been invited to draw up a National Recovery and Resilience Plan (Pnrr). This article critically discusses how the Italian National Recovery and Resilience Plan addresses the issue of gender equality, highlighting some critical issues emerging from the structure of the document itself and from the approach adopted for the inclusion of this priority in a broader action. Gender equality, crosscutting the six missions of the Pnrr, appears to lose concreteness and incisiveness in the meshes of the vast work program. It seems that another important challenge has been lost: that of intersectionality, indicated explicitly by the European Strategy for Gender Equality 2020-2025 (Eu, 2020). In fact, the ESGE explicitly recommends the adoption of a twofold approach, inspired to the crosscutting principle of intersectionality.

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