RPS N. 4/2018
Ottobre-Dicembre 2018
ISBN: 978-88-230-2236-2
Descrizione
Welfare abitativo: criticità e prospettive Lo stato della previdenza complementare in Italia Droghe, l’inutile repressione e i vuoti nella relazione al parlamento
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TEMA: La «nuova» questione abitativa tra criticità consolidate e prospettive inedite
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Il welfare, la casa, l’abitare: lo scenario nazionale. Nota introduttiva
Micol Bronzini, Ugo Ascoli

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Discorsi sull’abitare. Come e a chi parlano le nuove politiche abitative
Discourses on housing. Who the new housing policies are addressing – and how
Manuela Olagnero

Le politiche abitative in Italia hanno subìto negli ultimi venti anni importanti cambiamenti nei modi di intervento e nei destinatari. Il contributo intende esplorare i discorsi che danno forma alle nuove politiche abitative e riflettere sui loro presupposti e implicazioni sia dal punto di vista delle aspettative dei beneficiari sia da quello delle rappresentazioni che le politiche danno del loro operare e dei risultati ottenuti. Con riferimento alla connessione/tensione esistente tra i molti obiettivi (sperimentazione, innovazione e investimento sociale) dichiarati da parte delle nuove politiche abitative, si ipotizza che tali politiche riescano a essere abbastanza convincenti anche in ragione della capacità di rappresentare le proprie azioni come processi complessi, variamente dislocati nel tempo e nello spazio, e la cui responsabilità va suddivisa tra i diversi attori coinvolti.

ENGLISH - Housing policy in Italy have undergone important changes over the last twenty years, both in its beneficiaries and in its methods. The paper aims to approach these changes by analysing the discursive space in which the responses of housing policy have been formulated. Experiment, innovation and social investment are key words in the housing policy narrative. The inner connection between these concepts is explored, referring to some examples of local housing policies and related discourses. The narrative of housing-policy actions can be more or less convincing, depending on their ability to focus both on the complexity of intervention (and the shared responsibility of the many actors involved) and on the development time of the processes.

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Alla ricerca di un welfare abitativo in Europa
In search of a new housing welfare in Europe
Antonio Tosi

Alcune misure sperimentate in molti paesi europei in questi decenni – come le strategie per combattere la homelessness e l’offerta di un settore abitativo «molto sociale» – sembrano potenzialmente in grado di aumentare l’efficacia sociale delle politiche abitative. Ma c’è anche il rischio che offrano risposte riduttive, soluzioni minori e prive di adeguato valore abitativo, come sistematicamente è avvenuto per i poveri nella storia delle politiche abitative sociali. L’articolo discute le condizioni perché queste misure estendano ai poveri i benefici delle politiche e realizzino effettivamente una estensione del diritto alla casa; sostiene la necessità di integrare le nuove misure nei sistemi di welfare abitativo e indica le condizioni per una loro positiva integrazione; conclude mettendo in evidenza il grande ostacolo allo sviluppo di queste misure e la congiuntura che ne minaccia l’efficacia: l’intreccio tra le nuove forme di marginalità socio-abitativa e le politiche neoliberali.

ENGLISH - The housing policies of European governments in recent decades have usually been seen in terms of the neo-liberal change in social policy compared with traditional housing policies, and have not been given the attention they deserve. This underestimation is hard to understand or justify if we consider that many of the measures introduced contain a clear criticism of the great limitation in the tradition of social housing policies – their relative failure to create a satisfactory social environment, a failure that is indicative of the incapacity of policies to deal adequately with situations of housing poverty.

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L’insostenibile peso dell’abitare. Un’analisi sulla relazione tra povertà e housing affordability in Italia
The unsustainable weight of housing. An analysis of the relation between poverty and housing affordability in Italy
Marianna Filandri., Valentina Moiso

L’articolo si interroga sulla relazione tra povertà e casa e sul ruolo delle politiche pubbliche, in particolare per le famiglie in affitto. Attraverso l’analisi dei dati It-Silc 2014 vengono indagate le connessioni tra povertà e difficoltà a sostenere i costi abitativi declinate in termini sia oggettivi che soggettivi. Obiettivo dell’articolo è considerare il ruolo degli housing allowances nel sostenere le famiglie in condizioni di difficoltà economica ad affrontare le spese abitative. Il confronto tra i nuclei in difficoltà nel mercato privato degli affitti con quelli negli alloggi a canone calmierato consente di rilevare la differente portata del supporto pubblico. A questo proposito, l’articolo propone una simulazione di ridefinizione dei canoni per calibrare l’impatto delle differenti forme di sostegno pubblico all’abitare.

ENGLISH - The article investigates the relationship between poverty and housing and the role of public rent policies. Through an analysis of the 2014 ItSilc data, the connections between poverty and housing costs are investigated, both objectively and subjectively. The aim is to assess the role of housing allowances in helping disadvantaged families cope with housing costs. A comparison between households in the private rental market and those in social housing shows the different extent of public support. In this regard, the article proposes a simulation for the definition of rent based on available income, in order to calibrate the impact of different forms of public housing support.

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Anziani fragili e ageing in place. Alcune considerazioni sul caso italiano
Vulnerable old people and ageing in place. Some reflections on the case of Italy
Marco Arlotti

Il contributo si focalizza sul tema della domanda sociale degli anziani fragili, con particolare attenzione al caso italiano e agli assetti di permanenza a domicilio, il cosiddetto ageing in place, con cui si punta a garantire una migliore qualità di vita della persona anziana, contenendo il ricorso a soluzioni più costose come quelle del ricovero residenziale. Tuttavia lo sviluppo dell’ageing in place richiede alcune precondizioni specifiche in assenza delle quali, o con una compromissione delle stesse, si possono determinare forti rischi di isolamento e abbandono per gli anziani più fragili. In questo quadro esperienze innovative recenti, implementate a livello territoriale, hanno puntano a favorire lo sviluppo di nuove forme di sostegno alla domiciliarità e dell’abitare. Tuttavia l’assenza di una politica nazionale e regionale rischia di limitare gli effetti di tali innovazioni.

ENGLISH - The article focuses on the social demand of vulnerable older people, taking into account the situation in Italy and the arrangements for ageing in place. Ageing in place aims to guarantee a better quality of life for older people, also limiting recourse to more expensive options such as residential homes. Nevertheless, the developing of ageing in place also requires some specific pre-conditions that, when absent or compromised, may determine high risks of abandonment and social isolation for vulnerable older people. Against this background, recent innovative programmes implemented at local level have sought to sustain the development of new housing solutions and support for ageing in place. Yet, the absence of a national and regional policy on this question risks undermining the effects of such innovations.

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Abitare inclusivo: servizi di welfare tra emergenza e innovazione
Inclusive housing: emergency and innovation in welfare services
Carla Moretti

La povertà abitativa è un fenomeno inserito nella più ampia cornice dell’esclusione sociale e richiede una diversa strutturazione delle politiche sociali che obbliga a uscire dai confini tradizionali dei vari ambiti. Le nuove forme di offerta abitativa, rivolte a persone con redditi molto bassi o con difficoltà di integrazione, associano in molti casi la soluzione di alloggio temporaneo con l’accompagnamento sociale. In questo contributo verranno presentati gli elementi emersi in un’indagine realizzata nel comune di Ancona, volta ad analizzare le esperienze di abitare inclusivo, attuate nel territorio, nell’ambito del forte disagio abitativo.

ENGLISH - Housing poverty is part of a broader framework of social exclusion, and requires a different structuring of social policies, which obliges us to ignore the traditional confines of various areas. The new forms of housing provision, aimed at people with very low incomes or with problems of integration, in many cases combine the solution of temporary housing with social support. This contribution will present what emerged from a survey carried out in the Municipality of Ancona, which sought to analyse the experiences of inclusive housing implemented in the territory, in a context of serious housing problems.

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La situazione abitativa a Roma e in Italia. Analisi, traiettorie e politiche
The housing situation in Rome and Italy. Analyses, trajectories and policies
Chiara Davoli

Disagio e vulnerabilità abitativa rappresentano fattori specifici della povertà; per lungo tempo il fenomeno è stato ampiamente trascurato sia nell’ambito delle riflessioni teoriche sia dalle politiche sociali. Oggi sta riemergendo una nuova questione abitativa come conseguenza di trasformazioni socio-economiche che moltiplicano situazioni di rischio ed emergenza. Questo contributo ha l’obiettivo di analizzare la situazione abitativa, con uno specifico focus sulla città di Roma.

ENGLISH - Housing hardship and vulnerability are specific factors of poverty; and for a long time the phenomenon has been largely neglected, both in theoretical writings and in social policies. A new housing issue is currently re-emerging as a consequence of socio-economic transformations that are increasing situations of risk and emergency. This article aims to analyse the housing situation, with a specific focus on the city of Rome.

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Coabitazione intergenerazionale: due studi di caso a confronto in Italia e Taiwan
Intergenerational cohabitation: two case studies compared in Italy and Taiwan
Fiorenza Deriu

A Taiwan così come in Italia la percentuale di persone proprietarie di un alloggio è ampiamente maggioritaria rispetto a coloro che vivono in affitto (Taiwan 84% nel 2010, Italia 67% nello stesso anno) e i prezzi delle abitazioni sono molto elevati, nonostante la crisi del 2008. Entrambi i paesi hanno favorito gli investitori privati esponendosi a forti speculazioni edilizie e a un aumento delle quote di alloggi vacanti. Questo studio affronta con un approccio quali-quantitativo il tema della coabitazione tra persone non appartenenti allo stesso nucleo famigliare e di generazioni diverse in due paesi, l’Italia e Taiwan, entrambi interessati da un crescente invecchiamento della popolazione, da una sempre più evidente criticità di giovani e anziani nell’accesso al diritto all’abitare e da politiche abitative pubbliche ancora residuali rispetto al mercato privato delle compravendite e delle locazioni.

ENGLISH - In Taiwan, as in Italy, those owning their own home greatly outnumber those renting a living space (Taiwan 84% in 2010, Italy 67% in the same year) and the cost of housing is very high, despite the 2008 crisis. Both countries have encouraged private investors, exposing themselves to a high degree of building speculation and an increase in the number of empty houses. This study takes a qualitative/quantitative approach to the question of cohabitation between persons of different generations not belonging to the same family unit in two countries, Italy and Taiwan, both of them affected by an increasingly ageing population, by an ever clearer criticality in the access of young and old to the right to housing, and by public housing policies that are still secondary to the private market of sales and rentals.

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L’abitare condiviso letto con la teoria dei commons: due possibili scenari di sviluppo
Shared housing read with commons theory: two possible development scenarios
Silvia Sitton

L’articolo utilizza il paradigma economico dell’homo cooperans e l’impianto teorico delle common-pool resources per analizzare l’abitare condiviso come infrastruttura abilitante di processi di produzione di beni relazionali, quali fiducia, senso di appartenenza, reciprocità, cooperazione, benessere sociale, costruiti a partire dal coinvolgimento degli abitanti e dalla loro capacità di agire collettivamente. Nella seconda parte dell’articolo sono illustrati due possibili scenari di sviluppo dell’abitare condiviso: da un lato il cooperative ecosystem, ancorato al paradigma dell’homo cooperans, nel quale i beni relazionali diventano collettivi e producono valore sociale diffuso, dall’altro le community-oriented islands paragonabili a monadi comunitarie, che trattengono al loro interno i beni relazionali che vengono prodotti limitando notevolmente l’impatto sulla società. Condizione necessaria affinché si realizzi lo scenario di ecosistema collaborativo è poter contare su una regia istituzionale orientata alla condivisione e governata da logiche pubbliche, cosa che oggi sembra ancora mancare in Italia.

ENGLISH - Using the homo cooperans paradigm and common-pool resources approach as a theoretical framework, the article analyses collaborative housing as an enabling infrastructure of co-production processes of relational goods, such as trust, reciprocity, cooperation, social well-being, built up through the residents’ engagement. In addition, two possible scenarios for collaborative housing are illustrated: on the one hand the cooperative ecosystem, based on the homo cooperans paradigm, in which relational goods become collective and produce widespread social value, on the other the community-oriented islands similar to community bubbles, which can’t spread out the relational goods that are produced inside them, limiting their impact on society. The main requisite for a collaborative ecosystem scenario is being able to count on a public management sharing-oriented policy, something that today seems still to be lacking in Italy.

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Cambiamenti sociali e nuova questione abitativa: quali risposte
Social changes and the new housing question: what answers?
Claudio Falasca, Laura Mariani

Sebbene gli italiani siano in larga misura proprietari delle abitazioni in cui vivono, paradossalmente si ripropone una «nuova questione abitativa». Nella prima parte dell’articolo vengono esaminate le ragioni demografiche, economiche e sociali di questa nuova «emergenza» e quanto su di essa abbiano influito le distorsioni del mercato abitativo. Dal quadro che ne deriva si sottolinea l’urgenza di una strategia di sviluppo di lungo respiro con particolare attenzione all’edilizia pubblica e a quella sociale. Nella seconda parte, sulla base dell’esperienza di «Abitare e Anziani», si esamina la nuova domanda di qualità abitativa espressa dalla crescente popolazione anziana che, nella sua componente di non autosufficienti, si configura come una emergenza nell’emergenza. Qui si esamina il profilo di questa nuova domanda, si riportano le esperienze internazionali e nazionali da cui trarre utili spunti e si indica, infine, un’agenda delle cose da fare e su cui il sindacato potrebbe dare un grande contributo.

ENGLISH - Though most Italians own the place where they live, paradoxically a «new housing question» is arising. The first part of the article examines the demographic, economic and social reasons for this new «emergency» and how much the distortions of the housing market have influenced it. From the picture that emerges we may emphasize the urgent need for a long-term strategy of development with particular attention to public and social building. The second part examines, on the basis of the experience of the association Abitare e Anziani, the new demand for quality housing that is expressed by the growing numbers in the aged population, which, among those needing permanent care, is an emergency in the emergency. Here we examine the characteristics of this new demand and describe the international and national experiences that may provide useful suggestions, and, finally, indicate an agenda of things to do, to which the trade unions could make a significant contribution.

ATTUALITA': Pensioni d’oro e previdenza complementare in Italia
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Le pensioni di importo elevato: un’analisi distributiva sull’archivio amministrativo Inps
High pensions: a distributive analysis of Inps’s administrative archive
Carlo Mazzaferro, Massimo Antichi

L’articolo esplora le caratteristiche distributive delle pensioni di importo elevato in Italia. L’analisi è realizzata sui dati amministrativi del casellario delle pensioni dell’Inps per l’anno 2017, da cui sono stati selezionati i soggetti che hanno maturato un reddito pensionistico di importo superiore a 65 mila euro annuali. I dati sono arricchiti da informazioni sulle carriere contributive che hanno generato le pensioni da lavoro per la popolazione dei pensionati con reddito più elevato. Le caratteristiche distributive della popolazione esaminata sono valutate alla luce dei concetti di equità verticale, progressività ed equità attuariale. Sotto il primo profilo si evidenzia una forte concentrazione del reddito pensionistico negli ultimi due percentili della popolazione. Sotto quello della equità previdenziale i dati mostrano la presenza di una netta correlazione negativa tra importo del reddito in prossimità del pensionamento e tasso di sostituzione a parità di condizioni sull’età di pensionamento. In termini di equità attuariale è presente una forte correlazione negativa tra importo del reddito permanente e rendimento implicito della pensione e una relazione negativa tra età di pensionamento e vantaggio per il pensionato, spiegata principalmente dalla progressività della formula retributiva. I risultati dell’analisi possono essere di aiuto per valutare quale sia il criterio più opportuno da adottare nel caso di proposte di ricalcolo delle pensioni in essere.

ENGLISH - This article explores the distributive characteristics of high pensions in Italy. Our analysis is based on administrative data from Inps’s pensions register for the year 2017, from which we have selected subjects who have matured an annual pensions income greater than 65,000 euros. The data also include information on the contributions that generated the work pensions for the population of higher-income pensioners. The distributive characteristics of the population examined are evaluated in the light of the concepts of vertical equity, progressive taxation and actuarial equity. Regarding the first point, there is a strong concentration of pensions income in the last two percentiles of the population. Regarding pensions equity, the data show there is a clear negative correlation between income levels immediately before retirement and the replacement rate conditions being equal as regards retirement age. In terms of actuarial equity, there is a strong negative correlation between permanent income level and the implicit performance of the pension, and a negative relation between retirement age and advantage for the pensioner, which is mainly explained by the progressive nature of the retributive formula. The results of the analysis may help in evaluating what is the best criterion to use when proposals for recalculating pensions are made.

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La previdenza complementare in Italia. Un quadro di sintesi del sistema e le tendenze in atto
The complementary pension system in Italy. A general summary and ongoing trends
Lucia Anselmi

L’articolo presenta un quadro aggiornato del sistema di previdenza complementare in Italia con riguardo alle principali dimensioni del settore (adesioni, contributi, costi, investimenti). Ci si sofferma in particolare sui comportamenti degli iscritti rispetto ai fattori che determinano l’entità della prestazione a scadenza, valorizzando il ruolo che i diversi attori del sistema (fondi pensione, parti sociali, soggetti incaricati della raccolta, oltre all’Autorità di vigilanza) possono svolgere per favorire l’adozione di scelte di partecipazione adeguate. La parte finale è dedicata all’attuazione della Direttiva 2016/2341, cd. «Iorp II», volta a irrobustire la struttura di governo dei fondi pensione e a innalzare il livello dell’informativa agli iscritti, evidenziando in particolare il contributo che questa può dare al rafforzamento dei processi di investimento.

ENGLISH - This paper aims to provide an updated framework of the complementary pension system in Italy with regard to the main features of this sector (membership, contributions, costs, investments). Particular attention is given to how members regard the factors that determine the amount of the maturity benefit, enhancing the role of the various players (pension funds, unions, collection agencies as well as the Supervisory Authority on pension funds) in this system to encourage the adoption of adequate participation choices. The final part discusses the implementation of Directive 2016/2341 (the so called «Iorp II»), which aims to strengthen the governance structure of the pension funds and raise the level of disclosure to members, while highlighting the contribution that this directive can give in strengthening the investment processes.

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La previdenza complementare negoziale a vent’anni dalla sua nascita tra difesa dei principi fondanti e bisogni di innovazione
The negotiated complementary pension system twenty years on: defence of its founding principles and need for innovatio
Salvatore Casabona

Il sistema di previdenza complementare nei suoi principi fondanti (libertà e volontarietà di adesione, nesso di relazione con la previdenza pubblica, ecc.), nel ruolo della contrattazione collettiva (costituzione della forma di natura negoziale, regolamentazione e promozione delle adesioni, ecc.), così come il sostegno fiscale nella fase di accumulo e nell’accesso alla prestazione previdenziale a vent’anni dalla nascita, merita una riflessione sulla validità dell’attuale normativa al fine di meglio rafforzare questo strumento in relazione alle future prestazioni previdenziali. Dopo aver tracciato un quadro dell’offerta di previdenza complementare, delle innovazioni legislative e dell’evoluzione della gestione finanziaria, l’articolo si concentra su come promuovere le adesioni, vero punto critico del sistema dei fondi pensione negoziali, e rafforzare la previdenza complementare.

ENGLISH - Twenty years after the complementary pension system was instituted, it is time to consider the validity of the present rules with a view to strengthening this tool for future benefit payments. This review would concern its founding principles (free, voluntary membership and links to the public pension system, etc.), the role of collective bargaining (the negotiated nature of the system, regulation and encouragement of members, etc.) and tax support in the period of accumulation and in access to the benefits. After tracing an outline of the system’s provisions, the changes in the law and in its financial management, the article concentrates on how to encourage membership, which is the really critical point in the system of contract-based pension funds, and to reinforce complementary pensions.

DIBATTITO: Droghe, la Relazione del governo e l’opinione della società civile
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A cosa serve (e a chi serve) la Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia?
What (and who) is the Parliamentary Report on the state of drug addiction in Italy for?
Stefano Vecchio

L’articolo analizza la Relazione al Parlamento 2018 mettendo in evidenza come, nonostante i limiti dei disegni di ricerca usati e centrati sul modello della patologia e della pericolosità intrinseca delle droghe, una lettura critica dei dati permetta di comprendere alcuni aspetti dei cambiamenti intervenuti nel fenomeno dei consumi di droghe negli ultimi anni in Italia. In particolare si sviluppa un’analisi critica delle categorie interpretative di «problematicità e consumo ad alto rischio». L’autore riporta l’esempio dei modelli di ricerca centrati sui setting naturali realizzati a livello internazionale e in Italia, che rappresenterebbero un valido supporto per una visione del fenomeno più vicina alla realtà e per una valutazione dell’efficacia delle politiche pubbliche. A essere analizzati sono i dati dei servizi pubblici, degli interventi di riduzione del danno e delle comunità terapeutiche facendo emergere le inadeguatezze dei dati riportati. Sono evidenziate, infine, alcune contraddizioni e carenze nell’analisi dei dati della Relazione utili per individuare indirizzi innovativi nei modelli organizzativi e culturali dei servizi e per superare l’intreccio tra cura e pena prescritto dalle leggi vigenti.

ENGLISH - The article analyses the Annual Report to Parliament 2018, highlighting that, despite the limits of the research methods, based on the model of seeing drug-taking as a disease and on the intrinsic dangers of drugs, the Report shows, on a critical reading, some elements that are useful for understanding changes in drug usage in Italy in recent years. A critical analysis is made of different categories used in the Report to interpret changes in the phenomenon: «problematic and high-risk consumption» to show the arbitrary elements and the prejudices on which they are constructed. The author describes various research perspectives that use qualitative and quali-quantitative methods in natural settings, conducted at international level and in Italy, that do not follow preconceived interpretative schemes and that would be an important support for a more realistic representation of the phenomenon and for a concrete evaluation of public-policy effectiveness. The author analyses the data of the public services as presented in the Report – those for socalled treatment, those for Harm Reduction and Therapeutic Communities – highlighting the inadequacies of the data collection. The author highlights contradictions emerging from the analysis of some data that the Report does not take into account and that would have been useful for identifying some guidelines to innovate the organizational and cultural models of services and to supersede the combination of care and punishment prescribed by the law as it stands.

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Le droghe, tra repressione e rimozione. La Relazione del governo e i Rapporti ombra della società civile
Drugs, between penal and psychological repression. The Government Report and Civil Society Shadow Reports
Grazia Zuffa

Le Relazioni del governo al Parlamento sulle droghe non hanno mai corrisposto al compito istituzionale di fornire un reale strumento di valutazione della politica sulla droga, a iniziare dalla legge antidroga. La Relazione 2018 testimonia inoltre il progressivo ritiro della politica da un tema «scomodo» come quello delle droghe. Ne derivano ritardi a valutare l’impatto penale e carcerario dell’applicazione della legge e a prendere atto di fenomeni attuali, quali la crescita di nuove sostanze psicoattive e l’emergere di nuovi modelli di consumo che si dispiegano lungo un continuum di differenti livelli di rischio e di danno (oltre la vecchia dicotomia uso ricreazionale/ dipendenza). La riduzione del danno, la strategia più in grado di rispondere alle odierne tendenze, è sottovalutata, con conseguente difficoltà ad adeguare la rete dei servizi. Alle carenze delle Relazioni ufficiali, supplisce la società civile: da oltre dieci anni, i Libri bianchi sulle droghe costituiscono Rapporti ombra, con una valutazione puntuale delle politiche penali, degli orientamenti nella ricerca, dei modelli operativi dei servizi, offrendo linee per l’innovazione. Il tema della valutazione delle politiche antidroga è centrale anche a livello internazionale

ENGLISH - The Government Reports to Parliament on drugs and drug addiction have never fulfilled their purpose of offering indicators for the evaluation of drug policies, as established in drug legislation. Moreover, the 2018 Report shows how drug policies have been long neglected by governments and policy makers as an awkward, controversial issue. As a consequence, there has been a setback in evaluating the impact of drug laws on the penal and prison systems, as well as in taking into account developments in drug use, such as the rise of New Psychoactive Substances (Nps) and new patterns of use along a continuum of risk and harm (beyond the «old dichotomy» between recreational use and dependence). Harm Reduction is the more appropriate strategy for addressing present trends in drug consumption, and yet it has not been sufficiently implemented. As a result, there are difficulties in innovating drug services. Civil society has tried to make up for the flaws in the Government Reports: for more than ten years, «White Books» have been drafted by a coalition of Italian Ngos. The White Books are Shadow Reports aimed at evaluating drug crime policies, analysing approaches in drug research, and discussing operational models in drug interventions with a view to innovating the network of drug services. The issue of evaluating drug policies is crucial at international level too.

APPROFONDIMENTO
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Volontariato e cura. Il contributo del pensiero femminista
Voluntary work and care. The contribution of feminist thought
Benedetta Polini

La crescente attenzione a innovare il volontariato, in termini di riorganizzazione dell’azione volontaria, di minore centratura per la funzione di advocacy e per la dimensione della gratuità, avrebbe come diretta conseguenza la perdita della dimensione morale ed etica del fare volontariato. Come recentemente affermato, verrebbe meno la capacità del volontariato organizzato di contribuire «to more just and caring world». In questo contributo cercheremo di mettere a punto alcuni strumenti concettuali, quello di tensione di ruolo e quello di cura, che permettano di leggere da una prospettiva differente i cambiamenti in atto.

ENGLISH - The article suggests that one consequence of the growing interest in innovating voluntary work, in terms of reorganization and reduced importance for advocacy and lack of remuneration, is the loss of the moral and ethical dimension of voluntary work. As has been recently stated, the capacity of voluntary organizations to contribute to a more just and caring world is decreasing. The article tries to develop conceptual tools, such as role tension and care, to read the changes from a different perspective.

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